Venere In Pelliccia Quadro

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Elenor Waas

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Aug 3, 2024, 3:53:11 PM8/3/24
to viorihanria

Castelli arroccati in un silenzio che echeggia il grande romanticismo e sfondi di un Nord Europa inquieto e decadente insieme. I temi che intreccia il romanzo si perdono e si legano in un susseguirsi di scene nelle quali eros e filosofia, conflitto e desiderio si alternano in una storia d'amore tenera e malata insieme, sinistra e frustrata. Emerge pian piano l'idea del servo-padrone, un rapporto fra desiderante e desiderato che rovescia di continuo i suoi ruoli fino a vere pagine di fuoco, a devozioni finalmente realizzate, a un inconscio che non spolvera pi se stesso al lume della sola parola, ma scende nel proprio inferno e ne libera le braci, le lingue, le infinite e contorte fragilit del proprio sogno. La carne e il diavolo, altro binomio spaventoso che non tarda ad affacciarsi, un vento che dissangua la calma e scopre voglie uguali a comandi irrinunciabili, pena un'infelicit, un inappagamento, un respiro mozzato dalle sterili corde del perbenismo ottuso, di un'aristocrazia imprigionante. Asservirsi, darsi interamente a una schiavit rincorsa, a una specie di dea dominante che tutto pu esigere e tutto pu sapere, solo cos si potr toccare la vera essenza della sensualit nel dolore, dell'anelito sedato, reso gioia, godimento, ricchezza. Un quadro, una pelliccia, e tutta una debordante somma di pensieri che cadono fra le spire di amore come pezzi di un'io gi infranto, perduto, figlio di stagioni storiche di declino e blasoni ormai al tramonto. Il vizio come liberazione dalle cappe di un ambiente castrante, volgare, seduzione e condanna. Libro che pu far storcere il naso per le sue frequenti ossessioni, ma che anch'esso, indiscutibilmente, un tratto di verit interiore dal quale non ci si pu astrarre. Copertina bellissima.

Splendido il film di Polanski, molto bello anche il racconto. Una storia sensuale, ma anche cervellotica, dove il patto con il diavolo diventa il patto con la donna, dove la donna potente e dominatrice, ma l'uomo comanda davvero. Una storia pi complessa di quel che appare e che sottende una cultura alta dell'autore.

L'edizione che ho letto io purtroppo non questa. Wanda, viene chiamata Emilienne. La storia quella, il finale, sublime colpo di scena. Lasciando perdere il culto del masochismo, proprio nel finale che questo libro insegna davvero qualcosa: leggetelo e scopritelo.

Presentato all'ultimo Festival di Cannes, "Venere in Pelliccia" di Roman Polansky un film tratto dallo spettacolo di Broadway di David Ives e ispirato all'opera di Sacher Masoch, padre del masochismo. E' una pellicola d'impianto teatrale che sviscera in maniera ludica certe dinamiche di potere presenti sia nel rapporto tra uomo e donna sia in quello tra attore e regista.

In un teatro parigino Thomas (Mathieu Amalric) ha appena finito di provinare attrici per trovare la protagonista del suo adattamento del romanzo erotico ottocentesco Venere in pelliccia. E' deluso e sta per andarsene, quando dal nulla irrompe Vanda (Emmanuelle Seigner), in ritardo per la pioggia, implorandolo di poter sostenere l'audizione. indecente, sfrontata e volgare, ma anche cos insistente che riesce a ottenere di poter provare alcune battute. Non appena inizia a recitare, si rivela perfetta per il personaggio, aderendogli in maniera quasi soprannaturale; Thomas acconsente quindi a ripassare assieme a lei l'intero spettacolo. Ancora ignora a quali oscure verit introspettive lo condurr questa strana creatura dotata di astuzia e carnalit divinamente femminili.

Polansky dipinge un quadro intrigante e divertente che disvela in itinere la propria essenza sensuale. I due protagonisti danno vita ad un gioco dialettico gustosamente perverso e beffardo, pieno di botta e risposta serrati e punteggiato di umorismo, che conduce in tempo reale alla progressiva fusione tra finzione teatrale e realt. Il rapporto tra Vanda e Thomas muta e trasuda ora antagonismo, ora complicit. I due entrano ed escono dal testo in continuazione, battagliando, psicanalizzandosi e attraendosi fino a dar luogo, a un certo punto, a un ribaltamento di ruoli in termini di dominanza e sottomissione. Emmanuelle Seigner energia sessuale allo stato puro ed determinata a incarnare il principio femminile. La sua Vanda, pur con modi a volte sgradevoli, riesce a far cadere sotto il suo incantesimo il prescelto, non tanto con le lusinghe quanto con critiche aspre e accurate, colpendo nel segno e suscitando confusione, ansia e dubbi. Una volta reso insicuro il malcapitato, le pi facile sedurlo e fargli provare desiderio. Vanda il vortice dell'imprevisto ammaliante e vivificante che libera Thomas dalla routine di certi schemi, ne stuzzica le ferite e conduce ad un livello consapevole le sue pulsioni inconsce. Il film diventa quindi la rappresentazione ironica di una vendetta atta a spogliare l'altro della sua presunzione di superiorit. Grazie ad interpreti perfetti e a un Polansky magistrale, "Venere in pelliccia" un piccolo giocoso omaggio all'arte della seduzione e alla sua natura divina e ingannevole. Si tratta di un film che far la gioia di chi ama il teatro e le schermaglie sottilmente intellettuali.

