Klaram formulated the question :
> IdP il 03/10/2021 ha scritto:
>
>
>> Se fossi uno studente straniero avrei una certa confusione sul "non"
>> pleonastico.
>> Voglio dire: lo uso istintivamente, ma non saprei spiegare esattamente le
>> regole per cui in certi casi pare necessario e in altri può essere omesso.
>
> Se è pleonastico non ci sono regole che lo rendano necessario, come è già
> stato detto, è una questione di stile.
"Necessario" non grammaticalmente, dato che è pleonastico, ma per
ottenere lo stesso risultato stilistico ed espressivo.
Per quanto riguarda "non appena" (era nella frase n.8), per esempio,
Raffaella Setti sulle pagine della Crusca dice che "attribuisce al
significato complessivo del periodo una vivacità sensibilmente
maggiore, dovuta all’apparente diminuzione dell’arco temporale"...
"In particolare non appena ci è giunto attraverso una lunghissima e
radicata tradizione nell’italiano, sia di livello alto, sia nella
lingua colloquiale e familiare, passando attraverso tutti i gradi di
formalità e maggiore o minore ricercatezza. La forma si è dunque
fissata in maniera stabile e del tutto legittima nell’italiano: nessun
problema quindi a utilizzare indifferentemente appena e non appena, con
l’accortezza di considerare che il non premesso ad appena attribuisce
al significato complessivo del periodo una vivacità sensibilmente
maggiore, dovuta all’apparente diminuzione dell’arco temporale che
separa l’azione della frase secondaria rispetto a quella espressa nella
reggente".
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/rispondiamo-non-appena-possiamo/910
>> Certo, il contesto in genere chiarisce, per cui c'è un unico senso
>> verosimile. Ma se il contesto non è chiaro ci possono essere ambiguità.
>> Come si distingue l'uso pleonastico da quello non pleonastico del "non"?
>
> Basta toglierlo, se si può omettere è pleonastico.
Facile, se sei nella testa di chi parla.
Ma l'ascoltatore, compreso il povero learner straniero, non conosce a
priori il significato, dovrà indovinarlo.
Quando l'amica ti ha detto
"Ci vediamo domani a meno che mio fratello non arrivi",
l'ha detto intendendo un "non" pleonastico (non potrà vederti nel caso
in cui dovesse accogliere il fratello) o un "non" non pleonastico (non
potrà vederti nel caso in cui non ci fosse il fratello che l'accompagna
in macchina)?
>> Per esempio, "a meno che non piova" potrebbe anche riferirsi al caso di
>> mancata pioggia? Così come in "verrò con te, a meno che tu non mi voglia",
>> esempio tratto da una vecchia discussione
>
> Verrò, a meno che (non) piova. Se il significato è che verrò solo se fa
> bello, evidentemente il non è pleonastico.
"Se il significato è...". Ma qual è il significato?
> Viceversa:
>
> Andremo a danzare sotto la pioggia, a meno che (non) piova, se tolgo il non
> la frase non ha senso.
>
> Verrò con te, a meno che tu mi voglia, se tolgo il non la frase non ha
> senso.
Certo, ci sono molte frasi in cui il significato probabile è evidente e
quello meno probabile sarebbe bizzarro, a meno che qualcuno (non) ami
fare il bastiancontrario: se mi vuoi, non vengo; se non mi vuoi, vengo!