Futuro di SOD: chi siamo, chi non siamo, e cosa vogliamo fare

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Matteo Brunati

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May 17, 2016, 3:17:43 AM5/17/16
to Spaghetti Open Data
Cari spaghettar*,
rilancio una serie di spunti sul chi siamo, cosa non siamo, e cosa vogliamo fare in un doc dove ho raccolto assieme a Erika alcuni elementi, anche tratti dall'altro thread.[1]

https://docs.google.com/document/d/1iNkXpWZwVQRglXiGjaqLE0hJOetN9NdN1L5cddl__Mk/edit#

L'estrema diversità di esperienze e di background delle persone presenti in questa lista è davvero una potenzialità rara che non vorrei perdere per strada. Mi piacerebbe che questa diversità venga difesa e valorizzata, piuttosto che messa all'angolo.

Una delle cose che ho sempre visto in SOD è la sua mancanza di struttura arricchita però dalla potenzialità mediatica di incidere sull'agenda setting ad alcuni livelli, e in alcuni momenti storici. Oggi il mondo è più complesso, ma se vogliamo fare pressione, è sicuramente un tema sul piatto.

La mia impressione è che nelle n verticalizzazioni di business, o associative che tutti noi possiamo fare, o nelle quali stiamo già operando, qui può esserci un humus e un terreno comune sul quale contaminarsi. L'importante è gestire i propri interessi in maniera trasparente, e condivisa, ove possibile.
(nel passato ci siamo un po' scontrati su questo)

Parliamone.

matt

[1] - https://groups.google.com/d/msg/spaghettiopendata/0fHXRZ_Bxok/i3ykZrPNBAAJ

Riccardo Grosso

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May 17, 2016, 3:27:20 AM5/17/16
to spaghett...@googlegroups.com
Non so se e' solo una mia fissazione autistica, ma nel file io metterei anche:
lavorare all'ottenimento delle ontologie per la p.a.

--
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jaspers....@gmail.com

unread,
May 17, 2016, 4:41:28 PM5/17/16
to Spaghetti Open Data
Salve a tutti!
rispondo qui perché non vorrei aprire una nuova discussione e questa sembra gia appropiata per l'argomento.

Parlo a nome di un gruppo di studenti: vorremmo fare uno studio in merito agli OD e sul rapporto delle PA con noi cittadini. Voi ci avete dato una fonte ineguagliabile a livello nazionale. Anche se non organizzati, il vostro lavoro è tantissimo e vorremmo farvi un paio di domande; se ne avete voglia anche una videointervista in cui ci raccontate come lavorate e quali sono i vostri obiettivi.
Alla fine del mese metteremo su un wordpress che parli di open data, della raccolta, del loro riutilizzo, della partecipazione delle PA. Siamo ancora all'inizio e probabilmente partiremo da quelli emiliani/romagnoli, ma chissa.

Se siete interessati, vi prego di scrivermi in privato, altrimenti, per non inceppare questa conversazione, ne comincerò un'altra.

Buona serata intanto!
Anna Conti

Matteo Brunati

unread,
May 20, 2016, 2:25:08 AM5/20/16
to Spaghetti Open Data


Il giorno martedì 17 maggio 2016 22:41:28 UTC+2, jaspers....@gmail.com ha scritto:
Salve a tutti!
rispondo qui perché non vorrei aprire una nuova discussione e questa sembra gia appropiata per l'argomento.

Parlo a nome di un gruppo di studenti: vorremmo fare uno studio in merito agli OD e sul rapporto delle PA con noi cittadini. Voi ci avete dato una fonte ineguagliabile a livello nazionale. Anche se non organizzati, il vostro lavoro è tantissimo e vorremmo farvi un paio di domande; se ne avete voglia anche una videointervista in cui ci raccontate come lavorate e quali sono i vostri obiettivi.
Alla fine del mese metteremo su un wordpress che parli di open data, della raccolta, del loro riutilizzo, della partecipazione delle PA. Siamo ancora all'inizio e probabilmente partiremo da quelli emiliani/romagnoli, ma chissa.

Se siete interessati, vi prego di scrivermi in privato, altrimenti, per non inceppare questa conversazione, ne comincerò un'altra.

