Una nuova ondata di truffe via SMS,
nota come smishing,
sta colpendo gli italiani sfruttando la fiducia nel sistema sanitario pubblico. I cybercriminali stanno inviando messaggi falsi che sembrano provenire dall'ASL (Azienda Sanitaria Locale) e invitano gli utenti a cliccare su un link per «prenotare una visita» o «aggiornare i dati sanitari». In realtà questi SMS conducono a siti malevoli che installano malware o rubano credenziali bancarie, con l'obiettivo di svuotare i conti correnti delle vittime. La truffa rappresenta l'ennesima evoluzione delle frodi digitali che sfruttano
marchi
fidati come banche, corrieri o enti pubblici per ingannare gli utenti meno attenti.
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Il meccanismo della truffa è ben rodato: il messaggio spesso è inviato da numeri che sembrano autentici grazie a tecniche di spoofing; utilizza sempre
un linguaggio allarmistico per spingere l'utente ad agire rapidamente. Per esempio, il testo potrebbe recitare: «ASL: La sua prenotazione sanitaria scade
oggi. Aggiorni i dati qui», fornendo poi un link su cui cliccare. Chi ci casca viene reindirizzato su un sito falso, progettato per imitare il portale
ufficiale dell'ASL; qui viene chiesto di inserire dati personali, codici di accesso bancari o di scaricare un'app malevola. Il malware più comune in queste
truffe è un trojan bancario come SpyNote: esso consente ai truffatori di intercettare SMS, rubare credenziali e autorizzare bonifici non autorizzati.
Questa truffa non è un caso isolato. Campagne simili sfruttano nomi di enti fidati
come l'INPS, l'Agenzia delle Entrate
o Telepass per indurre le vittime a fornire dati sensibili. E' particolarmente insidiosa la tecnica di spoofing che maschera il numero del mittente per
farlo sembrare ufficiale; nel caso più recente, l'SMS sembra provenire dall'ASL e sfrutta la generale fiducia nel sistema sanitario.
Le autorità, tra cui la Polizia Postale e il Garante Privacy, ricordano che cosa fare per proteggersi: non cliccare su link ricevuti da numeri sconosciuti
o sospetti, non scaricare allegati e non fornire dati personali. In caso di sospetto è utile segnalare immediatamente l'SMS all'ente dal quale dice di
provenire e alla Polizia Postale; nel caso ci si sia accorti troppo tardi della truffa, vanno cambiate tutte le password associate agli account compromessi.
delle truffe del tipo smishing è in continua evoluzione. Secondo un rapporto di Kaspersky del 2024, gli attacchi via SMS sono aumentati del 30% in Europa
e sfruttano la maggiore fiducia che gli utenti ripongono nei messaggi rispetto alle email. La facilità di accesso ai dati personali tramite i social amplifica
il rischio: i truffatori sfruttano informazioni pubbliche per rendere i messaggi più convincenti e personalizzati.