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Unità dei cristiani

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Paolo67

da leggere,
13 mag 2000, 03:00:0013/05/00
a

Non scrivo da molto tempo su questo NW, ma chi ma ha letto saprà che ho
vissuto da cattolico oltre 30 anni (direi abche abbastanza praticante) e mi
sto avvicinando in questi tempi alla Chiesa Ortodossa perché sto trovando in
essa maggiore Spiritualità, meno secolarismo, maggiore fedeltà al messaggio
evangelico originale ed agli scritti dei Santi Padri.

Mi è però difficile accettare la divisione fra ortodossi ed eretici(che
saremmo noi cattolici secondo la chiesa ortodossa), soprattutto quando vedo
il Papa, che offre la sua sofferenza per il bene dei cristiani, che chiede
perdono - anche scontrandosi contro il rigido conservatorismo della
gerarchia - che prega per l'unità.

Mi è difficile quando penso a San Francesco (venerato ufficiosamente nella
stessa Chiesa ORtodossa) ed al suo messaggio evangelico.

Mi è difficile quando penso a Padre Pio, fedele servitore di Gesù fino alla
morte.

Mi è difficile oggi, quando approfondisco il mistero delle apparizioni di
Fatima, di Lourdes,i miracoli...

Insomma, Dio non può operare in maniera così mirabile all'interno di una
chiesa eretica!

Quindi, non deve essere così difficile raggiungere l'unità fra tutti coloro
che credono nella stessa verità.

Alla fine, a parte le divisioni dogmatiche, liturgiche, la Verità è una:

CRISTO E' IL FIGLIO DI DIO, MORTO E RISORTO, UNA DELLE TRE PERSONE DELLA
SANTISSIMA TRINITA' DIO-PADRE-FIGLIO STESSA SOSTANZA TRE IPOSTASI.

Tutto il resto è dottrina e, come tale, non può essere ostacolo per il
ricongiungimento.


Paolo

Alessandro Nicotra

da leggere,
16 mag 2000, 03:00:0016/05/00
a

Paolo67 wrote:

> Tutto il resto è dottrina e, come tale, non può essere ostacolo per il
> ricongiungimento.

Credo che potrebbe esserti utile studiare un po' di storia ecclesiale
per verificare su come, quando e perche' avvenne lo scisma tra chiesa
cattolica e chiesa ortodossa. Se avrai la pazienza di documentari
noterai anche altre singolari cosette, come per esempio che quella
dottrina "ostacolaccio da rimuovere per il ricongiungimento" (sigh!) era
*uguale* prima di tale scisma e che mentre da una parte (la cattolica)
e' rimasta pressoche' uguale, dall'altra sono iniziati i mutamenti.
Forse ti stupira', ma il maggior ostacolo per il ricongiungimento
(chiedere al Nicolotti, gia' gambizzato sull'argomento) e' squisitamente
politico: il primato di Pietro riconosciuto da sempre dagli ortodossi
prima dello scisma improvvisamente non e' piu' andato giu'... Ed ancora
storia, storia e storia. Da parte cattolica, inviti e braccia aperte si
sprecano ergo...
Ciao Alex N.


Andrea Nicolotti

da leggere,
16 mag 2000, 03:00:0016/05/00
a


Paolo67 scripsit:

>Non scrivo da molto tempo su questo NW, ma chi ma ha letto saprà che ho

>vissuto da cattolico oltre 30 anni (direi anche abbastanza praticante) e mi


>sto avvicinando in questi tempi alla Chiesa Ortodossa perché sto trovando
in
>essa maggiore Spiritualità, meno secolarismo, maggiore fedeltà al messaggio
>evangelico originale ed agli scritti dei Santi Padri.

