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Intestazione di una lettera: una domanda

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Francesca Monacelli

unread,
Oct 26, 1999, 3:00:00 AM10/26/99
to
Su LANGIT qualche settimana fa e' stata brevemente discussa la questione se
l'incipit di una lettera indirizzata ad un uomo debba essere sempre Egregio
sig. xy, oppure se in considerazione
di rapporti semi-formali tra scrivente e destinatario (che pur dandosi del
Lei si usano toni amichevoli e confidenziali) sia piu' appropriato scrivere
Gentile Sig. xy.

La maggioranza delle voci vedeva nel Gentile signore la soluzione, ovvero la
mezza strada tra l'Egregio xy + Lei ed il Caro xy + tu. Io (forse
l'unica) credo che scrivere Gentile signore denoti semplicemente ignoranza
perché l'uso del termine Gentile e' una convenzione adottata per rivolgersi
ad una donna con pari valenza formale di Egregio.

Sarei molto grata se qualcuno che ne sa piu' di me mi desse qualche
delucidazione sulle eventuali recenti mutazioni delle convenzioni adottate
nella corrispondenza (soprattutto quella commerciale) in lingua italiana che
hanno sancito l'adozione di Gentile signore,
oppure mi desse un'idea di come impostare la propria corrispondenza
commerciale con controparti con le quali ci si da' un "mezzo-Lei".

Aspetto con grande interesse i vostri commenti
Saluti a tutti


Francesca Monacelli

Seb

unread,
Oct 26, 1999, 3:00:00 AM10/26/99
to

Francesca Monacelli wrote

> Sarei molto grata se qualcuno che ne sa piu' di me mi desse qualche
> delucidazione sulle eventuali recenti mutazioni delle convenzioni adottate
> nella corrispondenza (soprattutto quella commerciale) in lingua italiana
> che hanno sancito l'adozione di Gentile signore,
> oppure mi desse un'idea di come impostare la propria corrispondenza
> commerciale con controparti con le quali ci si da' un "mezzo-Lei".

Riporto l'inizio di una comunicazione ricevuta di recente da una grossa casa
editrice:

"Gentile Cliente,
la ringrazio per la sua richiesta, arrivata pochi giorni fa, attraverso la
quale ecc. ecc."

Boh? non so se questa citazione possa [eh , Mariu'? ^_^] contribuire a
dissipare i dubbi di come impostare la propria corrispondenza commerciale;
può [o bella! *_*], tuttavia, essere un ottimo modello.

:-))
Seb

Mariuccia Ruta

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to
"Seb" ha scritto:

> [...]


>
> Boh? non so se questa citazione possa [eh , Mariu'? ^_^]

Promosso, promosso, Seb. Bravissimo! (:^_^:)

>contribuire a dissipare i dubbi di come impostare
>la propria corrispondenza commerciale;

> puň [o bella! *_*], tuttavia, essere un ottimo modello. :-))
Beh?! Che c'č? :-)))

Passata la febbre?
^_^ Ciao ^_^
Mariuccia

Francesca Monacelli

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to
Immagino dalla tua risposta che tu, Seb, sia un uomo perché cliente di per
sé puo essere sia f. che m.

Comunque ho capito: dire Gentile Signore va bene.
Accetto e vi ringrazio pero' non prometto che lo usero'.

saluti
Francesca
Seb <scab...@tin.it> wrote in message news:7v4vgf$s8s$4...@nslave1.tin.it...


>
> Francesca Monacelli wrote
>
> > Sarei molto grata se qualcuno che ne sa piu' di me mi desse qualche
> > delucidazione sulle eventuali recenti mutazioni delle convenzioni
adottate
> > nella corrispondenza (soprattutto quella commerciale) in lingua italiana
> > che hanno sancito l'adozione di Gentile signore,
> > oppure mi desse un'idea di come impostare la propria corrispondenza
> > commerciale con controparti con le quali ci si da' un "mezzo-Lei".
>
> Riporto l'inizio di una comunicazione ricevuta di recente da una grossa
casa
> editrice:
>
> "Gentile Cliente,
> la ringrazio per la sua richiesta, arrivata pochi giorni fa, attraverso la
> quale ecc. ecc."
>

> Boh? non so se questa citazione possa [eh , Mariu'? ^_^] contribuire a


> dissipare i dubbi di come impostare la propria corrispondenza commerciale;

> può [o bella! *_*], tuttavia, essere un ottimo modello.
>
> :-))
> Seb
>
>

Roscio

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to
Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio <7v6cni$288m$1...@gazette.omnilink.net>...

>Immagino dalla tua risposta che tu, Seb, sia un uomo perché cliente di per
>sé puo essere sia f. che m.
>
>Comunque ho capito: dire Gentile Signore va bene.
>Accetto e vi ringrazio pero' non prometto che lo usero'.

No, non ci siamo.

Utilizzare "Gentile Cliente" è un ottimo sistema per evitare personalizzazioni
dovute al sesso o ridondanze del tipo "Gentile Signora / Egregio Signore",
ma apostrofare un "maschio" dandogli del "Gentile Signore" equivale a
definirlo "di dubbia virilità".

So che è sciocco, ma è così.

Quindi, NON usare nella corrispondenza commerciale l'espressione "Gentile Signore",
ma "Egregio Signore".

(mentre non si capisce perché una donna non può essere definita "egregia"...)

--
Er Roscio.


Francesca Monacelli

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to
Caro Roscio, allora sei con me.
Anch'io penso che sia sbagliato, anzi che denoti proprio ignoranza dire
"Gentile signor Arturo".

Pero' ho avuto tutta una mailing list contro e mi chiedevo se fossi io
invece a sbagliare.
D'altra parte e' pur vero che lo si vede in giro e allora il dubbio e' se si
tratta di una modificazione "naturale" dello stile e delle convenzioni
oppure se e' un uso scorretto degli stessi.
Mi fa piacere che almeno siamo in due...

E per il Gentile cliente ritengo che l'uso corretto sia "Gentile clientela".
L'uso per trasposizione del Gentile con il singolo cliente credo sia al
limite dell'accetabile.

saluti
Francesca

Roscio <job...@tin.it> wrote in message
news:7v6pms$bo0$1...@fe2.cs.interbusiness.it...

Antonio G.

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to

Roscio <job...@tin.it> wrote in message
7v6pms$bo0$1...@fe2.cs.interbusiness.it...

> ma apostrofare un "maschio" dandogli del "Gentile Signore" equivale a
> definirlo "di dubbia virilità".
>

Accidenti, non si finisce mai di imparare. Questa proprio non la sapevo!


emgipi

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to
 

emgipi

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to
Perchè la virilità in un maschio è nell'essere macho?
Buono a sapersi: ma non svalutaiamoci/vi.
emgipi

Antonio G.

unread,
Oct 27, 1999, 3:00:00 AM10/27/99
to

emgipi <emg...@tin.it> wrote in message 7v7lo2$llt$1...@nslave1.tin.it...

> Perchè la virilità in un maschio è nell'essere macho?

No. E preferisco comunque che pure gli uomini siano gentili, non solo le
donne, anche se alla lotteria NASCI&VINCI ho vinto casualmente l'attrazione
per il sesso femminile ;))

Ciao

Roscio

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio <7v7fi6$gfm$1...@gazette.omnilink.net>...

>Caro Roscio, allora sei con me.
>Anch'io penso che sia sbagliato, anzi che denoti proprio ignoranza dire
>"Gentile signor Arturo".

>Pero' ho avuto tutta una mailing list contro e mi chiedevo se fossi io
>invece a sbagliare.

>D'altra parte e' pur vero che lo si vede in giro e allora il dubbio e' se si
>tratta di una modificazione "naturale" dello stile e delle convenzioni
>oppure se e' un uso scorretto degli stessi.
>Mi fa piacere che almeno siamo in due...

Vedi, non è per fare "l'imparato" ma, avendo fatto ragioneria, ho studiato
anche come impostare "professionalmente" una lettera commerciale,
quindi posso dirti che NON è corretto scrivere "Gentile Signore" checché
ne pensino gli altri...


>E per il Gentile cliente ritengo che l'uso corretto sia "Gentile clientela".

Questo sarebbe vero se la lettera si rivolgesse alla clientela nella
sua interezza, ma volendo coinvolgere il "singolo" si cerca di
personalizzare al massimo la lettera. Le ditte che vogliono scrivere
ai propri clienti lettere "personalizzate" farebbero bene ad organizzare
la loro mailing-list in modo da comprendere nell'anagrafica del cliente
il titolo onorifico, il nome separato dal cognome, l'indirizzo e la città
di residenza, in modo da poter personalizzare una lettera commerciale
(ormai tutti i programmi di trattamento testi hanno una funzione di
"mailing-list) che si può presentare - ad esempio - così:

(le parole fra asterischi si intendono "variabili" prese dalla mailing-list)

*Egregio* *Dott.* *Antonio*,
Le confermiamo che il Suo regalo le verrà spedito in *via Pomerania 14*,
e siamo certi che esso susciterà le invidie dei suoi amici di *Forlì"...

oppure:

*Gentile* *Signora* *Luisa*,
Le confermiamo che il Suo regalo le verrà spedito in *corso Buenos Aires 30*,
e siamo certi che esso susciterà le invidie dei suoi amici di *Milano*...


