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Persone > Idee > Progetti > Reddito

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Riccardo

unread,
Dec 6, 2004, 1:36:02 PM12/6/04
to
Noto con dispiacere come le discussioni di questo newsgroup
siano spesso "annacquate" da chiacchierate da bar che non
hanno molto a che fare con l'informatica... forse perchè c'è
poco su cui discutere professionalmente ?

Gli unici annunci di lavoro che arrivano qui dentro lasciano il
tempo che trovano e provengono quasi sempre da [RM] e [MI].

L'aria pesante e contagiosa di crisi professionale che si respira
continuamente finisce con il convincere anche gli informatici
più ottimisti (se ce ne sono) che la situazione è di assoluto stallo.

Questo mio stesso post è la dimostrazione che, purtroppo,
anche io, nonostante avrei voluto evitare di farmi travolgere,
mi trovo nel bel mezzo di tale meccanismo che finisce con lo
spegnere lentamente l'entusiasmo che avevo un tempo.

Nella situazione attuale mi sembra sia praticamente utopistico
aspettare passivamente opportunità lavorative di un certo tipo.

Perchè non proviamo a combattere questa negatività
magari cercando di essere più reattivi e propositivi ?

Secondo me mettere insieme un po' di idee valide non è poi
così difficile... la maggiore difficoltà però sta nel trovare le persone
giuste per sviluppare i progetti e trasformarli in attività redditizie.
Un progetto avrà delle buone probabilità di riuscita soltanto se
analizzato e realizzato insieme da bravi tecnici e bravi commerciali.

Ne vogliamo parlare ?
--
Riccardo


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n.n

unread,
Dec 7, 2004, 3:48:02 AM12/7/04
to
> Spero di aver capito bene il concetto che intendevi esprimere...

Credo volesse esprimere le perplessita' sul fatto che possa nascere un
progetto senza clienti.


Nicola

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

Francesco

unread,
Dec 7, 2004, 3:58:41 AM12/7/04
to
Il 07 Dic 2004, 09:39, "Riccardo" <ric...@softhome.net> ha scritto:
> Mi piacerebbe incontrare dei commerciali (possibilmente con quel
> minimo di competenze tecniche) per mettere su insieme qualcosa
> di buono...

Cioe' in poche parole tu vorresti trovare dei commerciali con un buon
portafoglio clienti, dai quali avere qualche input per lo sviluppo di
prodotti da proporre poi ai loro clienti?

> Forse, questo mio modo di pensare potrebbe apparire come
> improvvisazione, a me invece appare come il desiderio (poggiato
> comunque su determinate basi) di prendere un po' di iniziativa
> cercando di costruire qualcosa di serio, ponderato ed autonomo
> insieme ad altri professionisti, senza stare ad aspettare che qualcuno
> venga a cercarti per offrirti chissà quale opportunità.

OK niente di male, il fatto e' che l'iniziativa e' successiva ad un'idea:
se l'idea non e' valida anche avere tanta iniziativa non ti porta lontano.

Francesco

Riccardo

unread,
Dec 7, 2004, 3:39:14 AM12/7/04
to
"Hanger Freisen" <han...@freishi.det> ha scritto nel messaggio
news:Xns95B7EF...@192.168.0.160...
> "Riccardo" <ric...@softhome.net> wrote in news:41b4...@x-privat.org:
>
>> Un progetto avr. delle buone probabilit. di riuscita soltanto se

>> analizzato e realizzato insieme da bravi tecnici e bravi commerciali.
>>
>
> Un progetto in parte interviene l'area tecnica e l'area commerciale bensi
> intervenendo altre aree di competenza se non in primis l'area finanziaria
> oltre altre.

Spero di aver capito bene il concetto che intendevi esprimere...

A parte il discorso finanziario (che davo per scontato essendo
chiaramente una materia prima insostiuibile) quali sarebbero
per te queste aree di competenza che andrebbero distinte così
nettamente dall'area tecnica e da quella commerciale ?

