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Vampiri

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Riccardomustodario

da leggere,
30 lug 2010, 17:30:1430/07/10
a
Riccardomustodario
30/7/2010
Vampiri
La luna piena entrando nella finestra donava luce, la quale disegnava
un cono luminoso nell’ampio e polveroso locale abbandonato, cosparso
ai quattro lati da candele fioche che facevano intravedere lo spazio
circostante. La pallida luce mostrava un manipolo di persone avvolte
nei mantelli, questi, quieti ed assorti durante l’attesa della
presentazione satellitare, esattamente in tal punto, fissavano il
vuoto per intravedere il bagliore primo, atto alla spinta del loro
moto.
Molti ritengono esistano persone differenti in grado di vedere
qualsivoglia forma d’energia, cui il normale occhio umano ignora,
codesti personaggi animati da fenomenologie visive, sono considerati
dotati di poteri paranormali. Il gruppo procedeva in cerchio, una
striscia circolare era disegnata tra una non identificata materia, al
quale sembrava aleggiare sul pavimento ai loro passi, dando
l’impressione di un velo turbato dall’aria ventilata dai corpi in
transizione. Dopo un paio di giri, le mantelle procedettero lungo una
linea per poi tornare sulla circonferenza di base all’altezza
diametralmente opposta dal punto lasciato per raggiungere un vertice
da conquistare, laddove era necessario infilzare un segno, un bottone,
un canino, ed allora continuare a procedere di nuovo in moto
circolare, e tale e quale dopo un paio di giri furono notati
incamminarsi ancora lungo le linee precedenti, tanto che ripetendo più
volte l’azione risultò evidente stessero tracciano un cono
triangolare, il cui vertice distava una dozzina di metri dal centro
ove nel cerchio era disegnato un occhio rosso. Il rito durò forse
mezzora o un’ora, esso cessò con il suono delle campane distanti,
allorquando s’iniziava a temere l’entrata in un moto perpetuo del non
si conosce dov’è il capo finale ed a che pro. La scena si fermò per
qualche minuto, intenso, tanto da chiedersi se ci fosse stata tanta
altra gente siffatta e magari musica contemporanea dal ritmo
ripetitivo, chissà quel immagine visiva dove sarebbe giunta, a quanto
sarebbe assurta in un contesto scenografico da identificare, tanto da
risultare buona per un settore o un altro, insomma, quali tabelle
merceologiche potevano essere arricchite, tra quelle che succhiano
immagine?
Chi non ha mai conosciuto assemblee kult, tipo loggie o P2, crede i
riti d’iniziazione siano esclusiva prerogativa templare, con i
cosiddetti custodi e vati di luoghi esoterici ove l’associazione a
delinquere trova i suoi momenti più strani d’unione ed allora c’è il
gran visionario dell’affare a gonfie vele che detta il passaggio al
suo cospetto in un determinato modo, per esempio intorno la campana o
chi come e quando deve ascoltare il fischio di disturbo all’orecchio
se non si inchina al volere supremo, insomma le mafie usano tutte le
strategie d’intimidazione tecnologiche possibili, ciò nonostante il
potere non è più mafioso, in quanto la parola ha perso significato nel
momento dei conduttori dell’affare odierno, che poco o niente ha in
comune, con l’etica borghese di un tempo, da loro sconfitta. In
effetti, il potere contemporaneo, è gestito da figli educati bene, a
gestire il potere dei mafiosi padri, i quali lo hanno conquistato, in
buona parte, negli anni settanta, ottanta, e da lì in poi acquistare
tutto ciò funzionante si presentasse sul mercato, vale a dire
riciclando danaro sporco di partenza, prodotto con il sangue e via
discorrendo nella scalata del crimine sui mercati valutari. Procedendo
lungo le linee perimetrali del cono, l’iniziata aveva ricevuto
l’impressione di siffatte in formazioni, da sentirsi parte nobile
importante, comparata ai mafiosi, in fatto di sangue.

ciak
riccardo

Riccardomustodario

da leggere,
31 lug 2010, 07:51:1331/07/10
a
On 30 Lug, 22:30, Riccardomustodario
<riccardosensazi...@googlemail.com> wrote:
> Riccardomustodario
> 30/7/2010
> Vampiri