Non sono del tutto d’accordo, comunque non importa. La tua Chiesa è quella
in cui sei nato e fosti battezzato, l’importante è non passare da una Chiesa
all’altra, che è una delle cose più abominevoli che io possa immaginare…

>Mi è però difficile accettare la divisione fra ortodossi ed eretici(che
>saremmo noi cattolici secondo la chiesa ortodossa), soprattutto quando vedo
>il Papa, che offre la sua sofferenza per il bene dei cristiani, che chiede
>perdono - anche scontrandosi contro il rigido conservatorismo della
>gerarchia - che prega per l'unità.

Beh, che noi siamo eretici è una scemenza, come è una scemenza dire che lo
sono loro.
Ho parlato con decine di ortodossi (competenti, non ripetitori di
filastrocche anticattoliche di cui i monasteri pullulano), e quelli che ci
considerano veramente eretici sono pochi. E anche noi abbiamo i nostri
balordi che credono gli ortodossi eretici come i protestanti (sempre meno,
per fortuna).
Agli ortodossi si risponda chiedendo loro quale concilio ecumenico ha
dichiarato eretico il papa e la sua chiesa latina. La risposta è “nessuno”.
Quindi è posizione non sostenibile da un ortodosso. E le scomuniche del
patriarca Cerulario e Umberto da Silva Candida sono un campionario di
stupidaggini (specie la nostra, purtroppo), e sono pure state ritirate.

>Alla fine, a parte le divisioni dogmatiche

tutte superabili con buona volontà (che manca però)

>liturgiche,

Ottime e da conservare.

>la Verità è una:
>CRISTO E' IL FIGLIO DI DIO, MORTO E RISORTO, UNA DELLE TRE >PERSONE DELLA
>SANTISSIMA TRINITA' DIO-PADRE-FIGLIO STESSA SOSTANZA TRE >IPOSTASI.

Beh questo lo credeva anche Lutero……

>Tutto il resto è dottrina e, come tale, non può essere ostacolo per il
>ricongiungimento.

Eh? Se veramente ci fossero divisioni dogmatiche insormontabili, sarebbe l’
unico motivo che impedirebbe la riunificazione!

ciao
--
Andrea Nicolotti
ICQ 67780820
"Cum etiam credere non possemus, nisi rationales animas haberemus"
S. Augustinus, Epistula CXX, 3.


Andrea Nicolotti

da leggere,
16 mag 2000, 03:00:0016/05/00
a

Nicotra scripsit:

>Credo che potrebbe esserti utile studiare un po' di storia ecclesiale
>per verificare su come, quando e perche' avvenne lo scisma tra chiesa
>cattolica e chiesa ortodossa. Se avrai la pazienza di documentari
>noterai anche altre singolari cosette, come per esempio che quella
>dottrina "ostacolaccio da rimuovere per il ricongiungimento" (sigh!) era
>*uguale* prima di tale scisma e che mentre da una parte (la cattolica)
>e' rimasta pressoche' uguale, dall'altra sono iniziati i mutamenti.

Eh, fosse così sarebbe tanto facile…

>Forse ti stupira', ma il maggior ostacolo per il ricongiungimento
>(chiedere al Nicolotti, gia' gambizzato sull'argomento)

Quando?

>e' squisitamente politico: il primato di Pietro riconosciuto da sempre
dagli ortodossi
>prima dello scisma improvvisamente non e' piu' andato giu'...

Beh…
A parte che questa cosa è falsa, vorrei solo sapere se vi pare opportuno
iniziare un dibattito sulla questione.
Siccome so che toccare il papa per molti è peggio che toccare Cristo, freno
la mia ebollizione nel sentire dire queste cose, che per tanto tempo ci si è
sprecati da parte nostra a cercare di dimostrare, e taccio.
E siccome su questo argomento dello scisma per molte cose chi ci esce peggio
conciato siamo noi latini (a partire dalla circostanza storica della
scomunica, che siamo stati i primi a comminare, accampando ragioni false e
talora faziose, fino ad arrivare al recente uniatismo), vedete un po’ voi se
vi pare il caso di continuare.

>Da parte cattolica, inviti e braccia aperte si sprecano ergo...