Buona serata intanto!
Anna Conti


Ciao Anna,
hai centrato proprio il momento in cui ci stiamo ripensando :)

In ogni caso, un consiglio: essendo una comunità senza una chiara rappresentanza, ti conviene aprire un thread a parte in lista, dove:
  • condividi le domande che desideri, magari usando uno dei tanti tool per fare survey strutturate (una google form o altro), che sicuramente facilita il lavoro di raccolta;
  • video-intervista: se trovi qualcuno che vuole farla, ottimo! Occhio che nessuno di noi può parlare a nome di SOD in quanto tale, ma può solo dare la sua lettura della comunità e del suo vissuto. Qualche intervista sul raduno SOD16 la trovi qui: https://www.youtube.com/playlist?list=UU4jkYQ9bwS94L-x-KEVpKiw

Stiamo raccogliendo i riferimenti di chi ha parlato di SOD nel tempo in giro per la Rete, è un lavoro in itinere ma è un punto di partenza che può esservi utile:

http://www.spaghettiopendata.org/page/si-parla-di-sod-ovvero-una-sorta-di-rassegna-stampa


matt

Matteo Brunati

unread,
May 25, 2016, 4:51:04 PM5/25/16
to Spaghetti Open Data
Rieccomi,
vorrei riprendere questo thread, con tre cosette:
  • quel doc condiviso dovrebbe diventare una sorta di "manifesto", nel quale ricordarci sempre quello che siamo, ovviamente eternamente in beta, sempre aggiornabile. Mi immagino una data finale in cui discuterlo con una call e definirne una versione 1.0;
  • a seguito di questo "manifesto", decidere cosa e come gestire al meglio il sito web e migliorare la convivenza qui in lista: tipo fare un messaggio di benvenuto da fissare in testa alla lista (se si accede via web è molto utile e visibile), documentare come usare al meglio la mail o l'interfaccia via web per seguire le discussioni, una netiquette per agevolare le discussioni e cose del genere.

Inserisco nel thread le due considerazioni che erano arrivate durante la prima giornata del raduno (il 6 maggio), da Lorenzo Benussi e Vincenzo Patruno, che trovo utili per rafforzare alcuni degli spunti su "chi siamo" emersi nelle discussioni di queste settimane:


LORENZO BENUSSI
La situazione dell’Open Data in Italia non è delle migliori, governance debole, pochi investimenti e soprattutto la difficoltà ad affrontare il tema in modo strutturale. Forse manca una vision, forse mancano gli strumenti esecutivi.
Però è necessario comprendere (e ripetere) che fare open data non è facile, costa perchè richiede di ripensare i sistemi informativi e soprattutto muta le organizzazioni. Non ci possiamo più permettere approcci episodici e sensazionalistici perchè aumentano lo scetticismo e le resistenze.
Forse dobbiamo tornare ad arrabbiarci un po’ (come ha detto recentemente Tom Steinberg, se ne è parlato in lista), come all’inizio quando c’era Brunetta, essere più taglienti anche perchè ora siamo più forti. Abbiamo molti esempi di successo da mostrare e molti di insuccesso da cui imparare (come ha risposto Ben Berkowitz al Tom di prima).

--

VINCENZO PATRUNO
Non ci possiamo più permettere approcci episodici e sensazionalistici. Che è quello che è accaduto in modo massiccio specie negli ultimi tempi e che sta contribuendo a dare una idea completamente distorta di tutta la questione open data.


Assieme a questi spunti, inserisco 4 delle discussioni in lista che ho sempre ritenuto scambi fondamentali sui quali soffermarsi, per decidere come passare oltre e fare autocritica per non ricadere in certe dinamiche:

matt



Il giorno martedì 17 maggio 2016 09:17:43 UTC+2, Matteo Brunati ha scritto:

Alberto

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May 25, 2016, 5:59:28 PM5/25/16
to Spaghetti Open Data
Matteo :-)

Direi che ho capito la tua regia. I thread che hai scelto hanno un sottofondo comune: l'idea della comunità come "cane da guardia" delle istituzioni sulle politiche per gli open data. Questa idea è condivisa da diversi di noi: io la associo in particolare ad Andrea Nelson. Capisco meglio perché, in uno di questi thread, l'Ammiraglio si chiedeva se siamo "rimbambiti"!

Io personalmente non riesco ad appassionarmi molto, a questa idea, ma capisco. Ci sta.