> Se nel termine commeciale raggruppavi piu' aree di competenza, questo non
> fa che riconfermare la cronica incompetenza in sede di progetto e sviluppo
> rimandando ennesimamente alla sola improvvisazione tutta italiana.

Nel termine "commerciale" raggruppavo chiaramente una serie di
possibili figure con un profilo commerciale che possono comunque
avere ruoli diversi ma sempre di natura commerciale... così come
per "tecnici" intendo delle figure (informatici ma non solo) che si
occupano appunto di tutta la parte tecnica in base alle competenze.

Non penso affatto di avere tutte le competenze necessarie per
riuscire ad impersonare bene le diverse figure richieste dallo
studio e dalla realizzazione di un progetto... io sono più che
altro un tecnico (come tanti qui dentro... forse la maggior parte)
ma penso e spero di avere un minimo di competenze commerciali
sufficienti a farmi capire quanto queste siano importanti.


Mi piacerebbe incontrare dei commerciali (possibilmente con quel
minimo di competenze tecniche) per mettere su insieme qualcosa
di buono...

Forse, questo mio modo di pensare potrebbe apparire come


improvvisazione, a me invece appare come il desiderio (poggiato
comunque su determinate basi) di prendere un po' di iniziativa
cercando di costruire qualcosa di serio, ponderato ed autonomo
insieme ad altri professionisti, senza stare ad aspettare che qualcuno
venga a cercarti per offrirti chissà quale opportunità.

Spero di essere stato meno criptico del post precedente.

Ciao,
Riccardo
--


n.n

unread,
Dec 7, 2004, 4:33:20 AM12/7/04
to
> Cioe' in poche parole tu vorresti trovare dei commerciali con un buon
> portafoglio clienti, dai quali avere qualche input per lo sviluppo di
> prodotti da proporre poi ai loro clienti?

Se ne trovano ovunque, a volte devo spegnere il cellulare perche' mi
perseguitano.

Nicola

Riccardo

unread,
Dec 7, 2004, 4:37:16 AM12/7/04
to
"n.n" <n...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:213Z21Z168Z6Y1...@usenet.libero.it...

>> Spero di aver capito bene il concetto che intendevi esprimere...
>
> Credo volesse esprimere le perplessita' sul fatto che possa nascere un
> progetto senza clienti.

Hm... capito...
Penso perň che certe idee (progetti) imprenditoriali possano
(e forse dovrebbero) nascere senza alcuna commissione dietro.

Non pensavo alla realizzazione di un sito o di un gestionale
per poi cercare di trovare delle commissioni... credo che
questo approccio sarebbe certamente sbagliato.

Parlavo di idee e progetti un po' piů imprenditoriali...
quel tipo di idee dove servono maggiormente dei
profili commerciali di un certo spessore.

Riccardo


Riccardo

unread,
Dec 7, 2004, 4:55:30 AM12/7/04
to
"n.n" <n...@libero.it> ha scritto nel messaggio
news:213Z21Z168Z6Y1...@usenet.libero.it...

>> Cioe' in poche parole tu vorresti trovare dei commerciali con un buon
>> portafoglio clienti, dai quali avere qualche input per lo sviluppo di
>> prodotti da proporre poi ai loro clienti?
>
> Se ne trovano ovunque, a volte devo spegnere il cellulare perche' mi
> perseguitano.

Beh... in quei casi potresti dargli il mio numero di cellulare
;)

Ciao,
Riccardo


Riccardo

unread,
Dec 7, 2004, 5:10:39 AM12/7/04
to
"Francesco" <che...@gmx.de> ha scritto nel messaggio
news:195Z27Z163Z196Y...@usenet.libero.it...