MMhhhhhhhh

Schema dell’ “invito” cattolico alla riconciliazione:

1) Accettazione della struttura latina della Chiesa, da sempre estranea all’
oriente, primato giurisdizionale romano compreso.
2) Sottomissione di tutti i patriarchi orientali al papa di Roma.
3) Accettazione e sottoscrizione della lista dei concili ecumenici creata
“quasi ex nihilo” a Roma nel secolo XVII.
4) Facoltà di Roma di dettare legge canonica in oriente.
5) Imposizione parziale del modo occidentale di fare teologia.
6) Mantenimento delle Chiese uniate, svincolate dalla Chiesa locale
legittima ma legate ad una congregazione romana.

Interesse VERO per la riunificazione da parte del clero: prossimo a zero,
superato di gran lunga dall’interesse per i falsi dialoghi con altre
professioni cristiane eretiche (tipo i protestanti, con i quali l’unione è
impossibile, a meno di una conversione da parte loro al cattolicesimo e un
rinnegamento delle professioni di fede evangeliche)

Risultati probabili di questo tipo di "inviti": zero.

Se dietro ai sorrisi è questa la sostanza, potranno stare con le braccia
aperte per altri secoli….

[autocensura]

Paolo67

da leggere,
16 mag 2000, 03:00:0016/05/00
a

Io la storia l'ho un po' studiata (sia su testi vicini agli ortodossi -
pochini - sia soprattutto su testi scritti da teologi cattolici - se
desideri te ne posso consigliare qualcuno), e quindi non posso essere
d'accordo con te per molte ragioni, tra cui:

- la bolla di scomunica depositata sul trono di Costantinopoli sembra essere
stata una iniziativa personale del rappresentante del papato per ragioni
personali/politiche;

- la volontà di supremazia di Carlo Magno (proveniente da tradizione ariane)
ha giocato in ruolo fondamentale nel disegnare l'impero Romano d'Oriente
come eretico

- l'introduzione del FILIOQUE nel Credo, oltre a generare problemi
dottrinali, rappresentò un grave atto di violenza contro le decisioni dei
primi due Concili Ecumenici.

- i primi papi non hanno mai accettato il filioque, tanto è vero che il
pontefice allora in carica (non ricordo il nome) fece scolpire il testo del
Credo in Latino e in Greco SENZA IL FILIOQUE

- il primato di PIetro, se inteso come primato d'onore, è tuttora
riconosciuto dagli ortodossi; ciò che non viene accettato è un primato
d'autorità, che spetta solo a Cristo.
In tutto il Vangelo non si ha menzione del concetto di Primato (ricordi il
passo in cui gli apostoli chiedono al Cristo chi tra loro sia il primo?)

- negli Atti degli Apostoli, si vede chiaramente il concetto "conciliare"
della Chiesa di Gerusalemme, ove comunque il primato spetta a Giacomo
piuttosto che a Pietro.
L'apostolo identifica inoltre con Pietro, Giacomo e Giovanni le COLONNE
DELLA FEDE.

- nella lettera ai Galati, lo stesso Paolo mette in evidenza come abbia
rimproverato lo stesso PIetro che cercava di obbligare i convertiti a
sottostare alla legge Giudaica. E Pietro, alla fine, ha riconosciuto la
verità del messaggio di Paolo

- un conto è aspettare a braccia aperte qualcuno, pensando che quel qualcuno
debba sottomettersi (è quanto pensano alcuni teologi e vescovi, penso di no
il Pontefice), un conto è abbracciarsi reciprocamente senza volontà di
predominio e con il solo pensiero all'unità.

- affermare che in occidente la teologia non è cambiata mentre si è evoluta
in Oriente significa avere sbagliato libro di testo!!
E' sufficiente leggere i Padri (sia greci che latini) per smentirti.

Potrei continuare, ma ora non ho tempo; se desideri ti invio una ampia
bibliografia.

Paolo


Paolo67

da leggere,
17 mag 2000, 03:00:0017/05/00
a

E allora quale è il senso dell'evangelizzazione missionaria, se cambiare
"Chiesa" fosse abominevole?

