Nato per uccidere (The Short-Timers[1]) (1979) è un romanzo parzialmente autobiografico di Gustav Hasford, un ex marine, che ne narra l'esperienza della guerra del Vietnam. Trasposto nel film Full Metal Jacket diretto da Stanley Kubrick e sceneggiato parzialmente dallo stesso Hasford.
Nella terza parte, Naioni[4], Joker è stato radiato dall'unità giornalistica - oramai stufo di scrivere testimonianze di guerra puntualmente censurate - e "degradato" a soldato di fanteria. Joker partecipa ad una missione presso Khe Sanh assieme alla squadra di Cowboy quando si trovano nella giungla alle prese con un nuovo Cecchino, che ferisce a più riprese "Alice", "Doc Jay" e "New Guy". Il comandante di compagnia è uscito di senno, farfuglia alla rice-trasmittente "Solo tu puoi impedire che la foresta vada a fuoco". "Cowboy", oramai al comando, decide di far ritirare la squadra piuttosto che sacrificare altre vite nel tentativo di salvare i feriti. "Animal Mother" - mitragliere, stupratore di adolescenti vietnamite, coscritto in alternativa ad una condanna per furto d'auto - minaccia "Cowboy" per tanta codardia il quale è costretto a precipitarsi sui tre feriti oramai moribondi e finirli con un colpo alla testa. Anch'egli ferito mortalmente opta per il suicidio quando il cecchino gli strappa la pistola di mano. Joker capisce quel che deve fare con il suo migliore amico e gli trapassa la testa con un colpo di fucile. La sezione è scritta in uno stile ancora più complesso, ma non indugia più a descrivere i pensieri interiori di Joker.
Dal linguaggio utilizzato si capisce che il disegno di legge mira a proteggere coloro che non forniscono assistenza medica ai bambini nati vivi dopo degli aborti falliti. Pertanto, se un bambino sopravvive a un tentativo di aborto, può essere lasciato morire e nessuno sarà ritenuto responsabile di tale morte.
Nato intorno al 1118-1119 in Terra Santa, l'Ordine del Tempio sembrò da subito la risposta perfetta alla necessità di avere in Palestina una milizia armata permanente, che difendesse i pellegrini cristiani dai saccheggi dei musulmani. Quando nel 1099 i cristiani riconquistarono Gerusalemme, i soldati che avevano combattuto le crociate fecero ritorno in Europa e ai contemporanei apparve necessaria la nascita di un corpo sempre in armi pronto a preservare i luoghi santi. Per questo Hugues de Payns e Goffredo di Saint-Omer dettero vita al primo nucleo di "commilitoni di Cristo", riuscendo ad ottenere al Concilio di Troyes del 1129 il riconoscimento ufficiale e una regola monastica. Grande sostenitore e vero stratega di questo nuovo corpo di monaci-guerrieri fu Bernardo di Chiaravalle, il santo teologo che con il suo "Elogio della nuova cavalleria" tentò di trasformare i soldati saccheggiatori del medioevo in un esercito religioso autorizzato ad uccidere in difesa dei cristiani. Fu proprio Bernardo a forgiare per primo il temine "malicidio" (uccidere il male), un modo per giustificare gli omicidi commessi in battaglia dai cavalieri crociati.
Nati per uccidere, un altro sconvolgente volume di Christopher Berry-Dee, criminologo di fama internazionale già autore de Le ragioni del male, che raccoglie una serie di storie di delitti incredibili ma reali.
FIDUCIA Quando fu arrestata nel 2018 a stupire tutti fu il suo aspetto da ragazza normale, molto carina, con un bel sorriso aperto e affettuoso. Ispirava fiducia, chiunque le avrebbe affidato i propri bambini. In ospedale invece uccideva e cercava di uccidere quelli nati prematuri iniettando aria nel loro corpo, infilandogli tubi di metallo o di plastica in gola, procurandogli overdosi di latte o di insulina. Alcuni dei bambini che ha ucciso stavano nel palmo della sua mano. Il capo della giuria ha fatto l'elenco delle vittime, elencandole con i nomi di Baby A, Baby B, Baby C, fino a Baby P, l'ultima assassinata il 24 giugno 2016. In alcuni casi Lucy è stata dichiarata non colpevole, in sette colpevole di omicidio, in sei di tentato omicidio. I sopravvissuti, hanno detto i genitori in una dichiarazione comune letta dopo la sentenza, soffrono ancora oggi pene indicibili e avranno bisogno di cure per tutta la vita. Lucy era molto affettuosa con i parenti dei bimbi che aveva soppresso e si offriva di lavare, vestire e fotografare le sue vittime. Chiedeva ai genitori se volessero prendere e conservare le impronte delle mani e dei piedi dei neonati o scattare un'ultima foto. A volte scriveva loro lettere affettuose, piene di compassione. In un messaggio, descrisse la disperazione di un padre che non voleva che lei portasse il suo bambino all'obitorio: Piangeva sul pavimento, non ci sono parole, è terribile.
