Primi
Fusilli con asparagi e prosciutto
Tortelli con la coda piacentini al sugo di funghi
Secondi
Pasticcio di carne in crosta
Involtini di melanzane
Contorni
Verdure miste al forno
Insalata
Formaggi
Caciocavallone molisano
Dolci
Tiramisů ai frutti di bosco
Torta al cioccolato
Vini
Prosecco "Sergio"
Gutturnio
Legrein
Banyuls per i dolci
Yari se domani ti dico "andiamo a pranzo" sputami in faccia.
Grazie
MMAX
ps
Piantala di mandarmi foto di Filippo!
NON LO RICONOSCO!!
> ps
> Piantala di mandarmi foto di Filippo!
> NON LO RICONOSCO!!
Questo fastidiosissimo rumore di mascelle mi tiene sveglio il pupo.
y.
temo che sarą il pupo a tenere sveglio te...
--
X
>Antipasti
>Mousse di prosciutto cotto
[bleah!]
>Torta al cioccolato
magnata alla panna e poco piů: 2kili sicuri (in+)
>ps
>Piantala di mandarmi foto di Filippo!
>NON LO RICONOSCO!!
...il pupo č troppo bellino (sospetto)
--
X ps: hai baciato oppure hai avuto sempre la bocca piena?
Aperitivo Campari e sciroppo di vaniglia
Mortadella a dadini
Salame ungherese a pasta fine
Salsiccia napoletana piccante
Cacciatorini
Taralli piccanti
San Carlin[1] al peperoncino
San Carlin all'erba cipollina
Caprino fresco
Asiago giovane
Camembert
Caprino stagionato
Gorgonzola piccante
Pecorino al pepe
Fontina stravecchia
Toma che camminava
Miele d'acacia
Miele di ciliegio
Due mieli scuri e densi di origine greca e dalla misteriosa composizione
Marmellata di susine fatta da papino con le susine di papino
Marmellata di cotogne
Mostarda di frutta chenonlafannopiu'comeunavolta
Arrosto di vitello
Fagiolini in umido
Pasticcini del pasticcere di fiducia
Caffe'
Pampero
Vini
Bianco Franciacorta
Rosato del Salento
Dolcetto d'alba
Cabernet Merlot delle 3 Venezie
Moscato del 99
Moscato del 95
Domenica a pranzo:
Soppressa
Salsiccia napoletana piccante
Cacciatorini
Lasagne
Pollo ai peperoni e olive
Coste al burro
I formaggi di cui sopra con in aggiunta un concentrato di tarassaco dolce
Tiramisu'
Semifreddo allo zabaione
Caffe'
Vini
Cartizze
Prosecco
Amarone della Valpollicella come non si e' mai bevuto
Zibibbo
Domenica a cena:
Lasagne o minestra (indovinate cosa ho scelto)
Insalata di valeriana
Insalata di pomodori, peperoni, seano ed erba cipollina
Uova sode
I formaggi di cui sopra con in aggiunta un concentrato di tarassaco
dolce. Sopravvissuti solo asiago e pecorino
Tiramisu'
Semifreddo allo zabaione
Caffe'
[1] si prepara con formaggio fresco, sale, olio. La ricetta classica
prevede aglio e/o pepe. Mescolare fino a ridurlo in crema
PS: MMAX: la pasta con speck e asparagi era in programma, ma non ce
l'avremmo fatta
--
. Simone Caldana: Pear Minister of Foreign Affairs .
. Aiming to become a vi mug - currently jumping around .
. sim...@caldana.org http://simone.caldana.org .
[cut]
>
>PS: MMAX: la pasta con speck e asparagi era in programma, ma non ce
>l'avremmo fatta
Il secondo menu non fa testo.
Sul primo listone, my best compliments....ma quella mortadella a
dadoni....oVVoVe.
MMAX
>On Mon, 03 Jun 2002 07:36:49 GMT, Simone Caldana
Se vi abbattiamo, macelliamo e spediamo in Ruanda facciamo del bene
non solo al Ng.
> Domenica a pranzo:
> Domenica a cena:
marco ferreri è vivo e lotta insieme a noi.
Pensavo due kg di torta...e questo potrebbe uccidere anche me, specie
visto che e` roba dolce.
