Festival delle Ville Vesuviane, Villa Campolieto, Villa Vannucchi, Villa Mascolo, Palazzo Vallelonga e Palazzo Bisignano, 4-27 luglio 2025

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Gino Di Ruberto [GMAIL]

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Jul 8, 2025, 5:46:43 AMJul 8
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Torna il Festival delle Ville Vesuviane: il programma dell'edizione 2025

Dove
Villa Campolieto, Villa Vannucchi, Villa Mascolo, Palazzo Vallelonga e
Palazzo Bisignano

Quando
Dal 04/07/2025 al 27/07/2025

Redazione
19 giugno 2025 18:26

Nel cuore di un'estate che si annuncia luminosa di arte e memoria, si
rinnova il rito culturale del “Festival delle Ville Vesuviane”, giunto
alla sua XXXVI edizione.

Il festival è stato presentato durante un'affollata conferenza stampa
a Villa Campolieto. Moderati dall'attrice Rosaria De Cicco a parlare
della manifestazione sono intervenuti: il direttore artistico Bruno
Tabacchini; il presidente, Gennaro Miranda e i componenti del
Consiglio di Gestione della Fondazione Ente Ville Vesuviane e ancora,
il presidente della VI municipalità Alessandro Fucito, il sindaco di
Torre del Greco Luigi Mennella, l'assessore del Comune di Ercolano
Carmela Saulino, il vicesindaco di San Giorgio a Cremano Pietro De
Martino e la Consigliera del Comune di Portici Martina Albo.

Il tema scelto, "L'età del Miglio d'Oro – Radici e Identità", non è
solo un titolo, ma una dichiarazione d'intenti: il festival si propone
come un atto d'amore per i luoghi e le anime che hanno scritto, e
continuano a scrivere, la storia culturale del Golfo. Tra le nobili
architetture di Villa Campolieto, Villa Vannucchi, Villa Mascolo,
Palazzo Vallelonga e Palazzo Bisignano, si snoda un programma intenso,
raffinato, ricco di voci e visioni. Per il pubblico, un viaggio tra
storia, bellezza e contemporaneità con un cartellone, ricco e
composito, pronto ad abbracciare generi e linguaggi diversi.

"Un appuntamento - ha detto il presidente Gennaro Miranda - che si
conferma cuore pulsante della vita culturale del nostro territorio.
Quest'anno con il tema L'età del Miglio d'oro- Radici e identità,
celebriamo le Ville Vesuviane non solo come capolavori architettonici
ma come simboli vivi di una storia e di un'identità che uniscono il
nostro passato al presente".

“Restituiamo - ha aggiunto il direttore generale Roberto Chianese -
questi straordinari spazi monumentali alla loro fruizione originaria,
quella di essere luoghi abitati dalla vita, dalla creatività,
dall'incontro tra le persone”.

“Cultura e tradizione – ha affermato il direttore artistico Bruno
Tabacchini - testimoniano che spesso, per crescere, per andare avanti,
bisogna voltarsi indietro per essere sempre in contatto con la nostra
terra e per incontrare i nostri maestri, solo in questo modo potremo
proiettarci nella contemporaneità, nelle arti teatrali e musicali,
nella danza, guardando a un futuro identitario senza il quale
dominerebbe un globalismo impersonale”.

Si parte il 4 luglio con l'eleganza vocale di Mario Biondi, che
inaugura la rassegna a Villa Campolieto con un concerto intimo e
rinnovato, accompagnato da una formazione inedita di altissimo
livello. Il giorno seguente, il 5 luglio, debutta in prima nazionale
il raffinato Neapolitan Hamlet Suite di Antonio Piccolo, un “Amleto”
in lingua napoletana, sostenuto da una colonna sonora elettronica dal
vivo, capace di coniugare arcaico e contemporaneo.

Il 6 luglio segna un doppio appuntamento teatrale e coreutico. In
scena prima l'esilarante Infinito Petito con la burletta Don Felice
Sciosciammocca , firmata e interpretata da Roberto Capasso, poi la
danza si impossessa del palco con Kiss me Kate ovvero La Bisbetica
Domata, rivisitazione in teatro-danza dell'opera shakespeariana a cura
della Compagnia Il Balletto del Centro.

Il 9 luglio, ancora a Villa Campolieto, Luca De Fusco porta in scena
l'attesissimo Edipo Re con Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia,
mentre in contemporanea, al vestibolo di Villa Vannucchi, va in scena
Pino Daniele Opera, raffinato omaggio orchestrale diretto dal maestro
Paolo Raffone con Michele Simonelli e un ensemble di storici
collaboratori del grande cantautore partenopeo tra cui Rosario
Iermano, Ernesto Vitolo, Antonio Onorato, Roberto Giangrande e Jerry
Popolo.