Per tutto il resto della tua risposta, mi riservo di approfondire alcuni
concetti.

Paolo67

Andrea Nicolotti

da leggere,
17 mag 2000, 03:00:0017/05/00
a

Paolo 67 scripsit:

>Io la storia l'ho un po' studiata (sia su testi vicini agli ortodossi -

>pochini –

Anche perché purtroppo il livello è assai basso, ripetitivo e poco
scientifico.

>sia soprattutto su testi scritti da teologi cattolici

Storia scritta dai teologi?

>e quindi non posso essere
>d'accordo con te per molte ragioni, tra cui:

>- la bolla di scomunica depositata sul trono

Sull’altare

>di Costantinopoli sembra essere
>stata una iniziativa personale del rappresentante del papato per ragioni
>personali/politiche;

La bolla fu una cazzata di un cardinale assai sanguigno e poco tollerante,
piena di assurdità, e canonicamente invalida, perché il papa era morto.
Ma attento, perché ti sfugge che i patriarchi bizantini erano soliti
mescolare la canonistica colla politica assai più dei romani, e il
cesaropapismo è cosa più orientale che occidentale. In oriente ancora fino a
poco tempo fa erano i monarchi a governare la Chiesa canonicamente, non i
vescovi.
La rabbia contro i papi che sostenevano regni non bizantini in occidente fu
causa di numerosi litigi, e di estromissioni dei papi dai dittici.
Negli anni precedenti la scomunica, il patriarca Cerulario si macchiò di
efferatezze contro le chiese latine in territorio bizantino, a causa del suo
odio contro Argiro, governatore dei territori greci in Italia, il quale
invece andava d’accordo col papa. Di debole cultura teologica, era
altrettanto sanguigno quanto il cardinale Umberto che scrisse la scomunica.
Arrivò persino a far devastare chiese latine e far calpestare il Santissimo
consacrato. Le sue lettere ai patriarchi orientali, che egli tentò di
trascinare con sé nel rifiuto a Roma ( e non fu seguito se non dopo molto
tempo e per altri motivi, Pietro III di Antiochia anzi lo rimproverava del
suo atto) descrivono faziosamente la situazione. Il fatto che la politica
fosse per lui importante, ci spiega perché prima inveisca contro Roma, e
poi, su spinta dell’imperatore, scriva al papa come un agnellino volendo
comporre lo scisma.

Le ragioni politiche e personali si sprecano da entrambe le parti. I latini
fanno pessima figura nella persona di Umberto con la sua durezza, i suoi
metodi impossibili e le sue folli accuse ai greci; i greci in Michele, nei
suoi atti sacrileghi, nel suo desiderio di predominio politico e nella sua
falsità.
E’ inutile voler vedere più colpe nell’uno o nell’altro: entrambe le parti
ne escono male. L’unico modo è dimenticare queste cose.

>- la volontà di supremazia di Carlo Magno (proveniente da tradizione
ariane)
>ha giocato in ruolo fondamentale nel disegnare l'impero Romano d'Oriente
>come eretico

L’unica accusa ufficiale di eresia all’oriente (ma invalida e fallace) è la
bolla di scomunica, che non è scomunica alla chiesa greca, ma a Michele e ai
suoi collaboratori. Lo stesso vale per la controbolla. Lo scisma è un
litigio tra due vescovi, non un’accusa di eresia alle chiese. E per molto
tempo le altre chiese orientali continuarono la loro comunione con Roma.

>- l'introduzione del FILIOQUE nel Credo, oltre a generare problemi
>dottrinali,

Li genera solo se ci si vuole nascondere dietro a questa scusa per trovare
un motivo dottrinale allo scisma….

>rappresentò un grave atto di violenza contro le decisioni dei
>primi due Concili Ecumenici.

