Come aggiornare i pc alla nuova versionedi sodilinux?

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Francesco Fusillo

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Feb 16, 2021, 2:48:46 PM2/16/21
to lavagn...@googlegroups.com, So.Di.Linux-Software-libero-inclusione-didattica, Open-source-innovazione-didattica-inclusione, sodilinux-calabria, Mailing List NTD Operatori
Ciao
Come aggiornare i pc alla nuova versione?
 Grazie per l'aiuto
........
.-------------------------------------

Allora
alla questione cosa fare per aggiornare il vecchio sodilinux orizzonti già installato, rispondo allargando alle liste, perchè arrivano mail anche in privato e vuol dire che gli utenti si chiedono cosa fare adesso che abbiamo pubblicato sodilinux 2025.

Anche dai CTS , dove  qualcuno ha realizzato una postazione Bifronte nei progetti  con sodilinux orizzonti che ha ARAWORD preinstallato.
casomai sentiamoci e supporteremo a distanza.

Allora rispondo  cercando di allargare la risposta è comprendere più casi possibili.

Alla domanda  come  fare ad aggiornare.

Allora
Ti conviene piallare la macchina e reinstallare sodilinux2025 , qui non si tratta di un avanzamento di kernel o versione, ma è tutto nuovo, tema , menù, applicativi e molto altro.
Il nuovo Sodilinux è molto proteso alla Didattica con e sulla rete ( basti vedere il menù fare didattica con  la rete) quanti collegamenti  che  abbiamo selezionato ci sono.

Premetto che non è sempre una passeggiata reinstallare un sistema operativo, va fatto da chi lo sa fare.
Per cui  dopo aver  verificato di avere un PC adeguato ( almeno 2 GB di ram  consigliati 4Gb  e processori  dual core ultima generazione  freq. 3200  circa 2009).

Lo puoi installare anche con un dual core del 2006 ma applicativi che chiedono grafica e video ti rallenteranno molto ( anche GCOMPRIS nei giochi interattivi), è come chi ha windows 10 su processori scarsi, hanno win 10 ma non vanno nemmeno se li pulisci di tutto.

Si va bene da un I3 con 4 gb Ram in su.

Casomai approfondiremo se arriveranno post o richieste specifiche.

Sodilinux2025 non è un sistema operativo  pensato per operare al riuso dei PC , ( installandolo su  Vecchi ormai in disuso )

Per quello scopo si utilizzeranno versioni passate di sodilinux in particolare la versione  2017 e Sodilinux orizzonti.
che funzionano ancora benissimo.

In sodilinux Orizzonti  2025  gli applicativi  preinstallati ( tutte versioni aggiornate) e la loro grafica richiedono processori non troppo vecchi.

Il nuovo sodilinux è fatto per i PC nuovi -  nuovissimi e anziani ma non troppo (massimo una decina di anni).
Sodilinux Orizzonti 2025  è basato su ultimo mint 20.01 Ulyssa   ultima versione  su kernel 5.4.0.65    64 bit.

Se sei capace cambia l'hd ( che sarà vecchiotto ) e acquista un HD allo stato solido ( costano poco ormai) e il tuo PC sarà molto più veloce nelle risposte, irriconoscibile.

 caso dual boot ( PC con windows e sodilinux)
  • ti salvi i dati su hd esterno
  • se usi googlechrome sincronizzi le impostazioni che così te le ritroverai una volta reinstallato
  • fai una pennetta usb con la iso che scarichi ( usa unetbootin che va bene)
  • se dual boot- con gparted cancelli la parte ex sodilinux (swap compresa) e crei una partizione non alloccata
  • reinstalli e alla voce quale installazione fare - clicca- installa accanto a windows
  • nel caso ti si corrompa il grubb, usa la funzione sistema/amministrazione/ riparazione del boot connesso ad internet e ripari il grubb di avvio
    ( meglio affidarsi ad un esperto in questo caso)

  • se devi rifare la macchina è più semplice  perchè reinstalli " al posto"
sollecito chi ci legge a procedere con la post installazione e i software consigliati ( secondo le sue esigenze) perchè per poter fare questa versione alcuni applicativi importanti come : GIMP, KdenLive , sweethome e altri sono stati tolti per chiudere la iso, ma vivamente consigliati nella post-installazione.
Per questo motivo abbiamo deciso di mettere i richiami "in prima pagina"" 
  • primi passi
  • azioni suggerite per completare l'installaizone
  • documentazione di sodilinux orizzonti
  • sulla scrivania appena parte la iso , per aiutare gli utenti a non dimenticare che siccome la iso è tutto Open Source, se si vuole finalizzare l'installazione qualche operazione di installazione la devi fare tu e installarti quelle risorse proprietarie che sei abituato ad usare:
    • skype
    • googlechrome
    • font microsoft ( verdana, comic..)
    • .....