Riccardomustodario
30/7/2010
Vampiri
La luna piena entrando nella finestra donava luce, la quale disegnava

un cono luminoso nell’ampio e polveroso locale abbandonato, illuminato


ai quattro lati da candele fioche che facevano intravedere lo spazio

circostante. La pallida ombra rendeva un manipolo di persone avvolte
nei mantelli, questi, quieti ed assorti erano in circolo durante


l’attesa della presentazione satellitare, esattamente in tal punto,

nel centro dei loro pensieri, fissavano il vuoto per intravedere il


bagliore primo, atto alla spinta del loro moto.
Molti ritengono esistano persone differenti in grado di vedere
qualsivoglia forma d’energia, cui il normale occhio umano ignora,

codesti personaggi animati da fenomenologie visive sono considerati
dotati di poteri paranormali.
Il gruppo procedeva in cerchio, una striscia, disegnata tra una non
identificata materia, delimitava la sfera, la quale sembrava aleggiare


sul pavimento ai loro passi, dando l’impressione di un velo turbato

dall’aria ventilata dai corpi in transizione tra coscienza del buio e
pensieri spiritati.


Dopo un paio di giri, le mantelle procedettero lungo una linea

tratteggiata al suolo, per poi tornare sulla circonferenza di base,


all’altezza diametralmente opposta dal punto lasciato per raggiungere
un vertice da conquistare, laddove era necessario infilzare un segno,

un bottone, un canino, insomma qualcosa che lasciasse intendere
l’indiscutibile dominio del vampiro ed allora incamminarsi lungo il
colle, indi continuare a procedere di nuovo in moto circolare, e tale
e quale dopo un paio di giri furono notati incamminarsi ancora secondo


linee precedenti, tanto che ripetendo più volte l’azione risultò

evidente stessero tracciando un cono triangolare, il cui vertice


distava una dozzina di metri dal centro ove nel cerchio era disegnato
un occhio rosso.

Il rito durò forse mezzora o un’ora; cessò con il suono delle campane


distanti, allorquando s’iniziava a temere l’entrata in un moto

perpetuo del non si conosce dov’è il capo finale ed a che pro lo
seguiamo in tenuta di gala.
La scena si fermò per qualche minuto, intenso a chiedersi, qualora ci


fosse stata tanta altra gente siffatta e magari musica contemporanea

dal ritmo ripetitivo, chissà quel immagine visiva cosa avesse
edificato nella visione fantastica di quelle movenze dalle fodere
rosse carminio, vermiglio, porpora fino al viola, a quanto sarebbe
assurta la costruzione in passerella di un ambiente scenografico da
identificare, onde risultare buona per un settore o un altro, insomma,


quali tabelle merceologiche potevano essere arricchite, tra quelle che
succhiano immagine?

I peggio risponderanno l’ospedale e ci daranno da matti con
trasfusioni e si sentiranno pronti a spargere virus ed altre
diavolerie all’uopo, quindi alziamo la guardia, questo genere d’alieno
umano esiste e questa letteratura è in grado di portarlo alla luce, di
smascherarlo.
Chi non ha mai conosciuto assemblee kult, tipo logge o P2, crede i


riti d’iniziazione siano esclusiva prerogativa templare, con i

cosiddetti custodi e vati di luoghi esoterici ove l’associazione per


delinquere trova i suoi momenti più strani d’unione ed allora c’è il
gran visionario dell’affare a gonfie vele che detta il passaggio al
suo cospetto in un determinato modo, per esempio intorno la campana o

la spada o il trono, da dove al malcapitato è intimato ascoltare il
fischio disturbo all’orecchio se non s’inchina al volere supremo,


insomma le mafie usano tutte le strategie d’intimidazione tecnologiche
possibili, ciò nonostante il potere non è più mafioso, in quanto la
parola ha perso significato nel momento dei conduttori dell’affare
odierno, che poco o niente ha in comune, con l’etica borghese di un
tempo, da loro sconfitta. In effetti, il potere contemporaneo, è

gestito dai bene educati figli degli usurpatori di un tempo che si
protrae nella gestione del potere, praticamente mafioso padre e &
figli, famiglie che hanno conquistato, in buona parte, le poltrone che
contano, negli anni settanta, ottanta, e da lì in poi venire a capo di


tutto ciò funzionante si presentasse sul mercato, vale a dire
riciclando danaro sporco di partenza, prodotto con il sangue e via
discorrendo nella scalata del crimine sui mercati valutari.