Che bel motivo, una parola neppure eretica che deve fare da puntello ad un
deprecabile scisma…..
Quando ci fu lo scisma Michele Cerulario manco sapeva del filioque, glielo
dissero altri, né nessuno se ne lamentò per un sacco di tempo. Ed esso fu
introdotto a partire dal secolo VIII!
Oggi tutti quelli che vogliono realmente studiare il problema, sanno che il
filioque è solo un modo latino di vedere la trinità, che è complementare e
non opposto a quello greco.
Ma la verità è che il motivo della persistente divisione non è uno stupido
attaccamento ad un canone costantinopolitano che dice di non cambiare il
simbolo (cosa assai poco importante, l’importante è non cambiarlo in senso
eretico), ma la voglia di potere e l’ottusità nel voler restare legati alle
proprie idee.

Ma se vogliamo essere così inutilmente giuristi senza spirito di
fratellanza, andiamo a vedere in cosa consisterebbe questo “atto di
violenza”.
Innanzitutto nessun canone di concilio ecumenico vieta di utilizzare
professioni di fede diverse da quella di Nicea-Costantinopoli (cioè il
nostro Credo).
E infatti altre professioni erano utilizzate fin dall’antichità accanto a
quella (il simbolo apostolico e quello atanasiano ad esempio). Solo un
canone del concilio di Efeso del 431 afferma: “Il santo Sinodo stabilisce
che nessuno può proporre, redigere o formulare UNA FEDE DIVERSA da quella
definita a Nicea dai santi Padri”
Se la frase va intesa rigidamente, nel senso che si stia parlando del testo
del credo (ma non è scritto così), allora sarebbero in errore non solo i
latini, che usano il credo di Costantinopoli, che è diverso da quello di
Nicea in quanto ha molte aggiunte, ma anche i Greci che fanno lo stesso. I
greci sarebbero colpevoli di aggiunta quanto i latini.
Questa cosa la fece già notare il card. Cesarini davanti ai Greci al
concilio di Firenze nel 1438 (concilio che gli ortodossi dimenticano sempre,
ma che ebbe le caratteristiche di un concilio ecumenico tanto quanto i primi
7), con queste parole: “Nel concilio di Efeso non si menzionò per nulla il
simbolo costantinopolitano…. [esso] non viene vietato da questo decreto, che
vieta UN’ALTRA FEDE, cioè una fede contraria e discordante dalla verità”.
Il filioque oggi come allora è solo una balla.

>I primi papi non hanno mai accettato il filioque, tanto è vero che il


>pontefice allora in carica (non ricordo il nome) fece scolpire il testo del
>Credo in Latino e in Greco SENZA IL FILIOQUE

Il filioque era in uso in occidente fin dal secolo IV (Fides Damasi e Sinodo
Saragonese), e nessuno se ne lamentava. Il fatto era NON se fosse CORRETTO
TEOLOGICAMENTE, ma solo se fosse OPPORTUNO inserirlo nel credo. Papa leone
III si oppose all’aggiunta come tu dici, ma più tardi l’uso dilagò.

Il problema è qui? Una parola in più, che non cambia la fede? Se si toglie
il filioque va tutto a aposto?
Ricorda che a Firenze gli stessi delegati ortodossi alla fine riconobbero l’
ortodossia della formula. I Greci avrebbero continuato a non usarla, e i
Latini a usarla.

>- il primato di PIetro, se inteso come primato d'onore, è tuttora
>riconosciuto dagli ortodossi; ciò che non viene accettato è un primato
>d'autorità, che spetta solo a Cristo.

??????
E la Chiesa terrena come si governa?
Che il comando lo abbia il papa, o un concilio, o un sinodo, o un patriarca,
sempre autorità è.
Se vuoi dire che il primato romano antico non era quello che è oggi, e che
non è giusto imporlo all’oriente, siamo in perfetto accordo. Ma ridurlo a
primato onorifico è anche essa cosa antistorica e limitativa.

Tutte le altre cose che dici, se ti basi solo sulla Bibbia, arrivano poco
lontano. Ognuno la vede come vuole.
Il primato di giurisdizione, papale o conciliare che sia, è una scelta
ecclesiale, non una stretta legge evangelica. Se fosse evangelica,
Costantinopoli non avrebbe nessun diritto a essere chiesa patriarcale e
seconda a Roma.