> Il 07 Dic 2004, 09:39, "Riccardo" <ric...@softhome.net>
> ha scritto:
>> Mi piacerebbe incontrare dei commerciali (possibilmente con quel
>> minimo di competenze tecniche) per mettere su insieme qualcosa
>> di buono...
>
> Cioe' in poche parole tu vorresti trovare dei commerciali con un buon
> portafoglio clienti, dai quali avere qualche input per lo sviluppo di
> prodotti da proporre poi ai loro clienti?

No, anche se nella mia attuale situazione professionale
una situazione di questo genere potrebbe pure farmi comodo.

Io parlavo di provare a mettere insieme delle persone (tecnici e
commerciali) per discutere su dei progetti/idee imprenditoriali.
Lo scopo sarebbe quello di creare qualcosa di nuovo, originale,
(lo so che non è facile e che sono i soliti luoghi comuni)
che possa mettere a frutto le competenze ed il know-how
informatico e commerciale dei partecipanti all'idea/progetto.

Penso che qui dentro ci siano tanti singoli, ognuno di questi con
competenze ed esperienze eterogenee che rimangono più o meno
nell'ombra per mancanza di visibilità, incisività e competitività
nei confronti di strutture più organizzate come possono essere
certe aziende informatiche (e non solo) che riescono ad avere
una fetta di mercato grazie a dei bravi commerciali, nonostante
spesso alcune di esse hanno dietro delle evidenti carenze
tecnico-informatiche...

Credo che certi informatici (tra cui mi ci metto anche io)
non riescono a raggiungere determinati obiettivi economici e
professionali nonostante le competenze tecniche in loro possesso,
se sapute sfruttare adeguatamente, potrebbero fare la differenza .

Devo dire però, che in effetti la zona geografica, può incidere
parecchio nelle proprie valutazioni... e nel mio caso credo che
vivere e lavorare in Sicilia incida non poco in tutto questo discorso.

>> Forse, questo mio modo di pensare potrebbe apparire come
>> improvvisazione, a me invece appare come il desiderio (poggiato
>> comunque su determinate basi) di prendere un po' di iniziativa
>> cercando di costruire qualcosa di serio, ponderato ed autonomo
>> insieme ad altri professionisti, senza stare ad aspettare che qualcuno
>> venga a cercarti per offrirti chissà quale opportunità.
>
> OK niente di male, il fatto e' che l'iniziativa e' successiva ad un'idea:
> se l'idea non e' valida anche avere tanta iniziativa non ti porta lontano.

Sono d'accordissimo... però penso anche che le idee possano venir
fuori discutendo in certi ambiti... e poi penso anche che molti di noi
informatici qui dentro abbiamo già delle buone idee in mente che forse
avrebbero bisogno soltanto di essere condivise, sviluppate e realizzate.

Riccardo
--


Alessandro Riolo

unread,
Dec 7, 2004, 5:16:12 AM12/7/04
to
Riccardo, from <ric...@softhome.net>,
in <news:41b5...@x-privat.org>, wrote:

> Penso però che certe idee (progetti) imprenditoriali possano


> (e forse dovrebbero) nascere senza alcuna commissione dietro.


In Italia? Se volessi ad esempio realizzare un progetto innovativo,
sviluppando qualcosa che non esiste, pure ammesso che si trovi chi ti
finanzi, come giustificheresti mai all'AdE che per un certo numero di
anni non hai fatturerato manco un copeco o poco più, pur avendo a
disposizione risorse umane e materiali ed pur usufruendo di servizi?

