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Ecco il risultato del nuovo esperimento.

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Luciano Buggio

da leggere,
11 apr 2013, 06:12:3011/04/13
a
Ho rifatto stamattina l'esperimento con la spira più piccola.

Questi i precedenti (copio ed incollo dal 3d - in corso):

https://groups.google.com/group/free.it.scienza.fisica/browse_thread/thread/1c672d1d5670bff8/0bb72c70378b675d?hl=it&

Qui la descrizione del precedente esperimento, con bobina più grande:

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Ho usato due magreti al neodimio 60X30X15 mm (poli sulle facce più
grandi, che a contatto tirano su 56 chili) affacciati di 5,5 cm ed una
bobina quadra 4X4 cm.
Prima ho fatto ruotare la bobina a magneti fermi, poi i magneti a
bobina ferma.
Mi aspettavo di trovare una differenza di corrente, ma non l'ho
trovata perchè questa differenza (visto il campo magnetico reale)
sarebbe di una parte su cento, secondo i miei calcoli (fatti purtroppo
dopo aver fatto l'esperimento, con la misura della della potenza dei
magneti alle distanze minima e massima a cui si vengono a trovare i
fili di rame ruotando).
Non le ho misurate con il metodo che tu mi hai suggerito, ma comunuque
mi è risutata una differenza grandissima: a un centimetro circa la mia
calamita tira 4 chili circa ed a 5 centimetri circa 40 grammi.

In queste condizioni la differenza tra l'intensità della corrente nei
due esperimenti sarebbe dello stesso ordine, di 1/100, molto al di
sotto della precisione della misura (della corrente) che ho fatto,
con un voltmetro nel cui display i numeri saltellavano in un
intervallo ben maggiore, ed anche abbastanza casualmente, per rumori
vari.
----------------

Succesivamene mi ripromettevo di rifare l'esperimento con una bobina
più piccola:


---------------
Esatto, quell'esperimento, con la spira 4X4, l'ho fatto, ma quella
minima differenza, se c'è, s'è persa nel rumore di fondo.
Però posso rifare l'esperimento con una spira più piccola, lasciando
il
resto com'è, per esempio 2X2 (o meglio 2X4).
Così avrei, secondo i tuoi numeri, a distanza del lato più vicino una
f.e.m. proporzionale e 66 ed alla distanza del più lontano una
f.e.m.
proporzionale a 9, solo sette volte circa rispetto alle cento di
prima, con le due diverse predizioni (quella della mia teoria e
quella
ufficiale) diverse tanto quanto 66-9= 57 è diverso da 66+9=75
(tenendo
poi conto del fatto che abbiamo due poli affcciati), e mi pare che
qui non ci sono rumori che tengano..

--------------


Ebbene stamattina, con una spira 2x4 cm (200 avvolgimenti), ho
misurato, coi magneti fissi e la bobina rotante, circa 2.2 v, e con
la bobina fissa ed i magneti rotanti 1.7 v circa.

Luciano Buggio
http//www.lucianobuggio.altervista.org

Luciano Buggio

da leggere,
11 apr 2013, 13:33:5711/04/13
a
On 11 Apr, 12:12, Luciano Buggio <bugg...@libero.it> wrote:

(cut)

> Ebbene stamattina, con una spira 2x4 cm (200 avvolgimenti), ho
> misurato, coi magneti fissi e  la bobina rotante, circa 2.2 v, e con
> la bobina fissa ed i magneti rotanti 1.7 v circa.

Niente da fare.
Hi riprovato ed ho ottenuto altre misure, che mi sconfortano.

Aveva ragione Bellia, bisogna provare 30 volte.

Scusate, l'esperimento va fatto in condizioni meno precarie di quelle
in cui l'ho fatto io.

Luciano Buggio

Paolo Bellia

da leggere,
13 apr 2013, 03:22:4113/04/13
a
Il 11/04/2013 19:33, Luciano Buggio ha scritto:

> Niente da fare.
> Hi riprovato ed ho ottenuto altre misure, che mi sconfortano.

Ritorno dopo un po' e ti ritrovo finalmente sperimentatore.

Nessuno sconforto, � normnale ottenere risultati diversi ed anche
discordanti. Nessuno crea il sistema sperimnentale perfetto al primno
tentativo. Occorre valutare tutti i parametri e ... comunque penso che
per te sia molto utile (e divertente) questa fase.

Per prima cosa devi valutare gli errori di misura.
Mettiti in UNA configurazione e fai la misura tante volte...

Archaeopterx

da leggere,
13 apr 2013, 03:59:1913/04/13
a
Il 2013-04-11 19:33, Luciano Buggio ha scritto:
>
> Aveva ragione Bellia, bisogna provare 30 volte.
>
> Scusate, l'esperimento va fatto in condizioni meno
> precarie di quelle in cui l'ho fatto io.
>

sarei veramente contento per te se proseguissi così...
QUESTA è la strada giusta.

