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Siete sicuramente tutti più esperti di me... A mio modesto parere pubblicizzare nel web e fare promozioni... Invitare i colleghi a recensire ed acquistare già sarebbe una gran cosa! Ce ne sono pochissimi recensiti! Un auto aiuto comune sarebbe già una partenza!
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Dico la mia brevemente, perché molto è già stato detto.
Tutti più o meno conosciamo gli strumenti per fare marketing, ma perché sia vincente serve una strategia studiata e curata nei minimi dettagli. Io non ho le competenze per parlarne bene, infatti nel mio piccolo mi sono affidato a un professionista x farmi spiegare cosa fare. Immagino che per una casa editrice sia molto più complesso perché entrano in gioco fattori multipli. Il succo però è che serve un modo per distinguersi dalla massa e nel caso dell'editoria è fare prodotti di qualità, sia nel contenuto che nella forma. Per questo concordo con chi prima di me ha parlato di ridurre le uscite e curarle di più. Forse il modello di business scelto nel mercato italiano attuale non è vincente.
È chiaro che è facile dire che serve un prodotto di qualità, un altro è realizzarlo davvero perché ha costi più elevati e richiede tempo e diverse professionalità e per una piccola CE è difficile.
Però il Discorso non cambia, se non si è riconosciuti come unici e di qualità, non si emerge, soprattutto se ci si posiziona nella fascia di prezzo dove molti self publisher competono. All'occhio del lettore può essere interpretato come indice di scarsa qualità, visto che purtroppo in quella massa si trovano anche molti prodotti scadenti.
Spero di essere stato utile.
Ciao,
Lorenzo
---------------- Messaggio originale ----------------
Da : Teresa
Data : mercoledì 23 settembre 2015 - 20:12
Oggetto : Re: [W&B] Richiesta di aiuto
Il giorno 23 settembre 2015 17:53, 'Chiara Zanini' via Wizards & Blackholes ha scritto:
Sono d'accordo con Cordelia e Marco.
Per quel che riguarda me, ho l'impressione, per tutte le pubblicazioni che ho all'attivo, che non funzioni molto il passaparola. I miei parenti non decidono di comprare le mie storie solo per sostenermi, anche perché, visto che hanno una certa età, per loro un libro è davvero tale solo quando lo possono acquistare il libreria. I miei amici in carne e ossa, all'opposto, non leggono, o, se lo fanno, preferiscono romanzi d'amore o gialli, non storie di fantasy (che manco sanno cos'è) o di fantascienza.
A mio parere (ma, mi raccomando, non sono assolutamente un'esperta in merito), e per quello che ho visto con altre case editrici, le cose che funzionano di più per far crescere una CE potrebbero essere:
- partecipare fisicamente a fiere del settore della libreria (ce n'è una in arrivo, per esempio, a Pisa)
- partecipare il più possibile a eventi on-line come giveaway, blogtour o cosette del genere
- proporre le proprie pubblicazioni con copie gratis a blogger del settore, per chiedere recensioni (sperando con tutto il cuore che il risultato non sia negativo, anche se potrebbe accadere)
- farsi conoscere presentandosi come CE nei forum più seguiti on-line, e partecipando se possibile con risposte ai commenti o curiosità dei lettori
- tenere un blog aggiornato in cui pubblicare articoli vari sull'editoria, sulla lettura, o qualche approfondimento su alcune delle proprie pubblicazioni (nel vostro caso, secondo me è davvero bella l'idea dei text trailer). Una CE con cui ho pubblicato alcuni articoli mi ha detto che è importante anche 'indicizzare' i testi. La cosa mi è piuttosto oscura, ma in sostanza dovrebbe consistere nell'inserire nel titolo o nel testo dell'articolo delle parole chiave di uso comune che possano portare anche per caso la gente che fa ricerche su alcuni argomenti in Google a capitare sul sito della CE, e magari risultarne incuriosita. Un po' come è capitato a me: mi sono imbattuta sul sito W&B per puro caso, digitando su Google le parole: 'concorso letterario fantasy'
- organizzare saltuariamente delle promozioni tali per cui, per esempio per pochi giorni o una settimana, si mette una delle pubblicazioni in promozione su amazon gratis. Fa male sentirlo, lo so, ma molti lettori cercano proprio quello. E se scaricano gratis e leggono un buon racconto, è probabile che siano invogliati a cercarne altri dello stesso autore o della medesima CE, a pagamento
- invitare gli autori a chiedere ai lettori, se ben impressionati da un testo, a lasciare un proprio commento positivo il più possibile nel web, o su amazon (meglio di tutto) o su goodreads, anobii, FB, twitter, dove capita insomma :)
- abbassare il prezzo di copertina. Lo so, anche questo fa male (a me per prima) ma ho letto diversi articoli secondo cui la gente acquista ormai solo ebook con l'ormai canonico prezzo di 0.99. Per fare un esempio, ho letto un ottimo commento che una persona che non conosco ha lasciato su amazon sul mio racconto che avevo pubblicato con W&B a ottobre scorso: il giudizio era molto positivo, ma la ragazza (o signora?) si lamentava del costo e della brevità della storia
- ho letto da qualche parte che la gente ormai legge sempre più gli e-book su tablet o su smartphone, e non con il reader. Questo potrebbe favorire W&B, specializzata nella pubblicazione di racconti non troppo lunghi. Che ci sia un modo per sfruttare questa informazione? Magari (la butto là, non ne ho idea) ci sono siti che promuovono in particolare gli ebook da leggere su telefonino?
