le mie formule x uscire dalla crisi

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petrillo

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Aug 16, 2011, 4:02:30 AM8/16/11
to UnSognoItaliano
Cosa fare:

Fare scaricare sia ai privati che alle aziende tutte le spese
documentate.

Le conseguenze immediate : (senza nessuno intervento della guardia di
finanza e da parte degli enti preposti al controllo (Risparmio)
Ogni cittadino diventerebbe un collaboratore dello stato).

1) Tutti si farebbero rilasciare le ricevute e le fatture eliminando
in TOTO il sommerso.
2) Lo stato incasserebbe oltre alle tasse anche l'IVA sul fatturato.
3) Aumenterebbero immediatamente i consumi in maniera esponenziale;
sarebbe un rilancio di tutta l'economia del paese.
4) Si acquisterebbero imbarcazioni, si cambierebbe la macchina ogni
anno, si restituirebbe ai cittadini la voglia di fare e di investire,
si azzererebbe la disoccupazione; si avrebbe una rinascita del paese.
5) Tutti, nessuno escluso beneficerebbe del provvedimento.

Gradirei un contraddittorio Grazie.

Nik Barte

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Aug 16, 2011, 4:15:02 AM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com

Francesco, hai fatto entrare in una sorta di crisi mistico-esistenziale il Ministro Tremonti.
Dice che sta scrivendo la lettera di dimissioni ad effetto immediato. ;-)

Buona giornata.

Nicola



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Michele

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Aug 16, 2011, 7:36:33 AM8/16/11
to UnSognoItaliano

0b1kenobi

unread,
Aug 16, 2011, 10:11:35 AM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com
Ringrazio tutti della partecipazione in questa discussione, gli argomenti che portate sono molto interessanti e personalmente penso di condividerli. Ma qui stiamo parlando di EMERGENZA ITALIA. EMERGENZA PERCHE l'ITALIA HA SMESSO DI PRODURRE . Il problema che dobbiamo risolvere adesso è disperatamente urgente e riguarda quali idee che possano percorrere altri percorsi mentali possano portare le imprese Italiane a produrre di piu. Senza crescita tutti gli altri discorsi sono completamente inutili. Per questo bisogna investire di questo problema chi professionalmente è demandato e pagato per risolverlo ma questo ancora non basta. Gli italiani sono maestri dell'arte della discussione sul come dobbiamo dividerci la torta, e facciamo interminabili discussioni dai bar al parlamento o in giro pero il paese. Ma ora l'EMERGENZA ci chiede di smettere questa occupazione e di occuparci tutti su come possa l'Italia produrre una torta molto piu grande. Per questo oltre ai ministri, agli scienziati, ai professori universitari e ai politici stiamo dicutendo anche noi e validamente perche la risposta giusta puo arrivare anche e soprattutto chi  vede il problema da vicino. Allora dobbiamo passare a discutere come PRODURRE DI PIU! Come esportare di piu ? come conservare il valore sui mercati esteri ? come risolvere immediatamente il problema dell'occupazione ? come impedire che le imprese edili si sfaldino ? come dare un lavoro ai milioni di disoccupati che hanno studiato per un lavoro non troveranno mai ? Come battere la concorrenza Cinese?

Nik Barte

unread,
Aug 16, 2011, 12:04:40 PM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com
L'argomento credo sia molto complesso e richieda una serie di dati che solo chi amministra il paese dovrebbe possedere (se fa le cose seriamente).

Chissà se il Governo ha mai fatto una analisi di Marketing seria negli ultimi anni. Chissà perchè non se la sente di condividerla.

