SOD16 - bilancio/riflessione dopo il raduno e una domanda: quale futuro per Spaghetti OpenData?

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Andrea Nelson Mauro

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May 11, 2016, 4:15:13 AM5/11/16
to Spaghetti Open Data
Ciao a Spaghettopoli, 

Avvio questa discussione dopo il raduno SOD16 di Trento per lanciare una riflessione condivisa/collettiva.
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Innanzitutto va detto GRAZIEEEEEEE pubblicamente al lavoro organizzativo monumentale, da parte di tutti i trentini, in un'edizione non facile del raduno, sia per la location che per lo stato d'animo dell'ultimo anno di questa comunità nell'utlimo anno.
---
Ho delle domande da girarvi e ho anche alcune opnioni specifiche/risposte che però darò successivamente.
Essenzialmente il mio obiettivo (credo condivisibile) è di 1) fare un bilancio partecipato + 2) decidere assieme il futuro di questa comunità

Per chi c'era
  • Che impressione vi siete fatti sul raduno? Difetti e pregi? Punti migliorabili?
    (programma bello/brutto? cose più innovative? cose che sono mancate?)
Per chi non c'era
  • Perché non sei venuta/o?
    (location lontana? motivi personali? non ti importava esserci?)
Ne faccio per ora solo due, ma chi ha altro da aggiungere di extra rispetto alle domande, ovviamente si senta liberissima/o di aggiungerlo!
Vi prego di partecipare numerosi perché una discussione il più possibile aperta e costruttiva, anche con critiche toste se volete, ma senza trolleggiare.

faites vos jeux! :)

andy

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May 11, 2016, 4:17:17 AM5/11/16
to Spaghetti Open Data

2016-05-11 10:15 GMT+02:00 Andrea Nelson Mauro <andrea.ne...@gmail.com>:
Perché non sei venuta/o?

Ragioni personali


--
 Andrea Borruso
website: http://blog.spaziogis.it
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326

--

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino

jenkin

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May 11, 2016, 4:20:26 AM5/11/16
to Spaghetti Open Data
Mannaggia, sarei venuto moooolto volentieri, indeciso fino all'ultimo, ma alla fine ha vinto un'alternativa che non vi sto a raccontare... :D
Questo weekend mi rileggo un po' quello che avete combinato, intanto seguo la discussione... :)

Alberto

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May 11, 2016, 6:03:59 AM5/11/16
to Spaghetti Open Data
A me SOD16 è piaciuta moltissimo. Le mie aspettative erano medie, visto che c'è un po' di stanca in giro – non tanto nella comunità in quanto tale, ma proprio nell'ambiente open data. Invece è stata una botta di energia. 

Il programma era una figata pazzesca. Io sarei voluto andare dappertutto. Se proprio devo dire una cosa migliorabile, forse era il caso di andare a Spazio Dati per l'hackathon e in biblioteca per la formazione. Ragione: nell'hackathon è sempre meglio avere orari flessibili! 

Al di là delle cose che si sono viste in mailing list e su Twitter, c'è stata una bellissima discussione sul futuro. Mi pare che stia emergendo una proposta, e mi pare che sia più o meno condivisa con le persone con cui ne ho parlato di più (Matt, Napo, Piero, Franco, i due Massimi, Enrico, ...). Adesso bisogna superare il solito imbarazzo delle cose veramente collettive: ognuno si sente solo una parte del tutto e non "il" protagonista, e quindi nessuno fa un passo avanti per scrivere la proposta. Ma lo faremo, vero Matt? :-)

Francesco Piero Paolicelli

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May 11, 2016, 6:21:22 AM5/11/16
to spaghett...@googlegroups.com
come dice spesso Alberto: l'unica cosa certa è che a Sod17 ci saró assolutamente.
Il raduno è una ricchezza infinita di spunti, di conoscenza, di scambio. 
sono stato contentissimo di viaggiare per 10 ore e nutrirmi di questi 3 giorni.
Trento è molto bella e l'organizzazione è stata non solo di alto profilo, ma ha permesso di ricaricarmi le pile. vi ringrazio tutti.
ora pensiamo al dopo

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Riccardo Grosso

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May 11, 2016, 6:29:35 AM5/11/16
to spaghett...@googlegroups.com
condivido piersoft al100%
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Questo è un account di posta personale di Riccardo Maria Grosso: tutte le opinioni espresse sono personali e non riflettono necessariamente quelle del mio datore di lavoro

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ila

unread,
May 11, 2016, 6:50:30 AM5/11/16
to Spaghetti Open Data
Per me è stato un bel raduno, anche se sabato l'ho passato in treno avanti e indietro Trento-Modena, ma le ore che ho condiviso sono state interessanti e produttive.
Sod continua ad essere un luogo vero di lavoro e condivisione, di crescita individuale e collettiva,  ognuno con le proprie curiosità e abilità.
Credo che questo sia un grande valore, che pochi luoghi hanno.

Durante "l'ultima cena" ho lanciato l'idea di fare il SOD17 a sud, sia perchè ci sono regioni molto attive (come ad esempio la Sicilia) sia perchè alcune non lo sono affatto (come la Campania).
Dove non lo so, ma per me è  #NoSudNoSod
ila

Riccardo Grosso

unread,
May 11, 2016, 6:59:22 AM5/11/16
to spaghett...@googlegroups.com

Appoggio per il sud

cristiano longo

unread,
May 11, 2016, 7:06:30 AM5/11/16
to spaghett...@googlegroups.com

Ciao per me è stata una delle più belle edizioni, anche grazie all'assenza di figure istituzionali pesanti. Forse un po' autoreferenziale ma alla fin fine ci sta perché è il "nostro" raduno.  L'unica criticità è che forse sono mancati un po di spazi per il networking . A tal proposito suggerire di abbandonare il modello tavolata per un più comodo buffet

Maurizio Napolitano

unread,
May 11, 2016, 2:55:21 PM5/11/16
to Spaghetti Open Data
> Innanzitutto va detto GRAZIEEEEEEE pubblicamente al lavoro organizzativo
> monumentale, da parte di tutti i trentini,

io ringrazio nuovamente:
- Matteo e Erika (santi subito!)
- Francesca (mi su/opporta ogni giorno)
- Francesca e Marco (da offrire la casa al gestire le cene)
- ... tutti gli autoctoni che hanno contribuito
sono stati fondamentali nella stesura del programma, nell'accoglienza
e nel rush finale
- Wendy Carrara (EU Data Portal) e Roberto Reggi (Open Demanio)
segno che SOD rimane comunque un qualcosa da osservare
- chi ci ha offerto gli spazi: Consorzio dei Comuni del Trentino,
Biblioteca Comunale di Trento e SpazioDati
... e a tutti voi che avete reso SOD16 un evento possibile e con cibo
da tutte le parti d'Italia.

> in un'edizione non facile del
> raduno, sia per la location che per lo stato d'animo dell'ultimo anno di
> questa comunità nell'utlimo anno.

vivendo a Trento direi che la location sicuramente è lontana, ma rimane comunque
raggiungibile.
Quanti agli altri due punti, lo scopo che ci eravamo dati Matteo ed io
erano proprio quello
di evitare malumori come l'anno scorso e cercare di recuperare il
significato di questa
mailing list.

> Per chi c'era
>
> Che impressione vi siete fatti sul raduno? Difetti e pregi? Punti
> migliorabili?
> (programma bello/brutto? cose più innovative? cose che sono mancate?)

programma bello bellissimo :)
Ok! Sono di parte ma mi dichiaro soddisfatto di quello che è successo;
- la presenza dell'European Data Portal e dell'Agenzia del Demanio
sono segnale che
comunque questa mailing list è un luogo di ritrovo sul tema open data in Italia
- il bellissimo intervento sul FOIA ha toccato le corde che siamo
soliti suonare in questo gruppo
La parte del pomeriggio del venerdì ha creato l'imbarazzo della scelta.
Alcune persone di Trento che non conoscono la nostra realtà si sono
spesso sedute ad ascoltare catturati, in particolar modo, dall'energia
che si percepiva ovunque.
Ciascuno di questi mi ha detto più la stessa cosa: "è piacevole
rimanere qui e caricarsi di questa atmosfera di voglia di fare e
migliorare"

Considerazioni analoghe anche per sabato e domenica.

Mi ha fatto anche molto piacere vedere diverse sorprese come
- "i dati regionali tattili" di Alessandro Masserdotti
- le pizze inviate da Ida Leone senza che lei fosse lì
- la generosità di chi hausato, come parametro di scelta per
partecipare a tracce o hackathon o quant'altro, di garantire la
presenza in modo che nessuna iniziativa finisse senza spettatori

Probabilmente non c'è stata molta innovazione in questo evento (è
stato un copia/incolla del passato) ma per me (e credo di poter
parlare anche per Matteo) lo scopo era recuperare e ricordare cosa
abbiamo fatto e chi siamo.
Non va dimenticato che la ML continua a crescere con il numero di iscritti.

Indimenticabile il nostro crowd-fooding

Cosa è mancato?
Potrei dire le magliette, gli stickers, gadget vari ecc.. oppure
persone, quelle che c'erano sempre
e che non sono venute per varie ragioni.
Ma questo non è assolutamente un problema.

Quindi se mi stai leggendo e pensi che sto parlando di te, non
arrabbiarti perché la gioia più bella è sapere che hai raggiunto
Trento per stare con noi!
E, se non sei venuto, avrai sicuramente avuto le tue valide ragioni.

> Per chi non c'era

io c'ero e non c'ero.
Nel senso che sono mancato in diversi momenti dovuti ad impegni che avevo.

> Perché non sei venuta/o?
> (location lontana? motivi personali? non ti importava esserci?)

Confesso:
ho proposto SOD16 a Trento per poterci essere.
L'unico periodo in cui so di non avere ostacoli è agosto, ma proporre
SOD ad agosto è un po'
da matti: meglio andare tutti al mare e fare il beach south itally
open data camp :)

Sapevo che non sarei riuscito a seguire il programma, ma portandolo a
Trento sapevo che avrei potuto seguire più degli anni passati.
Qualcuno mi ha dato dell'antipatico, o dell'irresponsabile o dello
"ottuso trentino" a causa della mia presenza intermittente.
Erano osservazioni che mi aspettavo, ma il mio fine era quello di
essere sicuro di essere presente.

La filosofia è:
voglio partecipare all'evento, ma dato che sono sempre impegnato, me
lo porto a casa per esserci

> Ne faccio per ora solo due, ma chi ha altro da aggiungere di extra rispetto
> alle domande, ovviamente si senta liberissima/o di aggiungerlo!

Mi istighi alle considerazioni "stonate":
- c'è chi non si riconosce più in questa ML, questo può succedere e
non ci si può fare
molto; quello che però spiace è, che in alcuni casi queste persone
partono sterili polemiche o sottili battute che il più delle volte non
vengono nemmeno capite
- c'è chi dice "diventate una associazione". Si può fare come non
fare. Io sarei per il non
fare in quanto, per quello che ho visto nella evoluzione di questo
spazio, molte persone
sono cresciute creando sinergie che spesso hanno portato a progetti
importanti e vincenti.
Preferisco immaginare SOD come un grande spazio di brain storming da
cui possono nascere
ancora nuove grandi idee.
Si cresce, si cambia, ma si può anche portare nuove persone con cui
crescere insieme.

> Vi prego di partecipare numerosi perché una discussione il più possibile
> aperta e costruttiva, anche con critiche toste se volete, ma senza
> trolleggiare.

+1

PS:
ho scoperto che c'è chi mi considera un troll. Capita :)

Alfredo Serafini

unread,
May 11, 2016, 2:59:28 PM5/11/16
to Spaghetti Open Data


Per chi non c'era
  • Perché non sei venuta/o?
    (location lontana? motivi personali? non ti importava esserci?)

diciamo motivi personali per me: pessimo periodo, niente tempo, una serie di grane di lavoro nei mesi scorsi che mi hanno messo a terra, e impossibllità di pianificare il viaggio (a Bologna avrei almeno potuto fare una scappata mordi e fuggi come l'altro anno, a Trento era impensabile).

Mi rammarico molto di non esserci stato perché questo genere di occasioni sono essenziali per la comunità :-( però la scelta di Trento di per sé, anche se nel mio caso ha peggiorato le cose, non credo sia stata una cattiva scelta. 

Per il futuro attendo le altre domande, ci sono senz'altro molte tematiche ancora da approfondire

Maurizio Napolitano

unread,
May 11, 2016, 5:15:46 PM5/11/16
to Spaghetti Open Data
giro questo blog post
https://librarianscape.com/2016/05/11/fare-cose-con-i-dati/

prendo una frase
"Le persone che fanno cose con i dati, che a volte parlano in un
linguaggio a me incomprensibile, permettono la costruzione di pozzi
d’acqua in Africa, censiscono i beni confiscati alle mafie e il loro
riutilizzo; raccontano, con numeri e dati, quanti e quali sono i muri
che dividono in Europa, raccolgono e organizzano i dati sugli edifici
contaminati dall’amianto per fornire supporto a inchieste
giornalistiche e azioni civiche. Cercano, liberano e organizzano i
nudi dati e li trasformano, o permettono con il loro lavoro ad altri
di trasformarli, in informazioni, strumenti, servizi."

Maurizio Napolitano

unread,
May 11, 2016, 5:18:33 PM5/11/16
to Spaghetti Open Data
Aggiungo una riflessione di Francesca Gleria da lei pubblicata su Facebook
----

dati.trentino.it a ‪#‎SOD16‬

Grazie a SOD sappiamo dove trovare risposte e altre domande alle nostre domande

Grazie a SOD sappiamo che alcuni sviluppi sono oggi relativamente
facili da sviluppare

Grazie a SOD sappiamo che niente resta fermo e tutto è in rapido mutamento

Grazie a SOD abbiamo trovato strumenti, relazioni e conoscenze per
concentraci meglio su quello che una PA secondo noi è giusto faccia:

Accompagnare il cambiamento organizzativo
Fare rete (locale nazionale europea)
Concentrarsi sulla qualità e la sostenibilità nel tempo dei dati
Tener d'occhio gli standard/interoperabilità
Sviluppare un territorio ad alta cultura del dato
Supportare i nuovi mercati digitali

Questo è, allo scorrere di questi 4 anni di pratica di Open Data,
quello che possiamo offrire/restituire alla comunità SOD:

Quello che c'è sul catalogo
http://tinyurl.com/j59oqax

Le linee guida con la nostra concreta esperienza di questi anni
http://tinyurl.com/huxz5ov
Dove si parla di georeferenziazione, di dati strutturati alla sorgente
nei siti web, di sussidiarietà, di allineamento degli standard fra
livelli territoriali diversi

Una check list
http://tinyurl.com/jjj9t2s

Un modello di collaborazione nel sistema territoriale centrato su
standardizzazione e qualità dei dati
---

Cristiano Longo

unread,
May 11, 2016, 5:47:50 PM5/11/16
to spaghett...@googlegroups.com
Bellissimo l'articolo, ma chi è l'autore?