- riservarsi uno spazio pubblicitario a pagamento su Facebook. Non dovrebbe costare tantissimo, ma a quel che ho sentito è molto redditizio in termini di vendite
- prestare un po' più attenzione all'editing dei racconti, per dare un buon prodotto finale (conosco nel web alcune persone che, appena vedono una d eufonica, fanno un salto sulla sedia e gettano via il reader
Queste le mie impressioni, fatemi sapere che ne pensate. Magari ci sono altri modi migliori per promuoverci/promuovervi!
A presto e saluti a tutti,
Chiara
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Da: "marco....@gmail.com"
A: wizardsand...@googlegroups.com
Inviato: Mercoledì 23 Settembre 2015 15:45
Oggetto: R: Re: [W&B] Richiesta di aiuto
Ciao,
Sono d'accordo con te.
Personalmente ho visto (e mi sento di suggerire) che alcune forme di autopromozione, come l'offerta gratuita per alcuni giorni di un libro, permettono a volte di avere un effetto trascinamento per il quale il libro (o altri dello stesso autore) vengono poi comprati nei giorni a seguire.
Marco
----Messaggio Originale----
Da: Cordelia Hel
Inviato: 23/09/2015, 15:31
A: Michele Pinto
Cc: wizardsand...@googlegroups.com
Ogg.: Re: [W&B] Richiesta di aiuto
Il problema è che queste cose si basano sulla pubblicità, e la pubblicità -
perché funzioni - deve essere organizzata e pensata da persone competenti
in materia. Purtroppo quando si tratta di affari, la sola passione non
basta - e lo vedo anche io nella mia realtà quotidiana.
Non è una critica a voi, ci mancherebbe! E' solo una considerazione su come
vanno le cose in società come la nostra, dove l'immagine conta tantissimo.
Un ulteriore problema poi in Italia è che non si spinge abbastanza - e
torniamo in realtà sempre al discorso pubblicitario - sugli ebook.
Io stessa sto cercando di fare vari esperimenti di marketing, e appena ne
trovo uno che funziona ve lo saprò dire! :D
Aurora
Il giorno 22 settembre 2015 22:23, Michele Pinto ha
scritto:
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----Messaggio originale----
Da: wizardsand...@googlegroups.com
Data: 24/09/2015 12.27
A: "wizardsand...@googlegroups.com"<wizardsand...@googlegroups.com>
Ogg: Re: Re: [W&B] Richiesta di aiuto
> email, invia un'email a mailto:wizardsandblackholes%2Bunsu...@googlegroups.com.
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> wizardsand...@googlegroups.com.
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Cari Mic%Mic e cari tutti,
non mi intendo di marketing o di strategie di presenza in rete, quindi non ne parlerò
Posso parlare da lettore “forte”, anche di rete, e la mia esperienza mi dice che un'impresa editoriale (in senso lato) non può aspettarsi di trovare i suoi lettori tra gli autori (che non necessariamente sono forti lettori) o nella loro cerchia. Specie un'esperienza di nicchia per genere (F&F), numero di pagine offerte, formato ebook.
Fermo restando che il “mercato” è pieno di offerte, spesso molto allettanti o gratuite io credo che il prodotto offerto dovrebbe cercare di caratterizzarsi molto, ancora di più di quanto non sia.
È fondamentale la qualità dei testi: si è accennato mi pare nei messaggi precedenti a una certa necessità di selezione. Potrei suggerirvi di spiegare agli autori che li rifiutate per determinati motivi, e quali, oppure, quando pensate che ne valga la pena, chiedere di fare determinate modifiche: in questo modo offrireste un qualcosa in più. Qualcosa che renderebbe la pubblicazione più ambita, e la lettura (vediamo cos'ha costei/costui che io non ho) più stimolante.
Sul piano personalissimo, mi piacerebbe che W&B diventasse più simile a una rivista, quindi con uscite magari dimezzate, offrendo anche più racconti ma sempre molto curati. Troverei interessantissima un'appendice con un po' di ragionamenti sulla scrittura (ricordate “Il marziano in cattedra”?), lettere di autori/lettori che possano essere utile condivisione. Pure segnalazioni di libri.
E una volta ogni tanto un libro, magari di lunghezza standard, se pensate che possa avere un ritorno di vendite e/o di immagine.
Fucilatemi, quel che dico non è una critica all'esistente, quanto una serie di pensieri in libertà, che magari si basano su una conoscenza recente e limitata.Ma avete chiesto... Buona serata a tutti
Patrizia Castaldi
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Sono sul Cell, pessimo per le mailing lista. Ma quoto chi sconsiglia un rapporto tra abbonamenti e pubblicazione. Somiglierebbe ai concorsi sanguisuga che anche io evitò. Io ho fatto spontaneamente l'abbonamento perche mi INTERESSAVA conoscere quello che scrive questa comunità. Un meccanismo virtuoso che magari si dovrebbe capire come incentivare. Puramente in a parte noto cmq che il premio Calvino chiede un contributo. Ma dà un giudizio di buona qualità ai partecipanti. E Mondadori vuole una prova di acquisto coi racconti... Si tratta SOLO di guadagnarsi lo stesso prestigio.
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Anch'io non voglio offendere nessuno riguardo le copertine ma in self publishing l'autore se le sceglie da sé cercando le immagine che più gli aggravano, anche nell'editoria supportata, per esempio you can print. Concordo con il pensiero precedente forse sono un pò infantili e poco accattivanti, l'immagine un pò conta... Io personalmente sono in svariati gruppi Amazon su FB, si può tentare il passaparola un pò funziona... Tutto ciò che è pubblicità qualcosa fa! Ribatto anch'io sulla brevità dei racconti che andrebbero riuniti oppure in alternativa incentivare gli autori a farli più lunghi. Infatti quello che ha soddisfatto di più i miei canoni e-book è quello di Michele Pinto, formato romanzo breve.