Il 07/01/20 23:24, JTS ha scritto:
> Scrivo quello che capisco sulla questione "forze apparenti".
>
> In meccanica classica le forze apparenti possono essere viste come un metodo per fare i calcoli.
Possono. Ma è una visione parziale, secondo me, che nasconde il problema
di fondo. Cosa è (all' interno di una teoria, qui la MC, una forza) Che
è poi il motivo per i chilometrici thread qui altrove, senza che ci si
rendesse conto che senza una chiara definizione di forza si può dire
tutto e il contrario di tutto.
>Non dipendono da interazioni fra corpi, non sono invarianti per cambiamento di sdr
ok
e non possono indurre deformazioni dei corpi.
Really? e nel riferimento co-rotante (non inerziale) con la Terra (o col
Sole) come lo spieghi il rigonfiamento equatoriale?
Il loro status è quindi diverso da quello delle forze che risultano da
interazioni.
>
Si' ma detta così sempre forze sono. Inoltre le caratteristiche
distintive possono essere non banali da verificare.
> Però mi pare così in questo momento: se considero le forze apparenti come un "ente fisico" accedo alla possibilità di sviluppare la relatività generale, altrimenti no.
....
Mah, non saprei. Il processo logico/storico con cui Einstein arivò alla
RG potrebbe non essere unico. Il punto è che le forze gravitazionali in
RG non ci sono più. Invece, l'utilità o meno per la RG delle forze
apparenti, non dice nulla sul loro status all' interno della MC.
Io insisto che tutto gira attorno a come vogliamo *definire* la forza in
MC e che, a patto di esplicitare la propria posizione sulla definizione
di forza, sono possibili entrambe le posizioni (forze apparenti come
strumento di calcolo oppure come entità "esistenti" all'interno della
teoria).
Giorgio