CL

Maurizio Napolitano

unread,
May 12, 2016, 12:59:29 AM5/12/16
to Spaghetti Open Data


Il 11 mag 2016 23:47, "Cristiano Longo" <cristia...@gmail.com> ha scritto:
>
> Bellissimo l'articolo, ma chi è l'autore?

ops!
Davo per scontato visto che c'è qui il nome
https://librarianscape.com/info/
... si tratta di Eusebia che ci ha ospitato in biblioteca comunale a Trento :)

Ida Leone

unread,
May 12, 2016, 2:52:44 AM5/12/16
to spaghett...@googlegroups.com
Per chi non c'era
  • Perché non sei venuta/o?
    (location lontana? motivi personali? non ti importava esserci?)
Un combinato disposto di due cose:
1. una sede lontana e quindi costosa da raggiungere, in un momento non particolarmente florido per le mie finanze
2. il non avere nulla da presentare. In quest'ultimo anno mi sono occupata poco di open data, preferendo concentrarmi sulla costruzione di una comunità nella mia città, che attraversa un momento difficile: amministrazione bloccata da veti incrociati, dissesto, etc. Sono sicura che venire mi avrebbe riempito di spunti e stimoli, ma sentivo anche di non "aver fatto i compiti", a differenza di Piero Brother Paolicelli. Quindi spendere un bel po' di soldi solo per salutare un po' di amici ... non me la sono sentita. Ci sarò nel 2017 :)

P.S. sposo al 100% il #noSudnoSOD di Ilaria :D

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"E' fatto giorno, siamo entrati in giuoco anche noi
con i panni e le scarpe e le facce che avevamo"
(Rocco Scotellaro)

Andrea Nelson Mauro

unread,
May 12, 2016, 10:02:04 AM5/12/16
to Spaghetti Open Data
è decisamente ancora troppo poco, un paio d'anni fa un thread come questo avrebbe raccolto molte più risposte credo, è questo è un po' un indice di minore partecipazione. La partecipazione a Trento anyway c'è stata, io pensavo che ce ne sarebbe stata di meno e per fortuna mi sbagliavo.

Visto che c'è spazio per sentimentalismo senile, ne sparo uno anch'io: uno dei motivi principali della mia presenza è che volevo venire per @napo e per i trentini che vennero in sicilia l'anno scorso. Ho partecipato molto meno in quest'ultimo anno, quasi nulla la mia attività per l'organizzazione del raduno (che so essere molto complessa vista che con gli altri mi ne sono occupato a bologna per 2014 e 2015). 

Non me ne vogliano gli altri, ma l'uomo dei pappagalli (@napo, per chi non lo sa, ne è appassionato) pare essere ormai diventato sempre più saggio e ha detto apertamente una cosa che speravo emergesse. Ed eccola:

Il giorno mercoledì 11 maggio 2016 20:55:21 UTC+2, napo ha scritto:
Quanti agli altri due punti, lo scopo che ci eravamo dati Matteo ed io
erano proprio quello di evitare malumori come l'anno scorso e cercare di recuperare il
significato di questa mailing list.
 
Malumori, sì, nell'ultimo anno e mezzo ce ne sono stati tanti, perché spaghetti opendata (per come l'ho vissuta io dal 2012) è un gruppo di gente che ci crede e che forse ha avuto un eccesso di popolarità, un impatto basso come progetti e cose fatte, una serie di limiti strutturali, organizzativi, decisionali, che sono emersi, indiscutibilmente.
Penso queste cose da molto tempo, ho ovviamente evitato di dirle prima del raduno, perché non avrebbero (per quel poco che valgono!) di certo messo di buonumore chi pensava di venire. L'anno scorso alla fine di #SOD15 Luca Corsato (che è uno degli spaghettari storici che non fa più parte di questa mailinglist) scrisse un post educato ma molto critico, che vi invito a rileggere. https://medium.com/opensensorsdata-review/sod15-%C3%A8-finito-viva-i-dati-a9c2f764a75c#.wuidpiakp

La popolarità si è tradotta anche ingerenze dall'esterno, che non ci hanno fatto bene: da ambienti istituzionali, da contesti che legittimamente percorrono la propria strada ma non c'entravano con la nostra.

Che impatto abbiamo avuto nel contesto italico? 
Qual è un progetto di Spaghetti Opendata che è emerso e ha fatto la differenza?

Ora, chi conosce varie mailing list da tempo sa che la discussione partecipata e la destrutturazione dei processi (indirizzabili ma essenzialmente casuali), è tipica di queste aggregazioni online (dico, hackmeeting è un evento che ha credo 15 anni di vita se non di più - quest'anno è a Pisa 3-4-5 giugno). 

E dunque non è necessario porsi l'obiettivo di cambiare il mondo, ma può essere che l'impatto di questa cosa ha cambiato noi stessi (con me l'ha fatto, dataninja ha imparato molto da qui).

Ai trentini va certamente anche il merito di aver capito quale fosse lo stato d'animo della comunità e aver costruito un raduno soft. amichevole.
#SOD16 a mio avviso ha mostrato che c'è ancora un gruppo di amici qui, e che si possono fare anche tante cose insieme, fanculo alla popolatirà.
Inoltre ha dimostrato che i gruppi territoriali sono fondamentali e sono probailmente l'unico modo di tenere in piedi una discussione più 'nazionale'.
Più volte in questo anno ho pensato di disiscrivermi dalla mailinglist e poi ho cambiato idea. 
Ora, dopo Trento, vorrei restare e provare a dare un contributo se e dove possibile. 
È questa su per giù una visione applicabile?

Ecco, ho speso comunque una mezz'ora abbondante per scrivere questo messaggio. 
Non so se l'ho detta bene, ma spero di sì :)


Maurizio Napolitano

unread,
May 12, 2016, 10:19:01 AM5/12/16
to Spaghetti Open Data
> Che impatto abbiamo avuto nel contesto italico?

lo hai scritto tu e ti rispondo con un sunto:
ha raggiunto una popolarità che ha attratto istituzioni e quant'altro

> Qual è un progetto di Spaghetti Opendata che è emerso e ha fatto la
> differenza?

IMHO:
Spaghetti Open Data è prima di tutto una mailing e come tale un
laboratorio di idee.
Le idee possono diventare progetti, i progetti poi hanno bisogno
di sostenibilità.
La sostenibilità vuol dire dedicare le proprie energie per dare vita
ad associazioni o aziende o ong.

Ritengo che questo sia il ruolo di SOD e questo lo ha fatto benissimo.
Pertanto, fra i "prodotti" - o se preferiamo *conseguenze* di spaghetti
open data ci metto benissimo persone come Andrea Nelson Mauro
o Luca Corsato.
Così prodotti come "Monithon.it" ed il conseguente "ASOC"
o anche Confiscati Bene.

Ora, mi dirai (e il tu è rivolto ad Andrea) che non è così perchè
avraisicuramenteunamotivazionevalida ma rimango dell'idea che
questo spazio ha aiutato molto e può continuare a farlo
se si smette di prendersi troppo sul serio.

my2cents

PS:
apprezzo che vieni a Trento per i trentini, preferisco però sentire
che sei venuto per te e se, non hai mollato la presa, non ti sei
deiscritto ed hai aperto questo thread, lo hai fatto anche per te.

Riccardo Grosso

unread,
May 12, 2016, 10:32:03 AM5/12/16
to spaghett...@googlegroups.com

Grazie napo stai dando a tutti una forte carica e voglia di fare

--
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andy

unread,
May 12, 2016, 10:42:54 AM5/12/16
to Spaghetti Open Data

2016-05-12 16:18 GMT+02:00 Maurizio Napolitano <napo...@gmail.com>:
apprezzo che vieni a Trento per i trentini, preferisco però sentire
che sei venuto per te e se, non hai mollato la presa, non ti sei
deiscritto ed hai aperto questo thread, lo hai fatto anche per te.

Non mi piace napo in sé, ma il napo che c'è in me :D

Matteo Brunati

unread,
May 12, 2016, 11:19:04 AM5/12/16
to Spaghetti Open Data


Il giorno mercoledì 11 maggio 2016 10:15:13 UTC+2, Andrea Nelson Mauro ha scritto:


Ragazzi, arrivo un po' in ritardo: si deve pur lavorare :)
Intanto grazie: è stata una faticaccia, ma l'ho abbiamo fatto col cuore noi trentini e diversamente trentini.
E credo sia emerso: è non è una piccola cosa nel mondo in cui siamo.

Anyway, a valle delle cose belle già condivise da napo: (leggete pure la sua prima risp così ci completiamo - https://groups.google.com/d/msg/spaghettiopendata/0fHXRZ_Bxok/iT33-aHwBAAJ)

  • è vero, sia io che lui abbiamo evitato ingerenze esterne o direttamente governative/politiche per il raduno, e ci siamo riusciti. Lo abbiamo fatto by design, proprio per ripartire dalla comunità;
  • abbiamo fatto una sessione nel tardo pomeriggio del venerdì che ha rilanciato anche Alberto Cottica nella sua risposta in questo thread, una sessione dove abbiamo discusso sul futuro di SOD, e iniziato a rispondere alla domanda: chi siamo? Questo merita un thread a parte, che va oltre un thread sul come sia andato il raduno. A mio avviso sono cose diverse, profondamente separate, cerchiamo di tenerle tali;
  • ho dormito poco, molto poco nelle ultime settimane, anche per seguire tutta la logistica del raduno, il programma in costante cambiamento e via dicendo. Stavamo parlando io ed Erika di fare un piccolo toolkit a vantaggio dei prossimi raduni, proprio per avere linee guida già rodate, in continuo miglioramento. Appena pronto, lo condivideremo qui in lista. Così non si perde roba per strada.

Sul chi siamo, e dove stiamo andando, io partirei con thread dedicato.
Ho fatto una call con Alberto diverse settimane fa per sondare alcune idee, ma poi sono stato sommerso dal raduno e ho preferito farlo passare per riprenderle in mano.

Alcune impressioni sul raduno: è stato davvero una figata!
Sabato era il mio compleanno, ed è stato emozionante, pure col napo che lo aveva anticipato di 2 minuti: è stato commovente poterlo festeggiare con chi c'era, da persone che stimo da tutte le parti d'Italia. E questo è un regalo che non ha assolutamente prezzo.

Ho sentito, ho percepito durante tutto il raduno il bello dello stare assieme, di essere un laboratorio creativo, destrutturato, che può anche essere la partenza di progetti dedicati. Ma non è certo un ROI da calcolare in comunità come queste.

Il raduno è fatto di persone. Questa comunità è, prima di ogni altra cosa, fatta di persone, per le persone.
Non per aziende, professionisti, smanettoni, o funzionari della PA.
Le aziende vanno e vengono, le PA un po' meno :), ma il bello di essere persone è che rimaniamo, cambiamo idea, ci arrabbiamo, e riprendiamo a sfidarci, e a sfidare il futuro, con la nostra irrazionalità, la nostra visione del mondo, le nostre paure e le nostre certezze.
Se rimane di base questo livello tra tutti noi, si potrà crescere. Io ci sono.
E' stato un raduno in cui abbiamo puntato sulle persone, e il resto ne è stata una conseguenza.

E' quello che ho detto (+ o -) anche oggi alle 12 quando mi hanno intervistato per Radio Città del Capo (Bologna): siamo ripartiti facendo cose, piccole forse, ma un primo dado è tratto.

Nessuno, nemmeno io, poteva sapere che il pranzo del venerdì sarebbe stato tanto abbondante, che ci siamo sfamati pure sabato. E nessuno poteva immaginare che Francesca Gleria aprisse le porte di casa per oltre 40 persone per il sabato a pranzo, così come nessuno poteva immaginare che alla chiamata: popolate il raduno di proposte, queste fossero arrivate.

E invece, ecco che siamo qui a raccogliere le fila di un sacco di roba.
Non abbiamo nemmeno dovuto mettere mano agli spazi iniziali che avevamo a disposizione.

Su quello che si può migliorare: sicuramente chiudere il programma prima sarebbe stato molto utile, abbiamo comunicato poco fuori dai nostri luoghi, e forse anche il Trentino non è stato così partecipe come poteva esserlo. (ma vale anche per Bologna: università, scuole, etc... non ci sono mai state se non erro, siamo sempre stati un po' tra di noi, ma ci sta)

Sul futuro e su tutto il resto, apro un thread e magari un gdoc iniziale dove fermare alcuni punti, per non perdersi.
Anzi, no, io mi son già perso.

Tra tutti gli spunti e le idee che sono arrivate, e la voglia di seguirle tutte.

:)

matt

Riccardo Grosso

unread,
May 12, 2016, 11:26:23 AM5/12/16
to spaghett...@googlegroups.com

A Trento ho lasciato un cavatappi e un coltello che chi ha trovato mi restituirà a sod17 :)

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Paolo Mainardi

unread,
May 12, 2016, 3:05:59 PM5/12/16
to spaghett...@googlegroups.com
Finalmente trovo il tempo di rispondere, in realtà sono ancora in ufficio pronto per tornare a casa, che è un po il ritmo degli ultimi mesi, motivo anche per il quale sono piuttosto assente non solo su SOD.

Dunque, dopo questo noioso preambolo, cerco di dare la mia in maniera sintetica.

Non sono venuto principalmente per mancanza di tempo, SOD è una community a cui sono molto affezionato, ho sofferto alcune "perdite" importanti come Corsato e le tante polemiche che si sono susseguite dopo SOD16, 
Ma a conti fatti, questa community mi piace proprio perchè non ha barriere di ingresso, niente è istituzionalizzato e/o regolamentato in maniera "associativa", non vedo perchè SOD debba diventare altro, piuttosto io lo vedo come un collettore dove far nascere altre iniziative, senza che si senta il bisogno di andare a mettere un bollino "made in SOD" perchè fa figo.

Ringrazio Matteo che mi è stato dietro per la gestione del sito e tutti i Trentini per il bellissimo evento che è venuto fuori, anche Github conferma :)

A presto!



2016-05-11 10:15 GMT+02:00 Andrea Nelson Mauro <andrea.ne...@gmail.com>:

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SPARKFABRIK

Paolo Mainardi
CTO & Founder

skype: paolo_mainardi

cesare gerbino

unread,
May 12, 2016, 3:22:57 PM5/12/16
to spaghett...@googlegroups.com
In ritardissimo lo sò, scusate ... (non mi sembrava comunque ci fosse una scadenza ...).