>- un conto è aspettare a braccia aperte qualcuno, pensando che quel
qualcuno
>debba sottomettersi (è quanto pensano alcuni teologi e vescovi, penso di no
>il Pontefice), un conto è abbracciarsi reciprocamente senza volontà di
>predominio e con il solo pensiero all'unità.

Perfetto e valido per entrambe le parti.

>- affermare che in occidente la teologia non è cambiata mentre si è evoluta
>in Oriente significa avere sbagliato libro di testo!!
>E' sufficiente leggere i Padri (sia greci che latini) per smentirti.

Hai ragione. Un’evoluzione teologica è necessaria e ci fu da entrambe le
parti.
Attento però a credere che le Chiese ortodosse di oggi siano le depositarie
della vera teologia patristico-orientale… dopo secoli di nullità o quasi in
teologia (neppure per colpa loro) molte delle cose che oggi dicono sono
copiate paro paro dai manuali latini dei secoli scorsi. Ancor oggi i teologi
maggiori vengono a studiare a Roma.

Che ogni chiesa abbia una sua teologia mi pare una ricchezza, e mi pare
scemo opporle.

>E allora quale è il senso dell'evangelizzazione missionaria, se cambiare
>"Chiesa" fosse abominevole?

Il senso dell’evangelizzazione missionaria è far conoscere Cristo e il
cristianesimo a chi non lo conosce o lo conosce male. Io non ho alcun
bisogno di convertire un greco o un russo, perché egli già crede in quello
che credo io, ha i sacramenti che ho io, ha una chiesa apostolica come la
mia, ha una teologia come la mia, e le differenze stanno negli usi e nel
linguaggio, come sempre fu anche prima dello scisma.
Convertire uno che già crede è una stupidaggine. Ed è una stupidaggine
abbandonare la chiesa in cui si è nati e si è stati battezzati (nel mio e
tuo caso quella latina) per andare da un altra che sta in un’altra nazione,
con riti e leggi diverse.
I vescovi legittimi successori degli apostoli in Italia sono i vescovi
cattolici, e il papa di Roma è il loro diretto superiore. I vescovi
legittimi successori degli apostoli in Grecia sono gli ortodossi, dipendenti
dal santo Sinodo. Stesso vale per ogni altra nazione. Io obbedisco a chi ha
la successione apostolica e territoriale, non a uno che vuole comandare a
casa dell’altro.

Ed è per questo che l’uniatismo cattolico è un abominio, e il proselitismo
che stanno facendo gli ortodossi in occidente è lo stesso. Ma a parole gli
ortodossi criticano gli uniati, e poi fanno lo stesso aprendo chiese e
nominando vescovi in Europa, e favorendo i passaggi di chiesa.
Una chiesa si lascia solo se è eretica, e se si fa diversamente si sovverte
al governo territoriale - episcopale della chiesa, quale delimitato da Sant’
Ireneo già nel secolo II e sempre insegnato nei santi concili.

Paolo67

da leggere,
18 mag 2000, 03:00:0018/05/00
a

Grazie per la risposta, che ho apprezzato molto in quanto ben motivata.

Ci devo riflettere ancora prima di rispondere, ma su diversi punti mi hai
instillato dei dubbi.

Intanto grazie.


Andrea Nicolotti

da leggere,
18 mag 2000, 03:00:0018/05/00
a

>Ci devo riflettere ancora prima di rispondere, ma su diversi punti mi hai
>instillato dei dubbi.


meno male
:-)

Marco Voli

da leggere,
22 mag 2000, 03:00:0022/05/00
a

Andrea Nicolotti wrote:

> >- l'introduzione del FILIOQUE nel Credo, oltre a generare problemi
> >dottrinali,
>
> Li genera solo se ci si vuole nascondere dietro a questa scusa per trovare
> un motivo dottrinale allo scisma….