>L'uso per trasposizione del Gentile con il singolo cliente credo sia al

>limite dell'accettabile.

A me, sinceramente, suona già male, anche se "giustificato" dal non
usare funzioni di "fusione", ma non scriverei mai né "Gentile Signore",
né "Egregia Signora".

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
emgipi ha scritto nel messaggio <7v7lo2$llt$1...@nslave1.tin.it>...

>Perché la virilità in un maschio è nell'essere macho?
>Buono a sapersi: ma non svalutiamoci/vi.
>emgipi


>
>> ma apostrofare un "maschio" dandogli del "Gentile Signore" equivale a
>> definirlo "di dubbia virilità".
>>
>Accidenti, non si finisce mai di imparare. Questa proprio non la sapevo!

Non ho detto di essere d'accordo con questa concezione, ho detto che è
opinione diffusa...

--
Er Roscio.


Francesca Monacelli

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
Caro Roscio,
sono veramente contenta di leggere la tua risposta cosi' circostanziata che,
come gia' detto, conforta, la mia tesi.

Saresti cosi' gentile da citarmi il riferimento bibliografico di un libro di
testo in uso a ragioneria che tratta il tema delle lettere commerciali.
Nota bene, non perche' non ti creda io, ma perche' vorrei fare un
riferimento specifico, oltre al "Roscio di it.c.l.i. m'ha detto che...", in
un controintervento su LANGIT.

Cordiali saluti,

Francesca


Roscio <job...@tin.it> wrote in message

news:7v931s$t3a$1...@fe2.cs.interbusiness.it...

magica

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
In <7v7lo2$llt$1...@nslave1.tin.it> "emgipi" scrive...

> Perchè la virilità in un maschio è nell'essere macho?
> Buono a sapersi: ma non svalutaiamoci/vi.

Svalutiamo-ci e anche -vi? Ma che significa?

Gian Carlo


Sent via Deja.com http://www.deja.com/
Before you buy.

magica

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
In <7v92qm$kha$1...@fe1.cs.interbusiness.it> "Roscio" scrive...

> Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio
<7v7fi6$gfm$1...@gazette.omnilink.net>...

>>Anch'io penso che sia sbagliato, anzi che denoti proprio


>>ignoranza dire "Gentile signor Arturo".

>>Pero' ho avuto tutta una mailing list contro e mi chiedevo
>>se fossi io invece a sbagliare.

>[...]NON è corretto scrivere "Gentile Signore" checché ne
>>pensino gli altri

>[...]Le ditte che vogliono scrivere ai propri clienti lettere


>"personalizzate" farebbero bene ad organizzare la loro
>mailing-list in modo da comprendere nell'anagrafica del
>cliente il titolo onorifico, il nome separato dal cognome,

>[...](le parole fra asterischi si intendono "variabili"
>prese dalla mailing-list)

> *Egregio* *Dott.* *Antonio*,

Grande. E perfezionabile. Ecco un possibile incipit perfezionato ed
espanso (cioe` senza piu` variabili):

Egvegio Bavone Pievgiovgio Vien Dal Mave

Gia` che personalizzano, i programmi possono anche commutare
automaticamente la "r" in "v", no? (-:

>>L'uso per trasposizione del Gentile con il singolo cliente
>>credo sia al limite dell'accettabile.

>A me, sinceramente, suona già male, anche se "giustificato"
>dal non usare funzioni di "fusione", ma non scriverei mai
>né "Gentile Signore", né "Egregia Signora".

Beh, le ditte che non possiedono la "fonderia" potrebbero sempre
scrivere:

Gentile o egregio cliente (scelga lei se si sente maschiaccio,
effeminato, femmina o virago)...

Come sono lontani i tempi in cui Dante scriveva "Tanto gentile e tanto
onesta pare" di Beatrice, ma anche "Biondo era e bello e di gentile
aspetto", senza preoccuparsi di cosa ne avrebbe pensato Manfredi.

magica

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
In <7v965o$2csd$1...@gazette.omnilink.net>...

..."Francesca Monacelli", ormai senza alcun ritegno, scrive...

> sono veramente contenta di leggere la tua risposta cosi'
> circostanziata che, come gia' detto, conforta, la mia tesi.

> Saresti cosi' gentile da citarmi [...]

Cosi` "gentile"? Cioe` cosi` "di dubbia virilita`", stando alla
definizione di Roscio? (-:

Volevi dire "saresti cosi` egregio", vero Francesca?

Per quanto non vedo nemmeno che cosa possa trovarci di buono un maschio
nel sentirsi chiamare egregio, cioe` "tirato fuori dal gregge". Sentirsi
dare della pecora non mi sembra poi cosi` bello. (-:

Gian "Er Pecora"? Carlo

Roscio

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio <7v965o$2csd$1...@gazette.omnilink.net>...

>Caro Roscio,


>sono veramente contenta di leggere la tua risposta cosi' circostanziata che,
>come gia' detto, conforta, la mia tesi.


Ti ringrazio.


>Saresti cosi' gentile da citarmi il riferimento bibliografico di un libro di
>testo in uso a ragioneria che tratta il tema delle lettere commerciali.
>Nota bene, non perche' non ti creda io, ma perche' vorrei fare un
>riferimento specifico, oltre al "Roscio di it.c.l.i. m'ha detto che...", in
>un controintervento su LANGIT.

Purtroppo è passato "qualche" anno da quando mi sono diplomato,
ed anche facendo delle ricerche su internet non ho trovato niente.

Puoi però tranquillamente andare in una libreria specializzata in
testi scolastici e farti dare qualche titolo (puoi anche consultarlo
velocemente e verificare quello che ti dico...), oppure rivolgerti
alla libreria di qualche istituto tecnico commerciale o ancora,
a qualche amico che ha un ragazzo che fa ragioneria...

--
Er Roscio.


Seb

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to

Francesca Monacelli wrote

> Anch'io penso che sia sbagliato, anzi che denoti proprio ignoranza dire
> "Gentile signor Arturo".
>
> Pero' ho avuto tutta una mailing list contro e mi chiedevo se fossi io
> invece a sbagliare.

> D'altra parte e' pur vero che lo si vede in giro e allora il dubbio e' se
> si tratta di una modificazione "naturale" dello stile e delle convenzioni
> oppure se e' un uso scorretto degli stessi.

Alla voce "gentile" lo Zingarelli riporta:
"*gentile signore, signora, signorina*, consueta formalità di cortesia nella
soprascritta delle lettere".

> E per il Gentile cliente ritengo che l'uso corretto sia "Gentile
> clientela".

> L'uso per trasposizione del Gentile con il singolo cliente credo sia al

> limite dell'accetabile.

"Clientela" è nome collettivo.
Scrivere "Alla gentile clientela" ha senso se vuoi comunicare
un'informazione di carattere generale valida per tutti i clienti... ma sa di
burocratese.

"Gentile cliente" è più diretto e isola il singolo dal plancton commerciale.

Un'azienda moderna che mostri attenzione verso la propria clientela, con gli
strumenti informatici a disposizione: programmi di scrittura integrati a
ottimi database, renderà ulteriormente meno impersonale la
comunicazione scrivendo "Gentile signor Seb" o "Gentile signora Monacelli";
che ha, sì, il sapore di una presa in giro, ma almeno è ben condita.

Seb


Roscio

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
magica ha scritto nel messaggio <7v9gaa$o2i$1...@nnrp1.deja.com>...

>
>> Saresti cosi' gentile da citarmi [...]
>
>Cosi` "gentile"? Cioe` cosi` "di dubbia virilita`", stando alla
>definizione di Roscio? (-:


Acc... questa mi era sfuggita !... Hai ragione !... :-))))))))))))))

--
Er Roscio.
(ma la definizione non č mia !... )

Francesca Monacelli

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
buona battuta, pero'un conto e' l'intestazione un conto e' il testo.
spero che su questo siamo tutti d'accordo.
F.
magica <macc...@my-deja.com> wrote in message
news:7v9gaa$o2i$1...@nnrp1.deja.com...