Ho letto i vari interventi e credo che il "succo" sia già stato detto.

Questo era il mio 3° raduno, e da parte mia devo dire che anche quest'anno sono tornato "arricchito" da SOD.

Questo era il mio, perdonatemi l'egoismo,  obiettivo personale che quindi considero raggiunto, raggiungimento sul quale devo dire che alla partenza avevo qualche perplessità che però è stata fugata con lo scorrere della tre giorni trentina.

E' vero, si era di numericamente di meno (mia sensazione ...), forse si è avuto meno (e forse troppo autoreferenziale ....), "battage" mediatico / pubblicitario
prima dell'evento, ecc ....  ma come è stato organizzato (ancora complimenti a tutti ...), i luoghi e i contenuti sono stati "di livello" senz'altro.

Questo arricchimento è stato su più fronti: ho imparato cose nuove, ho conosciuto (e in certi casi conosciuto meglio ...), persone valide
sotto diversi profili, ho rivisto persone con cui è sempre un piacere scambiare opinioni, anche se a volte non le si condivide, ma è 
comunque materia di riflessione e ho rivisto una bella città.

Se devo dire le cose mi hanno colpito di più sono state:
  • "i dati che fanno muovere l'Italia" di Masserotti & c, che è veramente ........ una figata pazzesca!
  • il progetto H20OpenMap (rif. http://www.h2openmap.org/tag/h2o-open-map/ ) che basansosi su dati aperti che si appoggiano su uno stradard condiviso cerca di risolvere (RIUSCENDOCI !!!), un problema "vero", vitale nel senso letterale del termine, con l'obiettivo di diventare a suo volta un modello aperto e riusabile per essere applicato ove vi siano le medesime necessità. E la cosa che mi ha sopreso di più è che è stato messo su da un non-tecnico che però ha compreso e applicato sul campo le cose ed i principi che ispirano e di cui si parla in questa comunità

Una cosa che ho apprezzato, e che una città delle dimensioni di Trento  facilita, è stata la dislocazione logistica delle sedi che , pur cambiandole ogni giorno erano tutte comode e facilmente raggiungibili a piedi (come per altro lo era la sede di Bologna degli ultimi due anni). E' un'aspetto di cui terrei sempre conto per i prossimi SOD.

Se proprio devo esprimere qualche critica (costruttiva ...), ma è una mia opinione personale, lascerei più spazio ad hackaton e formazione; la prima è il "cuore" di SOD e quindi, sempre per me, potrebbe già iniziare il primo giorno (nel pomeriggio ...), così da organizzare le cose per il giorno successivo o parte di esso, mentre la formazione messa il giorno della partenza rischia di avere troppo poco spazio visti i temi affrontati. Ma capisco che sia difficile trovare il giusto equilibrio.

Provo a spendere anche due parole sull'aspetto legato ai malumori emersi nell'ultimo anno. Sinceramente non ne conosco in dettaglio  le ragioni ma, provando anche a leggere tra le righe, essendo stato a SOD15, avendo seguito la lista nel corso dell'anno e avendo anche visto cosa succedeva intorno magari qualche idea me la sono fatta. 

Al netto di tutto questo, che lascia il tempo che trova, credo sia un fenomeno inevitabile e normale in realtà comunitarie come questa: siamo umani con tutte le nostre caratteristiche e quindi è normale che si debba stabilire un equilibrio delle forze (in senso buono ...), sia interne sia estrene, e che in questa ricerca si perdano dei pezzi, alcuni si riconfigurino, ec .... Sono fenomeni consueti in qualunque contesto come questo, dal gruppo di amici, nello sport di squadra (e chi lo ha praticato lo sà bene ...), sino al mondo del lavoro.

Nulla di nuovo sotto il sole quindi, anche se capisco possa far sorgere un disamoramento se non una delusione o disullusione (ma queste ultime due dipendono anche fortemente da quelle che erano / sono le aspettative di ognuno di noi e qui possono essere diverse.....).

La cosa che ritengo importante è che suggerisco a tutti noi, è di non chiudere mai le porte, di cose da fare ce ne sono, e di continuare ad essere inclusivi sia in termini di persone sia in termini di idee

A presto!


Questo è un account di posta personale di Cesare Gerbino: tutte le opinioni espresse sono personali e non riflettono necessariamente quelle del mio datore di lavoro

This is Cesare Gerbino mail account. Text is written by Cesare Gerbino:  the views expressed  are mine and not necessarily those of my employer.
.

Paolo Riva

unread,
May 12, 2016, 4:04:00 PM5/12/16
to Spaghetti Open Data
Ciao a tutti innanzitutto,

probabilmente sono quello che qui, meno di tutti, può avere un'impressione concreta anche perchè questo è stato il mio primo raduno SOD e non è mai facile entrare in un ambiente che, come voi stessi dimostrate, è costruito giorno dopo giorno, concetto dopo concetto.

Mi sono reso conto di alcune cose durante la giornata di sabato, positive e negative nei miei confronti, che vi elenco qui sotto (non sono critiche, semplicemente sensazioni mie che non vogliono essere una polemica o un modo per litigare, semplicemente sensazioni):

- Innanzitutto un aspetto negativo che ho notato è lo scetticismo verso ciò che "fuori" dagli argomenti che trattate. Non metto in dubbio che applicare gli Open Data allo Sport siano un argomento probabilmente tanto interessante quanto un panino al proscuitto quando entri in una pizzeria, gli argomenti che trattate sono di un livello veramente eccezionale e ho imparato cose che mai mi sarei aspettato, da parte di tutti sia chiaro. Sono uno sviluppatore, ma vi assicuro che i vostri argomenti, prima di sabato, non li avevo mai sentiti ne semplicemente pensati. Quando avete presentato i vs.hackaton ho pensato "va beh... tiro la mattina e poi mi faccio i fatti i miei".

- L'aspetto positivo che mai mi sarei aspettato è la voglia di partecipare dal nulla di molti che, guardando oltre "il solito", hanno voluto magari abbassare il loro livello per venire incontro ad un progetto "giovane" e magari "poco stimolante" per aiutarlo a crescere.

Tornato a casa e parlandone con l'altro ragazzo, Riccardo, che mi sta aiutando a portare avanti il concetto di Open Data nello Sport mi ha fatto una domanda:"Sono contento di quello che è stato fatto, l'anno prossimo andiamo insieme?", la mia risposta (scherzosa?) è stata:"Bisogna vedere se ci vogliono ancora. Mi sembra che il target sia troppo alto rispetto a quello che facciamo noi."

Quanto sopra non significa:"Andate a quel paese perchè non ci ca***e" ma proprio l'opposto:"Continuate cosi!!!". Se siete arrivate a stupirmi con argomenti che non conosco nemmeno significa che avete lavorato ore e ore per raggiungere un risultato incredibile anche agli occhi di chi è "del settore" (seppur lato sviluppo). Lato mio vi prometto che la prossima volta vi proporrò qualcosa di più interessante, promesso :).

.... sempre se mi vorrete :D

PS: un grazie grandissimo ovviamente a Francesco e Alice per lo sbattimento di sabato.

Maurizio Napolitano

unread,
May 12, 2016, 5:22:23 PM5/12/16
to Spaghetti Open Data
Ciao Paolo
premesso:
mi è spiaciuto aver avuto poche occasioni di interagire con te

detto questo:
anche se, ammetto, non c'è stato molto interesse a quanto avevi proposto,
il vostro progetto non mi sembra assolutamente come ordinare un "panino
al prosciutto quando entri in pizzeria".
I dati sportivi sono molto importanti per tantissimi motivi:
indicatori di salute,
strumento di discussione e inclusione sociale, capitali (= quanti soldi fa
girare il calcio?).
Scrissi qualcosa qui
http://www.chefuturo.it/2014/11/tifiamo-tutti-insieme-per-il-rilascio-degli-open-data-nello-sport/

Le classifiche sono spesso argomento di discussione al bar e sono uno
degli esempi migliori per dimostrare che tutti possono avvicinarsi ai dati
Non ho idea di come hai vissuto lo 'scetticismo', mi prendo un po' di
colpe per non
averti fatto una buona accoglienza e di questo ti chiedo scusa.

Mi spiace davvero perché, anche quando parli di 'aspetto positivo' ritieni che
l'argomento era visto "poco stimolante"

Mi spiace anche leggere "il target è troppo alto"
Secondo me ti sbagli.
Ora sei in questa ML e, il mio consiglio, è quello di tenere
aggiornato su quello
che fate anche qui.
Fra poco ci sono gli europei di calcio e le olimpiadi: pioveranno dati e ci sarà
interesse.
Il mio consiglio è di chiedere qui pareri anche su implementazioni, analisi,
infografiche ecc... che si potranno fare dai dati.

ti giro due link vecchi
http://www.danielforsyth.me/analyzing-a-nhl-playoff-game-with-twitter/
http://opendata.ch/2014/04/sports-hackdays/

Intanto ti dico benvenuto in questa ML ;)

Ciao

Alfredo Serafini

unread,
May 12, 2016, 5:27:11 PM5/12/16
to spaghett...@googlegroups.com
io non c'ero ma ho avuto modo di partecipare credo 3 anni fa ad un progettino sperimentale in cui usavamo un sensore per tracciare giocatori di calcio, sperimentando una parte piccolissima di tante, tantissime cose che si potrebbero fare nel contesto sportivo :-)
il piccolo aneddoto personale è per dire che banalmente IMHO si potrebbero anche incrociare dati delle "performance" con dati presi in ambito medico, e magari creare dei dataset di interesse anche accademico / di ricerca o altro... in generale una delle idee della lista è proprio andare oltre la "trasparenza" (pure fondamentale) e le robe ad uso e consumo di appaltini ed appaltoni.
Lo sport ha pure una notevole rilevanza sociale, perciò al di là di quanto sia riuscito ad arrivare durante il raduno, non lo butterei via come tema

i miei 2 cents


--
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Paolo Riva

unread,
May 12, 2016, 6:05:39 PM5/12/16
to Spaghetti Open Data
Come ti dicevo già prima, quella è una sensazione avuta a caldo: ovviamente se sono qui e ho accettato il vostro invito a partecipare alla ML l'ho fatto perchè credo che sia la via giusta in cui proseguire.

Il nostro primo obiettivo era ampliare il piu possibile il concetto di accessibilità: sembra una cavolata, ma se cercate in giro non esiste un servizio (gratis per di più) che vi fornisca un sistema di API REST (che magari API ne trovate, ma REST sicuramente no) che abbia l'impostazione a coprire qualsiasi sport.

L'idea associazionistica ricade proprio in questo: puntare a coinvolgere il maggior numero di persone nel discorso dell'Open Data per aumentarne la visibilità.

Almeno questa è la speranza...

Ciao Paolo

PS: Scusate l'offtopic :)

Andrea Zedda

unread,
May 13, 2016, 5:00:02 AM5/13/16
to Spaghetti Open Data
Ciao,
SOD e' per me un appuntamento fisso ormai da diversi anni. Cerco sempre di non mancare perche' e' sempre stato, ed e', un momento di arricchimento sia dal punto di vista personale che dal punto di vista formativo.
Quest'anno a Trento la partecipazione e' stata sicuramente minore, non conosco le cause dei dissidi (il mio carattere abbastanza misantropo mi fa tagliare fuori dalle dinamiche sociali) e posso capire poco quelle delle distanze terrritoriali (come dico spesso, per me una volta passato il mare e' tutta la stessa roba).

In questi anni posso dire che SOD mi ha dato molto e quando riesco/posso cerco di restituire qualcosina a questa comunita' (fortunatamente eterogenea) che mi ha aiutato a crescere sotto diversi punti di vista.
Sicuramente ho fatto tesoro dei tantissimi spunti, valori, riflessioni, tecniche e tricks che la comunita' ha offerto. Ho potuto riusarli sia nel lavoro che nell'ambito associativo, al contempo ho provato a diffonderli a mia volta.
Insomma, trascurare SOD sarebbe un gran peccato, e' sicuramente uno degli appuntamenti piu' importanti per quanto riguarda il tema dei dati.

Andria



Il giorno mercoledì 11 maggio 2016 10:15:13 UTC+2, Andrea Nelson Mauro ha scritto:

Daniele Pizzolli

unread,
May 13, 2016, 10:09:07 AM5/13/16
to Spaghetti Open Data
On Wed, May 11 2016, Andrea Nelson Mauro wrote:

> Ciao a Spaghettopoli,
>
> Avvio questa discussione dopo il raduno SOD16 di Trento per lanciare una
> riflessione condivisa/collettiva.
> ---
> Innanzitutto va detto GRAZIEEEEEEE pubblicamente al lavoro organizzativo
> monumentale, da parte di *tutti i trentini*, in un'edizione non facile del
> raduno, sia per la location che per lo stato d'animo dell'ultimo anno di
> questa comunità nell'utlimo anno.
> ---
> Ho delle domande da girarvi e ho anche alcune opnioni specifiche/risposte
> che però darò successivamente.
> Essenzialmente il mio obiettivo (credo condivisibile) è di 1) fare un
> bilancio partecipato + 2) decidere assieme il futuro di questa comunità
>
> *Per chi c'era*
>
> - Che impressione vi siete fatti sul raduno? Difetti e pregi? Punti
> migliorabili?
> (programma bello/brutto? cose più innovative? cose che sono mancate?)

Ciao,

Giusto per condividere un po' di impressioni, era mio primo raduno,
principalmente mi sono iscritto perché era veramente sotto casa.

Ho incontrato enormi difficoltà di iscrizione al sito (il primo link
che arriva nella mail di conferma è tagliato!!! e finisci in un loop
di reset password).

Sembra sia quasi impossibile iscriversi al questa mailing list senza
avere un'account google (ci si riesce solo su invito, credo) ed avere
un contatto diretto (grazie ancora Napo)!

Il mio pensiero sugli open data, era, in sintesi, che in parte sono
dati di distrazione di massa... che quelli che ci sono non sono poi
così affidabili ed aggiornati e che gli strumenti per manipolarli sono
giocattoli...

In parte il mio pensiero è stato confermato dal raduno, in parte
smentito... di certo ho assistito a cose interessanti e vi ringrazio.

Mi è dispiaciuto che un paio di interventi siano stati ritirati
all'ultimo momento (e credo sia dispiaciuto di più a chi è venuto da
lontano), parlo di "dati scientifici aperti" e "open data e
riproducibilità".

Per il resto il tono informale, ma comunque ricco di dettagli, mi è
piaciuto molto. Grazie ancora!