Se avessi scelto dei thread io, avrei preso roba solo operativa, tipo gli entusiasmanti 84 post in 48 ore di quando è uscito OpenCoesione, nel 2012. "Ehi, è uscito questo? Cosa ne dite?" E due giorni dopo avevamo una bellissima prova su strada fatta dalla comunità, con il ministero che ci ringraziava. Oppure TweetYourMEP/Twitantonio. Oppure Confiscati Bene a SOD14.

In OpenCoesione abbiamo tirato fuori parecchie magagne, e abbiamo chiesto che venissero messe a posto. Ma non stavamo facendo i cani da guardia: stavamo collaborando con una PA. Per correggere gli errori ci sono voluti i civic hackers di SOD che li trovavano, ma anche i civil servants del MISE che stavano attenti e implementavano le correzioni. Se cerchi di mettere dritta un'amministrazione pigra o disinteressata, rischi davvero di farti tirare scemo tra rinvii e rimpalli (vedi Pompei), e di non ottenere niente. Allora meglio lo scraping. 

Federico Morando

unread,
May 25, 2016, 6:34:39 PM5/25/16
to Spaghetti Open Data

Forse.. nel caso di OpenCoesione, essere collaborativi ci sta tutto. Però è anche un caso più unico che raro.

Cito in merito (via Lorenzo Benussi su Twitter) questo:
http://civichall.org/civicist/over-politeness-is-the-fatal-flaw-in-the-open-data-movement/
e ditemi se un po' non vi ci ritrovate, voi che fate evangelizzazione per gli open data da anni..

Federico

--

Daniele Crespi

unread,
May 26, 2016, 2:31:25 AM5/26/16
to spaghett...@googlegroups.com

Non sono ancora intervenuto perché faccio fatica a trovare il tempo necessario ....

Ma qui devo dirlo:
Da civil servant impegnato da 5 anni sul tema penso che nonostante molto sia stato fatto siamo veramente ancora all'anno zero.

Quello che manca al GOD in Italia sono i dati ! Quelli importanti, quelli utili, quelli che possono far fare le scelte ai cittadini e far nascere delle imprese !

Ergo è fondamentale tornare a fare pressione, altrimenti le PA si siedono e pensano di avere "assolto all'obbligo".

Vi risparmio il lungo elenco di dati che non hanno mai visto una vera apertura.

No data, no party :-)

Daniele Crespi

Alberto

unread,
May 26, 2016, 3:59:29 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data
Federico, l'articolo di Tom Steinberg l'ho letto anch'io – molto utile. Ma le conclusioni mi convincono fino a un certo punto – gli ho anche lasciato un commento. Lui dice: "la trasparenza vera si fa con un grosso bastone in un gioco di power politics". Ma noi qui a SOD non abbiamo un grosso bastone. Cosa facciamo? Un flash mob in 50 davanti a Montecitorio? E poi? Quante divisioni ha Spaghetti Open Data? 

Quello che possiamo fare – e che in passato abbiamo fatto – è fare leva sulla nostra competenza collettiva per fare moral suasion. Sussurrare nell'orecchio del decisore, promettere ribalte internazionali, etc. Purtroppo, questo produce, per citare me stesso, molti progetti pilota e operazioni di immagine, ma pochi dati "veri". 

In passing: se siamo d'accordo con Steinberg, allora tutta la discussione à la Fuggetta sui servizi basati su open data, le startup etc. passa in secondo piano. Tom lo dice chiaro: 

"People often point to the lack of a robust business case to justify either why new spending is justifiable or new laws are worth introducing, in the name of open data. [...] There was no business case or water-tight economic case for voter rights, either."


Laura Camellini

unread,
May 26, 2016, 4:28:27 AM5/26/16
to spaghett...@googlegroups.com
Non so se sono OT ma mi viene da rispondere a Daniele e Alberto quindi scrivo qui:

@Daniele

Discutevamo anche su telegram riguardo alle API, personalmente risponderei alla considerazione sulla carenza di dati di Daniele con un "ni": i dati ci sono (potrebbero essercene di piu' su questo concordo) ma anche nel momento in cui i dati venissero magicamente pubblicati anche su richiesta diretta  (meglio che io non parli delle mie esperienze) mancano le metodologie per condividerli nella maniera piu' facile con gli utenti potenzialmente interessati (le API sono un modo).
Detto questo in ogni discussione in cui mi sono trovata a partecipare dallo scorso raduno ad oggi siamo ancora al livello "trasparenza" e "a cosa serviranno mai questi dati?" 
Quindi mettersi a parlare di metodologie di condivisione potrebbe sembrare prematuro...
Invece e' proprio in quest'ottica che una pubblicazione di dati con modalita' e forme open assume un rilievo particolare e puo' davvero essere usata in maniera propagandistica, mirando al giusto contesto.
Non basta un portale ckan per fare open data, bisogna interagire con i professionisti (imprenditori e PA) e cittadini che quei dati li usano e producono.