> In <7v965o$2csd$1...@gazette.omnilink.net>...
>
> ..."Francesca Monacelli", ormai senza alcun ritegno, scrive...
>
> > sono veramente contenta di leggere la tua risposta cosi'
> > circostanziata che, come gia' detto, conforta, la mia tesi.
>
> > Saresti cosi' gentile da citarmi [...]
>
> Cosi` "gentile"? Cioe` cosi` "di dubbia virilita`", stando alla
> definizione di Roscio? (-:
>

Francesca Monacelli

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
si, certo. il problema e' che abitando in Germania non mi e' facile reperire
un testo del genere.

non importa


Francesca
Roscio <job...@tin.it> wrote in message

news:7v999d$2e5$1...@fe1.cs.interbusiness.it...


> Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio
<7v965o$2csd$1...@gazette.omnilink.net>...
>
> >Caro Roscio,

> >sono veramente contenta di leggere la tua risposta cosi' circostanziata
che,
> >come gia' detto, conforta, la mia tesi.
>
>

Mariuccia Ruta

unread,
Oct 28, 1999, 3:00:00 AM10/28/99
to
Gian Carlo_magica ha scritto:

> In <7v965o$2csd$1...@gazette.omnilink.net>...
> ..."Francesca Monacelli", ormai senza alcun ritegno, scrive...

> > sono veramente contenta di leggere la tua risposta cosi'
> > circostanziata che, come gia' detto, conforta, la mia tesi.

> > Saresti cosi' gentile da citarmi [...]
> Cosi` "gentile"? Cioe` cosi` "di dubbia virilita`", stando alla
> definizione di Roscio? (-:

> Volevi dire "saresti cosi` egregio", vero Francesca?

E poi si parla di pedanti, eh?! :-)))
Però ... era sfuggito anche a me, questo particolare "delizioso"^_^.

> Gian "Er Pecora"? Carlo

*+*+*+*+*+*+*+*
:-)))))))))))))))))))))))
Mariucciaridens


Giovanni Drogo

unread,
Oct 29, 1999, 3:00:00 AM10/29/99
to
On Thu, 28 Oct 1999, magica wrote:
> Egvegio Bavone Pievgiovgio Vien Dal Mave

Ma non era egvegio bavone Pievgiovgio Sevbelloni Mazzanti Vien Dal Mave ?

--
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Giovanni Drogo

unread,
Oct 29, 1999, 3:00:00 AM10/29/99
to
On Thu, 28 Oct 1999, magica wrote:

> nel sentirsi chiamare egregio, cioe` "tirato fuori dal gregge". Sentirsi

In russo esiste una espressione "molodez sredi ovez" (si legge maladie'z
sriedi' avie'z) che vuol dire : bravo! in mezzo alle pecore (molodez e' una
espressione di apprezzamento, per questo ho messo il punto esclamativo dopo
"bravo!"), per indicare appunto uno che "emerge" dal pecorume.

magica

unread,
Oct 29, 1999, 3:00:00 AM10/29/99
to
In <Pine.OSF.4.20.991029...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it>

Giovanni Drogo <dr...@rn.bastiani.it> wrote:
> On Thu, 28 Oct 1999, magica wrote:

>> nel sentirsi chiamare egregio, cioe` "tirato fuori
>> dal gregge".

> In russo esiste una espressione "molodez sredi ovez"


> (si legge maladie'z sriedi' avie'z) che vuol dire :
> bravo! in mezzo alle pecore (molodez e' una espressione
> di apprezzamento, per questo ho messo il punto esclamativo
> dopo "bravo!"), per indicare appunto uno che "emerge" dal
> pecorume.

Infatti questo e` anche il significato originale italiano. Ma anche
gentile, da gens, e` una persona nobile, e quindi che emerge dalle
altre.

Gian Carlo

magica

unread,
Oct 29, 1999, 3:00:00 AM10/29/99
to
In <7v9vfh$cv1$1...@gazette.omnilink.net> "Francesca Monacelli" scrive...

> buona battuta, pero'un conto e' l'intestazione un conto
> e' il testo. spero che su questo siamo tutti d'accordo.

Io non lo sono.

Intanto "gentile", di per se', non ha connotazioni negative, in
italiano, in nessuno dei significati che puo` assumere.

Che non venisse (o tuttora non venga) usato nelle intestazioni delle
lettere e` un'altra faccenda. Un conto sono gli usi, un conto i
significati.

E anche mi sembra lambiccato sostenere che "gentile signore" insinui il
significato di effeminatezza, "gentile cliente" (se riferito a un uomo)
un po' meno, e "gentile clientela" addirittura non lo insinui per
niente.

Ciao.

Francesca Monacelli

unread,
Oct 31, 1999, 2:00:00 AM10/31/99
to
Certo che un uomo puo' (anze deve) essere gentile. Mi riferivo solamente al
fatto che usare nel testo gentile o altro aggettivo per caratterizzare
chicchessia sta alla scelta dello/a scrivente in funzione di cosa intende
comunicare, mentre in una intestazione di una lettera si adottano delle
convenzioni il cui significato e' stigmatizzato. Se scrivo, ad esempio,
Spettabile Ditta xy e' perché si usa cosi', come del resto si augura Buon
Natale e non Gioioso Natale.

Comunque mi pare che il caso sia risolto a mio sfavore perché (come scrive
Seb):


>Alla voce "gentile" lo Zingarelli riporta:
>"*gentile signore, signora, signorina*, consueta formalità di cortesia
nella
>soprascritta delle lettere".

Evidentemente tra i tempi di scuola del Roscio (e anche i miei) ed oggi deve
essere intervenuto un cambiamento nell'uso della lingua italiana in materia
di corrispondenza commerciale che rende possibile l'incipit "Gentile signor
Arturo". Tale uso e' riconosciuto dallo Zingarelli e pace.

Cari saluti a tutti
Gentil Francesca

magica <macc...@my-deja.com> wrote in message

news:7vc0ad$hsd$1...@nnrp1.deja.com...

Francesca Monacelli

unread,
Oct 31, 1999, 2:00:00 AM10/31/99
to

Giovanni Drogo

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to
On Sun, 31 Oct 1999, Francesca Monacelli wrote:

> Certo che un uomo puo' (anze deve) essere gentile. Mi riferivo solamente al

mah ... sull'"egregio signore / gentile signora" mi viene in mente che in
tedesco i signori sono [molto] rispettati o onorati ([sehr] geehrter Herr) e
le signore sono graziose (gnaedige Frau).

Vedendo in giro per Milano il manifesto di una mostra al museo
Bagatti-Valsecchi dal titolo " ...rispettabilissimo Goethe ..., caro Hayez
..., adorato Thorvaldsen ...", che ovviamente sono delle intestazioni di
lettere, presumo in lingua originale ... mi sorge il dubbio, come sono i
signori in danese ?

Roscio

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to
Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio <7vh5m0$299b$1...@gazette.omnilink.net>...

>Comunque mi pare che il caso sia risolto a mio sfavore perché
>(come scrive Seb):
>
>>Alla voce "gentile" lo Zingarelli riporta:
>>"*gentile signore, signora, signorina*, consueta formalità di cortesia
>>nella soprascritta delle lettere".
>
>Evidentemente tra i tempi di scuola del Roscio (e anche i miei) ed oggi deve
>essere intervenuto un cambiamento nell'uso della lingua italiana in materia
>di corrispondenza commerciale che rende possibile l'incipit "Gentile signor
>Arturo". Tale uso e' riconosciuto dallo Zingarelli e pace.


Ti faccio notare che "lettere" non implica "commerciali"...

Quindi la mia "tesi" continua ad essere valida:

si potrà anche scrivere "Gentile signor Pippo," nella corrispondenza
"ordinaria", ma - lo ripeto - non è in uso scrivere "Gentile signore,"
per quanto riguarda la corrispondenza "commerciale".

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to

Heidrun Aschacher

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to
On Tue, 2 Nov 1999 10:28:42 +0100, Giovanni Drogo
<dr...@rn.bastiani.it> wrote:
>mah ... sull'"egregio signore / gentile signora" mi viene in mente che in
>tedesco ... le signore sono graziose (gnaedige Frau).

Non si usa piů.

Heidi

Giovanni Drogo

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to
On Tue, 2 Nov 1999, Heidrun Aschacher wrote:

> >tedesco ... le signore sono graziose (gnaedige Frau).
>

> Non si usa più.

E cosa si usa ? (non OT fino a creazione di iclt ...)

Heidrun Aschacher

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to
On Tue, 2 Nov 1999 16:38:57 +0100, Giovanni Drogo
<dr...@rn.bastiani.it> wrote:
>> >tedesco ... le signore sono graziose (gnaedige Frau).
>>
>> Non si usa più.
>
>E cosa si usa ? (non OT fino a creazione di iclt ...)

(Sehr) geehrte Frau ...