Per quel che manca, di certo, come già sottolineato, pubblicare i
materiali in maniera tempestiva, aiuterebbe molto a rafforzare gli
stimoli per i nuovi arrivati, non è un fatto di pazienza, è proprio
fisiologico, come dire, non si può fare una prima buona impressione,
la seconda volta! Posso avere tutta la pazienza del mondo, ma
l'entusiasmo cala da solo! Per il resto, come si dice rispondere è
cortesia, io ho imparato tanto a SOD mi accontento e ringrazio ancora.

Anche perché poi le cantonate non mancano... appena arrivato a casa
provo a mettermi all'opera e trovo: http://dati.trentino.it/ che ha un
bel link "CKAN API" che è rotto (e non ho ancora trovato a che api
esattamente è allineato...)! Oh, vabbé, mi dico, proviamo con
qualcosa che ho imparato su sparql... e vado a
http://it.dbpedia.org/dati/ dove mi era sfuggito: "I dataset estratti
si riferiscono al dump di Wikipedia in italiano del 21 gennaio 2015."
E che me ne faccio di roba così vecchia? E allora ecco che il
pessimista dentro di me prende il sopravvento.

Immagino siano esperienze comuni a chi si occupa da tempo di open
data, di certo contribuiscono a smorzare gli entusiasmi in fretta!

I miei 2 centesimi!
Daniele

Maurizio Napolitano

unread,
May 13, 2016, 11:57:48 AM5/13/16
to Spaghetti Open Data
Accidenti Daniele!
Dai dai ...
tirati su ;)

ti rispondo ascoltando questa in background
https://www.youtube.com/watch?v=Ralx8TsAdL4

> [...]
> Ho incontrato enormi difficoltà di iscrizione al sito (il primo link
> che arriva nella mail di conferma è tagliato!!! e finisci in un loop
> di reset password).

è stato un problema comune.
Come hai capito il raduno di SOD nasce dal basso e ZERO budget.
Tutto quello che hai visto è costato il tempo delle persone (che non
è poco).
Il tempo è sempre prezioso.
Il caso vuole che, la persona che cura il sito di spaghetti open data,
si sia sposato proprio in quel periodo lì e quindi "W GLI SPOSI!!!"
Si è fatto quello che si poteva.


> Sembra sia quasi impossibile iscriversi al questa mailing list senza
> avere un'account google (ci si riesce solo su invito, credo) ed avere
> un contatto diretto (grazie ancora Napo)!

la cosa che mi sorprende però è che, in questo periodo, si è iscritta
una flotta di persone, ma i domini non erano google.
Mi viene il dubbio che il problema fosse altrove.
Ti conosco e quindi non è sicuramente una questione PEBCAK
Mi piacerebbe però capire.

> Il mio pensiero sugli open data, era, in sintesi, che in parte sono
> dati di distrazione di massa... che quelli che ci sono non sono poi
> così affidabili ed aggiornati e che gli strumenti per manipolarli sono
> giocattoli...

tutto serve, niente è indispensabile.
Ci sono dati e dati.
Sicuramente molte politiche della PA sono andati nella direzione della
"distrazione di massa", ma non tutti.
Sicuramente c'è ancora molto da fare.
Non credo però che i dati di OpenStreetMap siano "dati di distrazione
di massa".
Quanto agli strumenti di manipolazione non credo che esista un software
che serve solo a fare open data.
A me non risulta.
Pure CKAN permette di creare una politica diversa di accesso ai dati.

> In parte il mio pensiero è stato confermato dal raduno, in parte
> smentito... di certo ho assistito a cose interessanti e vi ringrazio.

Cerca di farti contaminare di più.

> Mi è dispiaciuto che un paio di interventi siano stati ritirati
> all'ultimo momento (e credo sia dispiaciuto di più a chi è venuto da
> lontano), parlo di "dati scientifici aperti" e "open data e
> riproducibilità".

Sono stati ritirati per problemi di salute (o personale o di un parente
stretto), altrimenti ci sarebbero stati sicuramente.

> Per il resto il tono informale, ma comunque ricco di dettagli, mi è
> piaciuto molto. Grazie ancora!

Yeah!
La canzoncina in background ha funzionato :)

> Per quel che manca, di certo, come già sottolineato, pubblicare i
> materiali in maniera tempestiva, aiuterebbe molto a rafforzare gli
> stimoli per i nuovi arrivati, non è un fatto di pazienza, è proprio
> fisiologico, come dire, non si può fare una prima buona impressione,
> la seconda volta! Posso avere tutta la pazienza del mondo, ma
> l'entusiasmo cala da solo! Per il resto, come si dice rispondere è
> cortesia, io ho imparato tanto a SOD mi accontento e ringrazio ancora.

Da tempo al tempo, molte persone hanno sottratto tempo a famiglia e
lavoro pur di esserci ed ora che sono tornati alla "normalità' sono in
corsa per recuperare.
Si tratta sempre e comunque di volontariato.

> Anche perché poi le cantonate non mancano... appena arrivato a casa
> provo a mettermi all'opera e trovo: http://dati.trentino.it/ che ha un
> bel link "CKAN API" che è rotto (e non ho ancora trovato a che api
> esattamente è allineato...)!

come tutti i ckan basta aggiungere un /api in fondo all'url e il numero di
versione.
Ergo
http://dati.trentino.it/api/1
http://dati.trentino.it/api/2
http://dati.trentino.it/api/3

> Oh, vabbé, mi dico, proviamo con
> qualcosa che ho imparato su sparql... e vado a
> http://it.dbpedia.org/dati/ dove mi era sfuggito: "I dataset estratti
> si riferiscono al dump di Wikipedia in italiano del 21 gennaio 2015."
> E che me ne faccio di roba così vecchia? E allora ecco che il
> pessimista dentro di me prende il sopravvento.

Mi spiace che hai questo cattivello, ma combattilo!
dbpedia non è l'unico end-point sparql al mondo, c'è anche quello
della dbpedia inglese, e ci sono anche quelli di camera e senato.
E cmq, per cominciare ad imparare, va benissimo.

Certo, sarebbe da aggiornare, ma anche DBPedia ha bisogno di
tanto amore tant'è che stavamo pensando ad una campagna di
crowdfunding

> Immagino siano esperienze comuni a chi si occupa da tempo di open
> data, di certo contribuiscono a smorzare gli entusiasmi in fretta!

Di solito mi aiutano a ricordare di non mollare la presa e non farsi
pigliare per i fondelli.
A ricordare a chi usa gli open data come "arma di distrazione di massa"
che c'è poco da celebrare e tanto da fare.
Sono dimaniche che conosci bene, simili a quelle del greenwashing.

> I miei 2 centesimi!

Sono nel salvadanaio :)

Grazie per gli stimoli

ciao

andy

unread,
May 13, 2016, 12:09:19 PM5/13/16
to Spaghetti Open Data

2016-05-13 17:57 GMT+02:00 Maurizio Napolitano <napo...@gmail.com>:
la cosa che mi sorprende però è che, in questo periodo, si è iscritta
una flotta di persone, ma i domini non erano google.

Solo un dettaglio: a Google Groups ci si può iscrivere (non parlo dell'invito, ma dell'iscrizione volontaria) usando anche un indirizzo di posta che non sia gmail.com. Bisogna comunque creare un account google e associarlo al proprio indirizzo email.

Saluti
Inline images 1

Daniele Pizzolli

unread,
May 13, 2016, 12:54:29 PM5/13/16
to Spaghetti Open Data
On Fri, May 13 2016, andy wrote:

> 2016-05-13 17:57 GMT+02:00 Maurizio Napolitano:
>
>> la cosa che mi sorprende però è che, in questo periodo, si è iscritta
>> una flotta di persone, ma i domini non erano google.
>>
>
> Solo un dettaglio: a Google Groups ci si può iscrivere (non parlo
> dell'invito, ma dell'iscrizione volontaria) usando anche un indirizzo di
> posta che non sia gmail.com. Bisogna comunque creare un account google e
> associarlo al proprio indirizzo email.

Ciao andy,

non ho mai avuto account google, e sono iscritto a diversi gruppi
Google Groups. Per cui, scusa il tono pretenzioso, ma credo che la
tua sia un'informazione fuorviante :-)

Ma qui non son riuscito. Questa era la mia esperienza.

Inserisco il mio indirizzo email (assieme ad un po' di lavoro gratis
per google nel riconoscere i numeri civici) alla pagina:

https://groups.google.com/forum/#!forum/spaghettiopendata/join

Che se non ricordo male è la pagina di destinazione del redirect che
si trova anche nelle intestazioni dei messaggi email di subscribe:
<https://groups.google.com/group/spaghettiopendata/subscribe>

Mi arriva una email che dice:

Per far parte di questo gruppo, fai clic sul seguente URL di conferma:

https://groups.google.com/d/forum//join/AHZ7KVP6x6JkgwX_40ViJTZomtAfSAjJUKfvROpQMoGxgyE3LXvt8emEPbR6N58Erlpz_5kmz5vEdwwqFDnQPHb4SXkt9UyFdw?hl=it

In tal modo verrai collegato direttamente a una pagina di conferma
dell'indirizzo email. In caso contrario, copia l'intero URL e
incollalo nella barra degli indirizzi del browser web, quindi premi
"Invio" sulla tastiera.

Se seguo il link però non arrivo a nessuna pagina di conferma, ma
vengo rediretto a:

https://groups.google.com/forum/?hl=it#!overview

Tantomeno arriva una mail di conferma.

Grazie per l'interessamento,
Daniele

andy

unread,
May 13, 2016, 1:03:35 PM5/13/16
to Spaghetti Open Data
Ciao Daniele,

2016-05-13 18:54 GMT+02:00 Daniele Pizzolli <dan...@toel.it>:
non ho mai avuto account google, e sono iscritto a diversi gruppi
Google Groups.  Per cui, scusa il tono pretenzioso, ma credo che la
tua sia un'informazione fuorviante :-)


continuo a provare a essere utile, nei limiti delle informazioni in mio possesso. Quanto ti ho riportato e quanto io so, e quanto presente nella documentazione ufficiale: per iscriversi è necessario un account Google. Cosa diversa è essere aggiunti.
Ma non voglio essere fuorviante e ti rimando a all'help ufficiale https://support.google.com/groups/answer/46438?hl=it


Se qualcosa non ti torna, l'unica soluzione forse è quella di rivolgersi al supporto di Google. Se posso aiutarti in qualche modo, fammi sapere.

E benvenuto tra noi


Inline images 2

Daniele Pizzolli

unread,
May 13, 2016, 2:12:07 PM5/13/16
to Spaghetti Open Data
On Fri, May 13 2016, Maurizio Napolitano wrote:

> Accidenti Daniele!
> Dai dai ...
> tirati su ;)
>

[]

>> I miei 2 centesimi!
>
> Sono nel salvadanaio :)
>
> Grazie per gli stimoli

Ciao Napo,
grazie per le risposte e l'incoraggiamento! Proverò a combinare
qualcosa!

A presto,
Daniele

Cristiano Longo

unread,
May 13, 2016, 4:53:18 PM5/13/16
to spaghett...@googlegroups.com
Caro Daniele ti assicuro che la sensazione che provi tu è molto diffusa.
Putroppo oggi ci si può approcciare agli open data solo con lo spirito
dell'attivismo e del volontariato proprio per i motivi che dici tu, e
c'e' davvero tanta fuffa in giro dovuta secondo me alle scarse risorse
impiegate nel settore IT dalle varie PA a tutti i livelli. Per il resto
quello che mi dico sempre che quello che facciamo noi del movimento open
data (e di altri movimenti "visionari") non lo facciamo per noi ma per
i nostri figli e i nostri nipoti!

CL

Andrea Nelson Mauro

unread,
May 14, 2016, 1:41:42 AM5/14/16
to Spaghetti Open Data
@napo! ma è nato prima l'uovo o la gallina? :D

Il giorno giovedì 12 maggio 2016 16:19:01 UTC+2, napo ha scritto:
Pertanto, fra i "prodotti" - o se preferiamo *conseguenze* di spaghetti 
open data ci metto benissimo persone come Andrea Nelson Mauro
o Luca Corsato.
Così prodotti come "Monithon.it" ed il conseguente "ASOC"
o anche Confiscati Bene.
 
Guarda, se c'è qualcuno o qualcosa di cui sono un prodotto, dopo mia madre, quello è Alessio Cimarelli, il genio della lampada che ho incontrato sulla mia strada... Sempre sia lodato! :)
E lo stesso dico per il resto: ho lavorato a ConfiscatiBene dal giorno successivo all'hackathon, non è un prodotto di SOD ma della gente che ogni giorno ha annaffiato il geranio da allora. Con dataninja e twinbit l'abbiamo curato, promosso, approfondito, abbiamo trovato budget per finanziare dei pezzi, l'abbiamo portato in europa. Non solo: pur avendoci investito moltissimo, l'abbiamo ceduto: oggi ConfiscatiBene è un progetto di Ondata.it, un'associazione che abbiamo creato appositamente per provare a costruire cose, o aiutare la diffusione della cultura digitale e dei dati.

Su Monithon e Asoc (A scuola di opencoesione) dico solo che c'è gente che ci lavora da anni e mi pare poco rispettoso dire che sono prodotti di SOD: Asoc in particolare è il prodotto della coppia hipster donatella solda e damien lanfrey, poi promosso e finanziato dal DPS/Opencoesione: questo (e purtroppo solo questo forse!) ha portato a parlare di OpenData nelle scuole, non SOD. 

Sul fatto che questo sia un posto dove si può imparare non c'è dubbio, quello che dice Andria Zedda è sacrosanto, ma sul fatto che SOD abbia contribuito alla creazione di posti di lavoro o progetti non sono per nulla d'accordo. Almeno per quel che ci riguarda, Dataninja è fatta da gente che il lavoro se l'è creata in autonomia, tirando testate notte tempo al codice. 

SOD è una mailinglist, come dici tu, e per tanti momenti e tante ragioni abbiamo creduto (e ci hanno fatto credere) che fosse qualcosa in più, fuorviandoci. Per essere qualcosa in più avremmo dovuto costituire l'associazione, fare coprogettazione, chiedere finanziamenti, sviluppare progetti, avviare servizi e prodotti: e soprattutto misurare l'impatto delle cose che facciamo. 

