| Gentile Associazione,
a nome di Unicoop Firenze, desidero ringraziarvi per aver partecipato al nostro evento Dialoghi nei territori.
Nelle cinque giornate dell'iniziativa abbiamo accolto la partecipazione di circa 250 associazioni. Per la nostra Cooperativa è stata un’occasione molto importante di ascolto del territorio e di confronto su tanti temi, come quello della cultura.
Nell’attesa di risentirci e pensando di fare cosa gradita, vi inviamo i materiali condivisi nella giornata di giovedì 20 marzo. |
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Dalla giornata che vi ha visto protagonisti, ecco le visioni su come sarà la cultura a Pistoia fra 10 anni: radicata nel presente e in base a ciò che seminiamo oggi, viva e condivisa, sostenibile e supportata dal basso e dal terzo settore. Oppure potrà essere elitaria, strappata, povera e con scarso intervento da parte delle istituzioni.
dovrebbe essere alla portata di tutte/i, in rete, attuale, diffusa, trasversale, consapevole e condivisa.
l’unione di idee concrete che vengono dalle diverse associazioni del territorio, intergenerazionale, continuativa, intersezionale, ben veicolata e sostenuta economicamente.
vogliamo essere ottimisti: più capillare e sinergica, accogliente e coinvolgente, transgenerazionale. E il grosso del lavoro verrà fatto dalle associazioni con entusiasmo.
la nostra vera ricchezza, da alimentare, custodire, trasmettere e coltivare come un piccolo germoglio. Sarà fluida e multiforme come l’acqua, abbracciando le diversità e mostrando dove saremo noi come umanità.
un ponte tra passato, presente e futuro, costruito con la partecipazione collettiva. Attenta all’accessibilità, alla sostenibilità e alla valorizzazione del paesaggio artistico e culturale. Fare cultura è crescere insieme.
quello che ci salverà, se la costruiremo a partire da oggi.
“biodiversa”, se sarà stata capace di difendersi dall’omologazione del pensiero, dell'informazione e della creatività, ascoltando e condividendo.
come ovunque più globale ma anche più superficiale. Potrà però essere generativa di bene comune, se sarà diffusa, partecipata e se si baserà sulla collaborazione tra associazioni, privati e istituzioni, incluse le scuole.
diseguale se non sarà più umana. Dovremo impegnarci affinché sia popolare, intergenerazionale, accogliente, aperta, feconda e pacifica. Se saremo lungimiranti guarderemo davvero in avanti con collaborazione e crescita.
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