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Il problema è che finchè non riusciamo ad ottenere per i dati elaborati in informazioni un impatto utile per l'uomo della strada, TUTTE le premesse di analisi e valutazione dell'impatto su qualsiasi settore saranno poco più che chiacchiere da bar (anche se siamo un divertentissimo bar numeroso e chiassoso ai raduni) un pochino snob. Questo è quello che intendevo io nella mail di prima, questo è quello che dice anche la ricerca TACOD
buon giorno a tutti,
lavoro da 30 anni negli appalti pubblici, sono stato anche amministratore pubblico cercando, non senza ferme rinunce a più facili guadagni, di praticare e di pretendere il rispetto delle norme e dell’etica pubblica, imparando, a mie spese, gli effetti nefasti delle gare d’appalto truccate.
Anche per questo sono molto interessato alla pratica degli open data ed al dibattito che si è creato intorno alla loro efficacia nella lotta alla corruzione.
In poche righe è impossibile per me riassumere tutti gli aspetti di questo “fenomeno” che ho direttamente conosciuto per averne contrastato, con i soli miei pochi mezzi, gli effetti. Provo a contribuire elencando alcune situazioni ricorrenti utili a rappresentare la situazione, che potrebbero contenere risposte a molti quesiti sollevati anche in questo forum:
gli ostacoli all’accesso agli atti celano - sempre - violazione di norma o di legge
non esiste illecito amministrativo che non abbia riscontro in atti
gli appalti per forniture a contenuto tecnologico si basano su dati ed elementi ottenuti dalle imprese produttrici ben liete di sopperire l’impreparazione dei pubblici funzionari
chi vuole organizzare una procedura sartoriale per la selezione di un contraente dispone di metodi ben più astuti della dovuta pubblicazione “filtrata” dei principali atti del procedimento
le delibere/determine pubblicate in pdf (nell’albo pretorio o nei repertori OD) sono un’illusoria pratica di trasparenza poco, o nulla, efficace a sconfiggere la corruzione.
l’opposizione, per via amministrativa, al diniego di accesso agli atti, potendosi attivare solo alla conclusione del procedimento, non interrompe la procedura viziata
denunciare un appalto truccato, anche dopo aver scoperto carte false e verbali “aggiustati” se non si è trovata la prova della “dazione” (ed a volte non basta nemmeno quella) non porta a nessun esito
le sanzioni contro l’omissione di atti d’ufficio, quando e se comminate, sono risibili
l’abuso d’ufficio è una figura giuridica dallo scheletro vuoto
Qualche idea su come contrastare efficacemente la corruzione, in tutti questi anni l’ho maturata. Talvolta mi sorge il dubbio se, ai piani alti, la si voglia sconfiggere davvero, poiché ai piani bassi delle nostre P.A. il sistema delle piccole e grandi corruzioni va benissimo.
P.S credo sia inutile aprire una discussione sul significato della parola corruzione: ovvero, non solo scambio di denaro o altre utilità per ottenere un ingiusto vantaggio mediante irregolarità in una procedura pubblica (o privata).
Cosa si potrebbe fare in un hackathon? Stiamo appunto pensando a SOD16 in un altro thread.
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Andrea,sul Foia non mi interessa tanto misurare l'accountability, quanto la forza della società civile nel fargli rendere conto.
Ogni tanto mi pare che ci scordiamo che nemmeno all'estero le cose cadono dall'alto ma sono frutto di una battaglia.
Lo stesso Foia inglese ha una storia molto combattuta. Non è stato certamente un regalo illuminato di Tony Blair o dell'amministrazione.
Facciamoci forza e serriamo le file. Possibilmente intorno a www.foia4italy.itperdonate uno spottone, ma sono fermamente convinto che chi ha a cuore questo tema debba essere della partita. È il momento di essere uniti.