--
ale - http://www.sen.it
È in corso la CFV per per *it.comp.lang.csharp*, Si può leggere il
manifesto su news:it.news.annunci o news:it.news.votazioni

felice_pago

unread,
Dec 7, 2004, 5:36:07 AM12/7/04
to
Il 07 Dic 2004, 11:16, "Alessandro Riolo" <alessand...@sen.it> ha
scritto:
[cut]

> In Italia? Se volessi ad esempio realizzare un progetto innovativo,
> sviluppando qualcosa che non esiste, pure ammesso che si trovi chi ti
> finanzi, come giustificheresti mai all'AdE che per un certo numero di
> anni non hai fatturerato manco un copeco o poco piů, pur avendo a

> disposizione risorse umane e materiali ed pur usufruendo di servizi?

con le buste paga, con le fatture, con i rimborsi ecc. . .

figurati che con la scusa del R&D si "stornano" tantissimi
milioni, e pensa che quei milioni vengono conteggiati
come dedicata a R&D :(

quindi al danno da mancata ricerca, di quella che se ne fa',
molti soldi sono persino per fini "evasivi" !


felice_pago

Alessandro Riolo

unread,
Dec 7, 2004, 6:59:08 AM12/7/04
to
felice_pago, from <felic...@y.it>,

> Il 07 Dic 2004, 11:16, "Alessandro Riolo"
> <alessand...@sen.it> ha scritto:
> [cut]
>> In Italia? Se volessi ad esempio realizzare un progetto innovativo,
>> sviluppando qualcosa che non esiste, pure ammesso che si trovi chi ti
>> finanzi, come giustificheresti mai all'AdE che per un certo numero di

>> anni non hai fatturerato manco un copeco o poco più, pur avendo a


>> disposizione risorse umane e materiali ed pur usufruendo di servizi?
>
> con le buste paga, con le fatture, con i rimborsi ecc. . .

Non credo di essermi spiegato bene :-)
Tu hai un'idea innovativa, la brevetti, trovi gli ipotetici
finanziatori, soltanto che per tradurla nel prodotto o nel servizio
finale ti ci vogliono diciamo 5 anni.
Ti metti a lavorarci su con i tuoi collaboratori, compri materiale,
servizi, licenze, paghi regolarmente tutti i tuoi conti, ma non emetti
fatture (o peggio le emetti incidentalmente, magari sei invitato ad una
conferenza, magari una consulenza a qualche imprenditore amico) perché
in realtà tu stai creando qualcosa per poterla rivendere
successivamente. Quindi hai una struttura con 3-4 server, una decina di
workstation, una decina di dipendenti, qualche consulente e così via, il
progetto va avanti magnificamente, rispetti tutte le tue scadenze, ma
dopo 4 anni si presenta l'AdE (o la GdF), ti contesta che secondo loro
tu dovresti fatturare una cifra, che non hai mai fatturato, e sta a te
dimostrare il contrario.
Ora sì, tu sei in buona fede, ed alla fine riuscirai pure a convincerli,
ma nel frattempo quante energie e risorse dovrai sprecare inutilmente
per riuscirci?
Personalmente ritengo tutte le minimum tax, esplicite ed implicite che
siano, delle aberrazione fiscali, una vera e propria evasione da parte
dello Stato del suo obbligo costituzionale di equanimità fiscale.
Sistemi per combattere l'evasione fiscale ce ne potrebbero essere ben
altri.

Riccardo

unread,
Dec 7, 2004, 7:02:08 AM12/7/04
to
"Alessandro Riolo" <alessand...@sen.it> ha scritto nel messaggio
news:31lk8dF...@individual.net...

Non posso certo darti torto su questo argomento

> Ora sì, tu sei in buona fede, ed alla fine riuscirai pure a convincerli,
> ma nel frattempo quante energie e risorse dovrai sprecare inutilmente per
> riuscirci?
> Personalmente ritengo tutte le minimum tax, esplicite ed implicite che
> siano, delle aberrazione fiscali, una vera e propria evasione da parte
> dello Stato del suo obbligo costituzionale di equanimità fiscale. Sistemi
> per combattere l'evasione fiscale ce ne potrebbero essere ben altri.

Terrò in forte considerazione tutte queste tue giuste osservazioni.