- Definiamo il che COSA l'Italia ha smesso di produrre: reddito (magari lo continua a produrre ma lo esporta o non lo dichiara) oppure prodotti oppure servizi oppure idee (per poi produrre reddito). Quali erano i settori trainanti l'economia. Quali erano le regioni che trainavano l'economia (Lombardia, Emilia, Veneto, Friuli)?
- Definiamo il PERCHE' ha smesso di produrre: alimenti (forse perchè gli è stato imposto dalla Comunità Europea  - leggasi quote latte oppure perchè sono subentrate delle normative molto restrittive a cui non eravamo preparati, oppure perchè l'area di produzione é risultata inquinata), automobili (forse perchè esistono sul mercato prodotti migliori ad un costo inferiore), servizi (forse perchè la qualità dei servizi erogati era insufficiente rispetto alla concorrenza), idee (forse perchè la gente si è stufata di lavorare per terzi, sottopagata e si è trasferita all'estero ove le idee vengono pagate e riconosciuto il talento e la voglia di fare);
- Definiamo da QUANDO ha smesso di produrre per cercare di capire a ritroso che cosa ha determinato la dismissione (c'entra la crisi internazionale? il passaggio generazionale delle aziende? la vendita delle aziende a terzi e la conseguente dismissione del business? l'esaurimento dei fondi europei o dei fondi del governo?
- DOVE si vendeva prima? sul Mercato locale, regionale, nazionale, europeo, internazionale?
- CHI ha smesso di produrre? e CHI invece continua a produrre ma non a sufficienza per mantenere in positivo il PIL? (servono dati statistici attendibili di micro e macro-economia)

Dubito che un privato cittadino riesca a tirare fuori dal cilindro una soluzione, senza DARE UNA OCCHIATA AI DATI ECONOMICI DEL PAESE.

Solo dopo che si sarà fatta una DIAGNOSI precisa, si può anche pensare ad una CURA. Senza analisi MEDICHE (sangue, urine, feci, TAC, endoscopia, clisma opaco, RM, ecc.....) niente cura.

Chi di voi hai dati?

Mi fa pensare che chi ha i dati non li voglia tirare fuori.

All'estero gestiscono i flussi immigratori in modo preciso: n. cuochi, n. elettricisti, n. imbianchini, n. puericultrici, n. infermiere, n. fotografi, n. ing. informatici, n. ing. navali, n. chirurghi, ...... ovviamente suddivisi per specializzazione.
Anche le Università e le Scuole Professionali vengono gestite in modo olistico: non fanno studiare (tendenzialmente) altri avvocati se il paese è in esubero di questi professionisti. Non fanno studiare ing. navali se il paese non richiede queste professioni, ecc.... ecc...
In Italia non è così, almeno così pare.

Q) Per capire "Come esportare di piu' ?
Occorre rispondere: COSA ESPORTARE DI PIU' e PERCHE' esportare di più?  DOVE ESPORTARE di più? il come credo sia una conseguenza di una giusta strategia. Se prima si vendeva e ora il prodotto che si produceva non viene più richiesto, a) si cerca di capire che cosa può servire (innovazione) e come si può migliorare quello che si faceva (SENZA CONTINUARE A TIRARE FREGATURE IN GIRO PER IL MONDO).

Q) Per capire "Come conservare il valore sui mercati esteri ?
Occorre capire: che valore conservare? che mercati conservare? siamo sicuri che vale la pena di conservare dei mercati? o meglio abbandonarli per produrre qualche cosa di più onesto e utile per l'umanità ed il mondo?
(ndr. se il nostro paese è leader nelle mine anti-uomo, e il mercato sta tirando di brutto, .... siamo sicuri che sia utile continuare a produrle e continuare a gambizzare centinaia se non migliaia di bambini in giro per il mondo?)