Secondo me, se si mette a fuoco il tutto e si fa autocritica, c'è modo di andare avanti: non c'è bisogno di dire 'salviamo il mondo' oppure 'creiamo posti di lavoro', ma come dici tu, "non prendiamoci troppo sul serio". Dai, a un certo punto qui c'era pure chi diceva «siamo i medici senza frontiere dell'innovazione»... Ecco, l'entusiamo è fondamentale, però non mi sembra una frase da persone che pensano "non prendiamoci troppo sul serio" :)

Quanto alla questione "restare mailinglist o diventare qualcosa di più grande", penso che ormai abbiamo perso un treno. Negli stessi anni in cui è nato SOD, in spagna è nato http://www.civio.es/ (lo citavo a Trento): guardate cosa fanno e in quante persone ci lavorano. Ecco, quello si che ha avuto impatto!

my2cents

Maurizio Napolitano

unread,
May 14, 2016, 2:14:12 AM5/14/16
to Spaghetti Open Data


> @napo! ma è nato prima l'uovo o la gallina? :D

La mia risposta è che credo che serva sempre una serie di catalizzatori per rendere le cose possibili
Le persone e le loro idee sono il primo e poi ne consegue nei luoghi di aggregazione e discussione

Molto probabilmente quanto ho scritto nell'altra email ha bisogno di definizioni
Forse dovevo usare parole come  "confronto", " incontro", "reclutamento"," amplificazione","contribuire"

Ho fatto però riferimenti a sostenibilità ed energie necessari per realizzare idee.

Non so dove tu e Alessio vi siete incontrati ma so che molte persone si sono incontrate grazie a questo luogo.
Le idee nascono dal confronto e poi si cerca di realizzare.
Mi sembra innegabile che i progetti nominati non abbiano avuto un contributo qui.
Spero piuttosto che i coinvolti in questi, oltre a te, non si siano sentiti offesi perché non era mia intenzione.

Non conosco la storia di civio.es ma da lontano tutto appare sempre diverso quando poi ogni mondo è paese
Sicuramente conosci queste persone e ne sai di più, ma non potrebbe essere che anche quello è nato da una idea di singoli che nel confronto con altri hanno poi deciso di organizzarsi?

Ciao

Mara Cinquepalmi

unread,
May 14, 2016, 5:38:00 AM5/14/16
to Spaghetti Open Data
in ritardissimo, ma ci tenevo:

  • Perché non sei venuta/o?
    location lontana?
no, perché da bologna a trento si può fare anche in giornata
  • motivi personali
sì, tra lavoro e famiglia non potevo proprio
  •  non ti importava esserci?
mi è molto dispiaciuto, nonostante negli ultimi tempi riesca solo a leggere velocemente la lista senza poter contribuire come ho fatto in passato.
sono convinta del fatto che sod resti un momento importante

grazie,
mara

Matteo Tempestini

unread,
May 14, 2016, 4:05:04 PM5/14/16
to Spaghetti Open Data
Io non son potuto venire essenzialmente per motivi di lavoro. Mi è spiaciuto veramente moltissimo soprattutto non conoscere molti di voi con cui per ora ho interagito solo
via social o via ML. Però appunto ho questo network che io trovo uno "strumento" molto importante soprattutto per l' interazione con le persone.

E' questo che secondo me deve continuare ad essere SOD uno strumento per coltivare e condividere spunti e idee che poi ognuno può elaborare nel suo lavoro ma direi anche nei suoi territori.

Io che sono uno degli ultimi arrivati e che di mestiere non lavoro con gli opendata, se posso dire, vorrei che questo spazio diventasse non tanto un gruppo più formale o che cambiasse il mondo, ma vorrei che si radicasse ancora di più sui territori appunto. La mia divulgazione su Prato mi auguro serva a questo, ossia ad usare i temi dibattuti dentro SOD per porli nella mia città e per coinvolgere altre persone su questi temi. In piccole cose ci sono un po' riuscito, per altre ancora no ma non fa nulla. Si va avanti lo stesso.

Grazie a tutti voi
Matteo


Il giorno mercoledì 11 maggio 2016 10:15:13 UTC+2, Andrea Nelson Mauro ha scritto:
Ciao a Spaghettopoli, 

Avvio questa discussione dopo il raduno SOD16 di Trento per lanciare una riflessione condivisa/collettiva.
---
Innanzitutto va detto GRAZIEEEEEEE pubblicamente al lavoro organizzativo monumentale, da parte di tutti i trentini, in un'edizione non facile del raduno, sia per la location che per lo stato d'animo dell'ultimo anno di questa comunità nell'utlimo anno.
---
Ho delle domande da girarvi e ho anche alcune opnioni specifiche/risposte che però darò successivamente.
Essenzialmente il mio obiettivo (credo condivisibile) è di 1) fare un bilancio partecipato + 2) decidere assieme il futuro di questa comunità

Per chi c'era
  • Che impressione vi siete fatti sul raduno? Difetti e pregi? Punti migliorabili?
    (programma bello/brutto? cose più innovative? cose che sono mancate?)
Per chi non c'era

Alfredo Serafini

unread,
May 14, 2016, 5:21:00 PM5/14/16
to spaghett...@googlegroups.com
Quanto alla questione "restare mailinglist o diventare qualcosa di più grande", penso che ormai abbiamo perso un treno. Negli stessi anni in cui è nato SOD, in spagna è nato http://www.civio.es/ (lo citavo a Trento): guardate cosa fanno e in quante persone ci lavorano. Ecco, quello si che ha avuto impatto!

anche a me il dubbio che il treno ormai sia passato è venuto diverse volte, in tutta franchezza. Io resto dell'opinione che SOD potesse essere -e forse faccia ancora in tempo a tentare di essere- una identità collettiva (associazione o quant'altro), così da poter incidere nella pratica, invece di restare "solo" (e non è poco, a scanso equivoci! ma non so per quanto potrà continuare ad esserlo, senza evaporare) una rete di parole.

Il problema che sottolinei non è però banale: chiunque abbia poco tempo ed energie e voglia e capacità di contribuire, probabilmente preferisce farlo all'interno di progetti e di cose concrete. Il rischio di restare impantanati nello scambio di opinioni geek è certamente sempre dietro l'angolo, così come l'involontaria creazione di un qualche sistema di certezze identitario ed autoreferenziale, alimentato magari dall'entusiasmo e dalla buona fede di chi riesce a partecipare più attivamente.
Per di più una cosa di cui sono da sempre convinto è che si debba essere conseguenti ai propri sistemi di valori dando l'esempio in ciò che si fa: in questo senso forse una riflessione ennesima su SOD come soggetto attivo (e prima che qualcuno lo suggerisca NON nel senso della lobby, io non vedo nessun possibile valore positivo in questo genere di accezione) ci potrebbe stare, secondo me.

Se invece -come è più probabile, date le tante volte che se ne è parlato- questo resterà uno spazio di discussione, forse potremmo impegnarci tutti un po' di più per renderlo ancora più neutrale ed orientato agli approfondimenti: non credo che in prospettiva basterà l'adesione e l'entusiasmo volontario, bisognerà cercare di andare ad ingaggiare con riflessioni e confronti nel merito delle cose anche posizioni molto distanti da quelle qui prevalenti, così da poterle integrare (ed eventualmente confutare).

i miei 2 cents


Francesco Piero Paolicelli

unread,
May 15, 2016, 4:11:08 AM5/15/16
to spaghett...@googlegroups.com
Dico la mia, come contributo di 1/1200mo membro della lista.

Sod è una realtà unica in Italia e se dura da più di un lustro, secondo me, è proprio perchè non è stata definita una cornice specifica. Una volta delineata la cornice, la forma giuridica o come vogliamo chiamarla, cambia lo scopo e le aspettative.
Sono fresco "scottato" da Digital Champions per capirci. Ma ho anche l'esperienza al contrario dei Coder Dojo italiani che hanno più volontari di Sod ma che non riusciamo a definire come associazione unica benchè ce lo chieda esplicitamente la CD Foundation.

Non penso che si possa parlare di treni, di uova o di galline. Questo è una "sandbox". Da qui partono persone, spin off, progetti, reti. Associazioni.
oggetti che ovviamente sono fatti di persone. Ma è innegabile che tutti i casi di successo di iniziative importanti (concordo al 100% con Napo) hanno attinto da qui dentro nozioni, competenze, capacità aggregative, rete, spunti.

Personalmente ogni giorno imparo da Nelson, Napo, Matteo(i), Alessio, Borruso, Borruso, Borruso, Borruso.. aggiungo Borruso :)

Che sia qui, su FB, su blog (vedi medium dove molti di noi scrivono). ognuno diffonde di più o di meno. Ma tutte persone che ho conosciuto qui. 

E' poco? E' molto? Deve farci diventare altro? Non lo discutiamo. Pensiamo però che questo contenitore con tanti satelliti con varie vocazioni (civiche, commerciali, data journalism) non si deve rompere. Se si rompe il feeling perchè nascono ombre, mission non condivise, leadership che non devono esistere se non nel rispetto delle competenze, allora sarà l'ennesima cosa all'Italiana dove in 2 persone si avranno 3 idee.

Ho a cuore Sod e mi impegno a nutrirmi e a restituire il "riuso" di questo nutrimento.
Senza contare che la spinta verso le PA, i siti centrali e Agid nasce al 99% da qui dentro.. non dimentichiamocelo.
Ed anche se in questo periodo siamo più "spuntati" come pressione civica, basta poco per temperarci di nuovo :)

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Andrea Nelson Mauro

unread,
May 15, 2016, 5:34:14 AM5/15/16
to Spaghetti Open Data
Condivido Alfredo e Matteo, in toto
Invece non condivido alcune cose che dice piersoft (te pareva!!! :D ) 

Sod è una realtà unica in Italia e se dura da più di un lustro ... 

Ma chi lo dice? i lug (linux user group) ci sono da sempre... E poi ESC, hackmeeting, OSM talk it). Ci sono tante realtà così e forse migliori o peggiori Dai! :)
 
Sono fresco "scottato" da Digital Champions per capirci

Bravo, finalmente qualcuno che fa autocritica!
Mi dispiace per chi credeva in questa cosa ed è rimasto deluso (specie chi sta in provincia, che ora è rimasto solo col cerino in mano!).
Chiudere l'associazione a mio giudizio però è stata la scelta più saggia fatta da Riccardo Luna
 
Questo è una "sandbox". Da qui partono persone, spin off, progetti, reti. Associazioni.

E no! È questo il punto che non condivido: questo è un luogo come tanti dove si discute e si parla e si fa. Non è il punto da cui iniziano le cose. E se sbaglio, datemi un elenco di cose, progetti, associazioni pls! Sono ormai un vecchio rompipalle e magari mi sfugge qualcosa! :D

ConfiscatiBene ad esempio è partito da OpenPompei (un progetto di studiare sviluppo / dps / opencoesione con anche monithon e Agenzia dei beni confiscati) e in particolare da quanto ne so all'inizio erano Alberto e Alessia Zabatino che coinvolsero l'annaffiatore di gerani Borruso. Poi ci fu una prima puntata a SOD dove venne fatta la prima mappa e poi tutto il resto.
La non personalizzazione è fondamentale: pensate che quando dissi ad Andy di registrare il dominio di confiscatibene, lui era restio perché il nome l'aveva inventato massimo santi (il quale aveva già dato l'ok). Sennò è tipo Pippo Baudo che ti diceva «l'ho inventato io» e blabla 
 
oggetti che ovviamente sono fatti di persone. Ma è innegabile che tutti i casi di successo di iniziative importanti (concordo al 100% con Napo) hanno attinto da qui dentro nozioni, competenze, capacità aggregative, rete, spunti.

Tutti attingiamo da tutto, ma non mi far fare l'avvocato del tizio che annaffia il geranio: Borruso faceva mappe in GIF negli anni '90, non ha certo imparato qui dentro :)

Personalmente ogni giorno imparo da Nelson, Napo, Matteo(i), Alessio, Borruso, Borruso, Borruso, Borruso.. aggiungo Borruso :)

Esatto: tutti impariamo da tutti e questo luogo e uno dei TANTI catalizzatori dove si condivide e si impara  (passatemi il case)
 
E' poco? E' molto? Deve farci diventare altro? Non lo discutiamo. Pensiamo però che questo contenitore con tanti satelliti con varie vocazioni (civiche, commerciali, data journalism) non si deve rompere.

Sono qui a discuterne per questa ragione.
Si sono già rotte molte cose a mio avviso, e certo discussioni e toni come i miei non aiutano a creare serenità e un buon clima (me ne scuso). 
Vorrei che però servissero a mettere in chiaro il più alto valore della necessità di aggiustare i pezzi e salvare la baracca.
Ci vogliamo chiedere perché da un anno si è ridotto il numero di nuovi iscritti?
Perché molti dei senior e dei semi-senior non partecipano più o addirittura sono usciti?
Ad esempio: perché i data journalist non sono cresciuti in numero e non partecipano?
Perché quelli che erano già iscritti non partecipano più?
 
Se si rompe il feeling perchè nascono ombre, mission non condivise, leadership che non devono esistere se non nel rispetto delle competenze, allora sarà l'ennesima cosa all'Italiana dove in 2 persone si avranno 3 idee.

Ecco sì, se però io pongo la questione per salvare la baracca e mi si dice che io sono un prodotto o una conseguenza di SOD, mi girano un po' le balle (si può dire sui google groups?).
Con dataninja (e sottolineo dataninja, aiutiamo da anni chiunque ci chieda supporto online con quel po' che sappiamo dello sterminato mondo dell'internet). Mai però mi sono sognato di dire che il data journalist XXX è un prodotto o una conseguenza di dataninja.
Non facciamo miracoli, tutti noi (tutti quelli che hanno quella cultura wiki/collaborativa) cerchiamo di aiutare chi ci chiede aiuto, lamer compresi!

semmai è grazie anche a tutti i data journalist (non solo dataninja e cmq non solo i data journalist) che il tema degli opendata ha fatto breccia nelle paludose redazioni italiane. Peraltro con risultati discutibili, ne scrivo oggi qui https://medium.com/@nelsonmau/il-fallimento-del-data-journalism-italiano-94092937f167

Autocritica, autocritica, autocritica: e da queste 3 (tre) parole che SOD può rinascere/ricominciare!
baci a tutti, soprattutto a quel troll di napo! :)))

monica.palmirani

unread,
May 15, 2016, 8:32:30 AM5/15/16
to spaghett...@googlegroups.com
Con toni pacati, ma per questo non meno incisivi, provo a dire quanto penso.

La regola di Metcalfe [1] ci ricorda che il valore della conoscenza di un rete è il quadrato dei suoi nodi. Se questo è vero (c'è ampia letteratura dei pro e contro, non fatemi fare l'elenco) abbiamo un valore di 1200 al quadrato ossia 1.440.000 "X" dove "X" dipende dal contesto.

Nel nostro SOD  "X
" sono formazione reciproca, rete di contatti, visibilità personale dei soggetti più attivi, visibilità come rete complessiva, capacità di portare all'attenzione dei decisori temi che altrimenti sarebbero negletti, capacità di sperimentare soluzioni ardite e prendere spunto vicendevolmente gli uni dagli altri di idee, progetti, competenze, motivazione. Tutti attingiamo a piene mani da questi frutti e li convertiamo in progetti concreti. Per esempio io ho aperto una Summer School come UNIBO (CulTA) sugli Open Data e Territorio a Ravenna. Sicuramente ciò "messo del mio", ma senza SOD non avrei mai preso la decisione di investire in questa Summer School, coinvolgendo molti attori come docenti qui  presenti in SOD.