Riccardo

felice_pago

unread,
Dec 7, 2004, 7:12:30 AM12/7/04
to
Il 07 Dic 2004, 12:59, "Alessandro Riolo" <alessand...@sen.it> ha
scritto:
[cut]

> dopo 4 anni si presenta l'AdE (o la GdF), ti contesta che secondo loro
> tu dovresti fatturare una cifra, che non hai mai fatturato, e sta a te
> dimostrare il contrario.

oddio non so', in percentuale, quante volte sia successo,
ma un'attivita' legale/trasparente si vede lontano un miglio,
ti rompono solo su "commissione" ;)

> Ora sì, tu sei in buona fede, ed alla fine riuscirai pure a convincerli,
> ma nel frattempo quante energie e risorse dovrai sprecare inutilmente
> per riuscirci?

beh qualcuno sta' chiedendo i danni all' AdE :)
e "coomittenti" delle visite varie !


> Personalmente ritengo tutte le minimum tax, esplicite ed implicite che
> siano, delle aberrazione fiscali, una vera e propria evasione da parte
> dello Stato del suo obbligo costituzionale di equanimità fiscale.
> Sistemi per combattere l'evasione fiscale ce ne potrebbero essere ben
> altri.

i quale hanno l'imperdonabile pregio di:
far pagare le tasse a tutti ?

bocciata !
:(


quando si parla di tasse e' un po' come la storia della
mafia/ndrangheta/camorrra/delinguenza organizzata
vivono di :
1- droga
2- prostituzione
3- altri "piccoli" introiti !

e chi sono i loro clienti principali ?
ma guarda un po' coloro che se ne lamentano :)

siamo complici dei nostri carnefici, e ce lamentiamo

Alessandro Riolo

unread,
Dec 7, 2004, 7:23:17 AM12/7/04
to

> i quale hanno l'imperdonabile pregio di:
> far pagare le tasse a tutti ?


Vent'anni fa' ti avrei dato ragione, oggi no. Credo di averne parlato
altre volte, per la piccola evasione (quella che vai a colpire con
Gerico), basterebbe permettere al cittadino di portare in detrazione
parte dell'IVA pagata (il 20% dell'imposta, cioé il 4% assoluto con
l'aliquota del 20%, dovrebbe spannometricamente bastare [*]) e
facilitargli la raccolta di questo credito tramite sistema telematico.
Dall'altro lato renderesti il sistema paese molto più efficiente.

felice_pago

unread,
Dec 7, 2004, 7:54:56 AM12/7/04
to
Il 07 Dic 2004, 13:23, "Alessandro Riolo" <alessand...@sen.it> ha
scritto:

> felice_pago, from <felic...@y.it>,
> in <news:217Z58Z14Z170Y1...@usenet.libero.it>, wrote:
>
> > i quale hanno l'imperdonabile pregio di:
> > far pagare le tasse a tutti ?
>
>
> Vent'anni fa' ti avrei dato ragione, oggi no. Credo di averne parlato
> altre volte, per la piccola evasione (quella che vai a colpire con
> Gerico),

troppi ne sento di gerico
a partire da un istituto di strozzini
un'applicazione bancaria
e quello della AdE , cosa sarebbe ?

> basterebbe permettere al cittadino di portare in detrazione
> parte dell'IVA pagata (il 20% dell'imposta, cioé il 4% assoluto con
> l'aliquota del 20%, dovrebbe spannometricamente bastare [*]) e
> facilitargli la raccolta di questo credito tramite sistema telematico.

forse non hai colto la sottile ironia ;-)

i primi a non voler pagare le tasse, sono proprio lorsignori !
ed i loro amici piu' "intimi"

se mi fai risarmiare il 4% di 1000, cos'e?
40 ?
ma il 20% di 1.000.000 sai e' una bella cifra.


ah quei tabulati lattaparm :)

n.n

unread,
Dec 7, 2004, 8:15:16 AM12/7/04
to
Si ok ma ora non fasciamoci la testa prima di averla rotta.
Se anche dopo 5 anni ti rompono e tu non hai fatturato nulla veramente
voglio vedere che vogliono.
Che lo dimostrino.