@Alberto
Hai ragione quando dici che quello che facciamo e' "fare leva sulla nostra competenza collettiva per fare moral suasion" e secondo me si potrebbe fare di meglio.
Non e' solo moral suasion sulle PA che bisogna fare, bisogna dare i mezzi alla gente semplice per usare i dati che gia' ci sono come preferiscono.
E qui mi esce una proposta:
Penso che aggregando nel sito web le varie discussioni che abbiamo sparse tra i vari IM e social a nome spaghetto open data, magari con un sistema di tag che ci aiuti ad indicizzarle (ove possibile) potrebbe aiutare non solo facendo moral suasion ma anche rispondendo alle ricerche google di tanti utenti che cercano come usare gli open data che ci sono e non trovano risposte.

@Matteo Brunati avevi messo insieme una lista dei social e piattaforme IM su cui siamo presenti se non sbaglio, me la sono persa se e' passata in lista, rimanderesti il link?.

.
Personalmente penso che le PA in generale (con alcune virtuose eccezioni) pensino sia molto piu' gestibile una massa di utenti ignoranti che pregano per avere informazioni dopo ore di file ad un qualsiasi sportello.
Poi se volete ci mettiamo a ragionare su quanto gli utenti vogliano rimanere ignoranti (che e' la risposta tipica che ricevo a queste considerazioni), ma se c'e' un 1% che e' interessato agli open data questo finira' sul nostro sito e guardera' come parliamo tra noi di open data.. imparando una metodologia diversa da quella "sportello™".

Anche il sito internet puo' servire ai nostri intenti.

solo un'opinione,
LauraC

Erika Marconato

unread,
May 26, 2016, 5:24:38 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data

E qui mi esce una proposta:
Penso che aggregando nel sito web le varie discussioni che abbiamo sparse tra i vari IM e social a nome spaghetto open data, magari con un sistema di tag che ci aiuti ad indicizzarle (ove possibile) potrebbe aiutare non solo facendo moral suasion ma anche rispondendo alle ricerche google di tanti utenti che cercano come usare gli open data che ci sono e non trovano risposte.

Ciao Laura,
la raccolta dei "materiali utili" è una grande spina nel fianco (almeno per me). Condivido la necessità di un po' di ordine e aggregazione (come diceva qualcuno durante il raduno: "una volta bastava seguire la mailing list e si era aggiornati, ora bisogna guardare 500 posti diversi"). Da tempo con Matteo si parla di un sistema di FAQ o domande e risposte, ma, per quanto mi riguarda, è un lavoro IMMANE. Forse un po' alla volta si potrebbe costruire qualcosa di un pochino più ordinato. In caso propviamo ad aprire un thread e vedere se qualcuno è disposto a metterci del tempo ;).
 

@Matteo Brunati avevi messo insieme una lista dei social e piattaforme IM su cui siamo presenti se non sbaglio, me la sono persa se e' passata in lista, rimanderesti il link?.

.
Personalmente penso che le PA in generale (con alcune virtuose eccezioni) pensino sia molto piu' gestibile una massa di utenti ignoranti che pregano per avere informazioni dopo ore di file ad un qualsiasi sportello.
Poi se volete ci mettiamo a ragionare su quanto gli utenti vogliano rimanere ignoranti (che e' la risposta tipica che ricevo a queste considerazioni), ma se c'e' un 1% che e' interessato agli open data questo finira' sul nostro sito e guardera' come parliamo tra noi di open data.. imparando una metodologia diversa da quella "sportello™".

Anche il sito internet puo' servire ai nostri intenti.

Come tutto in SOD, il sito è gestito da anime pie che lo prendono in mano (Mainardis, Brunati) il cui tempo non è infinito. In ogni caso concordo, potremmo farci di più. Tu hai qualche idea specifica? Mi piacerebbe sentirle :).