Accanto quindi alla reciproca formazione personale (peer2peer e competenze digitali interdisciplinari che NON è un goal da poco in un'Italia che ha bisogno di formazione digitale come il pane), tipica delle mailing list nel mondo informatico, ci sono altri "compiti" che assegnerei volentieri alla "mission" di SOD, come:

i) incidere in qualche misura (a volte in modo energico - FOIA4Italy - a volte in modo più pacato e a piccoli passi -PA che entrano in SOD e si "convertono" al open data pensiero) sui decisori (e.g., Governo? Comuni? assessori? agende digitali? funzionari della PA?) per portare temi a noi cari a divenire linee programmatiche da poi convertire in azioni concrete;

ii) monitorare gli effetti di questi impegni programmatici in modo da essere anima critica e attenta di Civil
Hacktivism e misurare le azioni concrete.

Queste le motivazioni per cui sono in SOD e perchè ogni anno partecipo al raduno (super evento a Trento! Grandi!) e ogni tanto intervengo in mailing list su punti che credo essere elementi importanti (e.g., privacy, licenze, valori etici del digitale, standard, etc.) per l'implementazione di un serio Open Government Data Plan.

Detto questo:
a) siamo ancora in grado di formarci a vicenda? dobbiamo tutti tornare a condividere rischiando anche di prenderci degli stop da chi la pensa diversamente da noi;
a) siamo ancora in grado di incidere in qualche misura sui decisori come un gruppo, ancorché informale, di stakeholders? Una volta chiedevano rappresentanti di SOD ai tavoli di lavori (e.g., Open Data Parlamento, Linee guida AgID) persino negli Advisory Board dei progetti EU;
b) abbiamo ancora energie e voglia di fare azione di monitoring critica dei decisori? dobbiamo riprendere la capacità di criticare (in modo serio costruttivo e non polemico)  le scelte dei decisori (governo?) quando non vanno bene, così che i decisori possono riconoscere in SOD un interlocutore di idee e spunti,  e trarre importanti input da questa comunità informe, destrutturata, ma che tutto sommato ha una voce compatta su valori di base.

[1] https://en.wikipedia.org/wiki/Metcalfe%27s_law
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I - 40121 BOLOGNA (ITALY) 
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5x1000 AI GIOVANI RICERCATORI
DELL'UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Codice Fiscale: 80007010376

Francesco Piero Paolicelli

unread,
May 15, 2016, 9:14:21 AM5/15/16
to spaghett...@googlegroups.com
Concordo con Monica.

E' ovvio che ante SoD tutti avevamo già competenze , inclinazioni, ect. Mi chiamano piersoft da quando, a 9 anni, ho hacketato i primi giochi del Commodore64 e li vendevo per un gelato, creando il primo commodore computer club del meridione.. ne ho 42..

Ma questo non significa, che unendo forze, cambiando i confini della conoscenza, aprendosi ad esperienze tipiche di questa ed altre ML, non si possa crescere ulteriormente.

E' l'unione che fa la forza e in Italia, sugli openData, non c'è un soggetto più ricco di contenuti e più grande di Sod.
E' un motivo di vanto di tutti. In un anno ci sono stati altri 200 iscritti. Non è poco.

Se poi i big, come dice Andrea, decidono di non venire (anche se mi sembra di leggere che ci sono anche molte motivazioni familiari o di lavoro e non scelte di non venire), ce ne faremo una ragione.
Sempre pronti a sorridere e riabbracciarsi al prossimo raduno. 

Il datajournalism è morto in Italia (non mi si dica per colpa di Sod..), Wikimedia Italia è cresciuta ed ha culminato la sua ascesa anche nella nascita del capitolo italiano di osm. Benissimo. Molti di noi sono anche lì dentro.
Quando parlo di opendata, quasi sempre ci aggiungo osm.  Sono certo che moltissimi di noi fanno la stessa cosa.
Se non ci fosse Sod, la metà degli utenti osm non ci sarebbe. Sono pronto a scommetterci.

Tornando al ruolo collettivo, concordo che abbiamo matite spuntate. Quest'anno non abbiamo per nulla fatto pressione su Agid e GoVerno nonostante una pessima attuazione della legge delega Madia o del manato harvesting annuale di dati gov. Sappiamo il perchè ma ci sarebbe dovuto essere un maggior coinvolgimento di tutti noi sull'argomento.
Ascoltare Wendy Carrara a Sod con statistiche sulla metà dei dataset realmente presenti in Italia è altamente fuorviante. Altro che it-census..

Riprendiamo lo spirito di questa ML. Io ci credo ancora. Anzi ancora di più.
P


Alberto

unread,
May 15, 2016, 12:07:27 PM5/15/16
to Spaghetti Open Data
Andrea Nelson: non mi ritrovo molto nel modo in cui imposti la discussione. Io la vedo così:
  1. Prendi l'elenco degli iscritti a SOD. Prendi l'elenco delle iniziative open data fatte in Italia negli ultimi anni. Le iniziative fatte senza nessuno di SOD sono poche. 
  2. Gli umani imparano gli uni dagli altri ("monkey see, monkey do"). Quasi nessun umano è completamente autosufficiente; quasi nessuna iniziativa, comprese quelle open data, è realizzata da un singolo o un piccolo gruppo in completa indipendenza da un contesto più ampio di discussione e apprendimento.
  3. SOD, senza denaro e senza struttura di comando, si è mantenuta ed è cresciuta nel tempo. Se fosse un canale di comunicazione ridondante, sarebbe semplicemente morta, come tante altre comunità. È viva, quindi un numero sufficiente di noi la considera utile.
Certo, non siamo un incubatore di imprese. Siamo una mailing list. Ma una tra tante? Non mi pare. Forse una tra poche. Non vedo molte altre risorse in lingua italiana dove puoi avvicinarti agli open data e trovare competenze e attitudine a condividerle come le trovi in SOD. Io personalmente ho imparato da voi praticamente tutto quello che so di open data. Quello che ho imparato altrove l'ho ricondiviso qui, per dare il mio contributo. 

Se SOD non esistesse, esisterebbero altri luoghi: un po' meglio, un po' peggio. Probabilmente un po' peggio.Gli "anziani" della lista si ricordano le conferenze fuffologiche che giravano 4-5 anni fa: la differenza con i raduni di SOD è molto netta. La mia esperienza europea è che la comunità italiana degli open data è una delle più forti a livello internazionale, proprio a livello grassroots, e lì SOD fa la differenza. Anche perché – come faceva notare Monica – qui abbiamo insistito molto sull'essere interdisciplinari e newbie-friendly. Non è poco, e non è ovvio.

Comunque, guarda: qui il punto non è né assegnarsi riconoscimenti né flagellarsi. In un momento di difficoltà per il movimento open data, a me interessa cosa fare da qui in poi, come scrive Monica. A Trento ne abbiamo parlato un po'. Spero che Matt faccia una proposta operativa; e se non la fa lui, la faccio io :-)

cesare gerbino

unread,
May 15, 2016, 4:15:08 PM5/15/16
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao a tutti,

devo dire che mi sono ritrovato molto nella mail di Monica e nei successivi commenti di Piersoft e Alberto.

alcune piccole note:

siamo ancora in grado di formarci a vicenda? Io credo proprio di si anche se forse la domanda forse dovrebbe essere ..... abbiamo ancora voglia di formarci a vicenda? (dove per voglia intendo spiegare senza "saccenza" (come ho sempre riscontato in SOD .... ),  ed ascoltare con la dovuta "umiltà" e "fame du saperne un pezzo in più"...)

siamo ancora in grado di incidere in qualche misura sui decisori come un gruppo, ancorché informale, di stakeholders? se uniti su punti comuni condivisi (es. FOIA). direi senza dubbi

abbiamo ancora energie e voglia di fare azione di monitoring critica dei decisori? vale quanto sopra

dobbiamo riprendere la capacità di criticare (in modo serio costruttivo e non polemico)  le scelte dei decisori (governo?) quando non vanno bene, così che i decisori possono riconoscere in SOD un interlocutore di idee e spunti, direi che è una frase "chiave" insieme a questa di Piersoft ... "E' l'unione che fa la forza e in Italia, sugli openData, non c'è un soggetto più ricco di contenuti e più grande di Sod. E' un motivo di vanto di tutti."

>>Se poi i big, come dice Andrea, decidono di non venire (anche se mi sembra di leggere che ci sono anche molte motivazioni familiari o di lavoro e non scelte di 
>>non venire), ce ne faremo una ragione. Sempre pronti a sorridere e riabbracciarsi al prossimo raduno. 
+1000000

>>Quest'anno non abbiamo per nulla fatto pressione su Agid e GoVerno nonostante una pessima attuazione della legge delega Madia o del manato harvesting annuale di dati gov. >>Sappiamo il perchè ma ci sarebbe dovuto essere un maggior coinvolgimento di tutti noi sull'argomento.
Concordo .... 

>>Sappiamo il perchè ......
Perchè?

>>Riprendiamo lo spirito di questa ML. Io ci credo ancora. Anzi ancora di più.
Ci stò ..

>>il punto non è né assegnarsi riconoscimenti né flagellarsi. In un momento di difficoltà per il movimento open data, a me interessa cosa fare da qui in poi, come scrive Monica. A 
>>Trento ne abbiamo parlato un po'. Spero che Matt faccia una proposta operativa; e se non la fa lui, la faccio io :-)
Bene ... dai!

Buona serata










Questo è un account di posta personale di Cesare Gerbino: tutte le opinioni espresse sono personali e non riflettono necessariamente quelle del mio datore di lavoro

This is Cesare Gerbino mail account. Text is written by Cesare Gerbino:  the views expressed  are mine and not necessarily those of my employer.
.


--

Maurizio Napolitano

unread,
May 15, 2016, 4:42:46 PM5/15/16
to Spaghetti Open Data
>> Sod è una realtà unica in Italia e se dura da più di un lustro ...
>
>
> Ma chi lo dice? i lug (linux user group) ci sono da sempre... E poi ESC,
> hackmeeting, OSM talk it). Ci sono tante realtà così e forse migliori o
> peggiori Dai! :)

condivido il fatto che ci siano molte altre realtà e con una storia molto
più lunga che hanno portato ad azioni interessanti e, probabilmente,
con un pubblico più vasto.
Quello che però vedo in SOD è la *diversità* che nella maggior parte
dei luoghi che citi non è così marcata.
Mi riferisco a competenze, punto di vista del problema, presenza
femminile ecc...
Al momento gli unici posti dell'IT dove noto questa diversità sono
negli ambienti
open data.

> [...]
>> Questo è una "sandbox". Da qui partono persone, spin off, progetti, reti.
>> Associazioni.
>
>
> E no! È questo il punto che non condivido: questo è un luogo come tanti dove
> si discute e si parla e si fa. Non è il punto da cui iniziano le cose. E se
> sbaglio, datemi un elenco di cose, progetti, associazioni pls! Sono ormai un
> vecchio rompipalle e magari mi sfugge qualcosa! :D

mmm ...
prima di tutto rimane un luogo di discussione, poi, dalla discussione, nascono
nel sandbox.
Spesso e volentieri molti scrivono qui per avere un parere sul loro operato o
idee che vogliono creare.

Per il resto, nella mia visione naif mi sembra che da qui siano partiti poi
progetti come quelli che ho già citato

> ConfiscatiBene ad esempio è partito da OpenPompei (un progetto di studiare
> sviluppo / dps / opencoesione con anche monithon e Agenzia dei beni
> confiscati) e in particolare da quanto ne so all'inizio erano Alberto e
> Alessia Zabatino che coinvolsero l'annaffiatore di gerani Borruso.

"a quanto ne so" è una discutibilissima citazione bibliografica.
In ogni caso, guardando il team che ci ha lavorato, mi viene da pensare
che SOD è stato un collante o luogo di reclutamento
http://www.openpompei.it/openpompeiani/

(tra l'altro anche io potrei usare un "a quanto ne so" visti i nomi del team)


> Poi ci fu
> una prima puntata a SOD dove venne fatta la prima mappa e poi tutto il
> resto.
> La non personalizzazione è fondamentale: pensate che quando dissi ad Andy di
> registrare il dominio di confiscatibene, lui era restio perché il nome
> l'aveva inventato massimo santi (il quale aveva già dato l'ok). Sennò è tipo
> Pippo Baudo che ti diceva «l'ho inventato io» e blabla

Andrea è sempre un Signore

>> oggetti che ovviamente sono fatti di persone. Ma è innegabile che tutti i
>> casi di successo di iniziative importanti (concordo al 100% con Napo) hanno
>> attinto da qui dentro nozioni, competenze, capacità aggregative, rete,
>> spunti.
>
>
> Tutti attingiamo da tutto, ma non mi far fare l'avvocato del tizio che
> annaffia il geranio: Borruso faceva mappe in GIF negli anni '90, non ha
> certo imparato qui dentro :)

essendo coetaneo di Andrea potrei dire la stessa cosa di me :)
... ma poi finisce che diventiamo personaggi della barzelletta del fantasma
formaggino.

Scherzi a parte il concetto è che ognuno da agli altri un suo
contributo su quello
che ha imparato.
Del tipo "usa qgis" "studia d3" "apri un blog" ... "chiudi il blog"

>> Personalmente ogni giorno imparo da Nelson, Napo, Matteo(i), Alessio,
>> Borruso, Borruso, Borruso, Borruso.. aggiungo Borruso :)
>
>
> Esatto: tutti impariamo da tutti e questo luogo e uno dei TANTI
> catalizzatori dove si condivide e si impara (passatemi il case)

Non c'è ombra di dubbio che è uno dei tanti, ma poi, quando guardi
i team di progetti inerenti l'opendata ti accorgi che spuntano nomi che
girano in questa ML: certo, il paese è piccolo e quelli sono i nomi ma ...
se conosci queste persone, ti accorgi anche che l'80% si sono incontrati
qui.
Quindi rimane un catalizzatore forte su alcuni temi.

>> E' poco? E' molto? Deve farci diventare altro? Non lo discutiamo. Pensiamo
>> però che questo contenitore con tanti satelliti con varie vocazioni
>> (civiche, commerciali, data journalism) non si deve rompere.
>
>
> Sono qui a discuterne per questa ragione.

Sono contento che questo accada!

> Si sono già rotte molte cose a mio avviso, e certo discussioni e toni come i
> miei non aiutano a creare serenità e un buon clima (me ne scuso).