  • scrivania.png
Alla fine avrai un sistema migliore di tanti altri venduti sotto licenza 
( quindi non sei padrone del tuo sistema)  e assolutamente compatibile agli altri, ma sicuro, completo e stabile x 5 anni.

Controlla gli aggiornamenti ogni tanto 
Che qualche pasticcetto lo stiamo sistemando : ad esempio xournal++ che non vuole scrivere sui touch 
 ma è quasi tutto a posto, 
il  ritardo nella pubblicazione è dovuto proprio a questo, la fase di test e le decisioni sulle  scelte e facilitazioni da offrire agli utenti.

Sottolineo il grande lavoro di documentazione fatto da Lucia Ferlino perchè non è solo la documentazione degli applicativi di sodilinux 2025, ma si può considerare un trattato sul software libero didattico residente nei PC, disponibile per le scuole anche per windows, tenendo conto che qundo scegliamo un applicativo andiamo a verificare che sia sviluppato anche psu windows; quindi scegliere un applicsativo presente nella documentazione è quasi sicuro che si possa utilizzare ( più del 90%) anche su windows e anche MAC. 
Questa caratteristica dei software permetterà di utilizzare indistintamente nelle scuole sodilinux 2025 o windows e lavorare sugli stessi applicativi e piattafome collegate.

Preghiamo gli utenti a scrivere commenti e criticità che magari sono sfuggite, perchè in questa prima fase è bene procedere a correggere e trovare le vie di uscita dalle più consuete criticità, che inevitabilmente ci saranno, ci auguriamo di averle già affrontate e risolte in gran parte.

Scusate la lunghezza ma ho scritto pensando a tutte le scelte e discussioni affrontate col team,  nel procedere alle scelte fatte per creare sodilinux 2025

Francesco F.




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web: www.fusillo-francesco.it               www.sussidiarioperimmagini.it
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    Scarica Easy Dida port  3.0
  
   
LINK     didattica facile per i Bisogni educativi speciali e non

       
                    
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http://sodilinux.itd.cnr.it/ 
 
                   
   Accessibile - Universale  Distribuibile 
- Esente da virus - Gratuito - per le autonomie nelle disabilità 

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scrivania.png

Marco Gaiarin

unread,
Feb 21, 2021, 5:10:08 PM2/21/21
to Francesco Fusillo, lavagn...@googlegroups.com
Mandi! Francesco Fusillo
In chel di` si favelave...

> *Ti conviene piallare la macchina e reinstallare sodilinux2025 *, qui non

Ecco, speravo in una risposta diversa.

Possibile entrare più nel dettaglio? Non è proprio possibile, o
semplicemente non è una cosa che è stata testata?


Grazie.

--
Mentre Utopia andava via allegramente perche` vedeva il futuro presente
Verita` le sussurrava a capo chino:
``stai confondendo desiderio e destino'' (I Nomadi)


Giovanni Caruso

unread,
Feb 21, 2021, 5:57:55 PM2/21/21
to lavagn...@googlegroups.com, Francesco Fusillo
Ciao,
intervengo nella discussione. SoDiLinux 2017 era basata su Linux Mint 17.1 mentre la nuova versione è basata sulla versione di Mint 20.1.
Per fare l'upgrade via repository è quindi necessario fare prima una upgrade alla versione 18 di Mint e successivamente alla 20.1. Una volta fatti questi due upgrade puoi installare il repository di SoDiLinux 2025 e seguire i passi indicati nella guida.
Poiché i due upgrade richiedono molto tempo è da valutare se sono "economici" ...sicuramente l'installazione ex novo permette di velocizzare questo processo ma se hai delle configurazioni complesse puoi valutare l'alternativa con gli upgrade.


--
Se cerchi informazioni o vuoi vedere se qualcuno le ha già trattate prova ad iniziare da qui:
https://groups.google.com/d/forum/lavagnalibera
---
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Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a lavagnaliber...@googlegroups.com.
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--
Giovanni P. Caruso
ITD-CNR Genova
+39 010 6475 683

Marco Bottassi

unread,
Feb 22, 2021, 1:09:56 AM2/22/21
to lavagn...@googlegroups.com
Ubuntu permette l'avanzamento di versione mediante aggiornamento da un rilascio LTS a quello successivo, quindi si può fare da ubuntu 16.04 LTS a ubuntu 18.04 LTS, e solo in un secondo step si può così arrivare a ubuntu 20.04 LTS. 