Q) Per capire come risolvere immediatamente il problema dell'occupazione ?
Occorre capire: da dove partire. a)  i mercati che cosa richiedono  b) di che cosa hanno bisogno  c) quali competenze si possiedono nel nostro paese che altri paesi non hanno  d) quali competenze stanno scomparendo o sono prossime all'estinzione e) che materie prime abbondano nel nostro paese  f) ci sono spazi di miglioramento dei processi produttivi  g) che genere di manodopera occorre nei settori in cui si desidera investire  h) le normative di sicurezza e le leggi sono in grado di sostenere una crescita


Q) Per come impedire che le imprese edili si sfaldino ?
Occorre capire: siamo sicuri che occorre costruire, se il paese ha un esubero di immobili? e abbiamo cementificato persino l'impossibile? quanto personale italiano c'è nelle imprese edili italiane?  quanta manovalanza lavora in nero?  siamo sicuri che, con tutto il patrimonio artistico che abbiamo nel nostro paese, non serva un po' di manutenzione, conservazione e recupero di immobili, strade, opere?  la manovalanza presente nel paese nel comparto edile, può specializzarsi in qualche settore che magari in questo momento è richiesto all'estero?

Q) Come dare un lavoro ai milioni di disoccupati che hanno studiato per un lavoro non troveranno mai ?
Non illudendoli. Dicendogli le cose come stanno. Ma nessuno ha il coraggio.
Chi ha studiato per un lavoro che non troveranno mai, deve inventarsi un lavoro. Se occorre deve rimettersi a studiare da imprenditore. Magari dovrà andare all'estero, se la sua professionalità in Italia non viene richiesta.
Quali sono invece i numeri e le professioni che abbondano in Italia e quali sono quelle carenti o totalmente assenti? Torniamo al discorso statistico reale (ciò che avviene all'estero).
Ho conosciuto un'affermato Dottore Commercialista che, in tempi non sospetti, ha smesso di praticare la sua professione, si è rimesso a studiare ed è diventato un altrettanto Infermiere.

Q) Come battere la concorrenza Cinese?
Siamo sicuri che la concorrenza sia Cinese?


Nicola





Il giorno 16 agosto 2011 16:11, 0b1kenobi <dino.g...@gmail.com> ha scritto:
Ringrazio tutti della partecipazione in questa discussione, gli argomenti che portate sono molto interessanti e personalmente penso di condividerli. Ma qui stiamo parlando di EMERGENZA ITALIA. EMERGENZA PERCHE l'ITALIA HA SMESSO DI PRODURRE . Il problema che dobbiamo risolvere adesso è disperatamente urgente e riguarda quali idee che possano percorrere altri percorsi mentali possano portare le imprese Italiane a produrre di piu. Senza crescita tutti gli altri discorsi sono completamente inutili. Per questo bisogna investire di questo problema chi professionalmente è demandato e pagato per risolverlo ma questo ancora non basta. Gli italiani sono maestri dell'arte della discussione sul come dobbiamo dividerci la torta, e facciamo interminabili discussioni dai bar al parlamento o in giro pero il paese. Ma ora l'EMERGENZA ci chiede di smettere questa occupazione e di occuparci tutti su come possa l'Italia produrre una torta molto piu grande. Per questo oltre ai ministri, agli scienziati, ai professori universitari e ai politici stiamo dicutendo anche noi e validamente perche la risposta giusta puo arrivare anche e soprattutto chi  vede il problema da vicino. Allora dobbiamo passare a discutere come PRODURRE DI PIU! Come esportare di piu ? come conservare il valore sui mercati esteri ? come risolvere immediatamente il problema dell'occupazione ? come impedire che le imprese edili si sfaldino ? come dare un lavoro ai milioni di disoccupati che hanno studiato per un lavoro non troveranno mai ? Come battere la concorrenza Cinese?

Antonella

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Aug 16, 2011, 1:08:43 PM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com
Gli ultimi interventi sono notevoli (Nicola e Fulvio, nella discussione parallela..uscire dalla crisi)

Ci sono delle cose ovvie: 
  • Ci hanno sommerso di menzogne
  • Chi ci comanda agisce con totale incompetenza: o ci sono o CI FANNO.
Quali sono i problemi della crisi: 
  • Non si vende abbastanza 
  • e quindi si produce di meno
  • e quindi c'è meno lavoro
Ovvio,no? 