Guarda, preferisco che ci siano.
Post SOD15 si è partiti troppo tardi a discutere, talmente tardi che
molte cose si erano o intiepidite o totalmente bruciate.


> Vorrei che però servissero a mettere in chiaro il più alto valore della
> necessità di aggiustare i pezzi e salvare la baracca.
> Ci vogliamo chiedere perché da un anno si è ridotto il numero di nuovi
> iscritti?

mi sono preso la briga di guardare il numero di iscritti per anno,
la distribuzione sembra quella di una gaussiana con l'apice nel 2013
Certo, il 2016 deve ancora finire.
La ML è stata creata da Alberto il 21/09/2010 ore 19:12

2010 57
2011 73
2012 175
2013 375
2014 314
2015 180
2016 75

trovate qui il file
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1aMx9zpJ9jKD0K_gV0udPcE9EfJGtvNj4gFffTWVC30E/edit?usp=sharing
privato però da nomi e indirizzi email


> Perché molti dei senior e dei semi-senior non partecipano più o addirittura
> sono usciti?

non mi preoccuperei molto di chi è uscito, ma della partecipazione

> Ad esempio: perché i data journalist non sono cresciuti in numero e non
> partecipano?
> Perché quelli che erano già iscritti non partecipano più?

questa è una categoria a se.
Mi sembra che anche la ML dedicata si sia un po' spenta: sbaglio?
mal comune ... cambio sindaco

>> Se si rompe il feeling perchè nascono ombre, mission non condivise,
>> leadership che non devono esistere se non nel rispetto delle competenze,
>> allora sarà l'ennesima cosa all'Italiana dove in 2 persone si avranno 3
>> idee.
>
>
> Ecco sì, se però io pongo la questione per salvare la baracca e mi si dice
> che io sono un prodotto o una conseguenza di SOD, mi girano un po' le balle
> (si può dire sui google groups?).

Puoi dirlo e ti possono girare, io non cambio idea però :)
Me lo puoi contestare e puoi anche avere ragione, ma è innegabile che
SOD ha creato tante relazioni fra gli iscritti che hanno portato poi a
progetti.

> Con dataninja (e sottolineo dataninja, aiutiamo da anni chiunque ci chieda
> supporto online con quel po' che sappiamo dello sterminato mondo
> dell'internet). Mai però mi sono sognato di dire che il data journalist XXX
> è un prodotto o una conseguenza di dataninja.

Ho sempre ritenuto dataninja come un progetto che ha contribuito al
movimento del ddj in italia.

> Non facciamo miracoli, tutti noi (tutti quelli che hanno quella cultura
> wiki/collaborativa) cerchiamo di aiutare chi ci chiede aiuto, lamer
> compresi!
>
> semmai è grazie anche a tutti i data journalist (non solo dataninja e cmq
> non solo i data journalist) che il tema degli opendata ha fatto breccia
> nelle paludose redazioni italiane.

io penso sempre a apps4italy

> Peraltro con risultati discutibili, ne
> scrivo oggi qui
> https://medium.com/@nelsonmau/il-fallimento-del-data-journalism-italiano-94092937f167

su quello ti rispondo qui? su medium? su facebook? per email privata?
apro un thread?


> Autocritica, autocritica, autocritica: e da queste 3 (tre) parole che SOD
> può rinascere/ricominciare!

Come ho già scritto: l'importante è non prendersi troppo sul serio

> baci a tutti, soprattutto a quel troll di napo! :)))

dopo le tue uscite direi che il premio troll te lo prendi tu ;)

PS:
nota di contorno:
mi si dice che sod è stato fatto a trento perchè lo ho deciso io,
io invece l'ho proposto e poi in ML si è deciso che lo si faceva
qui.
Alla fine vale la "do-cracy"

ciao

Alberto

unread,
May 15, 2016, 5:18:03 PM5/15/16
to Spaghetti Open Data
> Peraltro con risultati discutibili, ne
> scrivo oggi qui
https://medium.com/@nelsonmau/il-fallimento-del-data-journalism-italiano-94092937f167
su quello ti rispondo qui? su medium? su facebook? per email privata?
apro un thread?

Apri un thread qui, per favore! Così staniamo anche Marco M. e Alfredo su riforma Gentile e primato della cultura umanistica in Italia :-)

Andrea Nelson Mauro

unread,
May 15, 2016, 5:58:51 PM5/15/16
to Spaghetti Open Data
Da lamer a troll: che destino infausto il mio! :-)

Maurizio Napolitano

unread,
May 16, 2016, 1:58:47 AM5/16/16
to Spaghetti Open Data


Il 15 mag 2016 23:58, "Andrea Nelson Mauro" <andrea.ne...@gmail.com> ha scritto:
>
> Da lamer a troll: che destino infausto il mio! :-)

rimani un newbie

Alberto

unread,
May 16, 2016, 4:00:06 AM5/16/16
to Spaghetti Open Data


On Sunday, May 15, 2016 at 11:58:51 PM UTC+2, Andrea Nelson Mauro wrote:
Da lamer a troll: che destino infausto il mio! :-)

Eddai, Andrea. Non sei mai stato un lamer, eri inesperto come quasi tutti noi. E adesso non sei un troll, ma solo critico. Ma lo sai benissimo, lo scrivo solo per confermarti stima e gratitudine. :-)

morena ragone

unread,
May 16, 2016, 8:01:05 AM5/16/16
to Spaghetti Open Data
Che bello scambio (tutto)! :)
SOD è poù viva che mai, nonostante la vita e le evoluzioni.
Piacerebbe anche a me darci una roadmap, ma senza che questo trasformi la nostra struttura, perchè credo che sia una delle chiavi della nostra sopravvivenza.
Chi c'è di SOD al ForumPA? ci vediamo?

Morena

Erika Marconato

unread,
May 16, 2016, 8:43:55 AM5/16/16
to Spaghetti Open Data
I miei due cent (pre lettura di tutto il thread).

Questo SOD, per me, è stato speciale per due motivi:
- la città di Trento è stata coinvolta in modo più o meno consapevole. Eusebia si è spesa per farci avere gli spazi della biblioteca: un luogo molto amato (almeno da me) e che sta facendo un percorso intenso su openess e tech (ospitano il CoderDojo, lo sportello Linux; hanno un serviziocivilista che lavora su Wikipedia e un sacco di altre cose che non mi vengono in mente) Questo percorso è, secondo me, un modo per ripensare il ruolo delle PA - biblioteche in particolare - sul litteracy ed empowerment personale. I ragazzi del CoderDojo di Trento hanno organizzato una sessione speciale centrata sui data proprio perché c'eravamo noi. Il consorzio dei comuni ci ha dato non solo gli spazi, ma pure tre/quattro persone che hanno lavorato per noi per l'intera giornata. Il tg locale ha fatto un servizio su SOD (e vabbè a Trento non succede mai nulla, ma credo sia stato bello e degli spaghettari sono stati riconosciuti dal b&b). Tutto questo, secondo me, è la dimostrazione che SOD non è solo degli spaghettari, ma anche delle città, dei lurker, della PA: mi sembra ci sia la volontà generale di relazionarsi con cittadini che fanno cose, e questo mi piace.
- le PA che sono state coinvolte hanno partecipato a livello "umano". Francesca Gleria (responsabile di Open Data Trentino) ha ospitato 40 sconosciuti a casa sua; il direttore del Consorzio dei Comuni Trentini ha partecipato domenica mattina alla FormAzione su ComunWeb. Per me questo è importante: ci sono le PA (piccole o grandi), ma sono "istituzioni", poi ci sono "umani" con cui è possibile creare una relazione, uno scambio.

La quasi assenza di momenti istituzionali ha reso tutto più "leggero": SOD è, innanzitutto, una community di cittadini che sentono la responsabilità di essere cittadini, non una vetrina per le istituzioni.
 
Per il resto, ora leggo le cose che persone più intelligenti di me hanno scritto qui sotto ;).

Alessandra Cicali

unread,
May 16, 2016, 8:47:58 AM5/16/16
to Spaghetti Open Data
Salve a tutti,

io scrivo da "ritardataria", infatti, arrivo in mailing list e al mio primo SOD quando la maggior parte di voi è già nostalgico e alle prese con i bilanci!
Spero che un'opinione da nuova arrivata possa, comunque, essere utile e non apparire troppo ingenua, come spesso succede da nuovi arrivati :-)
Innanzitutto, vi ringrazio perché ho trovato un'organizzazione e un'ospitalità davvero sorprendenti. Grazie e complimenti!

Per il resto, cerco di riassumere in qualche punto le mie impressioni:

1. forse è la prima volta che trovo un gruppo (sempre che non mi sfugga qualcosa) spontaneo e autogestito, così ben organizzato, capace di confrontarsi su temi concreti e di collaborare a progetti comuni. Sarà che siete più "tecnici" di altri gruppi che mi era capitato di frequentare, ma non mi paiono caratteristiche di poco conto. 
2. Sarà una deformazione che proviene dal mio background di sociologa economica, ma trovo che anche il solo fatto di riuscire a far incontrare gente su certi temi, scambiarsi opinioni, confrontare esperienze e gettare le basi per far nascere nuovi progetti (che nascano in quei tre giorni o si sviluppino in momenti successivi e in altri luoghi) sia di per sé importante, anche se non sempre il risultato è subito visibile o anche mai percepito come tale.
3. Sviluppi futuri. Forse mi è sfuggita nel fiume di commenti che ho letto, ma mi pare che ci sia un accenno a una "visione" per il futuro che poi non è stata esplicitata? Ad ogni modo, viste le premesse e lo stimolo/provocazione ad incidere di più. Spero di poter essere utile alla partita in futuro!

Alessandra

PS Per i tanti che ancora non mi conoscono: sono giornalista, di quelli formati sulla cronaca locale come succedeva anni fa. Laureata in Analisi delle politiche pubbliche, negli ultimi anni mi sono occupata, soprattutto di analisi economica a sostegno della programmazione regionale e di Fondi Strutturali (prevalentemente FESR), più o meno da dentro la Regione Toscana. Adesso, ho deciso di tornare a quello che, professionalmente parlando, è stato il mio primo amore: il giornalismo. Su questo punto, ho varie idee di cui, appena saranno un po' più chiare, avrò piacere di parlare con voi.  

Erika Marconato

unread,
May 16, 2016, 9:21:15 AM5/16/16
to Spaghetti Open Data


Il giorno giovedì 12 maggio 2016 16:02:04 UTC+2, Andrea Nelson Mauro ha scritto:
è decisamente ancora troppo poco, un paio d'anni fa un thread come questo avrebbe raccolto molte più risposte credo, è questo è un po' un indice di minore partecipazione.

Davvero è un male la minore partecipazione? Da parte mia, non ne sono sicura. Giunta al mio (credo) terzo raduno SOD ho percepito un cambiamento notevole nel panorama del raduno: molte persone ora coi dati ci lavorano (evviva!), molte persone hanno accresciuto le loro competenze (anche grazie a SOD), alcune persone hanno deciso che non valeva più la pena esserci. Questo mi sembra normale e fisiologico. Non so per gli altri, ma per me il clima di questo raduno è stato completamente diverso dal raduno 2015 (tanto che lo scorso anno ho passato la maggior parte del tempo al bar). Forse c'era bisogno di "rinfrescare".

Seconda cosa, il fatto che si decida di non partecipare ad una discussione come questa è comprensibile: l'effetto "eh, ma io che ne posso sapere?" è dietro l'angolo :).
 

La popolarità si è tradotta anche ingerenze dall'esterno, che non ci hanno fatto bene: da ambienti istituzionali, da contesti che legittimamente percorrono la propria strada ma non c'entravano con la nostra.

Forse ci siamo fatti prendere con la guardia abbassata, dimenticando per un attimo perché ha senso per un gruppo informale come SOD continuare ad esistere. Un gruppo che non è fatto solo di tecnici, ma anche di umanisti, di letterati, di curiosi, di avvocati, etc.: la varietà, secondo me, è il maggior punto di forza e di debolezza di SOD.
 

Che impatto abbiamo avuto nel contesto italico? 

Non sarebbe il caso di pensare ad una narrazione di qualche tipo su queste cose?
 
Qual è un progetto di Spaghetti Opendata che è emerso e ha fatto la differenza?

Modestamente, penso che non abbia senso parlare di progetti DI Spaghetti OpenData: ci sono cose fatte da persone che si sono conosciute in mailing list, ci sono altre cose che sono nate grazie ad incontri fisici (tipo i SOD raduni), ma, secondo me, non ci sono veri progetti DI sod. Come si fa a "definire" un progetto di una mailing list informale? Se avete la risposta, condividetela ed educatemi :):
 

Riccardo Grosso

unread,
May 16, 2016, 10:12:10 AM5/16/16
to spaghett...@googlegroups.com
Questa breve presentazione e' una delle varie testimonianze di cosa ho potuto fare grazie a SOD da quando mi sono iscritto alla mailing list:
Un paio di amici in lista sono citati nella presentazione, per aver lavorato con me a distanza nel produrre quanto descritto.
Inoltre in vari altri lavori simili ho potuto contare sull'aiuto di amici sod, alcuni esempi:
Per cui grazie di esistere SOD !

--
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elisabetta tola

unread,
May 16, 2016, 10:15:11 AM5/16/16
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao a tutti,

chiamata in causa da un paio di riferimenti in questo thread avviato da Andrea vorrei solo condividere, al volo, qualche ulteriore spunto.

Io continuo a seguire la lista e a leggere (quasi) tutti i contributi che postate. non ho più scritto perché le poche volte che ho deciso di farlo non ho avuto alcun tipo di riscontro né alcuna reazione, nonostante ponessi questioni che per me erano piuttosto urgenti e dirimenti, come il fatto di rispettare davvero, e non solo a parole perché 'ci vogliamo tutti bene' le competenze e i punti di vista di ognuno. c'è una linea di pensiero che ho sentito prevalere in SOD che alla fine mi ha stancata, mi ha tolto la voglia di continuare a discutere e di mettermi in campo. se dite che c'è molta attenzione alla diversità io personalmente questa attenzione non la sento, anzi. non c'è questo grande rispetto di punti di vista critici e esigenze che nascono dal fatto che il lavoro sui dati lo facciamo, in tanti, per finalità anche molto diverse. 