Heidi

Seb

unread,
Nov 2, 1999, 3:00:00 AM11/2/99
to

Roscio wrote

> Francesca Monacelli ha scritto


> >Comunque mi pare che il caso sia risolto a mio sfavore perché
> >(come scrive Seb):
> >
> >>Alla voce "gentile" lo Zingarelli riporta:
> >>"*gentile signore, signora, signorina*, consueta formalità di cortesia
> >>nella soprascritta delle lettere".
> >
> >Evidentemente tra i tempi di scuola del Roscio (e anche i miei) ed oggi
> >deve essere intervenuto un cambiamento nell'uso della lingua italiana
> >in materia di corrispondenza commerciale che rende possibile l'incipit
> >"Gentile signor Arturo". Tale uso e' riconosciuto dallo Zingarelli e
pace.
>
> Ti faccio notare che "lettere" non implica "commerciali"...
> Quindi la mia "tesi" continua ad essere valida:
>
> si potrà anche scrivere "Gentile signor Pippo," nella corrispondenza
> "ordinaria", ma - lo ripeto - non è in uso scrivere "Gentile signore,"
> per quanto riguarda la corrispondenza "commerciale".

Altri esempi freschi freschi di posta:

Mi scrive un avvocato, annunciandomi rogne, con:
Gent. Sig.
SEB

La banca mi comunica, gongolante, i miei instingibili rossi con:
Gent.mo Sig.
SEB

La palestra bussa a soldi con:
Gent.le Sig.
SEB

Eh ma questi ultimi mi sentiranno: ma come? tutti quei soldi e invece di un
virile Egr. Tarzan SEB, un frou frou Gent.le per femminucce? ah se mi
sentiranno, già mi batto i pugni sul petto.

Seb


magica

unread,
Nov 3, 1999, 3:00:00 AM11/3/99
to
In <7vnlac$jol$1...@nslave2.tin.it> "Seb" scrive...

> La banca mi comunica, gongolante, i miei instingibili
> rossi con:
> Gent.mo Sig.
> SEB

> La palestra bussa a soldi con:
> Gent.le Sig.
> SEB

> Eh ma questi ultimi mi sentiranno: ma come? tutti quei soldi
> e invece di un virile Egr. Tarzan SEB, un frou frou Gent.le
> per femminucce? ah se mi sentiranno, già mi batto i pugni sul
> petto.

Seb, io mi farei sentire anche dalla banca che ci e` andata giu`
pesante: il superlativo non si usa neanche con le donne. (-:

Vitt

unread,
Nov 3, 1999, 3:00:00 AM11/3/99
to
Seb nel messaggio <7vnlac$jol$1...@nslave2.tin.it> ha scritto:


>Altri esempi freschi freschi di posta:
>
>Mi scrive un avvocato, annunciandomi rogne, con:
>Gent. Sig.
>SEB
>

>La banca mi comunica, gongolante, i miei instingibili rossi con:
>Gent.mo Sig.
>SEB
>
>La palestra bussa a soldi con:
>Gent.le Sig.
>SEB

Sono scritte sa mano?
Sono scritte a macchina?
Se rispondete no alle prime due domande, ci sono buone probabilità che siano
scritte al computer, utilizzando magari formati standard.
Ma allora perche' Gent. Sig. anziche' Gentile Signore?
ecc. ecc. ecc.
--
Vitt
il primo scemotto che passa

magica

unread,
Nov 3, 1999, 3:00:00 AM11/3/99
to
In <83UfOBJndqrUFR...@4ax.com> Vitt scrive...

> Ma allora perche' Gent. Sig. anziche' Gentile Signore?
> ecc. ecc. ecc.

La piu` bella comqunue e` Gent.le Sig.: l'utilita` del punto in Gent.le
davvero e` incomprensibile.

Giovanni Drogo

unread,
Nov 3, 1999, 3:00:00 AM11/3/99
to
On Wed, 3 Nov 1999, Vitt wrote:
> Ma allora perche' Gent. Sig. anziche' Gentile Signore?

perche' e' ambivalente, va bene sia per i gentili signori che per le gentili
signore.

Questo per evitare quelle cose che fanno i compilatori di indirizzari. Noi una
volta in istituto ricevemmo la pubblicita' di un venditore di enciclopedia
indirizzata a :

"gentile famiglia Osmica Istituto di Fisica C"


Seb

unread,
Nov 3, 1999, 3:00:00 AM11/3/99
to

Vitt wrote

> Sono scritte sa mano?
> Sono scritte a macchina?

> Se rispondete no alle prime due domande, ci sono buone probabilitą che


> siano scritte al computer, utilizzando magari formati standard.

Scritte al computer, sicuramente.
Ma questa circostanza conferma che la distinzione tra Gentile ed Egregio č
entrata in disuso preferendo la prima forma, se non altro per comoditą.
Perņ mi viene a mente un particolare, non trascurabile: l'Egregio Lei di
totņesca memoria; effettivamente definire qualcuno "egregio" potrebbe avere
un retrogusto di sfottņ.

Seb


Francesca Monacelli

unread,
Nov 4, 1999, 3:00:00 AM11/4/99
to
Scusa ma Signora si abbrevia Sig.ra e non Sig., quello e' Signore.

Insomma queste intestazioni le si scrive secondo comeci si sveglia la
mattina.

saluti
Francesca

Giovanni Drogo <dr...@rn.bastiani.it> wrote in message
news:Pine.OSF.4.20.991103...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it...

Paolo Bonardi

unread,
Nov 4, 1999, 3:00:00 AM11/4/99
to

Francesca Monacelli ha giustamente sottolineato:

> Scusa ma Signora si abbrevia Sig.ra e non Sig., quello e' Signore.
>
> Insomma queste intestazioni le si scrive secondo comeci si sveglia la
> mattina.

Sě, Francesca, ma ormai, purtroppo, viviamo in un'epoca in cui tutto viene
demasculinizzato e defemminilizzato.
Hai notato l'uso che ultimamente si fa dei cognomi di persone note? Una volta
sul Corriere si leggeva "La Deledda srisse che..."; adesso si legge "Deledda
scrisse che...". E io non capisco piů chi sia uomo o donna, non capisco piů chi
č sig. e chi č sig.ra chi avvocato e chi avvocata o avvocatessa. L'altro giorno
in televisione una avvocatessa asserě di dovere essere appellata avvocato (anche
se dal latino dovrebbe derivare ad vocata...).
Francesca: i tempi son piů veloci dei cervelli?

Paolo


emgipi

unread,
Nov 4, 1999, 3:00:00 AM11/4/99
to

Ma l'uso dell'articolo davanti ai cognomi "importanti" era un uso toscano
della lingua. Non č che al giorno d'oggi l'italiano sta assumendo un
andamento "proprio" e nuovo rispetto alle diatribe del passato, e si
modella, come č ovvio, sulla lingua parlata dai gruppi economicamente
predominanti?
emgipi

Paolo Bonardi <paol...@tin.it> wrote in message 38217B03...@tin.it...

Francesca Monacelli

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to
Va bene mi arrendo: l'Egregio sta andando in disuso!

Dando alla questione una lettura socio-antropo-tecnologica si evince che:
stante l'attuale valorizzazione delle componenti "femminili" del carattere e
personalita' maschili;
stante la tipizzazione buffoncesca del termine "Egregio Lei";
stante il fervente lavoro di pulizia linguistica operato dai software per la
corrispondenza aziendale

si decreta l'andata in disuso del termine Egregio signore e si plaude
l'avvento di Gentile come appellativo per il sesso maschile e femminile (e
ci fa pure rima).

cari gentili amici vi saluto, per ora...

Francesca


Paolo Bonardi <paol...@tin.it> wrote in message

news:38217B03...@tin.it...

Roscio

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to
Seb ha scritto nel messaggio <7vnlac$jol$1...@nslave2.tin.it>...

>Altri esempi freschi freschi di posta:
>
>Mi scrive un avvocato, annunciandomi rogne, con:
>Gent. Sig.
>SEB
>
>La banca mi comunica, gongolante, i miei instingibili rossi con:
>Gent.mo Sig.
>SEB
>
>La palestra bussa a soldi con:
>Gent.le Sig.
>SEB

Ehm... sicuramente mi dirai che la mia replica è "tirata",
che cerco di arrampicarmi sugli specchi, ma non hai
notato che i tre casi citati sono tutti di gente che ha
il massimo interesse a "calmarti", ad "ingentilirti"
per ottenere il suo scopo ?... :-)))))))))))))))))))))))

Non dico altro.

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to
Giovanni Drogo ha scritto nel messaggio ...