Sia ella principessa o contadina che indossi lermellino o il mantellofoderato di pelo dagnello, sempre questa donna con la pelliccia e la frusta,che rende luomo suo schiavo, al tempo stesso una mia creatura e lautenticadonna samaritica

Leopold Von Sacher-Masoch (1836-1905), scrittore galiziano, noto oggiquasi esclusivamente come colui che diede il proprio nome al masochismo. Inverit fu lo psichiatra di fine Ottocento, Krafft-Ebing, che invent il terminemasochismo e lo introdusse nella sua grande enciclopedia delle perversioni, Psychopathiasexualis (1886), uno dei primi testi, a carattere medico, in cui furonoregistrate e analizzate le perversioni sessuali.

Il filosofo Gilles Deleuze ci fa notare quanto la nascita di questo termine,la sua definizione e il suo essere entrato successivamente nel linguaggiocomune, abbiano contribuito alla odierna sfortuna letteraria dello scrittore: Lasua opera cadde nelloblio nel momento stesso in cui il termine assunse lusocorrente(1).

Krafft-Ebing inoltre incorpor il masochismo nel sadismo, creando un altrotermine, sadomasochismo, secondo cui il masochismo non sarebbe altro che lamet speculare del sadismo. Kraftt-Ebing fece dellunit tra le due perversionila loro stessa condizione di possibilit. Il sadico ha bisogno di un masochistache subisca le sue violenze e il masochista del sadico che gli infligga dolore.Questunit venne ereditata da Freud e dalla psicanalisi che ne perpetu laconcezione unitaria con qualche variazione, affermando, ad es., che il sadismoproduceva il masochismo: facile riconoscere che il masochismo non altroche una continuazione del sadismo rivolto contro la propria persona(2 ).

Psichiatria e Psicanalisi non riconobbero lalterit tra i due universiletterari e psico-sessuali. Il testo Il freddo e il crudele di Deleuze affrontaquesto problema, cercando di definire i due universi nella loro particolarit.

Masoch nacque in Galizia, a Leopoli, allora provincia dellImpero austro-ungarico.Figlio di una nobile ucraina e del capo della polizia locale, fu professore ein seguito letterato di successo, scrivendo molti cicli di romanzi (il piimportante ed incompiuto Il retaggio di Caino, di cui Masoch complet solo leprime due sezioni, sulle sei che aveva in progetto ) e racconti spesso dedicatia minoranze etniche viventi in Galizia (ebrei, russi, polacchi).

Rimase ossessionato, fin da bambino, dalla figura di una donna con pellicciae frusta che lo avrebbe reso suo schiavo e fatto soffrire. Scriver nelle suememorie che questa sua ossessione troverebbe la sua origine in un episodiodinfanzia, in cui una sua zia,chiamata Zenobia, attraente donna che vestivasempre unampia pelliccia, avrebbe sorpreso il nipote a spiarla, nascosto inun armadio, in camera sua e lo avrebbe punito frustandolo, provocandogli unagrande gioia. Da ci appunto masochismo, piacere nel dolore.

Nella sua vita tent pi volte di realizzare il suo ideale con donne incarne ossa; alcune di queste sue esperienze costituirono la base biografica elossatura di alcuni romanzi: lesempio pi famoso quello che getto le basiper la nota novella Venere in Pelliccia.

Nel 1869 Masoch firm un contratto (pratica fondante nelluniversomasochiano) con la scrittrice Fanny Pistor, nel quale simpegnava ad essereschiavo della sua padrona. Fanny (che assumer nel romanzo il nome di WandaVon Dunajev) dovr indossare pellicce ed essere crudele, infliggendo punizioniqualora lo ritenesse necessario. Il loro contratto durer sei mesi, nei quali Masoch vivr mirabolanti e grottesche esperienze: tra le pi note si ricorda ilviaggio in Italia a bordo di un treno, nel quale Leopold, nei panni del servoGregor, viagger in terza classe, mentre la padrona Fanny in prima.

La funzione contrattuale che Masoch adoper nella vita e nei romanzi unodei tratti salienti della sua ossessione. Secondo Deleuze, Masoch essenzialmente un educatore(3), nel senso che deve educare la donna adincarnare lideale. Il protagonista di Venere in Pelliccia, Severin, plasmacome una scultura la sua dea Wanda.

Questoperazione non scevra da rischi: gli educatori devono tenere inconto di fallire o di ottenere risultati inaspettati, soprattutto quando miranoad un cos alto ideale. La Pistor trov serie difficolt nellimpersonare Wanda,e le stesse protagoniste dei romanzi talora si trovano ad esprimere dei dubbisul loro ruolo.

In Sade invece la contrapposizione allEducatore si esprime nel ruolo dellIstitutore,cio di colui che fonda e dirige istituzioni. Si pensi al Conte de Dolmanc,protagonista dellopera La filosofia nel Boudoir (sottotitolata le Istituzioni Immorali),che rappresenta il prototipo delleroe sadiano, colui che trascina se stesso edaltri in quadretti sempre nuovi, accelerando il ritmo delle proprie pulsioni ecreazioni libertine.

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