Al previsto incontro di ieri sera del "gruppo lex" sono intervenuti
Roberta Lombardi, Francesca Alberti, Evasio Ciocci e Alberto Orioli
(in ordine alfabetico inverso!).
Abbiamo definito il testo dell'intervento scritto, corredato da
allegati, che intendiamo lasciare agli atti dell'audizione in oggetto;
la quale, ricordo, si svolgera` il 3-11-2011.
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Il Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l'Acqua ringrazia il
Presidente ed i Consiglieri di questa Commissione per l'invito alla
presente audizione che, per quanto ci riguarda, fa seguito a quella
dell'ormai lontano 3-03-2011, nel corso della quale evidenziammo, fra
le
altre cose, come per una ottimale azione legislativa fosse necessario
un
apposito tavolo tecnico partecipato da tutti i soggetti impegnati in
materia di risorse idriche e servizio idrico integrato.
L'obiettivo ovvio di tale richiesta, che qui rinnoviamo, e` di
minimare le
probabilita` che risultino, a posteriori, deliberazioni incompatibili
con
le istanze di detti soggetti: prevenire insomma, per quanto possibile
ed in
piena trasparenza, prevenire.
Del resto la "Risoluzione in materia di gestione del servizio idrico e
di
acqua potabile come diritto universale inalienabile" approvata
dall'Assemblea legislativa delle Marche il 22-03-2011 impegna la
Giunta
regionale "ad assumere l'impegno di avviare solo dopo l'esito del
referendum un percorso di elaborazione di una legge organica per la
gestione pubblica e partecipata delle risorse idriche che preveda il
massimo coinvolgimento possibile dei cittadini e dei lavoratori del
servizio idrico". (Allegato 1.)
La preoccupazione per il procastinarsi dell'avvio di detto tavolo ci
induce, in temporaneo subordine, ad approfittare dell'occasione per
produrre alcuni documenti che riteniamo utili contributi ai lavori di
questa Commissione.
Si tratta della "Relazione del Forum Italiano dei Movimenti per
l'Acqua in
occasione dell'audizione presso la Commissione Ambiente, territorio e
lavori pubblici della Camera dei Deputati", svoltasi il 25-10-2011.
(Allegato 2.)
Il Coordinamento Marchigiano dei Movimenti per l'Acqua e` parte del
Forum
Italiano dei Movimenti per l'Acqua che, oltre a supportare i comitati
nelle
vertenze territoriali e nei tavoli di merito, ci rappresenta a livello
nazionale e, nello specifico, nell'iter post-referendario della
proposta di
legge d'iniziativa popolare cui la relazione si riferisce; e che
rappresenta, al momento, la proposta legislativa maggiormente in linea
con
i 26 milioni di si` espressi dagli elettori sia di fronte al primo che
al
secondo quesito referendario il 12 e 13 giugno 2011. Per completezza
alleghiamo quindi anche il testo di tale proposta di legge. (Allegato
3.)
Data la situazione raccomandiamo che l'attivita` legislativa regionale
s'ispiri agli stessi principi di tale proposta di ambito nazionale o
che,
quanto meno, vi si "armonizzi". Per esempio, e qui veniamo all'ordine
del
giorno, ai principi di territorialita`, partecipazione e trasparenza
che
devono secondo noi orientare la normativa sul governo degli ATO (oltre
che
quella sulla gestione del servizio idrico integrato).
Ci pare non sia questa l'occasione proficua per scendere nel dettaglio
degli articoli e dei commi che, nelle proposte di legge regionale in
esame,
ci risultano poco consoni a tali principi; quindi, ribadendo la
disponibilita` a farlo in un tavolo tecnico, ci limitiamo qui ad
alcune
considerazioni di carattere generale.
Anzitutto riteniamo che in mancanza di un approfondito studio sulla
valutazione di "ottimalita`" scientifica e tecnica dei possibili
confini
degli ambiti territoriali risulti di gran lunga razionale che essi
rimangano come sono; e che eventuali modifiche siano da prendere in
considerazione se richieste e motivate dalle comunita` locali
attraverso
determinazioni degli enti ad esse piu` prossimi. (Vedi allegato 1
punto 8.)
Sono da evitare quindi modifiche dei confini di ambito "imposte
dall'alto".
Come anche, una volta ben definite le regole con cui il soggetto
preposto
(per esempio l'Assemblea d'ambito) governa in autonomia l'ATO di
competenza, sono da evitare "interferenze" della Regione
nell'approvazione
del Piano d'ambito; giustificabili solo in caso di finanziamenti
regionali
per specifici interventi.
Riteniamo inoltre che tutti i dati (relativi alle materie oggi in
questione) messi a disposizione della Regione debbano essere
accessibili a
chiunque ne faccia richiesta; e che il modo piu` economico di ottenere
tale
livello di trasparenza sia la loro pubblicazione web. Anche ai sensi
dell'articolo 11 del D.Lgs 150/2009.
Notiamo, nelle proposte in valutazione, una carenza di "metodi
partecipativi".
Una qualche forma di partecipazione, dei cittadini utenti e dei
lavoratori
del settore, alle scelte di governo del servizio idrico integrato ci
pare
irrinunciabile, sempre nella logica che i problemi di inadeguatezza
alle
aspettative dei cittadini sono da evitare "in partenza". (Vedi
allegato 1
punto 9.)
Nelle parti per le quali la consultazione referendaria da` precise
indicazioni non si puo` che tenere conto di queste ultime. In
particolare
che le voci prese in considerazione nel calcolo della tariffa siano
solo
quelle gia` previste prima dell'abrogazione oggetto del secondo
referendum,
che ha sancito solo l'eliminazione della voce "remunerazione del
capitale
investito".
Infine, per chiudere con una nota positiva, apprezziamo che, con
questa
trasformazione di Autorita` d'ambito in Assemblea d'ambito, si tenti
una
riduzione dei costi, possibilmente senza penalizzare le funzioni di
governo
e l'efficacia di quelle di controllo.
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Allegato 1...
http://groups.google.com/group/acqua-marche/msg/e623016c671a7d9a?hl=it
Allegato 2...
http://groups.google.com/group/acqua-marche/msg/32446e68156ba99c?hl=it
Allegato 3...
http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article=211