La precedente versione di Sodilinux è basata su mint 18 / ubuntu 16.04, la nuova versione invece su mint 20 / ubuntu 20.04 ... per quanto scritto prima, non è possibile fare l'aggiornamento diretto.

Saluti

Marco Bottassi

Mauro Marenzi

unread,
Feb 22, 2021, 1:34:52 AM2/22/21
to lavagn...@googlegroups.com, Francesco Fusillo
Per i test che ho fatto io,
è talmente diversa la configurazione 2020 LTS che non ti accetta quasi tutti i pacchetti delle distro precedenti negli avanzamenti.

Alla fine di un sacco di domande, e ore sprecate per ogni PC, ti troveresti con molto poco o niente di più di una .iso standard

Meglio la pialla: molto meno tempo e un risultato uniforme :-)

Ciao

Best regards
ing. Mauro Marenzi
mobile & whatsapp
+39. 329 359 3706 karma...@gmail.com

Marco Gaiarin

unread,
Feb 22, 2021, 3:10:07 PM2/22/21
to Marco Gaiarin, lavagn...@googlegroups.com

> Ecco, speravo in una risposta diversa.
> Possibile entrare più nel dettaglio? Non è proprio possibile, o
> semplicemente non è una cosa che è stata testata?

Aggungo un po' di carne.

Vedo che è stata mantenuta la possibilità di installare 'da repository',
ovvero aggiornare una mint/mate a SoDiLinux:

https://sodilinux.itd.cnr.it/mod/wiki/view.php?id=168

È stato testato un upgrade path?


Inoltre. Uno dei problemi della vecchia sodilinux è che buona parte delle
configurazioni 'lato utente' NON erano fatte via script e/o meccanismi di
configurazione (aka 'policy'), ma creando dei preset in /etc/skel, che poi
vengono caricati per gli utenti ''nuovi''.

Questo 'problema' è stato risolto?

Perchè io posso anche reinstallare le macchine, ma se ho le home montate via
NFS, un 'upgrade path' per gli utenti mi serve lo stesso...


Grazie.

--
Chiedere a Gates come sviluppare le nuove tecnologie in Italia è come farsi
spiegare da Berlusconi come promuovere il pluralismo dell'informazione.
La risposta è semplice: «ghe pensi mi!» (Pietro Folena)


Marco Bottassi

unread,
Feb 22, 2021, 5:36:20 PM2/22/21
to lavagn...@googlegroups.com, Marco Gaiarin
Io ho provato ad aggiungere i repo di sodilinux ad una Ubuntu-mate 20.04... è sono riuscito ad aggiungere inpacche ti si mio interesse senza problemi. 

Per il discorso home direi che è auspicabile che un aggiornamento non sovrascriva la home delgli utenti già esistenti, altrimenti salterebbero le personalizzazioni fatte.

Marco Bottassi

--
Se cerchi informazioni o vuoi vedere se qualcuno le ha già trattate prova ad iniziare da qui:
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Giovanni Caruso

unread,
Feb 22, 2021, 5:52:13 PM2/22/21
to lavagn...@googlegroups.com, Marco Gaiarin
Ciao,
provo a rispondere :-)
Il giorno lun 22 feb 2021 alle ore 21:10 Marco Gaiarin <ga...@lilliput.linux.it> ha scritto:
Vedo che è stata mantenuta la possibilità di installare 'da repository',
È stato testato un upgrade path?

No, non abbiamo preso in considerazione un upgrade path. 
La nostra esperienza è che upgradare di release in release porta a problemi e comportamenti anomali nel funzionamento delle applicazioni (che magari si portano dietro file di configurazioni corrotti ed impostazioni ormai obsolete). Quella che sembrerebbe un'idea "economica" rischia di trasformarsi in una fonte di problemi non sempre risolvibile a distanza ed abbiamo adottato la filosofia di Mint ovvero reinstallare ex novo rimuovendo le vecchie configurazioni (soprattutto se tra una release è la successiva sono passati 3 o 4 anni come nel caso di SoDiLinux).  
  

Inoltre. Uno dei problemi della vecchia sodilinux è che buona parte delle
configurazioni 'lato utente' NON erano fatte via script e/o meccanismi di
configurazione (aka 'policy'), ma creando dei preset in /etc/skel, che poi
vengono caricati per gli utenti ''nuovi''.

Questo 'problema' è stato risolto?

