Da:
https://www.comune.napoli.it/uanema-2025
Uànema: festa degli altri vivi
Dal 30 ottobre al 2 novembre 2025, a Napoli “i morti non fanno paura”!
Oltre 30 appuntamenti gratuiti tra concerti, reading, spettacoli e
visite guidate
animano per 4 giorni chiese, catacombe e spazi ipogei della città.
Per l’anteprima della rassegna, la performance “Un funerale jazz.
Quando gli spiriti scendono giù per Toledo” di Castellan Brass in
march trasforma Napoli in New Orleans.
_________________________________________________________
Siamo spiacenti di comunicare che, a causa di un lutto che ha colpito
la Congregazione di San Francesco d'Assisi, le visite guidate previste
per domenica 2 novembre presso l’omonimo ipogeo sono state annullate.
Ci scusiamo per il disagio.
_________________________________________________________
Immagine:
https://www.comune.napoli.it/flex/tmp/imgResized/T-09fadf8eb74943a23e305bc5e803f49c-1000x562.jpg
oppure scarica il primo file allegato a questo messaggio.
Dal 30 ottobre al 2 novembre 2025, la Napoli invisibile torna alla
luce per la quarta edizione di Uànema: festa degli altri vivi. Con 15
siti straordinariamente aperti tra basiliche, catacombe e ipogei e
oltre 30 appuntamenti gratuiti tra spettacoli e visite guidate, la
rassegna promossa e finanziata dal Comune di Napoli non è solo un
calendario di eventi, ma un vero dispositivo civico che riapre la
città alla sua memoria profonda, trasformando il confine tra vita e
morte in uno spazio abitabile, ironico e dissacrante.
Per 4 giorni si spalancano ipogei e “terre sante” e si intrecciano
concerti, letture, performance teatrali e proiezioni notturne: non un
Halloween d’importazione, ma un iper-Halloween napoletano, liberatorio
e grottesco, radicato nei culti e nei racconti popolari delle anime
pezzentelle e delle “capuzzelle”, così come nelle antiche pratiche di
sepoltura greche e romane.
La rassegna ha un obiettivo preciso: riportare alla luce la grande
necropoli che attraversa la città e ricordare – attraverso narrazioni,
sogni, promesse, intercessioni, scherzi dei morti ai vivi ed equivoci
tra mondi – che a Napoli i morti non fanno paura, perché soccorrono la
città più di quanto la infestino.
Da questa visione nasce un festival che privilegia luoghi e forme
espressive capaci di abitare la soglia dell’invisibile. Siti
straordinari come i complessi monumentali del Purgatorio ad Arco e di
Sant’Anna dei Lombardi, le chiese di Santa Luciella ai Librai e dei
Santi Cosma e Damiano a Secondigliano, la Basilica di San Giovanni
Maggiore e le Catacombe di San Gennaro si preparano ad accogliere un
programma che sceglie di ridere della morte per esorcizzarla, mentre
molti altri spazi si apprestano ad aprire gratuitamente alle visite
guidate: dal Cimitero delle 366 Fosse all’Ipogeo dei Cristallini e a
quello della Congrega di San Francesco d’Assisi, dalla Chiesa di Santa
Maria della Misericordia ai Vergini alla Necropoli Ellenistica di
Neapolis e alle Catacombe di San Gaudioso, dall’Oratorio della Real
Compagnia e Arciconfraternita dei Bianchi dello Spirito Santo alla
Basilica di San Pietro ad Aram e alla Chiesa di Santa Croce e
Purgatorio al Mercato.
Dopo l’anteprima di venerdì 24 ottobre 2025, che ha visto gli ottoni
della Castellan Brass in march sfilare lungo via Toledo sulle note di
“Un funerale jazz”, il programma prende il via giovedì 30 ottobre alle
17.30 presso il Complesso Monumentale del Purgatorio ad Arco con gli
“Stati Generali della Morte”, riflessione pubblica con studiosi,
curatori e divulgatori sul grande rimosso della società contemporanea.
Segue il concerto “I rumori dell’appartenenza” del trio Curanime
(Sonia Totaro, Francesca del Duca, Umberto Lepo- re): un viaggio
sonoro tra tradizione e sperimentazione elettronica.