Erika Marconato

unread,
May 26, 2016, 5:34:57 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data


Il giorno mercoledì 25 maggio 2016 22:51:04 UTC+2, Matteo Brunati ha scritto:
Rieccomi,
vorrei riprendere questo thread, con tre cosette:
  • quel doc condiviso dovrebbe diventare una sorta di "manifesto", nel quale ricordarci sempre quello che siamo, ovviamente eternamente in beta, sempre aggiornabile. Mi immagino una data finale in cui discuterlo con una call e definirne una versione 1.0;
  • a seguito di questo "manifesto", decidere cosa e come gestire al meglio il sito web e migliorare la convivenza qui in lista: tipo fare un messaggio di benvenuto da fissare in testa alla lista (se si accede via web è molto utile e visibile), documentare come usare al meglio la mail o l'interfaccia via web per seguire le discussioni, una netiquette per agevolare le discussioni e cose del genere.

Inserisco nel thread le due considerazioni che erano arrivate durante la prima giornata del raduno (il 6 maggio), da Lorenzo Benussi e Vincenzo Patruno, che trovo utili per rafforzare alcuni degli spunti su "chi siamo" emersi nelle discussioni di queste settimane:


LORENZO BENUSSI
La situazione dell’Open Data in Italia non è delle migliori, governance debole, pochi investimenti e soprattutto la difficoltà ad affrontare il tema in modo strutturale. Forse manca una vision, forse mancano gli strumenti esecutivi.
Però è necessario comprendere (e ripetere) che fare open data non è facile, costa perchè richiede di ripensare i sistemi informativi e soprattutto muta le organizzazioni. Non ci possiamo più permettere approcci episodici e sensazionalistici perchè aumentano lo scetticismo e le resistenze.


A questo proposito, il rappresentante dei sistemi informativi della provincia di Bolzano che all'OpenDataDay di quest'anno raccontava che loro è dal 1988 che hanno la cultura del dato https://tis.bz.it/it/centri/free-software-open-technologies/eventi-2016/PortaleOpenDataAltoAdige_05.03.2016_4slideshare.pdf . Anche a Firenze, all'epoca, c'era un sistema informativo comunale molto avanzato che ha permesso un recezione e una attivazione del "settore open data" molto molto più veloce che in molti altri comuni (penso al mio comune di nascita in cui la gestione di tutto quello che ha a che fare con i computer - dall'installazione delle stampanti agli aggiornamenti dell'albo pretorio online - è affidata ai sistemisti del CED perché loro sanno).

my 2 cent

Alberto

unread,
May 26, 2016, 5:37:01 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data
Piccola nota tecnica.

Sono almeno tre anni che abbiamo aggiunto a SOD la funzionalità dei tags. Puoi aggiungere tags quando crei threads, e io vedo anche un bottone "Edit tags" (ma forse questo deriva dal fatto che io sono owner della lista). Se – ahem – tutti facciamo questo, rendiamo SOD molto più ricercabile, e quindi funzionante meglio come knowledge base, senza dovere fare un lavoro di curatela a parte sul sito, etc. 

A spanna avremo tra i 10 e i 20.000 post su SOD, e più vicini ai 20.000. C'è un bel po' di intelligenza collettiva sugli open data. Cià, che a SOD17 ci facciamo un bell'hackathon NLP! 

andy

unread,
May 26, 2016, 5:53:33 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data

2016-05-26 11:37 GMT+02:00 Alberto <alberto...@gmail.com>:
ma forse questo deriva dal fatto che io sono owner della lista

Tramite i permessi, si può dare a chiunque (e io lo farei) la possibilità di modificare i tag.


--
 Andrea Borruso
website: http://blog.spaziogis.it
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326

--

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino

Daniele Crespi

unread,
May 26, 2016, 6:05:36 AM5/26/16
to spaghett...@googlegroups.com
Laura,
i nostri dati sono tutti interrogabili tramite API, visto che noi abbiamo Socrata e non CKAN  :-)
peccato che pochi usino le API , questione anche culturale e colpa nostra che non l'abbiamo pubblicizzato (anche se è abbastanza evidente)
ribadisco che se i dati sono "poco utili" se anche ci metti le API non avranno grande successo

ciao
daniele

Alberto

unread,
May 26, 2016, 6:29:36 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data
Andrea: fatto, grazie del consiglio. E io che credevo di essere un utente esperto di Google Groups! 

andy

unread,
May 26, 2016, 6:34:20 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data

2016-05-26 12:29 GMT+02:00 Alberto <alberto...@gmail.com>:
Andrea: fatto, grazie del consiglio. E io che credevo di essere un utente esperto di Google Groups! 