Luciano Buggio

da leggere,
13 apr 2013, 05:50:2313/04/13
a
Ho capito dov'era l'inghippo: il mio vecchio trapano non mi gerantiva
velocità costante.
Dopo prove e riprove sono riuscito a stabilizzare la velocità di
rotazione, in modo da averla uguale per le due misure.
Ho ripetuto le misure e dopo prove e riprove ho misurato una
differerenza di solo il 10& scarso contro la mia previsione del 25%
circa (per la teoria ufficiale - Mawell-Einstein - la differenza è
zero).

A questo punto avrei potuto anche pensare che nessuna delle due teorie
fosse smentita, ipotizzando altri rumori incontrollati (a sfavore
dell'una o dell'altra), ma invece sono restato sconfortato, non
riuscndo a trovarne, ed allora ho cocluso che la mia predizione era
errata, dovevo dedurre meglio dalla mia stessa teoria di base.

E sono arrivato a capire cosa c'era di sbagliato:
Non avevo considera l'altro polo delle due calamite, ed adesso dovrò
riscrivere parte del mio lavoro che ho riversato in rete.

Devo ringraziare Paolo Russo, che mi ha dato lo spunto, scrivendo il
22 marzo scorso, in risposta all'altro Russo:

-----

T.Russo:

> E, BTW, con spire simmetriche e B uniforme, E(A) = - E(E). Che e'
> l'altra cosa che sconvolge Buggio.

P.Russo:

Probabilmente perche' approssimera` mentalmente a rettilineo
il moto del magnete in un breve intervallo di tempo, senza
tenere conto della componente di rotazione del magnete
attorno al proprio centro che fa si' che la velocita` dei
poli sia diversa.
-------------------

Al che avevo risposto, senza lì per lì rendermi conto di quanto fosse
importante quanto egli aveva fatto osservare:
------------------
In effetti tenendo conto del moto dell'altro polo viene fuori (almeno
qualitativamente, i calcoli quantitativi non li ho fatti),
quell'andamento, cioè il campoo elettrico indotto davanti al polo più
vicino all'asse di rotazione che decresce fino ad una certa distanza
fino ad annullarsi, per poi riapparire (col verso cambiato) aumenando
per poi diminuire, da un certo punto in poi dopo aver raggiunto un
massimo, asintoticamente fino a zero, all'infinito.

Ho ragionato così (sia N il polo più vicino all'asse di rotazione
esterno e S l'altro).

Il campo elettrico indotte da S ha verso opposto rispetto a quello
indotto da N, e va composto, dalla parte dell'asse di rotazione, con
quest'ultimo.
Poichè la velocità di S è maggiore, tale campo elettrico è maggiore
di
quello indotto da N, scondo la velocità v.

Detti B' e v' il campo magnetico e la velocità di S, e B" e v" quelli
di N, i due campi elettrici (CE' e CE") sono proporzionali
rispsettivamemte a B' X v' e B" X v" (i moduli di B' e B" sono
uguali)
Se disegnamo (in modulo) le due curve, in funzione della distanza,
riferite alla stessa origine, una sarà sempre sopra l'altra, e quindi
la risultante (le ordinate vanno sottratte) sarà una curva monotona
sempre decrescente, di un cmapo elettrico risultante con verso uguale
a quello del CE indotto dal polo S.
Se invece facciamo slittare indierto, della lunghezza della barra
magnetica, quella più in alto (CE' del polo S), per riprodurre le
condizioni reali, le due due ccrve si intersecheranno in un punto.
Prima di quel punto la curva di CE" è più bassa di quella di CE', e
quindi la risultante ha il verso di CE', e diminuisce fino alla
distanza del punto di intersezione, dove i due CE si annullano, e
dopo
quel punto CE" è pià alta di CE', e quindi il campo riappare col
verso
di CE".

Ti risulta?
E' questo che intendevi?
-----------------------------------------

Da allora non l'ho più sentito, ma lo ringrazio di cuore lo stesso.

Ora bisogna fare i conti tenendo conto dell'altro polo, per vedere se
viene fuori che non c'è nessuna differenza tra le due misure, o, se
c'è una differenza, a quanto ammonta.

Naturalmente è troppo chiederti un piccolo aiuto.

Luciano Buggio


Luciano Buggio

da leggere,
13 apr 2013, 06:32:0213/04/13
a
On 13 Apr, 09:59, Archaeopterx
Cioè, fammi capire, d'ora in poi devo usare le mani per costruire
apparecchi e gli occhi per leggere le misure su un display?.
E la testa?
Dove la metto?
La butto al cesso?
La dò ai porci, ! nàcoid?

Sarei più contento se tu non intervenissi mai sui miei post, se devi
continuare così, dicendomi sempre, più o meno esplicitamente (ed anche
qui l'hai fatto), che se uso la testa dico solo cazzate..