Altri, i discoli sociali contemporanei, i quali vogliono ritornare il
potere ai corrispettivi attuali delle persone dabbene di un tempo,
questi ordini di logge esoteriche non hanno mai conosciuto
direttamente, ma solo attraverso i media, ciò nonostante, ne sanno
ancora di più e possono parlarne liberamente, alla fine sempre
ciarlatani restano, in quanto se fossero stati del giro massonico,
sarebbero già morti, qualora intenzionati a citare ciò che è meglio
resti privato o conoscenza per pochi avviati.
Procedendo lungo le linee perimetrali del cono, l’iniziata vampira
aveva ricevuto l’impressione di siffatte informazioni, infatti si
sentiva parte nobile importante, comparata ai mafiosi, in materia
sangue.
Uscirono dal capannone in disuso spingendo la pesante porta di legno,
la quale faceva intuire il tempo che passa, nei suoi scricchiolii,
così come le ossa dei vampiri hanno bisogno di sangue fresco e non
mestruale per non arrugginire, causa la mancanza di vitamina d che
contiene calcio, cui i vampiri difettano in quanto mai esposti al
sole. L’inverno era stato tremendo, pure la primavera era stata
inverno, le farmacie avevano esaurito le scorte dell’unica iniezione
sufficiente al fabbisogno di vitamina d, quindi si procedeva a
compresse effervescenti così come l’acqua che spinge con forza sulla
battigia.
L’anziano del gruppo, capo in testa alla fila, procedeva con una
pecora a guinzaglio; la luna disegnava un riflesso d’argento sulla sua
barba bianca - l’anno precedente, di notte erano stati fino al mare.
I pipistrelli in attesa, fuori il caseggiato, nella luna piena
sembravano ancora più grandi, anima dei mantelli, si muovevano
frenetici di quei voli in danze senza mai toccarsi, mentre gli
squittii facevano presagire addirittura scontri.
Prima d’immettersi sul sentiero alberato, si notava a terra sui
ciottoli qualche busta di plasma, un lumino traspariva fantasma,
acceso in lontananza. – All’incontro topografico tra gli alberi con il
viale a sinistra, si notava la tabella pubblicitaria “ Osteria
Poropoponzi – Specialità del giorno: Cristo Depilato “ metri
ventinove – seguire la freccia. - Un vampiro si grattò la fronte,
manco avesse letto lancia, in vece della precedente e scritta punta
acuminata. - Dopo un’altra decantina di minuti di processione in
questa boscaglia, si giunge ad un incrocio d’alti fusti alberato, dal
viale laterale alla luna sbucò una fila di vampiri, le due medesime
affiancate proseguirono parallele.
La luna piena è in grado d’influenzare l’universo dei quadri, si
domandava vampira iniziata nel suo cammino a testa china, cui lo
sguardo fu attratto dalle scarpe lucide ed appuntite del vampiro che
l’affiancava, queste erano cosparse della stessa materia sul pavimento
… erano peli! – Come si fa a collezionare tanti peli? Dallo spessore e
lunghezza sembravano peli di … ciglia. Non mica erano stati tagliati
di tale lunghezza e poi come facevano ad essere attaccati alla
calzatura, forse d’umore liquido incollati? - A questi pensieri
s’illuminò un organo, venne alla ribalta uno stomaco; finalmente le
erano rivelati i peli sullo stomaco, equivalente di coraggio. Il
coraggio di una giovane e valorosa vampira dal collo elegante tra
vampiri. Quel medesimo ardire dedicato, allorquando decise di
depilarsi lasciando nella zona pubica una goccia di peli altezza pochi
millimetri, visibile allo specchio, di se medesima senza velo.
La gente di notte è più pallida, più vogliosa di fare cose, la città
si anima sotto la luna dal giovedì alla domenica mattina e poi a
dormire, ma per i vampiri quando è luna piena non c’è discoteca che
tenga: bisogna andare!

segue

ciak
riccardo

http://groups.google.com/group/it.arti.scrivere/browse_thread/thread/1ca268dbc4971592?hl=it#


Riccardomustodario

da leggere,
31 lug 2010, 16:50:0131/07/10
a
On 31 Lug, 12:51, Riccardomustodario

<riccardosensazi...@googlemail.com> wrote:
> On 30 Lug, 22:30, Riccardomustodario