Un altro aspetto interessante è aggiungere la parte che da la possibilità (quando serve) di usarlo un po' come un issue tracker: si possono assegnare thread a utenti, e si possono markare thread come "no action needed".

Alberto

unread,
May 26, 2016, 6:37:19 AM5/26/16
to Spaghetti Open Data
Ho visto. Ma questo non lo faccio, per ora. Nessuno lo chiede, SOD funziona e "if it ain't broken, don't fix it". 

Alfredo Serafini

unread,
May 26, 2016, 5:53:17 PM5/26/16
to Spaghetti Open Data

Da civil servant impegnato da 5 anni sul tema penso che nonostante molto sia stato fatto siamo veramente ancora all'anno zero.

Quello che manca al GOD in Italia sono i dati ! Quelli importanti, quelli utili, quelli che possono far fare le scelte ai cittadini e far nascere delle imprese !

Ergo è fondamentale tornare a fare pressione, altrimenti le PA si siedono e pensano di avere "assolto all'obbligo".

Vi risparmio il lungo elenco di dati che non hanno mai visto una vera apertura.

No data, no party :-)


quoto Daniele su tutta la linea.
  • Pubblicare il dataset tal  dei tali non basta più.
  • Pubblicarlo e poi mandare offline il sito non basta più.
  • Pubblicare miriadi di CSV senza descrizione non basta più. Vogliamo i linked data dve possibile: se non si possono fare voglio dei CSV strepitosi, zeppi di file a corredo (vedi data package, ma anche CSVW e documentazione in linea, diagrammi etc etc)
  • I linked data "sintattici" vanno bene ma dobbiamo auspicare qualcosa di più solido: riuso, condivisione vocabolari, tool che analizzano ed estraggono informazione.
  • vogliamo i servizi: dove sono i servizi sui dati? dopo tantissimi dibattiti sul fatto che i CSV non servissero a niente, e dopo miriadi di stucchevolissime polemiche sul presunto abuso di SPARQL, io in generale non ho visto grandi proposte alternative per la pubblicazione. Non parlo volutamente di questo o quel controesempio, ma proprio della media generale.
Tutto costa, e a sensazione si è nella maggiorparte dei casi messo a consuntivo solo ciò che evitava magari una sanzione. Invece io credo che se deve sopravvivere una community del genere, dovrebbe proprio porre l'accento sui vantaggi verso l'interno delle pubblicazioni, va ribaltata l'ottica: il vantaggio al cittadino (ivi compresa la trasparenza)  è quasi un effetto collaterale di un sistema che viaggia "per bene".

Inventiamoci per dire un qualche progetto in cui invitiamo figure che stimiamo ad esprimere pareri con punteggi su questo o quell'aspetto: qualcosa come stack overflow, ma ritagliato sulle necessità poche e molto puntuali della community.
lanciamo progetti piccolo ma che riempiano tante piccole assenze collaterali, su questo concordo con Alberto: questo ci darà modo di articolare attorno ad essi le discussioni sul metodo, senza però incastrarci nelle varie parrocchiette.

Sui dataset attesi e non pubblicati credo che molto incida anche ahimé l'eccessiva responsabilità ed iniziativa dei singoli: basta che cambi la persona giusta e può rovescairsi in bene o in male (a volte catastroficamente) il lavoro magari di mesi di un un intero gruppo di persone: questo IMHO è la prima cosa che deve cambiare significativamente, e non è giusto che venga delegata nemmeno al virtuoso e meritevole lavoro volontario di chi può investire tempo, energie e soldi in lavori pro-bono per la community. Basta pacche sulle spalle, e credo che dovremmo far nostra l'autocritica di chi ci ha detto in questi mesi che non dovrebbero bastarci più neanche i complimenti reciproci.

Però insomma c'è tanto da fare e personalmente trovo per paradosso molto positiva la messa a fuoco di Vincenzo Patruno, perché una volta scemati gli entusiasmi passeggeri ora sarebbe tempo di coltivare sul serio, spero ci sarà modo di farlo, non so bene chi e in che modo, ma spero per conto di tutti.