La risata come esorcismo è protagonista della prima giornata con la
stand up comedy di Federica Cacciola (“Ma sei scema?”, giovedì 30
ottobre alle 21.00 al TIN – Teatro In- stabile Napoli) e torna
centrale con la performance “O staje tiranno ‘e piede!!”, di e con
Amedeo Colella (venerdì 31 ottobre alle 19.00 e alle 20.30 presso la
Chiesa dei Santi Co- sma e Damiano a Secondigliano).
La letteratura si fa voce nelle viscere della città con le mise en
voix dei “Dialoghi dei morti” di Luciano di Samosata, con Imma Villa e
Cecilia Lupoli (venerdì 31 ottobre alle 19.00 e alle 20.00 presso la
Chiesa di Santa Luciella ai Librai), e del “Dialogo di Federico Ruysch
e delle sue mummie” di Giacomo Leopardi, a cura di Putéca Celidònia
(sabato 1° novembre alle 19.30 e alle 20.30 presso le Catacombe di San
Gennaro). Ancora sabato 1° novembre, alle 20.30, presso il Complesso
Monumentale del Purgatorio ad Arco, Gior- dano Agrusta presenta un
dialogo sul rovesciamento comico e rituale della morte nella
tradizione medievale dal titolo “Le grosse risate si fanno all’inferno
– Il carnevale dei morti nel Medioevo”, con introduzione di Vittorio
Celotto.
La musica riscrive il lutto nelle chiese e negli spazi monumentali,
con il concerto a cappel- la “In voce è detti” dei A Filetta, uno
degli ensemble vocali più autorevoli d’Europa, che porta la polifonia
sacra e profana corsa a meditare su luce e speranza (sabato 1°novem-
bre alle 22.00 presso la Basilica di San Giovanni Maggiore), e con
l’incontro tra l’artista palestinese Kamilya Jubran e i musicisti
Mario Gabola (Italia) e Nina Boukhari (Francia/ Marocco), che
intrecciano tradizione e avanguardia elettroacustica (domenica 2
novem- bre alle 18:00 presso il Complesso Monumentale Sant’Anna dei
Lombardi).
Completano il programma lo spettacolo per bambini “Pulcinella e le
anime pezzentelle”, a cura del Teatro delle Guarattelle (domenica 2
novembre alle 17.00 e alle 18.00 presso Casa Guarattelle), e la
maratona cinematografica notturna “Dal buio, vedere” (venerdì 31
ottobre, dalle 23.30), che unisce cinque sale del Multicinema
Modernissimo in una grande “veglia della paura”, celebrando l’anelito
del cinema a oltrepassare la soglia della luce con un’antologia che
accosta film popolari e d’autore, horror hollywoodiani e visioni
provenienti da mondi lontani.
Nel suo insieme, Uànema si propone come una pedagogia laica del
confine: insegna a guardare – e a ridere – dove di solito si distoglie
lo sguardo e, ponendo al centro l’alfabeto popolare della morte,
restituisce Napoli alla sua vocazione di città-soglia, capace di far
parlare i morti senza renderli né mostri né fantasmi, né santi né
diavoli, né ombre dimen- ticate né monumenti. Forse nella
consapevolezza che, riflessi nel loro sgomento di fronte alla vita,
gli “altri vivi” siamo noi.
La partecipazione alle iniziative è gratuita previa prenotazione.
Le prenotazioni aprono lunedì 27 ottobre alle ore 12.00.
Leggi il comunicato stampa
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F8%252F8%252FD.8c71a194b97a517577dd/P/BLOB%3AID%3D55418/E/pdf?mode=download
oppure scarica il secondo file allegato a questo messaggio.
Consulta il programma Uànema 2025
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeAttachment.php/L/IT/D/1%252F3%252Fe%252FD.c92ab62e67c4dceb3db1/P/BLOB%3AID%3D55418/E/pdf?mode=download
oppure scarica il terzo file allegato a questo messaggio.
_________________________________________________________
guarda messaggi dell'anno scorso
https://groups.google.com/g/infonapoli-newsletter/c/hWdjKJXjDM4
<
http://www.avg.com/email-signature?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
Privo di
virus.www.avg.com
<
http://www.avg.com/email-signature?utm_medium=email&utm_source=link&utm_campaign=sig-email&utm_content=webmail>
<#DAB4FAD8-2DD7-40BB-A1B8-4E2AA1F9FDF2>