>> Ma allora perche' Gent. Sig. anziche' Gentile Signore?
>
>perche' e' ambivalente, va bene sia per i gentili signori che per le gentili
>signore.
>
>Questo per evitare quelle cose che fanno i compilatori di indirizzari. Noi una
>volta in istituto ricevemmo la pubblicita' di un venditore di enciclopedia
>indirizzata a :
>
> "gentile famiglia Osmica Istituto di Fisica C"

Vorrei spezzare "un'arancia" (è più facile... :-))) a favore
dei programmatori di programmi di trattamento testi:

non sono i "compilatori" di indirizzari a creare queste schifezze,
ma i beceri dattilografi incaricati della loro compilazione
(o ti riferivi a loro ?...). Qualunque programma di trattamento
testi da due soldi ti permette di creare una mailing-list che,
oltre a nome, cogmome e indirizzo, può benissimo contenere
il "titolo", il sesso e qualunque cosa ti possa servire per personalizzare
come si deve una lettera !!!...

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to
emgipi ha scritto nel messaggio <7vs4rs$cf2$1...@nslave1.tin.it>...

>
>Ma l'uso dell'articolo davanti ai cognomi "importanti" era un uso toscano
>della lingua. Non è che al giorno d'oggi l'italiano sta assumendo un

>andamento "proprio" e nuovo rispetto alle diatribe del passato, e si
>modella, come è ovvio, sulla lingua parlata dai gruppi economicamente
>predominanti?


Non credo che Paolo intendesse questo. Anche in quel di Milano
si usa dire "la Pandolfi", ma si dice anche "il Pandolfi" se si parla
di un maschio...

Invece nella lingua scritta (dai giornalisti) si discrimina dicendo
"la Deledda ha scritto", se si tratta di una femmina, e "Eco ha scritto"
se si tratta di un maschio.

--
Er Roscio.


Roscio

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to
Francesca Monacelli ha scritto nel messaggio <7vrk84$1lvq$1...@gazette.omnilink.net>...

>Scusa ma Signora si abbrevia Sig.ra e non Sig., quello e' Signore.
>
>Insomma queste intestazioni le si scrive secondo come ci si sveglia la
>mattina.

NO, NO E POI NO !!!... Torno a ripetere che questo è il comportamento di chi
NON CONOSCE la materia !!! Sarebbe come legittimare l'uso di "stazzione"
e "squola" solo perché esiste gente che non sa come si scrive in italiano !!!

Ultimamente poi, è uscita fuori l'abbreviazione "Sig.a" per indicare una
"signora o signorina", senza specificare lo stato civile !!!...
(scopiazzato dall'inglese "Ms." che ha sostituito "Mrs." e "Miss")

--
Er Roscio.


Antonio G.

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to

Francesca Monacelli <f.mon...@frankfurt.netsurf.de> wrote in message
7vuvbt$7pd$1...@gazette.omnilink.net...

>
> si decreta l'andata in disuso del termine Egregio signore e si plaude
> l'avvento di Gentile come appellativo per il sesso maschile e femminile (e
> ci fa pure rima).
>
Va benissimo pure "Caro Lei", naturalmente. :)


emgipi

unread,
Nov 5, 1999, 3:00:00 AM11/5/99
to

Paolo saprà ben dire ciò che ha scritto; io ho letto "Hai notato l'uso che

ultimamente si fa dei cognomi di persone note? Una volta
sul Corriere si leggeva "La Deledda srisse che..."; adesso si legge "Deledda
scrisse che...". E io non capisco più chi sia uomo o donna, non capisco più
chi
è sig. e chi è sig.ra chi avvocato e chi avvocata o avvocatessa." dove la
preoccupazione principale pare sia stabilire se si sta parlando di qualcuno
o di qualcuna.
Il problema, comunque, dell'uso dell'articolo davanti ai nomi propri esiste.
emgipi


Roscio <job...@tin.it> wrote in message
7vv6sg$cc1$2...@fe1.cs.interbusiness.it...

gi@der

unread,
Nov 6, 1999, 3:00:00 AM11/6/99
to
Nel fatidico <Fri, 5 Nov 1999 19:07:28 +0100>, l'incauto <Roscio> con il
messaggio <Re: l'uso dell'articolo determinativo con i cognomi.> aumento`
consapevolmente l'entropia del sistema <it.cultura.linguistica.italiano>:

> Invece nella lingua scritta (dai giornalisti) si discrimina dicendo
> "la Deledda ha scritto", se si tratta di una femmina, e "Eco ha scritto"
> se si tratta di un maschio.

Insomma "l'Eco ha scritto"... al piu` *ha riflesso qualcun altro*; ma non
lui non sarebbe d'accordo, preferirebbe un *ha riflettuto*. ^_^

--

gi@der [< was it a cat I saw >] (L. Carroll)

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Per le bizzarrie dei news-server un eventuale reply anche
in e-mail e` gradito:

E-mail: giader(at)linuxfan.com {Giacomo Delre}
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Francesca Monacelli

unread,
Nov 6, 1999, 3:00:00 AM11/6/99
to
Caro Roscio,
apprezzo il tuo fervore ma devi capire che se una lingua e' viva cambia
adeguandosi agli usi e costumi della gente. Se siamo solo io e te a dire che
Egregio e' l'unico appellativo possobile per signore mi sa che dobbiamo
arrenderci all'evidenza che questo termine, come tante altre cose della
nostra lingua, e' in fase di trasformazione.

Che tale abbandono ci (a me e a te) lasci con la bocca amara non vuol dire
che non sia cosi'. Io comunque non scrivero' mai Gentile signore, almeno
questo diritto me lo tengo.

Francesca

Roscio <job...@tin.it> wrote in message

news:7vv6se$cc1$1...@fe1.cs.interbusiness.it...

Giovanni Drogo

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to
On Fri, 5 Nov 1999, Roscio wrote:

> Non credo che Paolo intendesse questo. Anche in quel di Milano
> si usa dire "la Pandolfi", ma si dice anche "il Pandolfi" se si parla
> di un maschio...

S'erum in quater col Padula, el Rodolfo, el Gaina e poo mi ...

magica

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to
In <Pine.OSF.4.20.99110...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it>
Giovanni Drogo scrive...

> On Fri, 5 Nov 1999, Roscio wrote:

>> Anche in quel di Milano si usa dire "la Pandolfi", ma
>> si dice anche "il Pandolfi" se si parla di un maschio...

> S'erum in quater col Padula, el Rodolfo, el Gaina e poo mi ...

Beh, ma questi sono nomi o soprannomi (coi quali, se ben ricordo, in
italiano l'articolo non andrebbe usato); non cognomi.

Paolo Bonardi

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to

magica ha scritto:

> In <Pine.OSF.4.20.99110...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it>
> Giovanni Drogo scrive...
> > On Fri, 5 Nov 1999, Roscio wrote:
>
> >> Anche in quel di Milano si usa dire "la Pandolfi", ma
> >> si dice anche "il Pandolfi" se si parla di un maschio...
>
> > S'erum in quater col Padula, el Rodolfo, el Gaina e poo mi ...
>
> Beh, ma questi sono nomi o soprannomi (coi quali, se ben ricordo, in
> italiano l'articolo non andrebbe usato); non cognomi.
>
> Gian Carlo

Mmhhh.... su una tomba nel mio paese di origine (vicino al lago di
Lugano) l'epigrafe riporta nome e cognome del de cuius e, sotto, il
soprannome: "el ragn".

Paolo

Giovanni Drogo

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to
On Mon, 8 Nov 1999, magica wrote:

> > S'erum in quater col Padula, el Rodolfo, el Gaina e poo mi ...
>
> Beh, ma questi sono nomi o soprannomi (coi quali, se ben ricordo, in
> italiano l'articolo non andrebbe usato); non cognomi.

Beh Rodolfo sara' anche un nome, ma di persone che di cognome fanno Padula e
Gallina ne conosco un paio. Anche se non sono

...quater amis, quater malnat
vegnu' su insema cumpagni di gat

Ferdinando Chiodo

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to
On Mon, 8 Nov 1999 15:36:22 +0100, Giovanni Drogo wrote:

>> > S'erum in quater col Padula, el Rodolfo, el Gaina e poo mi ...
>>

>Beh Rodolfo sara' anche un nome, ma di persone che di cognome fanno Padula e
>Gallina ne conosco un paio.

E io conosco invece uno che di cognome fa Rodolfo. Conosco di fama
ovviamente Vincenzo Padula, Giacinto Gallina e Gallo Gallina (= il
primo illustratore dei Promessi Sposi).
Ciao
Ferdinando

Vitt

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to
Giovanni Drogo nel messaggio
<Pine.OSF.4.20.99110...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it> ha
scritto:

>
>> Non credo che Paolo intendesse questo. Anche in quel di Milano


>> si usa dire "la Pandolfi", ma si dice anche "il Pandolfi" se si parla
>> di un maschio...
>

>S'erum in quater col Padula, el Rodolfo, el Gaina e poo mi ...