--
A ciascun giorno basta la sua pena.
secondo me gliene hanno preparata una a testa (torta da kg 1) per evitare
litigi ma dopo gli antipasti hanno subito deciso di prepararne due (a
testa)
...tutti stomaci 'collaudati'
*>>>>>
Dolci
Tiramisů ai frutti di bosco
Torta al cioccolato
<<<<<*
--
X
>secondo me gliene hanno preparata una a testa (torta da kg 1) per evitare
>litigi ma dopo gli antipasti hanno subito deciso di prepararne due (a
>testa)
>...tutti stomaci 'collaudati'
tsk tsk NCUCDM
MMAX
Non CapiscUnCazzo Di Magnate?
--
X
>>tsk tsk NCUCDM
>>
>Non CapiscUnCazzo Di Magnate?
>
Gia'. Hai mai conosciuto Onassis?
bye bye
sTeVe
>Pensavo due kg di torta...e questo potrebbe uccidere anche me, specie
>visto che e` roba dolce.
>--
>A ciascun giorno basta la sua panna.
Eh, già.
Ciao, Alessio.
--
Il manuale in italiano di Agent, la guida a FreeAgent, le FAQ di ICSN:
http://spazioweb.inwind.it/sleepers/
Ciò mi ricorda di postare questo, che dedico a vb "Gran parte del film
è un quadro, con colori, forme e spazialità meravigliosa, e fotogrammi
che vorresti stampare e appendere, gigantografati, sui muri delle case."
e a Bakunin "prova a rivederlo, ad analizzarne la storia, la sceneggiatura,
la fotografia. Cazzo, la fotografia, questa oscura disciplina cosí
bistrattata dai cineasti italiani. La perfezione."
Già.
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Mi sono fatto l'idea balzana che i critici cinematografici debbano usare
la prima persona plurale. Non so dire su cosa questa idea sia basata, ma
mi adeguo. Anzi, ci adeguiamo. L'opera di cui andiamo a narrare è piuttosto
controversa, con giudizi estremi e divergenti tra loro. Ci adeguiamo di nuovo.
Dal punto di vista visivo Eyes Wide Shut (2h40') è un film di luci colorate
e superfici riflettenti (sembra di essere in discoteca, pensiero che ci
rende istantaneamente di cattivo umore) tranne che per i venti minuti
di requie misericordiosa tra 1h30' e 1h50' che vengono in parte spesi
tra i blu intensi dell'effetto notte e i gialli dei faretti utilizzati per
simulare la luce delle lampadine a incandescenza, e per la parte restante
vengono impiegati per l'unica scena diurna in esterni di tutta la pellicola.
Alberi di natale, insegne di negozi e lampadine colorate si moltiplicano
tra specchi, vetri, vetrine, marmi, pavimenti tirati a cera e asfalto
bagnato dalla pioggia. Impressione tecnicamente ben fatta che dà un tono
ben preciso all'ambientazione e possiede con tutta probabilità un significato
allusivo relativo allo stato d'animo fisico e morale del protagonista.
Allusione che dobbiamo tuttavia ammettere di non avere affatto capito.
Per quasi tre ore la riproposta di questo fantasmagorico e variopinto
lucchichío ci rompe le balle ripetutamente provocandoci un certo qual cerchio
alla testa. Il titolo suggerisce che il miglior modo di apprezzare
l'opera sia quello di farlo ad occhi ben serrati. Siamo molto tentati.
Sui dialoghi non ci pronunciamo, il doppiaggio è particolarmente esasperante
e prima di raccogliere le forze e sentirci pronti ad affrontare la prova
in lingua originale passeranno almeno altri tre, quattro anni. Non trattenete
il fiato nell'attesa.
La trama è vagamente ispirata a un bel racconto di Artur Schnitzler,
intitolato Traumnovelle (mal reso in italiano come "Doppio Sogno"), ma
pur riconoscibile, è orribilmente distorta. Quella del racconto è logica
e razionale e sta in piedi perfettamente, quella del film è modificata
in modo da risultare inconseguente e, a tratti, ridicola.
Facciamo appena in tempo a pensare "questo film è imbellettato come una troia"
che, ecco, Kubrik ci mostra una scena perfettamente corrispondente ai nostri
pensieri. Ci complimentiamo mentalmente con il defunto per essere riuscito
bellamente a fregarci, siamo disposti a riconoscere come la nostra prima
impressione sia sbagliata, ci troviamo inaspettatamente in pace con il mondo
con una positiva disposizione d'animo ed ecco che lo Stanley infila
una scena madre che si vorrebbe a metà tra la messa nera e il club privèe,
ma si risolve in una deprimente sceneggiata tardo-decadente che neanche
un bambino dell'asilo. Kubrick ha - orrore - carpito due distinte scene
dal libro di Schnitzler e le ha fuse insieme, con risultati deprecabili.