La gente di notte è più pallida, più vogliosa d’uscire da casa; la
città si anima sotto le stelle, dal giovedì alla domenica mattina, poi
a dormire, ma per i vampiri, quando è luna piena, non c’è discoteca
che tenga: bisogna andare!
Il vampiro anziano, fiero del gruppo che guidava, ad un certo momento
che gli alberi diventavano radi e la luna filtrava i suoi raggi
vestiti d’ombra, fece circolare un foglietto, il quale passava di mano
in mano accompagnato da un lumino acceso al proposito della notizia da
divulgare. Vampira Annunciata lesse trepidante, così come il foglio
s’animava tra le dita dall’odore della scritta di sangue trasudato
dalla carta: noi vampiri dormiamo nelle bare ed all’imbrunire usciamo
nelle tenebre, ritornando in vita. - Pare che senza manipolazione
genetica, anche noi finiremo per sempre, tra un paio di secoli, quando
le nostre ossa saranno consumate. È un pensiero di morte, cui i
religiosi preferiscono andare contro il progresso scientifico, perché
la vita è sacra, appartiene a Dio. – Dio Zukino del buco nero,
allorquando il sole si spegnerà, pensò Vampira Annunciata, mettendo il
dito all’altezza di goccia a pelo corto.
Terminati gli alberi riapparvero i pipistrelli, sembravano gli stessi
di prima, forse avevano preferito glissare il buio pesto, in quanto
dormono in assenza di luce; essi sono ciechi e si manifestano grazie
al senso radar che hanno sviluppato in grado di sentire l’ostacolo in
prossimità delle loro ali. Tra mille anni, se si procedesse senza
rigore di memoria storica, i posteri crederebbero tale specialità
della natura, cioè il pipistrello, frutto di manipolazione genetica
contemporanea, ma noi che sappiamo la verità, perché quando balliamo
vogliamo atteggiarci abili pipistrelli, guardiamo oltre la scienza e
la religione e ci alleniamo sodo in movenze complicate e ritmate,
impegnandoci a non urtare nessuno.
Nella radura si udiva il gracchiare dei rospi, un pentolone giaceva da
un lato abbandonato; la fila si dilungò su un fianco costeggiando uno
stagno, un cadavere giaceva sull’acqua, della sagoma fuoriusciva il
dorso, facile supporre l’ennesimo Narciso avesse lasciato in quello
specchio naturale le penne.
Un’altra squadra di vampiri in fila per due, si aggiunse a loro,
proveniente da un altro vialone maestro, anch’essi con l’aureola di
pipistrelli, i quali ombreggiando la luna ne pongono in risalto i
fasci di luce penetranti che illuminano la scena in movimento,
sveglia, oltre le bare - una ventina di vampiri procedevano
silenziosi, ombre in cammino, mantelli svolazzanti.
Nuovamente rientrano nella boscaglia ed addio pipistrelli.
Vampira Iniziata cominciava a chiedersi quando sarebbero giunti e
chissà dove a destinazione, era il suo primo viaggio fuori la bara
insieme ad altri, la settimana precedente aveva conosciuto un vampiro
e da questi aveva ricevuto promessa di essere presentata al gruppo,
forse per tale motivo ve ne erano tanti, quanti non aveva osato
sperare fossero i suoi colleghi di zona. – Ebbe l’impressione fosse
giunto il momento delle presentazioni, uscì dalla fila, chiese il
lumino al Vampiro anziano e si portò al centro delle due file
dichiarando: mi chiamo Annunciata, sono scappata dal film Nosferatu,
da una di quelle bare portate sotto al braccio come fossero
ventiquattrore – gli astanti ebbero un cenno d’assenso come a dire
benvenuta - piacere!
Giunsero dopo tanto camminare in una radura, circondata da monti alti,
con al centro una collina, verso la quale s’incamminarono, un cono
rado e spoglio, che non vedeva il sole per la maggior parte del
giorno. La collina o cono disegnato nel monte conduceva al cono sul
quale camminavano durante il rito d’iniziazione ed ora a notare la
collina sembrava tale disegno dal pavimento si fosse portato tra i
monti; ma i peli? Forse la natura spoglia? E l’occhio rosso che il
diabete non voglio?
I due vampiri anziani che conducevano il gruppo si portarono all’ara;
da palo alto accanto al cippo cerimoniere si notava un fascio di luce,
la luna entrando nell’imbuto, apposto in sommità del palo attaccato,
lanciava un fascio di luce, il quale dapprima rifletteva sulla barba e
poi sul pelo di lana pecorina e quando giunse alla gola, la bestia fu
sgozzata ed uno alla volta i vampiri bevvero il sangue, il quale
colorò le facce color latte e più carnose e vogliose rese le lebbra.
Vampira Iniziata lesse al computer, succhiando tecnologicamente si
giunge sempre primi, anche se c’è qualche secondo talmente bravo, da
inzamare il mondo dichiarandosi primo e noi gli crederemo, perché la
notte è delle bare.
FINE

da rivedere e correggere

Riccardomustodario

da leggere,
31 lug 2010, 18:26:1231/07/10
a
On 31 Lug, 21:50, Riccardomustodario
> stagno, un cadavere giaceva ...
>
> leggi tutto

uffah, dimenticai il fatto culla,
vabbeh, lo aggiungo domani, vado a dormire
ciak
riccardo

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