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Il copyright per interpreti e produttori sale a 70 anni

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jan pieterszoon

da leggere,
13 set 2011, 11:56:3013/09/11
a
Ieri, 12 settembre, il Consiglio dell'Unione Europea, dando seguito a
una delibera del Parlamento europeo del 2009, ha approvato a
maggioranza una direttiva (n. 16/11) in materia di diritto d'autore
con la quale si stabilisce, fra l'altro che il copyright per
interpreti e produttori (cioè soprattutto case discografiche ed enti
radiofonici) passa dagli attuali 50 a 70 anni dalla prima fissazione
legittima o pubblicazione della registrazione.
Gli stati membri hanno due anni per adeguare la loro legislazione
nazionale, così che ci si dovrà aspettare l'entrata in vigore delle
nuove norme al massimo entro tale periodo, ma anche prima dei due anni
se le disposizioni attuative dovessero essere emanate prima. Comunque,
stando alla più recente giurisprudenza della Corte dell'Unione
Europea, il termine non potrà essere superiore ai due anni perché la
direttiva, pur non essendo di per sé uno strumento normativo
autoapplicativo negli ordinamenti degli stati membri (cosiddetto atto
self-executing), nella sostanza lo è quando contenga - come nel caso
in esame - norme sufficientemente dettagliate e non bisognose di
particolari esplicitazioni (un po' quello che è successo di recente
per alcune norme del testo unico sugli extracomunitari, che hanno
perso di efficacia allo scadere del termine imposto dalla direttiva
europea che stabiliva una diversa regolamentazione della materia).
La direttiva (che qualcuno già dall'epoca della delibera del
Parlamento europeo definì ironicamente "direttiva Rolling Stones" o
"direttiva Beatles") è stata promossa, come lobby, da quei musicisti
rock e pop e dalle case discografiche che rischiavano entro breve
tempo di vedere cadere fuori diritti dischi che tuttora assicurano
lucrosi proventi. Stanno anche per finire fuori diritti la famosissima
integrale beethoveniana DG di Karajan-1962 e gran parte del Ring di
Solti.
La direttiva non prevede nulla in ordine a ciò che è già finito fuori
diritti. Secondo un principio consolidato del diritto europeo, dunque,
non è possibile un'applicazione retroattiva e ciò che ormai sprotetto
non potrà più essere riprotetto. Pertanto, ciò che è fuori diritti dal
1° gennaio 2011 (cioè i dischi usciti entro il 31 dicembre 1960)
resterà di pubblico dominio. Se l'adeguamento normativo non interverrà
entro il 31 dicembre 2011, finiranno fuori diritti anche i dischi
usciti nel 1961.
Attenzione: le norme riguardano i diritti per interpreti e produttori
e non toccano le norme sul diritto d'autore in senso stretto. Per gli
autori la tutela era già di 70 anni dalla loro morte.
Il testo della direttiva: http://register.cons...e00016.en11.pdf
Primi commenti:
http://www.gramophon...ars-to-70-years
http://punto-informa...-copyright.aspx

jan pieterszoon

da leggere,
13 set 2011, 12:09:3413/09/11
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