Il vero problema che non ho capito e' come campo 5 anni senza fatturare.

N

felice_pago

unread,
Dec 7, 2004, 8:21:47 AM12/7/04
to
Il 07 Dic 2004, 12:59, "Alessandro Riolo" <alessand...@sen.it> ha
scritto:
[cut]

> Tu hai un'idea innovativa, la brevetti, trovi gli ipotetici


> finanziatori, soltanto che per tradurla nel prodotto o nel servizio
> finale ti ci vogliono diciamo 5 anni.

il genio ?

colpo d'occhio e rapidita' di esecuzione !

Alessandro Riolo

unread,
Dec 7, 2004, 8:46:03 AM12/7/04
to
n.n, from <n...@libero.it>,

> Il vero problema che non ho capito e' come campo 5 anni senza
> fatturare.


Quello è il motivo per cui in Italia i privati non possono fare R&D,
almeno sul medio-lungo periodo. Attenzione, ci sono anche progetti
innovativi che si possono trasformare in qualcosa di concreto in pochi
mesi, ma ce ne sono tanti altri in cui c'è bisogno di anni, c'è poco da
fare.

Armando Daniele

unread,
Dec 8, 2004, 6:10:37 AM12/8/04
to
Ciao intervengo nei due messaggi che hai scritto

"Riccardo" ha scritto
> Non sarà che "idea balzana" sia passata a migliore vita ?
> ;)

"Riccardo" ha scritto


> Noto con dispiacere come le discussioni di questo newsgroup

> siano spesso "annacquate" ...


> Gli unici annunci di lavoro che arrivano qui dentro lasciano il
> tempo che trovano e provengono quasi sempre da [RM] e [MI].
> L'aria pesante e contagiosa di crisi professionale che si respira
> continuamente finisce con il convincere anche gli informatici
> più ottimisti (se ce ne sono) che la situazione è di assoluto stallo.

> ...

Non e' facile concretizzare le idee. Analizzate una per una hanno molti
aspetti validi e meriterebbero tanta fortuna. Ma non siamo piu' all'epoca
dei solai e dei garage, dove bastava molto entusiasmo per far decollare un
prodotto (che con un po' di Cu** faceva i suoi 5/6 mesi di profitto e poi
veniva clonato dalle grosse aziende imprenditoriali ;). Quello era l'alto
medioevo dell'informatica. Ora l'informatica sta vivendo un periodo
sucessivo a quello che tutti ricordiamo con nostalgia; qui in Italia sembra
di ripetere lo stesso errore dei nostri antenati che 1000 anni fa si sono
costruiti il loro feudo e non hanno saputo riconoscere una linea comune di
intervento (anche se sicuramente sembra ridicolo si puo' parlare di basso
medioevo dell'informatica ;).
Siamo alle soglie delle tecnologie piu' importanti, e l'unica cosa che siamo
in grado di fare e' di venderci ma la cosa che conta di piu' in questo
momento e fare del commercio!
In questo periodo sto pensando ad un'organizzazione che promuovi l'utilizzo
dell'informatica in tutte le discipline connesse.
Personalmente sento di portare avanti un discorso che definisco un po' alla
Don Chisciotte, in quanto consumo energie senza un tornaconto e sopratutto
rimango con l'incertezza che la visione non sia quella giusta. Ma cio' che
rende l'idea sempre piu' improbabile e' la ricerca di meccanismi che premino
la buona volonta' e sfavoriscano il monopolio. (a tutti i livelli anche
quello principale organizzativo che e' mantenuto in vita dalla libera
votazione degli associati e che prevede al massimo tre candidature sucessive
delle figure preposte).
I punti che ho portato avanti sin'ora riguardano:
- La ricerca della forma piu' adatta per identificare l'iniziativa
- La ricerca di un'obbiettivo che consenta a piu' persone di identificarsi
nello spirito dell'associazione
- La definizione logistica della struttura
- La scrittura dello statuto
- La registrazione formale
Con questi punti e' terminata la I° fase.
I punti che interessano II° Fase sono molto piu' complessi e dispendiosi:
- La ricerca dell'utenza iniziale
- La costruzione dei servizi da offrire
- la definizione di regole che rispettino le buone intenzioni della
struttura, di chi offre il servizio e di chi lo riceve.
- La promozione e la ricerca di finanziamenti
- La scelta di un layout della struttura
- La realizzazione del codice che identifichi il look scelto.
- L'operativita'.
La Fase III° iniziera' quando il sistema sara' sufficientemente collaudato e
prevede la diffusione in altre sedi del modello realizzato.

