D-Day

1 visualizzazione
Passa al primo messaggio da leggere

L'altro

da leggere,
20 giu 2009, 18:57:1620/06/09
a Approfondimenti
Beh, la storia al di là dei facili miti si conosceva. Non furono gli
americani del D-Day a sconfiggere i nazisti. Nel d-day semplicemente
buttarono allo sbaraglio migliaia di ventenni senza alcuna esperienza
per potere andare a Yalta con dei numeri validi per pretendere spazi
geopolitici nella devastata europa postbellica.
L'articolo da cui ho preso lo spunto è il seguente, scritto da Eric
Margolis, istruttore di storia militare
http://www.ericmargolis.com/political_commentaries/getting-to-the-truth-about-world-war-ii.aspx

"La Wehrmacht e la Luftwaffe erano già a pezzi molto prima del D-Day
(...) la seconda guerra mondiale non fu vinta con lo sbarco in
Normandia come il mito racconta. L'esercito e l'aviazione nazista
erano già stati fatti a pezzi dalle battaglie titaniche del fronte
orientale (cioè dai Russi ndt)

I numeri parlano da soli: i Russi distrussero il 75-80% di tutte le
divisioni tedesche- 4 milioni di soldati- e la maggior parte della
Luftwaffe. L'Armata Rossa perse 14 milioni di soldati ed un numero
simile di civili. L'Armata Rossa distrusse 507 divisioni dell'Asse.
Sul fronte occidentale dopo il D-Day gli alleati distrussero 176
divisioni tedesche ormai sfinite.

Quando gli alleati sbarcarono in Normandia si confrontarono con forze
di terra tedesche senza copertura aerea, sfiancate dalla mancanza di
carburante e viveri e incapaci di muoversi durante il giorno."

Stranamente, a dispetto dell'intelligence che riuscì a "convertire"
le spie tedesche in agenti britannici e a scambiare la Normandia per
una colossale operazione diversiva (lo stesso Hitler, che pure aveva
indovinato il luogo effettivo dello sbarco, fu indotto a credere che
il teatro delle operazioni fosse il Passo di Calais) la più agguerrita
e preparata Divisione tedesca (la 352a) si ritrovò davanti alla
perentoria inettitudine (o inesperienza, volendo essere clementi) dei
comandi americani sulla spiaggia di Omaha. Si passa dai carri anfibi
Sherman in gran parte persi prima di raggiungere la spiaggia causa
onde ed errata valutazione del punto di approdo alle improbabili
manovre in volo della '82a e la 101a aviotrasportata che finirono in
gran parte in mare o luoghi non programmati.
Ma fu nella spiaggia di Omaha che il mare si tinse di rosso. Forse
inutilmente, visto che "al momento del D-Day, l'Armata Rossa stava
avanzando risoluta verso la Germania e quattro quinti delle forze
tedesche operavano sul Fronte Orientale."
http://it.wikipedia.org/wiki/Sbarco_in_Normandia

Bastava quindi aspettare, unirsi magari ai Russi e continuare l'opera
di sfondamento da oriente. Ma così non ci sarebbero stati numeri
importanti di perdite da portare a Yalta. Il massacro di migliaia di
giovani invece avrebbe portato al successivo piano Marshall, alla Nato
e alla pletora di attività USA in territorio europeo (Cermis e Dal
Molin compresi).

L'articolo conclude dicendo: " il crollo dell'Impero britannico, che
Churchill aveva promesso di difendere a tutti i costi, aprì la strada
per la decolonizzazione mondiale. Non dovremmo dimenticarcelo".

Certo, non dimentichiamoci che l'impero britannico ormai ha l'aspetto
incartapecorito delle Regina Madre. Ma occorre anche ricordare che, ad
esempio, l'invasione dell'Iraq che tanti inutili lutti ha causato, è
figlio legittimo di quel misto di cialtroneria militare e opportunismo
politico espresso magnificamente nel D-Day.
Il fatto che Obama renda onore a quei morti molto probabilmente
evitabili da un punto di vista strategico, nel contempo aumenti le
spese militari oltre i limiti fissati anche da Dubya (GW Bush) e stia
pianificando un significativo aumento di soldati in Afganistan e Iraq
la dice lunga.
http://www.infowars.com/obamas-first-100-days-worse-than-even-we-predicted/

Rispondi a tutti
Rispondi all'autore
Inoltra
0 nuovi messaggi