Concordo su tutto quanto ho letto circa il filioque.
Ricordo inoltre che i cattolici di rito orientale non pronunicano
il "filioque" e recitano lo stesso identico credo degli ortodossi
dove si professa che lo Spirito Santo "ha origine dal Padre",
e sarebbe eretico anche per un cattolico affermare che
tale origine sia "anche dal Figlio" (Filioque).
Nel testo latino "Filioque" e' legato a "procedit" che individua
l'ordine causale dell'intervento dello Spirito nella storia umana
esso non giunge all'uomo se non attraverso e per volonta'
del Figlio (infatti e' anche detto "Spirito di Cristo") che a sua
volta e' il tramite della volonta' creatrice del Padre.
La differente formulazione risulta opportuna in occidente
per difendersi da eresie che qui erano diffuse mentre in
oriente non sussisteva tale bisogno. Ma non vi e' alcuna
contraddizione tra di esse. Tant'e' che le scomuniche
sono state tolte: non sussistono. Cio' che sussiste e'
lo scisma, ma, che io sappia, lo scisma non e' eresia.

--

Marco Voli

----
"Se fossimo trattati / Marco Voli [vo...@cineca.it] | ph.+39-51-6171490
come meritiamo, chi / Supercomputing Group | FAX+39-51-6132198
si salverebbe dalle/ CINECA Interuniversitary Computing Centre
frustate?" / via Magnanelli 6/3 - 40033 Casalecchio (BO) ITALY
Il Matto di Elsinore

tiziana

da leggere,
22 mag 2000, 03:00:0022/05/00
a

Andrea Nicolotti wrote:
> Schema dell'invito cattolico alla riconciliazione:
1) accettazione della struttura latina della chiesa

Bravissimo Andrea, i tuoi post sull'unità mi sono molto piaciuti,
avrei potuto scriverli io !!
Mi sembra inutile che ti dica che io sono d'accordo con te!!

Un grande abbraccio
Tiziana

Andrea Nicolotti

da leggere,
23 mag 2000, 03:00:0023/05/00
a

Marco Voli ha scritto nel messaggio <3929035E...@cineca.it>...

>Ricordo inoltre che i cattolici di rito orientale non pronunicano
>il "filioque" e recitano lo stesso identico credo degli ortodossi
>dove si professa che lo Spirito Santo "ha origine dal Padre",
>e sarebbe eretico anche per un cattolico affermare che
>tale origine sia "anche dal Figlio" (Filioque).

Difficile per i greci anche capire la congiunzione latina -que, che non ha
corrispettivo in greco, e che indica un'unione stretta, maggiore dell'et.
Anche in italiano manca tale congiunzione, e infatti la formula "procede dal
padre e dal figlio" è imprecisa formulata, e si presterebbe anche ad
interpretazione eretica (due principi di spirazione). Stesso vale per le
traduzioni in lingua straniera di paesi in cui gli ortodossi sono in
maggioranza.

>Tant'e' che le scomuniche
>sono state tolte: non sussistono. Cio' che sussiste e'
>lo scisma, ma, che io sappia, lo scisma non e' eresia.

No. Ma c'è chi lo fa passare per tale. noi cattolici lo abbiamo fatto per
tanto tempo, molti ortodossi lo fanno ancora.

Traduco dal greco moderno un depliant distribuito nelle parrocchie greche, a
cura dell'Apostolikì Diaconia (editrice ufficiale della chiesa greca, un po
come la vaticana per noi):

Titolo:
"Cosa c'è da sapere sulle eresie in Grecia"

Al primo posto troviamo la "Chiesa papista o uniata"

"Come è noto, la Chiesa occidentale si divise dalla unica, santa, cattolica
e apostolica chiesa di Cristo nello scisma del 1054".
Seguono i motivi serissimi di dissidio: il filioque, il "papocesarismo" (!),
il battesimo per aspersione e non per immersione, la comunione sotto unica
specie.
E poi : "I Latini non sono solo scismatici, ma anche eretici"

Seguono Protestanti, Pentecostali, Mormoni, Testimoni di Geova, Evangelisti
etc.