P.S.
Per adesso siamo solo alla fase:
(Oggetto:) Persone > Idee > Progetti
Tanti e soprattutto senza reddito

Distinti Saluti
Armando Daniele


Riccardo

unread,
Dec 8, 2004, 6:30:38 AM12/8/04
to
"Armando Daniele" <arm...@informaticaconsulting.net> ha scritto nel
messaggio news:NiBtd.478672$35.20...@news4.tin.it...

>
> Non e' facile concretizzare le idee.

E' vero

> Analizzate una per una hanno molti
> aspetti validi e meriterebbero tanta fortuna.

> Ma non siamo piu' all'epoca
> dei solai e dei garage, dove bastava molto entusiasmo per far decollare un
> prodotto (che con un po' di Cu** faceva i suoi 5/6 mesi di profitto e poi
> veniva clonato dalle grosse aziende imprenditoriali ;). Quello era l'alto
> medioevo dell'informatica.

Certamente il mondo in generale, e dunque anche quello informatico,
subisce dei cambiamenti che certe volte possono essere anche radicali.
Tuttavia, sono convinto che se si ha la fortuna di avere delle buone idee
e di saperle mettere in pratica, sia possibile creare qualcosa di
interessante
anche partendo da zero... a prescindere dalle mutate condizioni sociali,
del mercato, etc.

Si tratta di trovare un mercato per la propria idea, il target adatto, ecc.

Non credo nel concetto che se una cosa non l'hanno già fatta gli altri
allora evidentemente non è un'idea valida (leggi redditizia)... si tratta
di essere in grado di valutare l'effettiva validità di un'idea prima di
metterla in pratica e poi, successivamente, trovare il modo di farla
diventare redditizia.

> Ora l'informatica sta vivendo un periodo
> sucessivo a quello che tutti ricordiamo con nostalgia; qui in Italia
> sembra
> di ripetere lo stesso errore dei nostri antenati che 1000 anni fa si sono
> costruiti il loro feudo e non hanno saputo riconoscere una linea comune di
> intervento (anche se sicuramente sembra ridicolo si puo' parlare di basso
> medioevo dell'informatica ;).

> Siamo alle soglie delle tecnologie piu' importanti, e l'unica cosa che
> siamo
> in grado di fare e' di venderci ma la cosa che conta di piu' in questo
> momento e fare del commercio!

Purtroppo è innegabile quanto ciò sia importante... basta guardare le tante
aziende alla continua ricerca di commerciali e venditori.

Capisco perfettamente il discorso del "Don Chisciotte" e di tutte le
incertezze connesse... ma penso che chiunque abbia realizzato un
qualcosa di buono sia sempre passato da incertezze, dubbi e paure,
per poi uscirne più forte delle esperienze fatte e probabilmente con
la realizzazione di un qualcosa che prima credeva soltanto utopistico.

Tienici informati, magari ci sono diverse persone che potrebbero essere
interessate alla tua iniziativa e che, se ne avrai bisogno, potrebbero
contribuire in qualche modo alla buona riuscita della stessa.

In bocca al lupo,
Riccardo
--


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