Ho capito dov'era l'inghippo: il mio vecchio trapano non mi gerantiva
velocità costante.
Dopo prove e riprove sono riuscito a stabilizzare la velocità di
rotazione, in modo da averla uguale per le due misure.
Ho ripetuto le misure e dopo prove e riprove ho misurato una
differerenza di solo il 10& scarso contro la mia previsione del 25%
circa (per la teoria ufficiale - Mawell-Einstein - la differenza è
zero).
A questo punto avrei potuto anche pensare che nessuna delle due teorie
fosse smentita, ipotizzando altri rumori incontrollati (a sfavore
dell'una o dell'altra), ma invece sono restato sconfortato, non
riuscndo a trovarne, ed allora ho cocluso che la mia predizione era
errata, dovevo dedurre meglio dalla mia stessa teoria di base.
E sono arrivato a capire cosa c'era di sbagliato:
Non avevo considera l'altro polo delle due calamite, ed adesso dovrò
riscrivere parte del mio lavoro che ho riversato in rete.
Devo ringraziare Paolo Russo, che mi ha dato lo spunto, scrivendo il
22 marzo scorso, in risposta all'altro Russo:
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T.Russo:
> E, BTW, con spire simmetriche e B uniforme, E(A) = - E(E). Che e'
> l'altra cosa che sconvolge Buggio.
P.Russo:
Probabilmente perche' approssimera` mentalmente a rettilineo
il moto del magnete in un breve intervallo di tempo, senza
tenere conto della componente di rotazione del magnete
attorno al proprio centro che fa si' che la velocita` dei
poli sia diversa.
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Al che avevo risposto, senza lì per lì rendermi conto di quanto fosse
importante quanto egli aveva fatto osservare:
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In effetti tenendo conto del moto dell'altro polo viene fuori (almeno
qualitativamente, i calcoli quantitativi non li ho fatti),
quell'andamento, cioè il campoo elettrico indotto davanti al polo più
vicino all'asse di rotazione che decresce fino ad una certa distanza
fino ad annullarsi, per poi riapparire (col verso cambiato) aumenando
per poi diminuire, da un certo punto in poi dopo aver raggiunto un
massimo, asintoticamente fino a zero, all'infinito.
Ho ragionato così (sia N il polo più vicino all'asse di rotazione
esterno e S l'altro).
Il campo elettrico indotte da S ha verso opposto rispetto a quello
indotto da N, e va composto, dalla parte dell'asse di rotazione, con
quest'ultimo.
Poichè la velocità di S è maggiore, tale campo elettrico è maggiore
di
quello indotto da N, scondo la velocità v.
Detti B' e v' il campo magnetico e la velocità di S, e B" e v" quelli
di N, i due campi elettrici (CE' e CE") sono proporzionali
rispsettivamemte a B' X v' e B" X v" (i moduli di B' e B" sono
uguali)
Se disegnamo (in modulo) le due curve, in funzione della distanza,
riferite alla stessa origine, una sarà sempre sopra l'altra, e quindi
la risultante (le ordinate vanno sottratte) sarà una curva monotona
sempre decrescente, di un cmapo elettrico risultante con verso uguale
a quello del CE indotto dal polo S.
Se invece facciamo slittare indierto, della lunghezza della barra
magnetica, quella più in alto (CE' del polo S), per riprodurre le
condizioni reali, le due due ccrve si intersecheranno in un punto.
Prima di quel punto la curva di CE" è più bassa di quella di CE', e
quindi la risultante ha il verso di CE', e diminuisce fino alla
distanza del punto di intersezione, dove i due CE si annullano, e
dopo
quel punto CE" è pià alta di CE', e quindi il campo riappare col
verso
di CE".
Ti risulta?
E' questo che intendevi?
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Da allora non l'ho più sentito, ma lo ringrazio di cuore lo stesso.
Ora bisogna fare i conti tenendo conto dell'altro polo, per vedere se
viene fuori che non c'è nessuna differenza tra le due misure, o, se
c'è una differenza, a quanto ammonta.
Naturalmente è troppo chiederti un piccolo aiuto.
Luciano Buggio