Se il nostro non fosse felicemente defunto lo potremmo proficuamente mandare
a ripetizione da Liliana Cavani, data la situazione ci limiteremo invece
a inviarlo presso Marco Ferreri, ché gli dia un paio di dritte.
Noi continuiamo a preferire "Ultimo Tango a Parigi".
Non discutiamo, la scena sarà lí anche a rappresentare le seghe mentali
di quel bamboccione del protagonista, ma come abbiamo confessato piú sopra
le allusioni non ci sono del tutto chiare; se proprio dobbiamo cercare
un messaggio nascosto "le donne sono tutte troie" è il massimo che riusciamo
a cavarne fuori. È tutta farina di Kubrick, ovviamente: nel racconto di
Schnitzler le vicende che coinvolgono moglie e marito sono del tutto
simmetriche, le asimmetrie tra tradimento onirico della moglie e tradimento
reale, ma non consumato, del marito ce le ha appiccicate tutte il regista.
Per cotanto messaggio non ci sarebbe stato bisogno di scomodare i Cruise,
gli Skud e le testate nucleari, fin lí crediamo che sarebbero potuti arrivare
non solo Lando Buzzanca e Alvaro Vitali, ma persino Jack il Fenomeno.
Ah, il protagonista: un tizio che si preoccupa di tutto tranne che di quello
di cui si suppone si dovrebbe preoccupare, che reagisce in modo del tutto
incongruo a quelli che dovrebbero essere i propri timori e per il quale
è fisiologicamente impossibile provare la benché minima simpatia.
Perchè mai i protagonisti dell'invereconda sceneggiata in stile anonimo
veneziano dovrebbero nutrire poi l'irrazionale desiderio di far fuori
il testimone non riusciamo a spiegarcelo da soli e purtroppo neppure
il regista lo spiega né a sé stesso né a noi. Quindi non restiamo sorpresi
alla pretesa rivelazione che tale sentimento non sia per l'appunto nutrito.
Proprio come una bolla di sapone la trama di questo film ci scoppia in mano
con tutti i riflessi dell'arcobaleno, lasciandoci con un pugno di mosche
e con il loro insensato ronzío.
Per questa volta, almeno, abbiamo evitato le montagne di formiche nere.
Ci sarebbe poi una coda con pianto liberatorio che abbiamo capito ancora meno,
ma siamo confortati dall'analogio finale di Odissea 2001, per anni abbiamo
tentato di comprenderlo, ma quando anni dopo, finalmente, Kubrik e Clarke hanno
gettato la maschera si è scoperto che in effetti non voleva dire assolutamente
nulla.
Confidiamo che Kubrik si sia ripetuto, maschera e tutto. La Traumnovelle
non ci aiuta a risolvere i nostri dubbi.
Ci sarebbe anche la Kidman. Dato che tutto ciò che il suo personaggio dice
e fa nel libro è stato brutalmente tagliato nel film, non abbiamo capito
bene che ci stia a fare in quest'ultimo, e poi la Kidman non è il nostro tipo.
A questo si riducono i nostri punti di contatto empatico con Tom Cruise.
Ah, no; ce n'é un altro: anche a noi, tirando le somme, è venuto da piangere.
Del resto siamo eretici, a 2001 abbiamo sempre preferito Solaris, nonostante
con Tarkovsky non avessimo molto a che spartire (ma che immagini, che
luce in quel film).
Vorremmo anche noi poter dire di essere usciti senza alcun danno da
questa nostra avventura, ma temiamo che non sia cosí. La nostra salute
mentale vacilla tanto piú quanto ci avviciniamo alla marzulliana conclusione
della vicenda. Giureremmo di avere udito un "la vita è sogno o i sogni
aiutano a vivere la vita" pronunciato a mezza bocca da uno dei protagonisti.
Smessi gli abiti plurali che si addicono al critico cinematografico torno
alla persona singolare per le doverose conclusioni. Se ho imparato qualcosa
da Eyes Wide Shut è che anch'io voglio un bagno con poltrona e un paio
di abat-jour. Chiudo con una perla di saggezza dalla sceneggiatura:
"la vita continua fino a quando non continua piú".
Scusate, devo andare, mi sono ricordato che c'è una cosa molto importante
che devo fare il prima possibile: visitare a vostre spese il bar dell'Hôtel
de Crillon in Place de la Concorde. Il bicchiere di Cognac St. Cybardeaux
del 1806 a 610 euro lo metto sul vostro conto.
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fB "In the alphabet, all 26 of the letters appear in alphabetical order:
coincidence?" - David Pacheco
marco ferreri fa sapere ora che preferisce essere morto.