Quater terun, quater malnatt: perciň non fanno testo!
:-)

Vitt

unread,
Nov 8, 1999, 3:00:00 AM11/8/99
to
Giovanni Drogo nel messaggio
<Pine.OSF.4.20.99110...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it> ha
scritto:

>...quater amis, quater malnat
>vegnu' su insema cumpagni di gat

Io mi ricordavo erroneamente terun anziche' amis, quindi la conclusione del
mio messaggio nel filun (?!) vale solo a metà.

Margherita

unread,
Nov 10, 1999, 3:00:00 AM11/10/99
to
Ma eco e' femminile!!!!!!!!!!!!!
Margherita

----------
Nell'articolo <slrn8275e7.2...@mintaka.orion.gal>, Atten...@Email.Nella.Signature (gi@der) è stato scritto:

Margherita

unread,
Nov 10, 1999, 3:00:00 AM11/10/99
to
Roscio, amico mio sconosciuto.............sono con te e dimmi, dimmi hai mai visto Dr.
invece di Dott.?????????????
Orrore!
Colonialismo linguistico!!!!!!!
Margherita

Francesca, noto che tu, nonostante le "mode" stai ancora insistendo a salvare l'italiano. Complimenti.
Pero'................hai ragione nel dire che se una Lingua e' viva cambia adeguandosi agli usi e costumi......ma non "della gente" bensi' del Popolo che la parla. C'e' differenza credimi.
L'evoluzione mi va bene per cui, se mia nonna diceva sottana io dico gonna e se mio nonnno diceva calzoni, io dico pantaloni.
Se mio zio diceva apparecchio io dico aereo e se mia zia diceva pellicola (giusto per l'esattezza) io, nonostante  sappia perfettamente che film altro non e' che F.I.L.M. ovvero la sigla che si usava per indicare la Ferrania (prima produttrice di pellicole cinematografiche), dico film.
Ma che diamine, pero' mi rifiuto di parlare di evoluzione quando un incontro diventa meeting, una conferenza stampa diventa breefing, un bilancio diventa budget e un affare diventa business.
Mi viene l'orticaria se il latino patrocinatore (sponsor) lo mettiamo al plurale come sponsors!!!!!!!!!! Concludo con media pronunciato midia!!!!!!
Un po' di moderazione cavoli!
Ti abbraccio
Margherita




----------
Nell'articolo <801hm8$mra$1...@gazette.omnilink.net>, "Francesca Monacelli" <f.mon...@frankfurt.netsurf.de> è stato scritto:

carla

unread,
Nov 10, 1999, 3:00:00 AM11/10/99
to
E che ne dite dell'uso di curriculum anche per il plurale, al posto di curricula?
Carla
Margherita ha scritto nel messaggio <80c65r$oqu$1...@stargate1.inet.it>...

Giovanni Drogo

unread,
Nov 11, 1999, 3:00:00 AM11/11/99
to
On Wed, 10 Nov 1999, Margherita wrote:

> Ma eco e' femminile!!!!!!!!!!!!!

Vallo a dire a umberto :-)

magica

unread,
Nov 11, 1999, 3:00:00 AM11/11/99
to
In <80c5hs$2s6c$2...@stargate1.inet.it> "Margherita" scrive...

> Ma eco e' femminile!!!!!!!!!!!!!

Solo quando e` sola, pero`.

Mariuccia Ruta

unread,
Nov 11, 1999, 3:00:00 AM11/11/99
to
Gian Carlo_magica ha scritto:

> In <80c5hs$2s6c$2...@stargate1.inet.it> "Margherita" scrive...
>
> > Ma eco e' femminile!!!!!!!!!!!!!
>
> Solo quando e` sola, pero`.

Dal radiologo? :-))
>
> Gian Carlo

Mariuccia
Toh! Il tuo nome è più lungo del mio. :-)))


Roscio

unread,
Nov 16, 1999, 3:00:00 AM11/16/99
to
Margherita ha scritto nel messaggio <80c65r$oqu$1...@stargate1.inet.it>...
>Roscio, amico mio sconosciuto.............sono con
>te e dimmi, dimmi hai mai visto Dr.
>invece di Dott.?????????????
>Orrore!
>Colonialismo linguistico!!!!!!!
>Margherita


Grazie dell' "amico" e del "sono con te" !!!...
Sì, ho visto, e anche troppo spesso, purtroppo !!!...


>Ma che diamine, pero' mi rifiuto di parlare di
>evoluzione quando un incontro diventa meeting, una
>conferenza stampa diventa breefing, un bilancio
>diventa budget e un affare diventa business.
>Mi viene l'orticaria se il latino patrocinatore
>(sponsor) lo mettiamo al plurale come
>sponsors!!!!!!!!!! Concludo con media pronunciato
>midia!!!!!!
>Un po' di moderazione cavoli!

Non solo per i barbarismi, ma anche per gli errori, però,
dovresti essere seccata !!!... Non si tratta di evoluzione
se tutti scrivono "eccezzionale"; è e rimane pur sempre
un errore !!! Mi rifiuto di parlare una lingua "nuova" in
cui gli errori di grammatica diventano regole solo perché
c'è più gente ignorante che colta nella popolazione...

--
Er Roscio.

Roscio

unread,
Nov 16, 1999, 3:00:00 AM11/16/99
to
carla ha scritto nel messaggio <80cl6c$rko$1...@news.unina.it>...

E che ne dite dell'uso di curriculum anche per il plurale, al posto di curricula?


ALLORA !!!... (direbbe Wanna Marchi)
Decidiamoci una buona volta !... Si declinano o non si declinano
i vocaboli che NON FANNO PARTE della lingua italiana ???...

Se è giusto scrivere "curricula" DEVE essere giusto anche scrivere "stars" !!!...

E non venitemi a dire che il latino si declina perché è la nostra lingua "madre",
perché sapete benissimo che non è così !!!... E comunque non mi pare una regola
grammaticale valida !!!...

E che, vogliamo dire "sponsores" come plurale di "sponsor" ?...

--
Er Roscio.


emgipi

unread,
Nov 16, 1999, 3:00:00 AM11/16/99
to
R: Intestazioni e abbreviazioni [era: Intestazioni e ancoracongiuntivo [era:
Intestazione di una lettera]]
Budget = bilancio? o budget = somma a bilancio?
emgipi

Margherita

unread,
Nov 16, 1999, 3:00:00 AM11/16/99
to
CERTO!!!!!!!!!!
Si dice sponsores che cavolo!!!!!!!!
E' latino! Patrocinatore, protettore!!!!!!!!!!
Anche quella "s" e' colonialismo linguistico!
Margherita
gala...@aleph.it
http://members.xoom.com/Hanwi

Nell'articolo
<80rf0a$9hu$1...@fe1.cs.interbusiness.it>, "Roscio"
<job...@tin.it> č stato scritto:
(omissis)


> E che, vogliamo dire "sponsores" come plurale di
> "sponsor" ?...

> Er Roscio.

carla

unread,
Nov 16, 1999, 3:00:00 AM11/16/99
to
Io penso che le parole latine si declinano perché sono vocaboli che fanno
parte della nostra lingua e sono rimasti immodificati dal latino, mentre
altri hanno subito delle modifiche e sono "vocaboli italiani". I termini
inglesi entrati in uso spesso non si declinano, o se si declinano lo si fa
nella forma italiana. Per esempio, se vogliamo declinare "printare"
(orrendo!) diciamo appunto "printare", "sto printando" e non to print o
printing. Questo vuol dire che non li usiamo nella forma inglese, ma li
abbiamo italianizzati e così è che un plurale non lo possiamo creare perchè
dovremmo rendere il plurale nel modo italiano, cioè dovremmo aggiungere una
"e "o una "i" finale rendendo così incomprensibile il termine. Quindi la
questione è ben diversa, i termini latini li decliniamo in latino, infatti
non diciamo i curriculi! Rimangono termini latini e non sono stati
italianizzati. I termini inglesi li abbiamo italianizzati, possiamo rendere
un infinito aggiungendo la desinenza -are, ma ci è impossibile rendere un
plurale.
Spero di essere stata convincente,
aspetto delucidazioni da Margherita
Carla.
Roscio ha scritto nel messaggio <80rf0a$9hu$1...@fe1.cs.interbusiness.it>...