Io non sono una attivista e non faccio la consulente per la PA. io sono una giornalista. e tendo a fare questo lavoro anche con molta passione. a volte lo faccio usando i dati, a volte i dati li cerco disperatamente e non li trovo, spesso mi viene detto che devo capire le logiche complesse della PA e non arrabbiarmi pubblicamente perché così rischio di minare il lavoro di chi, pazientemente da dietro le quinte, promuove una certa apertura. ma io non ho quel ruolo, ne ho un altro. che è proprio il contrario. io devo denunciare tutte le volte che qualcuno cerca di evadere le mie domande. io devo mettere in luce tutte le mancanze, le approssimazioni, le scorrettezze e a volte le vere e proprie omissioni della PA. il mio ruolo è questo, non un altro. io non intendo fare la giornalista e la consulente al tempo stesso. sono due ruoli del tutto incompatibili, anche se altri non la pensano così, perché prima o poi l'interesse primario dell'uno o dell'altro ruolo tendono a emergere e spesso, non raramente, sono in conflitto, non vanno di pari passo. quindi SOD per me non è mai stato un luogo che poteva aprirmi progetti o spazi di lavoro. è stato sempre un luogo di confronto e di scambio di conoscenza. sicuramente una grande opportunità di formazione e ascolto. ma se vengono meno il rispetto e l'attenzione a punti di vista diversi e soprattutto a motivazioni e necessità diverse allora non c'è più tanto spazio di confronto. e da qui origina, per quanto mi riguarda, l'allontanamento.

Non è vero che il data journalism è morto. è vero che fa molta fatica. ma nelle redazioni, per chi come me le frequenta anche dall'interno, stanno cambiando molte cose. lentamente, eh, e con fatica (come tutto in questo paese). però non è che fare data journalism significa sempre e solo rispondere puntualmente alle aspettative di chi, operando dall'altro lato e collaborando quando non proprio lavorando dentro la PA, pensa che al rilascio di un dataset debba corrispondere necessariamente un urrà collettivo e una ola di interesse. perché in realtà continuiamo a non avere risposta a tutta una serie di domande, ci ostiniamo a fare domande di accesso cui nessuno risponde. non è la PA, e nemmeno i tanti appassionati di open data, che possono decidere quali siano i dati, le informazioni, le domande cui un giornalista o il suo pubblico debbano rivolgere la propria attenzione. non posso continuare a sentirmi dire che 'un post scritto su uno qualsiasi dei nostri blog' (SIC, da uno scambio di mail interno a questa lista qualche tempo fa) sarebbe comunque meglio di un articolo scritto da uno dei miei (pochi) colleghi che ha osato criticare su un giornale lo stato degli opendata in Italia, peraltro in un articolo scritto molto bene e in modo piuttosto articolato. perché, per la verità, qui dentro di capacità comunicativa ce n'è proprio pochina in molti casi. il che per una mailing list informale può anche andare bene ma per chi sostiene di voler lavorare nella direzione di far capire ad altri pezzi di mondo (non solo a soggetti affini, intendo) l'utilità dei dati e il loro valore può invece costituire un po' più un ostacolo.

Forse, Andrea, la domanda da farsi è come mai di una decina di data journalist che avevano cominciato con un certo interesse a frequentare questa community ne siano rimasti meno della metà attivi in lista mentre di progetti di data journalism, magari non belli e con una grafica tale da fare bingo al data journalism award (su quello, Andrea, ti rispondo poi su medium direttamente), ce ne sono invece sempre di più. pensate ai lavori di Rosy Battaglia sull'amianto, a Davide Mancino e tutti i suoi pezzi su L'Espresso e sul Corriere, a Gianluca De Martino, Cristina Da Rold, Marco Boscolo, Jacopo Ottaviani, Emanuele Bompan, Raffaele Mastrolonardo, Barbara D'Amico e gli altri di Viz&Chips e molti altri per non citare sempre Andrea e Alessio e i dataninja. Ci sono persone che continuano a crescere e lavorare con i dati, ma magari non trovano tutti qui dentro molto confronto, no? E' nato un datablog sul Corriere a novembre e sta crescendo Infodata del Sole24Ore, oltre a RepData e a qualche altra esperienza. Noi di datajournalism.it abbiamo appena rilanciato una serie di lavori sul mondo della scuola e della formazione che stanno trovando un certo interesse online tant'è vero che stiamo rifacendo completamente il sito (e infatti al momento è offline). D'accordo, nessuno di noi riesce a fare il lavoro di ProPublica e ancora non abbiamo redazioni espressamente dedicate ai dati come quelle di El Mundo o El Confidencial, però siamo in crescita e le pratiche si stanno consolidando. Finalmente, con estremo ritardo, anche alcuni media nazionali cominciano ad accorgersene. 

Magari non ci interessano tanto le questioni ontologiche e magari non ci appassioniamo al rilascio dei dati sui numeri civici. E' vero. Ma abbiamo altri interessi, altre domande, altri dubbi. È vero che Confiscati bene nasce da una hackathon SOD. Ma altri lavori hanno altre genesi e rispondono ad altre esigenze solo che forse questo pezzo di mondo non trova qui dentro una risonanza e una attenzione e quindi guarda altrove. Io posso dire che vedo enorme interesse e molta attenzione agli strumenti di lavoro con i dati. Certo è che se pretendiamo che uno diventi praticamente un coder prima di mettere mano a una tabella o a una mappa allora abbiamo davvero perso in partenza. Non è che chi sa mettere mano ai dati e naviga senza intoppi nei mondi LOD, ha necessariamente una competenza superiore, ne ha una diversa. Ma spesso non riesce poi a fare le domande giuste, a raccontare le storie in modo che incontrino l'interesse di altri esseri umani, non ha sempre la capacità linguistica né quella di argomentazione. Forse dobbiamo ripartire da qui, dal fatto che la comunicazione non ha proprio funzionato sempre in modo così fluido.

Ecco, chiudo. Ci tenevo a dire che non siamo tutti semplicemente spariti. Io rimango molto interessata, incuriosita e cerco di studiare e imparare. Ma non mi faccio dare lezioni di cittadinanza da nessuno. 

Elisabetta
--------------------------------------
elisabetta tola
www.formicablu.it
e...@formicablu.it
elisabe...@gmail.com
+39 051 407 2671

Maurizio Napolitano

unread,
May 16, 2016, 5:00:47 PM5/16/16
to Spaghetti Open Data
2016-05-16 16:15 GMT+02:00 elisabetta tola <elisabe...@gmail.com>:
> Ciao a tutti,

Ciao Elisabetta!
bello leggerti

> [...]
> se dite che c'è molta
> attenzione alla diversità io personalmente questa attenzione non la sento,

visto che ho usato io il termine 'diversità' è giusto che faccia un appunto.
prima di tutto ho detto che c'è molta 'diversità' in questa ML, ma non ho
detto che vi sia attenzione.
Il mio riferimento è alla eterogeneità delle persone.
D'altronde anche tu scrivi
"Io non sono una attivista e non faccio la consulente per la PA. io
sono una giornalista"
ecco, dal mio punto di vista, sono poche le mailing list che parlano
di informatica
dove si riescono a trovare le tre figure che hai elencato.

Per il resto: felice di averti letto

Alberto

unread,
May 16, 2016, 5:25:36 PM5/16/16
to Spaghetti Open Data
Piacere di conoscerti, Alessandra. Il tuo messaggio è utilissimo, perché restituisce l'impressione che facciamo a chi arriva su SOD per la prima volta. Mi rimane impressa questa frase:

Forse è la prima volta che trovo un gruppo (sempre che non mi sfugga qualcosa) spontaneo e autogestito, così ben organizzato, capace di confrontarsi su temi concreti e di collaborare a progetti comuni

È veramente un bel complimento, grazie. Spero che continueremo a meritarlo, anche con il tuo aiuto. 

Piacere anche di rileggere Elisabetta. Da quello che capisco, mi sembra che il datagiornalismo italiano si stia organizzando e stia trovando spazi propri, forse anche più utili di SOD. Se è così, ehi, io sono il primo a esserne felice, anche se spero che un po' di giornalisti continuino ad aggirarsi per la mailing list. 

Che si siano differenze di interessi nella comunità open data (e anche in SOD) è normale, sano e molto piacevole, almeno secondo me. I giornalisti stanno molto attenti a D3, GIS e visualizzatori vari. I giuristi sorvegliano la partita delle licenze. I civil servant si interessano di rilascio. Le imprese lavorano molto sulle API per produrre servizi (come dice sempre Fuggetta, se lo interpreto bene). I ricercatori (che tacciono, però) smanettano con metodi di stima, econometria, ripuliture varie. I bibliotecari (e forse, timidamente, adesso gli archeologi) lavorano su modelli dati. Poi c'è il gruppo dei "pallozzi di LODLive," come dice Federico Morando: la pattuglia dei semantici, Dio benedica la loro passione. 

Non hai bisogno di giustificarti perché alcune questioni ti interessano meno, Elisabetta! Questa è diversità. Datemene ancora :-)

Andrea Nelson Mauro

unread,
May 17, 2016, 1:58:59 AM5/17/16
to Spaghetti Open Data
Prima di congedarmi, volevo sottolineare che a mio giudizio alcuni interventi (come quelli di Monica, Elisabetta ed Erika) mi sembrano monumentali, pongono questioni cruciali (ruolo, misurazione dell'impatto, indipendenza, diversità, ascolto, organizzazione, evoluzione). 

@Erika: per me sì, la partecipazione è fondamentale, perché è sintomo anche dell'interesse. Poi è chiaro che dipende dal tipo di partecipazione. Guarda ad esempio questa discussione: accesa con toni pacati, rinforzata con alcune provocazioni, articolata con la voglia e la preoccupazione di dire e fare cose sensate. Molti dei messaggi che sono stati scritti in questo thread hanno richiesto agli autori / alle autrici, almeno mezz'ora di tempo per essere scritti e un'altra mezz'ora per leggere il pregresso prima di scrivere.

Mi congedo da SOD (non in polemica, lo preciso perché non voglio lasciare dubbi) perché da un po' di tempo ho deciso di concentrare le mie energie da attivista su OpenData Sicilia e sull'associazione Ondata. 
  • OpenData Sicilia è una casa comune e anarchica, con la quale stiamo facendo tante cose e se volete vederla da vicino, vi invito al secondo raduno (quest'anno a Messina il 2/3/4 settembre). Ne cito una: Cristiano Longo - che pure è iscritto qui a SOD - ha organizzato un cosa chiamata "OpenData Tour" e si è fatto il giro delle associazioni catanesi per spiegare cosa sono gli opendata. 
  • L'associazione Ondata.it è un soggetto sul quale voglio investire personalmente, perché credo sia necessario distinguere per bene le attività di business da quelli di attivisti. E perché è fondamentale a mio giudizio provare a contribuire anche economicamente se serve a dei meccanismi sociali e di contesto. Lo dico meno filosofica: abbiamo deciso ad esempio di fare una partnership con un contest di cortometraggi: loro hanno battezzato il contest "Ripresi bene" dando come focus il tema dei beni confiscati, noi daremo 500 euri a chi vincerà. Info qui https://cortodisera.wordpress.com/ 
    Questo euri vengono da attività di lavori che ci hanno commissionato soggetti terzi e che invece di incassare, mettiamo nel conto corrente dell'associazione per spenderli così. 
Mi ricordo una roba che un tizio mi disse quando avevo 19 anni: «Dalle critiche c'è sempre qualcosa da imparare, dai complimenti non si impara un caxxo» (sì, frequento prevalentente gente scurrile! :))) Spero ad ogni modo che lo scopo principale di questo thread sia raggiunto o quantomeno avviato: parlare insieme ed esplodere alcune problematiche, pensare a una strategia.
Perciò vi auguro buon lavoro, sono sicuro che farete cose buone e spero di riuscire ad esserci al prossimo raduno (spero sarà a Napoli!)

Bonne chance! :)

p.s.: @napo, a proposito della primogenitura di confiscati bene... Tempo fa inciampiai in un film di OrsonWelles che parla tra l'altro della della cattedrale di Chartres (parigi), sicuramente tu o altri l'hanno visto: uno dei più grandi capolavori di tutti tempi, ma non si sa con esattezza chi l'abbia costruita. Il film si chiama "F for Fake". Baci da niubbo! :)))

p.p.s: ho scrapato i topics degli ultimi due anni per misurare la partecipazione, trovate i dati qui se qualcuno vuol farci qualcosa 

Francesca Gleria

unread,
May 17, 2016, 2:41:42 AM5/17/16
to spaghett...@googlegroups.com
Questa discussione mi interessa molto. Ma è densa e non riesco a metterci l'attenzione che si meriterebbe. volevo dedicarvi del tempo nel fine settimana ma ho anche bisogno di staccare. Questo per dire  che SOD è importante anche se non riesco a parteciparvi. Forse è una delle cose più interessanti - ibridanti - che ho visto in questi 20 anni di vita nella pa. Poi cosa abbiate scritto voi  non ce l'ho fatta a leggerlo. nemmeno velocemente.  sorry ci riprovo!

--
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Per altre opzioni visita https://groups.google.com/d/optout.



--
Cellulare 380.4908599  Casa 0461.982380 Lavoro 0461 494436

Mara Cinquepalmi

unread,
May 17, 2016, 8:00:12 AM5/17/16
to Spaghetti Open Data
come non essere d'accordo con Elisabetta?
;-)

Erika Marconato

unread,
May 18, 2016, 9:20:55 AM5/18/16
to Spaghetti Open Data
Elisabetta ha sottolineato un punto, che secondo me, è fondamentale: a fare cose con i dati siamo in tanti, di molte formazioni diverse. Lasciare le discussioni ai soli tecnici (o principalmente concentrate sugli aspetti tecnici) sarebbe un grande impoverimento, secondo me. Non me ne vogliate, ma di specifiche, di LOD, etc. io ne capisco gran poco. Di storie (e come vengono raccontate) molto di più. Il lavoro di Elisabetta (e di altri giornalisti da lei citati) è importante tanto quanto (se non più) di quello fatto dal lato tecnico. Concentrarsi ESCLUSIVAMENTE su un lato, a discapito dell'altro, sarebbe come correre su una macchina con una ruota sola. La pressione che deve essere esercitata da SOD sugli enti che si rilasciano open data - Monica Palmirani mi perdoni la parafrasi piuttosto libertina - si può realizzare solo se viene dimostrato continuamente che i dati servono a fare cose, narrazioni, app, etc. utili a TUTTI (compresa la signora Maria del quarto piano). Io non sono nessuno, ma, secondo me, che Elisabetta non trovi più un riscontro qui è una nostra grande sconfitta.

Erika


Il giorno lunedì 16 maggio 2016 16:15:11 UTC+2, elisabetta tola ha scritto:

Francesco Piero Paolicelli

unread,
May 19, 2016, 4:49:24 AM5/19/16
to spaghett...@googlegroups.com
Concordo in pieno. Per creare un ecosistema virtuoso servono N competenze, M predisposizioni caratteriali, Z e-leader, Y narratori di qualità ect

La forza di SoD è avere tutti questi puntini di energia.

Per tutto il resto ci sono i csv :)
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