Il 10 luglio, sempre a Villa Campolieto, si replica Edipo Re e, in
parallelo, a Villa Vannucchi, Francesco Paolantoni si diverte con
Pierino e il lupo in jazz, favola musicale firmata da Igor Caiazza,
con un ensemble jazzistico di prim'ordine. L'11 luglio, tornando a
Villa Campolieto, Massimo Andrei conduce il pubblico nei territori
dell'oralità popolare con Cunt atto, tra favole antiche e ironie
contemporanee.

La sera del 12 luglio brilla con la voce di Simona Molinari,
accompagnata dall'Orchestra della Magna Grecia, per un concerto colto,
emotivo, giocato tra swing, jazz e melodie internazionali. Il giorno
dopo, 13 luglio, torna Infinito Petito con Tre surice dint'a no
mastrillo e la danza prosegue con Che suonno, poetico viaggio onirico
della compagnia Fit&Dance con Nello Longobardi.

Il 15 luglio, si accendono i riflettori su Il Fuoco di Pound, testo di
Roberto Russo, regia di Fabrizio Bancale e interpretazione di Gigi
Savoia, Francesco Maria Cordella e Graziano Purgante per un'indagine
scenica sulla figura controversa del poeta. Il giorno successivo, 16
luglio , si spara a colpi di parole e futurismo con Spariamo! di
Corrado Veneziano, viaggio sonoro e visionario dentro il pensiero di
Tommaso Marinetti, accompagnato dall'attore Marco Prosperini e dalla
nipote del famoso futurista Francesca Barbi Marinetti.

Il 17 luglio, il Concerto delle Due Sicilie – con Patrizio Trampetti,
Alfio Antico e Jennà Romano – ci porta nel cuore della fusione
musicale tra Sud e Mediterraneo. Il 18 luglio, è la volta di NeaCo',
progetto musicale che reinventa la canzone napoletana in chiave
globale. Il 19 luglio, a Palazzo Bisignano, Ciro Sciallo propone il
suo recital poetico Tra le rughe del mio cuore, testimonianza intensa
di parole e canzoni.

Il 20 luglio, si torna all'intramontabile Petito con Tre surice dint'a
no mastrillo, con la regia di Riccardo Citro mentre la danza torna
regina con il Gran Galà della Danza a cura della compagnia Almatanz,
per una serata di virtuosismi e grandi classici. Il 22 luglio, Pako
Loffredo presenta Nessuno, un lavoro multidisciplinare che attraversa
mito, esilio e memoria con Ingrid Sansone e Giorgio Pinto, mentre il
23 luglio, Cloris Brosca e Gianni De Feo danno vita a La rosa non ci
ama, dramma musicale su Carlo Gesualdo e Maria D'Avalos di Roberto
Russo.

Il 24 luglio è dedicato alla figura storica di Lucia Migliaccio,
duchessa e regina, raccontata a Palazzo Vallelonga in un monologo di
Massimo Andrei e con una installazione da Antonella Romano, e alla
musica di Roberto Colella, che a Villa Mascolo si esibirà con gli
Ondanueve Strings e le ritmiche di Michele Maione.

Il 25 luglio, il racconto teatrale si fa epico con Il canto del mare
di Maurizio De Giovanni, omaggio a Camilleri con Marco Zurzolo,
Rosaria De Cicco, Paolo Cresta, Marianita Carfora ed Enzo Grimaldi. Il
26 luglio, a Villa Mascolo, chiudendo la sezione musicale uno dei
giganti della scena napoletana, Peppe Barra, in concerto con i suoi
storici musicisti, tra tradizione, innovazione e travolgente
teatralità.

Gran finale a Villa Campolieto il 27 luglio: Na campagnata 'e tre
disperate, nuova incursione nell'universo di Petito, con regia di
Riccardo Citro, precede la prima nazionale di danza Il sogno di
Pulcinella della Compagnia Nazionale di Balletto con la coreografia di
Luigi Martelletta, affresco simbolico tra realtà storica e visione
onirica.

Così, dal 4 al 27 luglio, il “Festival delle Ville Vesuviane” sarà
ancora una volta palcoscenico di storie, sogni e identità, specchio di
una Napoli che non smette di interrogare il tempo e di raccontarsi con
la lingua plurale dell'arte. Cerniera tra creatività e territorio, con
il teatro che si appassiona con la musica, la danza e la parola, le
Ville del Miglio d'Oro saranno non solo scenari di rappresentazione,
ma protagoniste attive di un dialogo con il presente.
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