Volkswagen Polo 2.0

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Hainz

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21 dic 2009, 18:28:2721/12/09
a Hainz
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Volkswagen Polo 2.0

La nuova Volkswagen Polo è stata da poco eletta come “auto dell'anno
2010”, eppure analizzandola a livello tecnico ci si trova di fronte ad
un profondo restyling della precedente Polo senza troppe modifiche
sostanziali, ma un puro affinamento degli interni in modo da competere
ad armi pari con gli avversari. Le uniche, vere, novità sono
costituite dai nuovi motori turbo sia benzina che diesel a 4 cilindri
rispettivamente di 1,2 e 1,6 litri che promettono un ottimo
comportamento degno di auto e motori di livello superiore con consumi
particolarmente ridotti.
Qualcuno si chiederà se siamo di fronte al termine dell'evoluzione
dell'auto, e invece ritengo che la scelta è dettata esattamente da
motivi opposti: e cioè che stiamo per fare il grande passo verso una
diffusione delle auto ibride. Infatti per ottenere affinamenti
ulteriori nei consumi e nella riduzione delle emissioni inquinanti non
si può più pensare di affinare ulteriormente la meccanica e i motori
di oggi, poiché, per avere riduzioni di pochi punti percentuali, i
costi andrebbero alle stelle.
Tutto ciò è anche dimostrato dal funzionamento dei motori moderni,
infatti se si percorrono piccoli tragitti di 3 o 4 chilometri i motori
moderni consumano molto perché cercano di far entrare in temperatura i
catalizzatori il prima possibile per poter convertire gli agenti
inquinanti. Mi è capitato recentemente, perciò col freddo, di vedere
il trip computer di un'auto recente che indicava percorrenze
dell'ordine di 5 km con un litro per percorrere 5 chilometri, quando
percorrendo 100km il consumo si attesta anche sui 13 km con un litro!
Volkswagen, dal canto suo, ha provato varie strade per l'ibrido con
varie concept car e, sebbene non l'abbia ancora mostrato al pubblico,
posso dirvi che l'ibrido individuato come il migliore è lo stesso di
Fiat. Il motore elettrico è applicato al cambio DSG a doppia frizione
a 7 marce dalla parte opposta rispetto al motore endotermico (aprendo
il cofano a destra) in modo da poter costruire la versione ibrida
sulla medesima linea produttiva delle auto normali e condividendo con
esse moltissime componenti come, appunto, il cambio.
A livello di pianale, invece, i problemi sono maggiori in quanto la
vera difficoltà è costituita dal posizionamento delle batterie in modo
da non compromettere l'abitabilità degli occupanti o dei loro bagagli.
Fino ad ora le ibride sul mercato prevedono l'alloggiamento nel vano
bagagli e solo nel Suv Lexus RX400h (e nel nuovo RX450h) sono
posizionate sotto i sedili posteriori, cioè dove normalmente c'è il
serbatoio del carburante e quest'ultimo, dato l'altezza da terra
elevata, è disposto a sogliola.
Su auto normali lo spazio al di sotto dell'auto è risicato, si
dovranno perciò trovare altre soluzioni per disporre sia le batterie
che il serbatoio, personalmente ritengo che un'ottima soluzione
sarebbe di posizionare le batterie al di sotto dei sedili posteriori
in quanto vi è uno spazio abbastanza regolare, mentre il serbatoio
della benzina (o gasolio) al di sotto dei sedili anteriori, dove lo
spazio è meno regolare un po' come fatto da Honda per la Civic sebbene
questa non sia un'auto ibrida (ho caricato un'immagine di tale auto
per farvi capire).

Enzo Ceroni – 21/12/2009

N.B.Anche Mitsubishi prevede il medesimo schema costruttivo che è
stato presentato sulla concept car PX-MiEV nel quale ai due motori
anteriori è affiancato un motore elettrico presente sull'asse
posteriore che permette di realizzare la trazione integrale.

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