NO

Proviamo a cambiare le coordinate...partiamo dalle persone..
  • Se c'è gente che vuole fare e ha bisogno di lavorare 
  • realizza cose e servizi utili
  • per altre persone che ne hanno necessità o desiderio  
  • ..il prezzo viene determinato dall'equilibrio tra domanda ed offerta
E' un ragionamento elementare? Certo. 
Ma è come dovrebbe funzionare l'economia REALE.

Se ci pensate un attimo...se le cose funzionassero così...non ci sarebbero problemi.
La gente VUOLE LAVORARE e DESIDERA PIù COSE O SERVIZI.

E allora? Perché c'è la crisi?

Nik Barte

unread,
Aug 16, 2011, 2:26:47 PM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com


Scusate la metafora, ma solo un dottore in ambito sanitario è autorizzato a decretare la morte di un individuo.
Sia il volontario che l'infermiere, possono usare la parola "morte" solo nei seguenti casi: corpo carbonizzato, corpo senza testa, corpo in avanzato stato di decomposizione.
In tutti gli altri casi, occorre praticare all'infinito le manovre BLS.

Allineamoci tutti pertanto sul significato di crisi. Ciò che vediamo e definiamo crisi, sono la manifestazione di qualche cosa di sbagliato.


Ho visto usare termine crisi in casi davvero improbabili:
- I soci di un'azienda fiorente, sopraggiunta una certa età, vendono l'attività ad un nuovo socio e guadagnando un sacco di soldi (insomma finalmente realizzano il loro investimento di una vita). Il nuovo socio chiude il ramo d'azienda o licenzia buona parte dei dipendenti con la scusa della crisi. In realtà faceva comodo al nuovo socio togliersi dai piedi un concorrente. Ai dipendenti è stato detto che è colpa della crisi.
- Una fiorente azienda, ha saturato il mercato e nel corso degli anni non ha mai voluto rinnovarsi o rinnovare la propria produzione. La concorrenza invece ha saputo innovare, produrre prodotti più consoni alle esigenze dei clienti ed è cresciuta. L'azienda continua a ignorare le richieste dei clienti, fino al punto in cui i clienti decidono di cambiare strada e di avvicinarsi alla concorrenza. L'azienda ha una contrazione del fatturato paurosa. I costi della struttura superano di gran lunga il fatturato. L'azienda comincia a tagliare sui costi fissi (dipendenti) e a ridimensionare il proprio organico, azzera gli investimenti in attività di Marketing, in lotta con il Direttore Commerciale per la strategia attuata, in attrito con buona parte della rete vendita per i risultati conseguiti, .... taglia anche sulla rete vendita. Ai dipendenti il vertice dell'azienda dice che c'è una paurosa crisi.... (mentre i dati della concorrenza segnano comunque un trend positivo).

Cosa è questa crisi?
L'aumento dei prezzi è colpa della speculazione, .... non della "crisi"
Il crolli in borsa sono frutto delle speculazioni, ..... non della "crisi". Quando qualcuno perde soldi degli investimenti, c'è qualcuno che si arricchisce a dismisura.
La delocalizzazione in altri paesi delle aziende sono frutto delle scelte di aumentare i margini ed i profitti dei soci delle aziende, ..... non sono colpa della "crisi"
I Governi dei paesi che sperperano il denaro pubblico e non sostengono l'economia del paese, ma fanno in modo da favorire sempre e solo le stesse aziende o gli stessi imprenditori, .... non hanno alcuna parentela con la crisi.

Sta crisi è una sorta di capro espiatorio per manlevare dalla colpa qualcuno?

Crisi è malcostume.
Crisi è distruzione di valori.
Crisi è momento in cui i nodi vengono al pettine.
Crisi è una fase storica del mondo in cui non esistono più regole che distinguono bene da male.
Ideologicamente la Crisi è sempre esistita.


Solo se capiamo queste ragioni, possiamo ripartire daccapo. Altrimenti ci sarà sempre in agguato una nuova crisi, una volta girato l'angolo.