Paolo Bellia

da leggere,
14 apr 2013, 06:57:2214/04/13
a
Il 13/04/2013 11:50, Luciano Buggio ha scritto:

> Dopo prove e riprove sono riuscito a stabilizzare la velocit� di
> rotazione, in modo da averla uguale per le due misure.

Questo � un punto importante.
Di quanto la velocit� potrebbe differire fra le due misure?
Come la hai misurata?
Quanto la differenza di velocit� cambia se modifichi la velocit�?
I risultati cambiano se modifichi la velocit�?

> Ho ripetuto le misure e dopo prove e riprove ho misurato una
> differerenza di solo il 10& scarso contro la mia previsione del 25%
> circa (per la teoria ufficiale - Mawell-Einstein - la differenza �
> zero).

Vedi sopra.
E' necessario stimare l'errore di misura che dipender� essenzialmente da
tre fattori.
- Stabilit� della velocit� di rotazione
- Strumento di misura
- Errori casuali
Primo punto: vedi sopra
Secondo punto: si ricava dalle caratteristiche dello strumento
Terzo punto: si calcola in base ai dati sperimentali

> Ora bisogna fare i conti tenendo conto dell'altro polo, per vedere se
> viene fuori che non c'� nessuna differenza tra le due misure, o, se
> c'� una differenza, a quanto ammonta.

Come ti dicevo, questa � la strada giusta.
Fai una previsione, la confronti con i risultati.

> Naturalmente � troppo chiederti un piccolo aiuto.

Sulle previsioni della tua teoria... posso aiutarti ben poco (� tua e
quindi le previsioni sono tue). Sul trattamento dei dati sperimentali
possiamo discuterne qui, magari ne vien fuori un discorso interessante.

Luciano Buggio

da leggere,
14 apr 2013, 15:59:2014/04/13
a
On 14 Apr, 12:57, Paolo Bellia <paol...@videobank.it> wrote:
> Il 13/04/2013 11:50, Luciano Buggio ha scritto:

(cut)
>
> > Naturalmente è troppo chiederti un piccolo aiuto.
>
> Sulle previsioni della tua teoria... posso aiutarti ben poco (è tua e
> quindi le previsioni sono tue).

Lungi da me chiederti aiuto su questo.

Intendevo una collaborazione per il calcolo del campo elettrico
indotto dal moto, tenendo conto anche del'altro polo, come suggerito
da Paolo Russo.

Io stasera li ho fatti e volevo che tu mi dicessi se sono giusti.

Ho assunto, per cominciare, la semplicità dello schema del dipolo
magnetico ideale, consistente in due punti (N e S) distanti d tra
loro, con intorno ciascuno un campo magnetico che decresce radialmente
con l'inverso del quadrato della distanza.
La loro congiungente prolungata ruota intorno ad un suo punto C,
esterno ai due poli.

Assunta unitaria la velocità del polo più vicino a C (il polo N), sia
k (numero reale positivo > 1 ) la velocità di quello più lontano (S).

Assumiamo la direzione orientata verso il centro della rotazione, a
partire da ciascun polo, e consideriamo i campi elettrici E1 (di N)
ed E2 (di S) indotti in quella direzione lineare, campi che sono
proporzionali a quelli magnetici secondo la velocità.

Avremo quindi:

E2 = E1*k

I versi dei due campi elettrici, ortogonai alla direzione orientata
assunta, hanno verso opposto e quindi si sottraggono.
L'andamento della risultante (Er), a partire da N, sarà:


Er = E1/x^2 - E1*k/(x+d)^2

Come anticipato qualitativametne, in attesa dei calcoli, il campo
descresce fino a zero e poi riappare con il verso cambiato, per
aumentare fino ad un massimo e poi diminuire per azzerarsi
asintoticamente all'infinito.

Questo è ciò che sostiene anche Tommaso Russo.

Vogliamo sapere a quale distanza x0 (dal polo più vicino, N) il campo
si annulla.

E1/x^2 - E1*k/(x+d)^2 = 0

Mi vien fuori :

x0 = d/(sqrk -1)

E' giusto?


Luciano Buggio

Luciano Buggio

da leggere,
14 apr 2013, 17:31:4014/04/13
a
On 14 Apr, 21:59, Luciano Buggio <bugg...@libero.it> wrote:

>
> Avremo quindi:
>
> E2 = E1*k
>
> I versi dei due campi elettrici, ortogonai alla direzione orientata
> assunta, hanno verso opposto e quindi si sottraggono.
> L'andamento della risultante (Er), a partire da N, sarà:
>
> Er = E1/x^2 - E1*k/(x+d)^2

Scusa lo strafalcione della scrittura:

E1 = a/x^2
E2 = E1*k = a*k/(x+d)^2

(a coefficiente arbitrario che poi scomparirà)

quindi :

Er = a/x^2 - a*k/(x+d)^2








Luciano Buggio

da leggere,
16 apr 2013, 05:05:2716/04/13
a
Qui tutto tace.

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