Matteo Brunati

unread,
Jul 10, 2016, 4:23:38 PM7/10/16
to Spaghetti Open Data
Ciao spaghettar*,
riprendo in mano il thread perchè è tempo di provare a chiudere il documento, e passare oltre.
Alcune cose emerse nelle discussioni su chi siamo di questi ultimi mesi le ho inserite nelle slide mostrate il 20/6, spero siano relativamente vicine al vero.[1]

Non solo: mi piacerebbe darci qualche regola molto basica per aiutare una maggior cura condivisa della comunità, tipo:
  • inserire sempre 3 tag sulle discussioni che si lanciano in lista (io cerco sempre di inserirli)
  • inserire un benvenuto sul messaggio di default della lista, che aiuti la partecipazione anche per chi è nuovo
  • regole base per scrivere un messaggio utile a tutti: un oggetto chiaro, e un minimo di testo nella mail (e magari non solo un link), in modo tale da stimolare la discussione (è pur sempre una lista, non una segnalazione di link)
  • ...

Io ci darei tutta luglio per chiudere il doc, magari con un hangout nelle prossime settimane e poi pubblicarlo.

Che ne dite?


Ci sono altre questioni grosse sul tavolo?


Ne inserisco una: la scelta del luogo in Rete dove lanciare discussioni sul tema Open Data non è casuale, e nemmeno neutrale.

Ovvero se si lancia un thread di riflessione su Facebook non è certo la stessa cosa che farlo in una lista come questa, o semplicemente via Twitter e via dicendo.

Serve ricordarcelo tutti, forse ci serve un recap/riflessione anche su questo, o forse no?


matt


[1] - https://groups.google.com/d/msg/spaghettiopendata/kjgpvHIN94w/vABvTlDWBwAJ



Il giorno martedì 17 maggio 2016 09:17:43 UTC+2, Matteo Brunati ha scritto:

Alberto

unread,
Jul 10, 2016, 4:44:16 PM7/10/16
to Spaghetti Open Data
Matt: d'accordo su tutto. 

E circa dove postare, non ho dubbi. Postare qui è molto più funzionale alla condivisione della conoscenza su OD che non su Facebook, perché tutti i messaggi restano online, accessibili e ricercabili (almeno fino a che Big G non ce li toglie – di eterno non c'è niente, e tutto finirà nel Dead Media Project prima o poi). 

Alfredo Serafini

unread,
Jul 10, 2016, 5:08:26 PM7/10/16
to spaghett...@googlegroups.com
riguardo al toglierli ho già pronte le contromisure Alberto, quando vuoi ne parliamo! ;-)

Il giorno 10 luglio 2016 22:44, Alberto <alberto...@gmail.com> ha scritto:
Matt: d'accordo su tutto. 

E circa dove postare, non ho dubbi. Postare qui è molto più funzionale alla condivisione della conoscenza su OD che non su Facebook, perché tutti i messaggi restano online, accessibili e ricercabili (almeno fino a che Big G non ce li toglie – di eterno non c'è niente, e tutto finirà nel Dead Media Project prima o poi). 

--
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Per annullare l'iscrizione a questo argomento, visita https://groups.google.com/d/topic/spaghettiopendata/B-q_8MXA9rc/unsubscribe.
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Matteo Fortini

unread,
Jul 10, 2016, 5:17:50 PM7/10/16
to spaghett...@googlegroups.com

Matt sono d'accordo e ci sto! Anche per me i luoghi non sono indifferenti e se, come si è notato, ogni tipo di discussione ha un mezzo che si presta meglio per condurla, i pregi della mailing list su Gruppi sono quelli citati.

Ciao


Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a spaghettiopend...@googlegroups.com.

Matteo Brunati

unread,
Jul 19, 2016, 3:19:00 PM7/19/16
to Spaghetti Open Data
Quindi che ne dite, hangout giovedì sera prossimo alle 21 per chi ci sarà? (ovvero parliamo di giovedì 28 luglio alle 21).

Magari parte l'idea delle SOD-Call fisse l'ultimo giovedì del mese, e chi lo sa :)

Il goal della call sarà chiudere il documento con chi ci sarà, così lo pubblichiamo in versione 1.0.

Così poi potremo ragionare assieme alla condivisione di piccole regole per migliorare la partecipazione alla lista (tipo come usare i tag nei thread, come gestire la segnalazione di eventi e piccole regole di convivenza specie per i nuovi).

 matt

ps - ah, le mailing list non sono certo sparite: in queste settimane ha ricominciato una di quelle storiche, che seguo da tempo immemore - MList - http://www.mlist.it/about
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