Nicola



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Nik Barte

unread,
Aug 16, 2011, 3:13:15 PM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com


Come in caso di "crisi" respiratoria, "crisi" cardio circolatoria, "crisi" convulsiva, "crisi" ipoglicemica, ..... la crisi è la conseguenza di un disequilibrio, della malattia di un organo, di ripetuti eccessi, di un problema di origine genetica, di un problema legato all'età del paziente, ....

Ciò che tutti vediamo e chiamiamo "crisi" sono i sintomi, non la malattia vera e propria.

Senza la precisa volontà di identificare le cause della "crisi", non se ne esce. Tutti dobbiamo diventare bravi medici e specializzarci in medicina. Nessuno è escluso.


Basta assumere antidolorifici e bere ettolitri di Aulin tutti i giorni. Basta con la dipendenza dai farmaci.


I medici che hanno curato i pazienti fino ad ora, incuranti del bene del paziente, hanno solo prescritto medicine a gogo' e hanno tenuto nascosto la vera causa della malattia di cui loro stessi sono stati untori.


Con il loro operato questi "medici" hanno sostanzialmente ben rimpolpato il loro stipendio, il fatturato delle case farmaceutiche, delle farmacie, delle cliniche private, ecc.... L'origine di molte patologie è noto risale al cibo che si mangia, alle vaccinazioni che vengono somministrate, alla qualità della vita, dell'aria che si respira, dell'acqua che si beve, allo stile di vita suggerito da altri, ....

A correre con le barelle su e giù per le scale, di giorno e di notte, a guidare a tutta velocità le ambulanze come volontari, trasportando i malcapitati, sono stati come sempre i cittadini altruisti.


La metafora sulla malattia, riguarda ovviamente l'economia ed il sistema economico.


Nicola


P.S. Alzi la mano quanti di voi conoscono una persona che è o è stata "vittima della crisi". Specificate però di quale crisi si tratta.
 
Il licenziamento è un sintomo: Ricordiamoci che uno che licenzia ha un beneficio.
Il fallimento è un sintomo: Ma chi acquista un bene da un fallimento fa un affare.
Il crollo delle borse è un sintomo: Ma quando c'è qualcuno che svende un titolo c'è qualcuno che ci ha già guadagnato o ci sta guadagnando mentre acquista un titolo sotto il valore di collocazione in borsa (la borsa richiederebbe una considerazione a parte)
L'aumento dei prezzi è un sintomo: Quando uno acquista, c'è sempre uno che vende che vuole fare affari (il problema è che tutti vogliono fare solo affari d'oro).
ecc.... ecc.... ecc.....

0b1kenobi

unread,
Aug 16, 2011, 3:50:06 PM8/16/11
to unsogno...@googlegroups.com
Vedo che per fortuna comincia ad esserci un po di discussione. Grazie a tutti e, Nicola, hai fatto un grande lavoro.
Qui ora sono le 2,30 della notte e quindi commentero domani. Sono d'accordo che tutti i termini debbano essere definiti e le affermazioni controllate con i numeri pero la mia impressione che pensavo fosse largamente condivisa è che ci si stanno incrociando in questi anni fenomeni che procedevano da almeno 20 anni :
1 - La globalizzazione del è diventata reale 
2 - Paesi come gli Stati Uniti e l'italia o la Grecia hanno accumulato un debito senza mai riuscire a invertire la tendenza.
3 - Nel 2008 gli USA hanno visto fallire le loro maggiori banche e aziende.
4 - Dal 2008 gli USA hanno iniziato la loro retromarcia dal mercato 
5 - Dopo tre anni di menzogne le aziende italiane hanno capito che non si trattava di crisi ma di trasizione permanente
6 - Il mondo si trova quindi con un mercato immenso come gli USA in meno e un concorrente terribile come il SUD EST ASIA in piu e quindi la domanda estremamente piu bassa e l'offerta estremente abbondante e competitiva.
Questa secondo me e la situazione oggettiva da cui si esce solo se si riesce a trovare cosa, come, dove ...  vendere.

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