>carla ha scritto nel messaggio <80cl6c$rko$1...@news.unina.it>...
>E che ne dite dell'uso di curriculum anche per il plurale, al posto di
curricula?
>
>
>ALLORA !!!... (direbbe Wanna Marchi)
>Decidiamoci una buona volta !... Si declinano o non si declinano
>i vocaboli che NON FANNO PARTE della lingua italiana ???...
>
>Se è giusto scrivere "curricula" DEVE essere giusto anche scrivere "stars"
!!!...
>
>E non venitemi a dire che il latino si declina perché è la nostra lingua
"madre",
>perché sapete benissimo che non è così !!!... E comunque non mi pare una
regola
>grammaticale valida !!!...
>
>E che, vogliamo dire "sponsores" come plurale di "sponsor" ?...
>
>--
>Er Roscio.
>
>
>

Margherita

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
Nell'articolo <80s8he$jaq$1...@news.unina.it>,
"carla" <cic...@unina.it> è stato scritto:

> Io penso che le parole latine si declinano perché sono
> vocaboli che fanno parte della nostra lingua e sono
rimasti immodificati dal latino, mentre
altri hanno subito delle modifiche e sono
"vocaboli italiani". I termini inglesi entrati
in uso spesso non si declinano, o se si
> declinano lo si fa nella forma italiana. Per esempio,
se vogliamo declinare "printare"
(omissis)

Carla! Io vorrei delucidarti ma credimi, questo e'
un genere di discussione che mi toglie la
parola........Declinare parole inesistenti? Come
si fa?
Quel terribile "printare" che fa il paio con
"postare" che qui si usa spesso (ahime'), non
esiste, come si puo' parlare di declinazione?
Sarebbe come dire "qual'e' il femminile di
sarchiapone?"
So che la mia e' una guerra perduta....ma io non
mi arrendo facilmente.....
Hehehehehehe

Margherita
gala...@aleph.it
http://members.xoom.com/Hanwi


Antonio G.

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
Margherita <gala...@aleph.it> wrote in message
80tnu7$1blo$1...@stargate1.inet.it...

> Quel terribile "printare" che fa il paio con
> "postare" che qui si usa spesso (ahime'), non
> esiste, come si puo' parlare di declinazione?

Scusa perche'? Se un file di testo dicesse: "Se io fossi stato printato...",
non ti piacerebbe? ;)))

Per "postare": brava! Fondiamo un'Accademia contro il suo uso.

magica

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
In <80rf0a$9hu$1...@fe1.cs.interbusiness.it> "Roscio" scrive...

> carla ha scritto nel messaggio <80cl6c$rko$1...@news.unina.it>...

>> E che ne dite dell'uso di curriculum anche per il plurale,
>> al posto di curricula?

> ALLORA !!!... (direbbe Wanna Marchi)


> Decidiamoci una buona volta !... Si declinano o non si
> declinano i vocaboli che NON FANNO PARTE della lingua
> italiana ???...

Io non declino.

Giovanni Drogo

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
On Tue, 16 Nov 1999, carla wrote:

> nella forma italiana. Per esempio, se vogliamo declinare "printare"

> (orrendo!) diciamo appunto "printare", "sto printando" e non to print o

quello e' un verbo, si coniuga, non si declina.
Si declinano i nomi (sostantivi e aggettivi) e i pronomi !

I verbi italianizzati si coniugano proprio perche' sono stati italianizzati
aggiungendo la desinenza dell'infinito (di solito della prima, -are) a una
radice straniera.

Lo stesso si potrebbe fare declinando sostantivi italianizzati (in cui e'
stata aggiunta o sostituita una desinenza italiana). Se invece si usa il
termine straniero invariato, io mi trovo benissimo con la regola che lo
considera indeclinabile se lo si USA, oppure lo declina se lo si CITA (ma in
tal caso mettendolo in corsivo o tra virgolette).

... ah, ovviamente si declina solo in genere, non in caso (per le lingue che
lo hanno) dato che in italiano i casi dei nomi non ci sono (e i pronomi non si
importano dalle altre lingue ...)

Roscio

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
Margherita ha scritto nel messaggio <80tnu7$1blo$1...@stargate1.inet.it>...

>Carla! Io vorrei delucidarti ma credimi, questo e'
>un genere di discussione che mi toglie la
>parola........Declinare parole inesistenti? Come
>si fa?

Hai ragione su "printare" (non esiste), ma "postare",
anche se viene da "to post" ha la stessa radice di "posta",
quindi è facile che prenda piede...


>Quel terribile "printare" che fa il paio con
>"postare" che qui si usa spesso (ahime'), non
>esiste, come si puo' parlare di declinazione?

>Sarebbe come dire "qual'e' il femminile di
>sarchiapone?"

Il sarchiapone femmina (o la femmina di sarchiapone):
si distingue dal maschio per il colorito violaceo delle
penne lungo la cresta ossea dorsale...
;-)))))))))))))))))


>So che la mia e' una guerra perduta....ma io non
>mi arrendo facilmente.....
>Hehehehehehe

Mai arrendersi !!!... .-))))))))

--
Er Roscio.


Paolo Marino

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
Ma la vogliamo tenere in movimento questa lingua italiana oppure
dobbiamo continuare a parlare come padre Dante? E quando una parola
comincia a esistere? Quando è su un vocabolario o quando le persone la
cominciano a usare?
PM

PS Io non uso il verbo postare. Mai.


>
> Quel terribile "printare" che fa il paio con
> "postare" che qui si usa spesso (ahime'), non
> esiste, come si puo' parlare di declinazione?
> Sarebbe come dire "qual'e' il femminile di
> sarchiapone?"

> So che la mia e' una guerra perduta....ma io non
> mi arrendo facilmente.....
> Hehehehehehe
>

> Margherita
> gala...@aleph.it
> http://members.xoom.com/Hanwi


carla

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
Margherita guarda che io sono perfettamente d'accordo con te, che
l'italianizzazione dei vocaboli inglesi è orribile io non dico mai né
printare né scannerizzare, né postare, mi fa schifo! Ma ho risposto
solamente a chi ha chiesto il perché curriculum, termine latino, si usa al
plurale, curricula, ed i termini inglesi si lasciano invariati.
Ciao Carla
Margherita ha scritto nel messaggio <80tnu7$1blo$1...@stargate1.inet.it>...

>Nell'articolo <80s8he$jaq$1...@news.unina.it>,
>"carla" <cic...@unina.it> è stato scritto:
>> Io penso che le parole latine si declinano perché sono
>> vocaboli che fanno parte della nostra lingua e sono
>rimasti immodificati dal latino, mentre
>altri hanno subito delle modifiche e sono
>"vocaboli italiani". I termini inglesi entrati
>in uso spesso non si declinano, o se si
>> declinano lo si fa nella forma italiana. Per esempio,
>se vogliamo declinare "printare"
>(omissis)

>
>Carla! Io vorrei delucidarti ma credimi, questo e'
>un genere di discussione che mi toglie la
>parola........Declinare parole inesistenti? Come
>si fa?

carla

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
scusa, lo so che i verbi si coniugano!
Giovanni Drogo ha scritto nel messaggio ...

>On Tue, 16 Nov 1999, carla wrote:
>
>> nella forma italiana. Per esempio, se vogliamo declinare "printare"

Maurizio Pistone

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
Paolo Marino <mar...@dolci.com> ha scritto su
it.cultura.linguistica.italiano:

>Ma la vogliamo tenere in movimento questa lingua italiana ...

Ale' hop hop!


Maurizio Pistone - Torino

http://www.mclink.it/personal/MG5960
mailto:pis...@mclink.it

strenua nos exercet inertia Hor.

Paolo Levi Sandri

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to

On Wed, 17 Nov 1999, Antonio G. wrote:

> Scusa perche'? Se un file di testo dicesse: "Se io fossi stato printato...",

e se un'ochetta dicesse: "s'i fossi stata imprintata"?
-p-


Antonio G.

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to

Paolo Levi Sandri <levi...@caspur.it> wrote in message
Pine.A41.4.10.991117...@kea.caspur.it...


Se lo dice pensando a Lorenz va bene. :))))

Perche' ti riferivi a Martina, giusti?

Manray-FranK

unread,
Nov 17, 1999, 3:00:00 AM11/17/99
to
"Roscio" <job...@tin.it> decise di scrivere:

>
>Hai ragione su "printare" (non esiste), ma "postare",
>anche se viene da "to post" ha la stessa radice di "posta",
>quindi è facile che prenda piede...
>
impostare ??
o si considera troppo "manuale" ??

ciao. massimo


GCPillan

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
Roscio:

> ALLORA !!!... (direbbe Wanna Marchi)
> Decidiamoci una buona volta !... Si declinano o non si declinano
> i vocaboli che NON FANNO PARTE della lingua italiana ???...
>
> Se è giusto scrivere "curricula" DEVE essere giusto anche scrivere "stars" !!!...

Regola che si trova sui dizionari: invariante il latino quanto il tedesco.
Motivi per rispettare (o trasgredire) la regola: discussi abbondantemente su
questo NG. Bisognerebbe stilare le risposte alle domande ricorrenti.
--
____________________________________

Giancarlo Pillan - Ivrea - Italy
____________________________________

Giovanni Drogo

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
On Wed, 17 Nov 1999, Manray-FranK wrote:

> >Hai ragione su "printare" (non esiste), ma "postare",
> >anche se viene da "to post" ha la stessa radice di "posta",
> >quindi è facile che prenda piede...

direi che ha gia' preso piede ...

