Multivac85
da leggere,31 mag 2012, 19:55:1031/05/12Non hai l'autorizzazione necessaria per eliminare messaggi da questo gruppo
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a
Rileggendo il Tractatus di Ludwig Wittgenstein trovo degli
interessanti spunti sul modo di vedere e concepire le leggi fisiche e
più in generali, naturali:
6.37 Una costrizione, secondo la quale una cosa debba avvenire poiché
ne è avvenuta un'altra, non v'è. V'è solo una necessità logica.
6.371 Tutta la moderna concezione del mondo si fonda sull'illusione
che le cosiddette leggi naturali siano le spiegazioni dei fenomeni
naturali.
6.372 Così ristanno alle leggi naturali come a qualcosa d'intangibile,
così come gli antichi a Dio e al fato.
E ambedue hanno ragione, e ambedue torto. Gli antichi sono tuttavia in
tanto più chiari in quanto riconoscono un chiaro termine, mentre nel
nuovo sistema dovrebbe sembrare che tutto sia spiegato.
E' un brano che mi fa alquanto pensare perchè fa comprendere che in
realtà la differenza tra una visione mitico-religiosa del mondo (in
cui gli uomini vedono dietro tutti i fenomeni naturali come causati da
comportamenti finalistici di divinità o spiriti non direttamente
percepibili) e tra una certa visione popolare (che certo non è l'unica
possibile) della scienza moderna (dove gli stessi fenomeni vengono
visti come causati da ferree e meccaniche necessità naturali) sia una
differenza non così enorme di quanto appaia a prima vista.
Ciò che accomuna tutte e due le visioni è tutto sommato l'idea che i
fenomeni naturali siano in qualche modo "costretti" a percorrere un
certo binario nel loro comportamento e nessun altro , binario fissato
da queste leggi, entità quindi ben distinte dai fenomeni naturali, la
differenza con divinità e spiriti sembra che mentre divinità e spiriti
di soliti sono pensati come capaci di comportarsi e avere intenzioni a
loro "capriccio" (si bensi ad esempio a un Zeus o a un Eolo che
decidono il bello e il cattivo tempo a loro completo piacimento senza
un ordine prevedibile da alcunchè) le leggi naturali invece in tale
visione invece hanno sempre la stessa e unica "volontà": la legge di
gravità "vuole" sempre essere così, non è capace di influire sui
fenomeni naturali in modo diverso.
La prima obiezione che può far venire in mente a qualcuno è questa:
quest'ultima visione di come la scienza moderna presenta il mondo è in
realtà una visione alquanto ingenua perchè le scienze hanno solo il
compito di formulare leggi che devono essere intese non come entità
prescrittive sul mondo ma invece come espressioni in un linguaggio
formalizzato e quindi non ambiguo che descrivono i fenomeni,
generalizzazioni utili a fare previsioni del maggior numero possibile
di fenomeni naturali cercando leggi nel modo più semplice.
A questo punto però io mi domando: se ammettessimo tale visione delle
leggi di natura, non finiremmo per far sì che potrebbe succedere che
si finirebbe per accogliere tra le leggi di natura affermazioni come:
"Ogni domenica le porte delle scuole elementari dello stato italiano
sono chiuse" o "Sulla Terra è presente una quantità di ferro minore di
un terzo della massa totale del pianeta"? Non sarebbe un estensione
del concetto di "leggi di natura" un po' troppo grande e non corretto?
Sapreste magari indicarmi qualche biografia riguardo a tale tema solo
apparentemente semplice?
P.S.: So che già altre volte sono andato a discutere di tematiche sul
modo di concepire la scienza e a volte da qualcuno mi è stato fatto
notare che a volte prendo in considerazione tesi viste da molti
alquanto inconsuete (ma tuttavia sia ben chiaro sono la persona più
felice del mondo se poi scopro che tali tesi sono errate nei
ragionamenti o nelle premesse) tuttavia tali tesi non nascono da me in
modo immotivato ma nascono dalle mie conoscenze e letture esterne,
sempre consapevole che sono sempre disposto a cambiare idea non appena
scopro ragionamenti o premesse sbagliate, è già successo in passato e
alla fine ho compreso che così ci si guadagna sempre molto, questo
dev'essere lo spirito di ogni persona che si dedica al disinteressato,
ma non per questo non appassionato, desiderio di conoscere.
Ciao.