Ci abbiamo provato ma non sempre le configurazioni via script hanno funzionato: sotto il "cofano" delle distribuzioni esistono vari "strati" di software, configurazioni, comportamenti anomali o indesiderati che non abbiamo potuto o voluto toccare per garantire il corretto funzionamento del sistema finale. La soluzione più "economica" si basa su un mix di policy e di configurazioni in /etc/skel.
Colgo l'occasione per un appello alla comunità: ogni soluzione documentata e funzionante è ben accetta e siamo pronti a raccoglierla ed ad implementarla, scrivetemi  o postate sul sito di Sodilinux, grazie !!! ;-)   
 
Perchè io posso anche reinstallare le macchine, ma se ho le home montate via
NFS, un 'upgrade path' per gli utenti mi serve lo stesso...
 
IMHO non è quello che vuoi per i motivi che dicevo prima. La cartella in NFS prevede anche una pulizia dei vecchi file di config per allinearli alle nuove versioni dei sw. Probabilmente fai prima (e con meno "dolore" nel seguito) a reinstallare. Dovrai comunque riconfigurare le home degli utenti però ti eviterai svariati passaggi di versione (da 16.04 a 18.04 e infine a 20.04 solo per parlare dei repo di Ubuntu, senza contare i pacchetti di Mint) e problemi "sconosciuti a priori" vari ;-).
I miei due cent,
Giovanni

Elena ``of Valhalla''

unread,
Feb 23, 2021, 3:50:47 AM2/23/21
to lavagn...@googlegroups.com
On 2021-02-22 at 23:51:55 +0100, Giovanni Caruso wrote:
> Ci abbiamo provato ma non sempre le configurazioni via script hanno
> funzionato: [...]
> Colgo l'occasione per un appello alla comunità: ogni soluzione documentata
> e funzionante è ben accetta e siamo pronti a raccoglierla ed ad
> implementarla, scrivetemi o postate sul sito di Sodilinux, grazie !!! ;-)

Quello che fa fuss è di applicare più configurazioni possibili a livello
di sistema anziché di utente, e a quel punto la configurazione è fatta
tramite playbook ansible idempotenti, che sono molto più resistenti di
uno script (ma non così diversi come potenzialità.

Ogni tanto viene fatta pulizia nelle cose configurate tramite /etc/skel,
ma così a memoria credo che ne sia rimasta ancora, comunque.

non so se la si possa chiamare soluzione documentata; c'è qualcosa su:

https://fuss-dev-guide.readthedocs.io/it/latest/
https://fuss-tech-guide.readthedocs.io/it/latest/

ma soprattutto riguarda il come usarli più che il come lavorarci sopra;
i sorgenti sono comunque su:

https://gitlab.fuss.bz.it/fuss/fuss-client
https://gitlab.fuss.bz.it/fuss/fuss-server

--
Elena ``of Valhalla''
signature.asc

Marco Gaiarin

unread,
Feb 23, 2021, 4:10:06 PM2/23/21
to Giovanni Caruso, lavagn...@googlegroups.com
Mandi! Giovanni Caruso
In chel di` si favelave...

> intervengo nella discussione. SoDiLinux 2017 era basata su Linux Mint 17.1
> mentre la nuova versione è basata sulla versione di Mint 20.1.

Ah. Ecco, già questa è una informazione parecchio interessante...

--
Tutti siamo hacker. Essere hacker significa cambiare l'uso di qualcosa
nato per fare altro, allo scopo di ottenerne soddisfazione personale.
In sostanza la masturbazione. (Kevin on <empty>, 10/05/2007)


Marco Gaiarin

unread,
Feb 23, 2021, 4:10:06 PM2/23/21
to Elena ``of Valhalla'', lavagn...@googlegroups.com
Mandi! Elena ``of Valhalla''
In chel di` si favelave...

> Quello che fa fuss è di applicare più configurazioni possibili a livello
> di sistema anziché di utente,

Ecco. Appunto.Oltre ai ''default di sistema'', dovrebbero esistere dei
sistemi di 'policy' come 'dconf', che però non so come sia supportato da
gnome2.

Vero che aggiornando i sistemi e mantenendo le impostazioni, ci possono
essere problemi; ma in un ambiente multiutente questa è una necessità non
emendabile, ed è anche una buona pratica di amministrazione linux (eg:
installo il SO su una partizione, e le /home in un'altra, di modo che posso
spianare/aggiornare senza toccare le home).


> e a quel punto la configurazione è fatta
> tramite playbook ansible idempotenti, che sono molto più resistenti di
> uno script (ma non così diversi come potenzialità.