> impostare ??

"printare" non esiste, e' un calco (come "deletare", "erasare" o "loadare")
e, a differenza di questi ultimi, non se ne sente la necessita'. Per la azione
di mandare in stampa su una stampante, "stampare" e' certamente piu' nel
comune sentire, come una azione comune ("printare" potrebbe essere usato come
i calchi di cui sopra - che vogliono dire "fai l'azione del comando XXX",
non p.es. "cancella" o "carica" qualcosa di generico) per indicare "fai
l'azione del comando PRINT" in quei casi in cui ... PRINT *NON* stampi su una
stampante, ma p.es. faccia vedere il file a terminale (TYPE).

"postare" e' un calco giustificato nello stesso modo, per l'azione del comando
"post" su un NG. "impostare" sarebbe misleading ( )>:-) )>:-) faccina con
cornini : perseverare diabolicum !), perche' in italiano comune ha gia' DUE
significati :

- quello di imbucare una lettera in una buca delle lettere (e dato che
un posting su un newsgroup NON e' un mail ne' in senso tecnico ne'
metaforico, sarebbe improprio)

- quello di dare una "impostazione", di fissare o regolare dei parametri
(e dato che questo si puo' dire ANCHE in senso informatico, sarebbe
altrettanto improprio)

"postare" invece e' un calco univoco, che indica una azione per cui non esiste
un verbo specifico, e potrebbe esistere solo una locuzione (tipo "appendere in
bacheca", dato che la metafora delle news e' quella).

Paolo Marino

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
Divertentissimo, veramente.

PM


PS Una curiosità: alé con l'apostrofo vuol dire che prima c'era qualcosa
che adesso non c'è?

Paolo Levi Sandri

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

On Thu, 18 Nov 1999, Giovanni Drogo wrote:

> "postare" invece e' un calco univoco, che indica una azione per cui non esiste
> un verbo specifico, e potrebbe esistere solo una locuzione (tipo "appendere in
> bacheca", dato che la metafora delle news e' quella).

affiggere?
-p-


Paolo Levi Sandri

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

On Thu, 18 Nov 1999, Paolo Marino wrote:

> PS Una curiosità: alé con l'apostrofo vuol dire che prima c'era qualcosa
> che adesso non c'è?

no. vuol dire che lui usa solo caratteri ASCII che possono essere letti
da qualunque lettore di news. mentre i caretteri accentati possono non
esserlo e dare origine a divertenti schiamazzi.
-p-


Giovanni Drogo

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
On Thu, 18 Nov 1999, Paolo Levi Sandri wrote:

> > un verbo specifico, e potrebbe esistere solo una locuzione (tipo
> > "appendere in bacheca", dato che la metafora delle news e' quella).

> affiggere?

Bello ! Allora un posting diventa una affissione ! Uniamolo alla lista tipo
postincrocio (o affissione incrociata ?) e seguesu' :-)

PS
Ricordo ancora che da piccolo, quando passavo davanti alle case INCIS che
stavano tra casa mia e la scuola elementare dove andavo, vedevo scritto su una
bella lapide in marmo "Divieto di affissione".

Io pensavo che volesse dire che era vietato affittare le case, perche' era
una brutta cosa.

Paolo Marino

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
Ah. Ho capito. Mi scuso con l'autore per aver dubitato della sua conoscenza
della lingua e delle accentate.

PM

PS Ho preso informazioni: ci sono dei pazzi qui che lavorano con me che sono
pronti a giurare che anche nei caratteri ASCII esistono le accentate.
Riusciro' (va bene cosi'?) a convincerli....

Egona

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
> Sarebbe come dire "qual'e' il femminile di
> sarchiapone?"
Salve a tutti.
Sarebbe come dire "qual e' il femminile di sarchiapone?"?
Egona

Paolo Marino

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

Egona wrote:

E' un problema di caratteri ASCII: in quel linguaggio "qual č" si usa
con l'apostrofo. Cosě tutti i newsreader lo possono leggere.

PM

PS Il femminile di sarchiapone č banalmente sarchiapona.

Antonio G.

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

Giovanni Drogo <dr...@rn.bastiani.it> wrote in message
Pine.OSF.4.20.991118...@poseidon.ifctr.mi.cnr.it...

On Wed, 17 Nov 1999, Manray-FranK wrote:

>>"printare" non esiste, e' un calco (come "deletare", "erasare" o
"loadare")
>>e, a differenza di questi ultimi, non se ne sente la necessita'.

A differenza di questi ultimi? Com'e' vero che le necessita' sono
un'opinione! ;)))

>>"postare" invece e' un calco univoco, che indica una azione per cui non
esiste

>>un verbo specifico, e potrebbe esistere solo una locuzione (tipo
"appendere in
>>bacheca", dato che la metafora delle news e' quella).

Io, non accogliendo la metafora anglosassone, uso "inviare".
"il messaggio che ho inviato qui ieri" "sto per inviare un messaggio a
it.vattelappesca"

Sbaglio? :)


Paolo Levi Sandri

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

On Wed, 17 Nov 1999, Antonio G. wrote:

> > e se un'ochetta dicesse: "s'i fossi stata imprintata"?
>

> Perche' ti riferivi a Martina, giusti?

no. mi riferivo all'ochetta.
-p-


Antonio G.

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

Paolo Marino <mar...@dolci.com> wrote in message
3833EB4E...@dolci.com...

>
>
> Egona wrote:
>
> > > Sarebbe come dire "qual'e' il femminile di
> > > sarchiapone?"
> > Salve a tutti.
> > Sarebbe come dire "qual e' il femminile di sarchiapone?"?
> > Egona
>
> E' un problema di caratteri ASCII: in quel linguaggio "qual č" si usa
> con l'apostrofo. Cosě tutti i newsreader lo possono leggere.
>

Si', ma perche' gli apostrofi sono due? ;))

Antonio G.

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to

Paolo Levi Sandri <levi...@caspur.it> wrote in message
Pine.A41.4.10.991118...@kea.caspur.it...


L'oca Martina, e' una bella storia (vera) raccontata dall'etologo Lorenz.

Mariuccia Ruta

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
Paolo Levi Sandri ha scritto:


> On Thu, 18 Nov 1999, Paolo Marino wrote:
> [...]

> no. vuol dire che lui usa solo caratteri ASCII che possono essere letti
> da qualunque lettore di news. mentre i caretteri accentati possono non
> esserlo e dare origine a divertenti schiamazzi.

A buon intenditor ... :-P

MariucciASCII


Vitt

unread,
Nov 18, 1999, 3:00:00 AM11/18/99
to
Paolo Marino nel messaggio <3833D88A...@dolci.com> ha scritto:

>Riusciro' (va bene cosi'?) a convincerli....

Meglio riusciro`, visto che nei primi 127 caratteri ASCI esiste l'accento
grave.
--
Bye
Vitt

Giovanni Drogo

unread,
Nov 19, 1999, 3:00:00 AM11/19/99
to
On Thu, 18 Nov 1999, Antonio G. wrote:

> >>"printare" non esiste, e' un calco (come "deletare", "erasare" o
> "loadare") e, a differenza di questi ultimi, non se ne sente la necessita'.

> A differenza di questi ultimi? Com'e' vero che le necessita' sono
> un'opinione! ;)))

come tutto nella lingua. L'importante e' registrare le opinioni prevalenti.

> >>"postare" invece

> Io, non accogliendo la metafora anglosassone, uso "inviare".
> "il messaggio che ho inviato qui ieri" "sto per inviare un messaggio a
> it.vattelappesca"

che differenza c'e' pero' tra "inviare un messaggio a it.vtplsc" (to post
an article) e "inviare un messaggio a dr...@bastiani.rn.it" (to send a
mail) e "inviare una lettera a Giovanni Drogo" (per posta cartacea) ?

Giovanni Drogo

unread,
Nov 21, 1999, 3:00:00 AM11/21/99
to
On Fri, 19 Nov 1999, Ferdinando Rinaldi wrote:

> Molto meglio un *postare*. tutto sommato elegante e funzionale al
> subdolo e strisciante *mailare*

ma, insisto, sono due cose diverse. Si postano gli articoli sulle news.
Si mailano i messaggi via mail (o si mandano i mail).

Paolo Levi Sandri

unread,
Nov 22, 1999, 3:00:00 AM11/22/99
to

On Thu, 18 Nov 1999, Antonio G. wrote:

> > > > e se un'ochetta dicesse: "s'i fossi stata imprintata"?
> > >
> > > Perche' ti riferivi a Martina, giusti?
> >
> > no. mi riferivo all'ochetta.
>
> L'oca Martina, e' una bella storia (vera) raccontata dall'etologo Lorenz.

non ricordo l'episodio. in che libro si trova?
-p-


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