L'interpretazione dei sogni, edito in tedesco nel 1899[1], con il titolo Die Traumdeutung, una delle opere di Sigmund Freud alla base degli ulteriori sviluppi del pensiero del fondatore della psicoanalisi.
L'opera segna il passaggio del metodo psicoanalitico dalla semplice tecnica della libera associazione di idee al nuovo metodo che privilegi l'attivit onirica per accedere ai contenuti inconsci della psiche.
All'uscita di quest'opera il sogno era relegato ai margini degli interessi psicologici e gli veniva negata addirittura una validit psichica; ci aiuta a comprendere quanto il volume freudiano fosse rivoluzionario, accolto parimenti con interesse e con sprezzanti critiche dal panorama culturale e scientifico dell'epoca.
Si definisce contenuto manifesto quella parte del sogno che viene raccontata al risveglio da parte del sognatore; in sostanza, la storia e gli elementi del sogno per come vengono espressamente ricordati dal sognatore. Gli elementi che compongono tale "storia" sono simbolici, e devono essere interpretati analiticamente per poter arrivare al significato "profondo" del sogno stesso.
Freud ha individuato, elencato ed analizzato tutta una serie di regole secondo cui i sogni si formano, oscurando i contenuti inconsci e permettendo loro, cos camuffati, di arrivare alla coscienza. Utilizzando quelle stesse regole possibile decriptare il sogno partendo dal contenuto manifesto (cio dal racconto del sognatore).
Il contenuto latente di un sogno viene distinto dagli elementi simbolici "mascherati" che vengono indicati con il termine "contenuto manifesto". Attraverso l'interpretazione analitica dei simboli contenuti nel sogno si riesce ad arrivare alla ricostruzione dei contenuti inconsci che, altrimenti, non potrebbero apparire alla coscienza.
Sigmund Freud fu il primo a formulare una teoria dei sogni che potesse aiutare nell'interpretazione di questi ultimi. Per Freud vi erano una serie di leggi che regolavano la formazione del contenuto manifesto di un sogno. Capendo come si formavano i sogni era possibile, usando le stesse leggi, decriptarne il contenuto latente.Tali leggi sono:
Tutto il complesso "lavoro onirico", cio il lavoro della censura durante il sonno, volto a mascherare i reali contenuti dell'inconscio. Il sogno si presenta dunque come l'espressione travestita deformata di un desiderio rimosso. Inoltre il sogno sempre collegato a un fatto emotivo della primissima infanzia sprofondato nell'inconscio.
L'incipit della "Traumdeutung" dedicato a documentare come il desiderio di riuscire a cogliere il significato misterioso dei sogni non una novit di cui la psicoanalisi ha il merito, ma che questa esigenza connaturata alla specie allorch raggiunge un certo grado di civilizzazione. Infatti l'attitudine a mettere in chiaro il senso oscuro dei sogni affonda nella pi lontana antichit (a partire dall'attivit degli interpreti di sogni dei Templi di Esculapio nella Grecia arcaica, e degli oniromanti in tutto il vicino Oriente antico, come riportato anche dalla Bibbia - cfr. l'episodio di Giuseppe e del "Sogno del Faraone"; e a partire dall'opera del II secolo d.C. di Artemidoro di Daldi "Interpretazione dei Sogni").
Freud rileva come molte delle teorie fossero incomplete, lacunose, non suffragate da prove e facilmente controvertibili, e che nessuna di esse riuscisse a spiegare il meccanismo intimo che nel sonno porta alla formazione del sogno, arrivando anche a sostenere che le pi antiche teorie, tra cui quelle che hanno eco nella cultura popolare o nei poeti, fossero pi simili al vero di quelle presentate da filosofi e scienziati.
Il motore dei sogni secondo Freud sono i desideri inconsci, e questo il pilastro su cui si basa la sua teoria.Tali desideri, appunto inconsci e non accessibili all'Io, operano ancora all'interno della psiche umana; durante il sonno rafforzano i loro effetti per via della minore attivit della coscienza, e hanno dunque l'occasione di emergere sotto forma di immagine onirica.
Freud distingue il contenuto manifesto, ovvero la situazione o la scena che appaiono direttamente in sogno, e il contenuto latente, ovvero ci a cui il sogno nascostamente allude. Freud spiega la differenza con il fatto che il sogno rappresenta la soddisfazione di un desiderio spesso inaccettabile all'Io del soggetto; di conseguenza il contenuto latente viene trasformato in modo da non risultare riconoscibile, ed eludere in questo modo la censura applicata dal Super-Io del soggetto sognante.
Freud inoltre ipotizza che il sogno tragga origine spesso da residui psichici diurni, cio da materiale ed impressioni indifferenti o non completamente elaborati, ma che tali residui non sarebbero in grado di portare alla formazione del sogno se non si rafforzassero con un desiderio inconscio, per lo pi infantile, in grado di amplificarlo e portarlo all'attenzione della coscienza.
Secondo lui il sogno una "realizzazione velata di desideri inibiti", cio espressione di desideri che la coscienza disapprova e che non vuole siano rivelati. La coscienza esercita infatti una censura psichica impedendo a quei contenuti di emergere.