......

Ad Atene parlai con colui che scrisse materialmente questo opuscolo; era
stato per anni in Italia. Mi disse che secondo lui il motivo maggiore che
impedisce la riunificazione con i cattolici è l'esistenza dello stato città
del Vaticano (pensa che roba seria e teologica...).
Se qualcuno è filocattolico, viene ostacolato.
I monaci, spesso intolleranti, dettano legge: quando il patriarca di
costantinopoli ha pregato col papa un monastero del monte Athos ha tolto il
suo nome dalla Messa perché aveva pregato con un eretico (e si è beccato la
scomunica).
Il sottoscritto in una cattedrale greca, alla presenza del vescovo
metropolita, è stato ammesso alla comunione. Molti preti, amici fino a 1
minuto prima, andarono a lamentarsi dal vescovo, ed egli rispose che era una
sua volontà. Quel vescovo per un soffio 3 anni fa non fu eletto arcivescovo
di Atene. Ma di illuminati ce ne sono ancora pochi.

ciao

PS Paolo, quanto ci stai meditando sulle cose che ho scritto?
Non dai + segni di vita?

Andrea Nicolotti

da leggere,
23 mag 2000, 03:00:0023/05/00
a

>Bravissimo Andrea, i tuoi post sull'unità mi sono molto piaciuti,
>avrei potuto scriverli io !!


sarebbero certo stati più belli

Giovanni Caluri

da leggere,
23 mag 2000, 03:00:0023/05/00
a

Andrea Nicolotti wrote:
>
[...]

> Titolo:
> "Cosa c'è da sapere sulle eresie in Grecia"
>
> Al primo posto troviamo la "Chiesa papista o uniata"
>
> "Come è noto, la Chiesa occidentale si divise dalla unica, santa, cattolica
> e apostolica chiesa di Cristo nello scisma del 1054".
> Seguono i motivi serissimi di dissidio: il filioque, il "papocesarismo" (!),
> il battesimo per aspersione e non per immersione, la comunione sotto unica
> specie.
> E poi : "I Latini non sono solo scismatici, ma anche eretici"
>
> Seguono Protestanti, Pentecostali, Mormoni, Testimoni di Geova, Evangelisti
> etc.
>
> ......
>
> Ad Atene parlai con colui che scrisse materialmente questo
> opuscolo; era stato per anni in Italia. Mi disse che secondo lui
[...]

> Il sottoscritto in una cattedrale greca, alla presenza del vescovo
> metropolita, è stato ammesso alla comunione.
> Molti preti, amici fino a 1 minuto prima, andarono a
> lamentarsi dal vescovo, ed egli rispose che era una
> sua volontà. Quel vescovo per un soffio 3 anni fa non fu
> eletto arcivescovo di Atene.
> Ma di illuminati ce ne sono ancora pochi.
>

Nella chiesa cattedrale di Corinto, quella per intenderci,
che apre l'elenco dei vescovi di quella Chiesa con il nome
Agios Pavlos, ho parlato con un prete
(dal velo direi archimandrita) che, col mio greco stentato
e con il suo francese approssimativo, ho capito essere il
rettore della chiesa, e pur dichiarandosi spiacente di non
poterci ammettere alla comunione perchè non ci sarebbero state
ulteriori messe per quel giorno, si era dichiarato disponibile
ad ammetterci, una volta capito che eravamo cristiani che
intendevano far le cose sul serio e non turisti da sbarco.
Ma ripensando al papas di Echkaterini, che non ci ha permesso
di entrare in chiesa a pregare, quando siamo passati di lì
per andare in Turchia....


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(-_-<_ \ / _>-_-)
-_-<_ \ / _>-_-
GioVanni- Caluri

Giovann...@CSELT.SFILAMI.IT
http://www.pegacity.it/parco/abita/280/index.htm
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