Ecco, qui siamo a un ''livello superiore'', che credo possa essere sempre
tenuto in considerazione, ma diciamo che mi basterebbe una via di mezzo.


Per stare concreti e semplici per tutti, lo 'user case' potrebbe essere:

a) installo sodilinux2017, usando /home in una particione separata.

b) reinstallo sodilinux2020, lasciando /home

c) che succede agli utenti?



Grazie.

--
Mio figlio Christian diceva che la morte doveva essere qualcosa di
bello, visto che nessuno ritornava. (Yolande Mukagasana)


Elena ``of Valhalla''

unread,
Feb 24, 2021, 5:38:28 AM2/24/21
to lavagn...@googlegroups.com
On 2021-02-23 at 21:44:04 +0100, Marco Gaiarin wrote:
> > e a quel punto la configurazione è fatta
> > tramite playbook ansible idempotenti, che sono molto più resistenti di
> > uno script (ma non così diversi come potenzialità.
> Ecco, qui siamo a un ''livello superiore'', che credo possa essere sempre
> tenuto in considerazione, ma diciamo che mi basterebbe una via di mezzo.

nota veloce che va un po' OT

sarà che non sono un sysadmin, ma per me scrivere un playbook ansible
idempotente è *più facile* che non configurare qualcosa tramite script
(soprattutto se poi ci si aspetta che funzionino :) ), perché ci sono un
sacco di componenti già fatte e testate per tutti i casi d'uso facili.

--
Elena ``of Valhalla''
signature.asc

Marco Gaiarin

unread,
Mar 4, 2021, 3:10:07 PM3/4/21
to Elena ``of Valhalla'', lavagn...@googlegroups.com
Mandi! Elena ``of Valhalla''
In chel di` si favelave...

> nota veloce che va un po' OT
> sarà che non sono un sysadmin, ma per me scrivere un playbook ansible
> idempotente è *più facile* che non configurare qualcosa tramite script
> (soprattutto se poi ci si aspetta che funzionino :) ), perché ci sono un
> sacco di componenti già fatte e testate per tutti i casi d'uso facili.

Non mi sono spiegato bene, scusa. Non nego assolutamente questo.

Quello che sto dicendo è che una gestione 'sana' delle configurazioni,
usando quanto possibile i tool messi a disposizione dal sistema e non hack
brutali, sono utili sia a una gestione delle flotte con Ansible, sia nella
gestione 'manuale' di piccoli gruppi.

Spero di essermi spiegato...

--
Tu da che parte stai?
Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati,
o di chi li ha costruiti rubando. (F. De Gregori)


Elena ``of Valhalla''

unread,
Mar 5, 2021, 4:00:41 AM3/5/21
to lavagn...@googlegroups.com
On 2021-03-04 at 20:53:13 +0100, Marco Gaiarin wrote:
> [...] sia a una gestione delle flotte con Ansible, sia nella
> gestione 'manuale' di piccoli gruppi.
>
> Spero di essermi spiegato...

credo di aver capito cosa intendi, ma io non uso ansible per gestire
flotte, lo uso (anche) per gestire macchine singole casalinghe, o
persino cose come un raspberry su cui sto facendo esperimenti.

È un po' come git: per fare sviluppo collaborativo con tante persone
serve uno strumento come git, ma (una volta che si è imparato ad usarlo)
lo sforzo e le risorse per mettere qualcosa sotto git sono talmente
basse (mkdir progetto; cd progetto; git init) che vale la pena prendere
l'abitudine di farlo per qualsiasi cosa si stia facendo, anche il più
effimero degli esperimenti.

Similmente con ansible: per gestire una flotta di macchine serve
qualcosa come ansible¹, ma una volta che ansible esiste e se ne
conoscono le basi, decidere di usarlo per una nuova macchina è a sforzo
zero (non serve un'infrastruttura come con altri sistemi, basta poter
fare ssh sulla macchina che si vuole gestire) e val la pena farlo a
prescindere.

I vantaggi in questo caso sono soprattutto di documentazione: sapere
cosa si è fatto su una certa macchina per configurare la cosa X mi è
servito un sacco di volte, e se la documentazione è anche il codice con
cui quella configurazione è stata applicata, si è sicuri che sia
aggiornata e completa.

E ovviamente, i file di ansible sono sotto git, quindi se ne ha anche lo
storico :)

¹ e forse ansible non è neanche lo strumento migliore, quando le flotte
crescono tanto

--
Elena ``of Valhalla''
signature.asc
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