Uno degli elementi storicamente fondanti e correlati della psicoanalisi fu proprio lo sviluppo della tecnica della libera associazione, attraverso la quale Freud cercava di raccogliere informazioni sul significato latente dei sogni raccontati dai propri pazienti.
Se il pensiero cosciente opera per concetti, il sogno secondo Freud procede per immagini, ed caratterizzato dall'assenza di ordine, coerenza sia logica che oggettiva, senso comune, senso etico e senso estetico. Meglio dell'autosservazione "diurna", il sogno il migliore mezzo per conoscere se stessi, ma non per verificare il proprio orientamento omosessuale.L'immaginario erotico non permette di accertare la preferenza sessuale nemmeno allo psicoterapeuta, incrementa l'ansia e perde valore se usato come luogo simbolico di esame, analisi e verifica del proprio orientamento.
Con l'avvento di tecnologie di scansione cerebrale non invasive, sconosciute ai tempi di Freud, stata indagata con metodo scientifico la teoria freudiana che non ha trovato conferme, se non per il fatto, allora innovativo, di avere riconosciuto che il sogno un meccanismo esclusivamente interno al nostro cervello[2].
Lo psichiatra statunitense Allan Hobson respinge l'idea che i sogni esprimano necessariamente significati profondi o nascosti. Secondo i suoi studi, i sogni sono creati quando gli impulsi neuronali generati casualmente dal tronco encefalico raggiungono la corteccia cerebrale durante il sonno REM. La corteccia tenta di dare un senso agli input casuali che sta ricevendo, e questa genera i sogni[3][4].
Quando si parla di sogni il primo riferimento che viene in mente l'opera di Sigmund Freud intitolata \"L'interpretazione dei sogni\" pubblicata nel 1900. Questa data fissa un momento storico nella storia della psicologia perch segna la nascita di un nuovo modello della comprensione della personalit. La teoria elaborata dal famoso medico di Vienna prende il nome di psicoanalisi e avr un impatto decisivo nella concezione globale dell'uomo e della civilt, andando ben oltre l'ambito della psicologia. Ma per capire per quale motivo i sogni siano stati cos importanti nella teoria psicoanalitica bisogna fare un passo indietro e vedere come lo psichiatra arrivato ad elaborare la sua rivoluzionaria idea della mente umana.
Una delle scoperte pi importanti sulla psiche umana fatta dal padre della psicoanalisi Sigmund Freud riguarda l'esistenza di una dimensione inconscia, cio di un luogo della mente non direttamente accessibile alla coscienza. Alla fine dell'800 Freud aveva cominciato a curare le pazienti isteriche con l'ipnosi, un metodo molto usato a quel tempo per risolvere i sintomi della nevrosi. L'ipnosi consisteva nell'indurre la paziente in uno stato di incoscienza simile al sonno durante il quale si potevano ricordare episodi della vita che si credevano dimenticati e che erano le vere cause dei sintomi patologici. A partire da queste esperienze terapeutiche Freud comprese che i sintomi della malattia mentale erano in realt delle manifestazioni esteriori di una causa originaria collocata in una zona della mente che il pensiero cosciente non poteva raggiungere. Freud chiam inconscio questo luogo profondo della psiche. L'esistenza di contenuti mentali inconsci era gi stata individuata da altri studiosi prima di Freud, ma la novit della teoria freudiana consiste nell'aver compreso a fondo il rapporto che esiste tra la coscienza e l'inconscio. Freud capisce, infatti, che in tutte le persone esiste un conflitto interiore sempre in atto tra le richieste della realt e desideri profondi che non possono essere soddisfatti a causa delle regole sociali e morali. Comincia a profilarsi l'idea che i sogni siano come i sintomi nevrotici e cio che si tratti di contenuti irrazionali che vanno interpretati.
Ma com' costituita esattamente la nostra mente secondo Freud? Abbiamo detto che il principio fondamentale della teoria psicoanalitica consiste nell'idea che nella nostra psiche esiste una parte nascosta alla coscienza che influenza il nostro comportamento quotidiano, le nostre convinzioni e il modo di entrare in relazione con gli altri. Durante la sua attivit scientifica Freud ha descritto la mente utilizzando due modelli, la prima topica e la seconda topica:
Il mondo dell'inconscio ricco di contenuti, spesso si tratta di ricordi che sono stati spostati dalla coscienza attraverso il meccanismo di difesa della rimozione, ma sono presenti anche pulsioni, desideri e tutta la nostra parte pi bizzarra e creativa. Freud ben presto individua nei sogni \"la via maestra per accedere all'inconscio\". Considera il linguaggio del sogno difficilmente comprensibile dal pensiero conscio proprio perch si tratta di un prodotto del vissuto individuale che trova la sua origine nell'inconscio. Ci che il sognatore ricorda al momento del risveglio il contenuto onirico manifesto, ovvero la parte del sogno che riuscita a superare la barriera delle difese e pu essere resa comprensibile con il linguaggio verbale. Il vero significato del sogno per risiederebbe nell'inconscio (contenuto onirico latente) e per questo necessita di un'interpretazione. Se i contenuti proibiti e nascosti dell'inconscio attraverso il lavoro onirico si sono trasformati in un sogno, allora il lavoro di interpretazione deve ripercorrere a ritroso quel processo.