DUBBI C'erano state segnalazioni e c'erano gli elenchi delle presenze in rapporto alle morti di neonati che parlavano da soli. Intervistato dal Guardian, il dottor Stephen Brearey ha accusato l'ospedale di negligenza per avere mantenuto l'infermiera in servizio nonostante le sue segnalazioni: Tutti gli eventi dal maggio 2016 in poi sarebbero stati evitabili se i dirigenti avessero agito in modo appropriato. Letby è stata invece rimossa dall'unità neonatale solo all'inizio del luglio 2016, dopo la morte di due gemelli di un parto trigemino avvenuta a 24 ore l'uno dall'altro. Pagherà per quello che le sue turbe mentali l'hanno portata a fare, ma chi ha ignorato gli allarmi è forse più colpevole di lei.
Matteo Messina Denaro, boss di Cosa Nostra arrestato in una clinica di Palermo il 16 gennaio, avrebbe progettato di uccidere la nonna materna di sua figlia Lorenza. Emerge dal provvedimento con cui i giudici del Riesame hanno rigettato l'istanza di scarcerazione dell'amante del capomafia, la maestra Laura Bonafede.
A quanto emerso, il progetto di morte da parte del capo mafia sarebbe maturato a causa dei contrasti nati tra l'ex compagna Franca Alagna e la famiglia di Messina Denaro. Contrasti che secondo il boss sarebbero stati causati proprio da Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna e nonna della figlia Lorenza.
I giudici hanno ricostruito il piano di morte, mai realizzato, partendo da un messaggio del 15 dicembre del 2022 tra l'allora latitante e Laura Bonafede. Quest'ultima "lasciava intendere - scrivono i magistrati del Riesame - che questi (Messina Denaro, ndr) avesse manifestato il proprio intento omicidiario ai danni di Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna e ritenuta la vera artefice delle frizioni familiari". Nel biglietto citato dai giudici Bonafede, riferendosi a una precedente comunicazione con il capomafia, dice: "Al punto 35 mi dici che porterai Quella a salutare Uomo". Secondo la ricostruzione dei giudici "quella" è la Polizzi e "Uomo" è il boss Leonardo Bonafede, padre della maestra deceduto anni fa. Una frase che per i giudici lascia intendere la volontà di far raggiungere dalla donna il capomafia morto. Proprio in seguito ai contrasti con la famiglia del padre naturale la figlia di Messina Denaro, Lorenza, lasciò la casa dei Messina Denaro in cui aveva abitato con la madre. Solo dopo l'arresto del padre la ragazza e il padrino di Castelvetrano si sarebbero riavvicinati.
LONDRA Lucy Letby, un'infermiera di 33 anni, è stata dichiarata colpevole di avere ucciso sette bambini nati prematuri e di avere cercato di ucciderne altri sei, tra il 2012 e il 2016, al Countess of Chester Hospital di Chester, in Inghilterra. È la peggiore serial killer di bambini nella storia inglese moderna. Ora si indagherà su altri 4.000 neonati con cui potrebbe essere venuta in contatto, ma questo non cambierà la sua pena: il giudice Goss, dopo la deliberazione della giuria, le ha già preannunciato che la condannerà all'ergastolo.
Matteo Messina Denaro avrebbe progettato di uccidere la nonna materna di sua figlia Lorenza. Secondo il boss di Cosa nostra, in cella dal 16 gennaio scorso dopo una lunga latitanza, la donna era la causa delle frizioni che avrebbero portato la figlia a lasciare la sua casa. E per questo avrebbe pensato di eliminarla. La vittima designata, Filippina Polizzi, però fu risparmiata. L'ultimo segreto di Matteo Messina Denaro è accennato in tre righe dai giudici del Riesame che hanno detto no alla scarcerazione della compagna del boss, la maestra Laura Bonafede, in cella dal 13 aprile per il favoreggiamento dell'ex latitante.
Il progetto di morte sarebbe stato determinato dai contrasti nati tra l'ex compagna di Messina Denaro, Franca Alagna, e la famiglia del padrino. Contrasti che, secondo il capomafia arrestato il 16 gennaio 2023, sarebbero stati causati proprio da Filippina Polizzi, madre di Alagna. I giudici svelano il piano di morte, poi mai realizzato, partendo da un messaggio del 15 dicembre del 2022 tra l'allora latitante e la Bonafede. "La Bonafede lasciava intendere - scrivono i magistrati del Riesame - che questi (Messina Denaro ndr) avesse manifestato il proprio intento omicidiario ai danni di Filippina Polizzi, madre di Franca Alagna e ritenuta la vera artefice delle frizioni familiari".
Nel biglietto citato dai giudici la Bonafede, riferendosi a una precedente comunicazione con il capomafia, dice: "al punto 35 mi dici che porterai Quella a salutare Uomo", dove "quella" è la Polizzi e "Uomo" è il boss Leonardo Bonafede, padre della maestra deceduto anni fa. Una frase nemmeno tanto sibillina che lascia intendere la volontà di far raggiungere dalla donna il capomafia morto. Proprio in seguito ai contrasti con la famiglia del padre naturale la figlia di Messina Denaro, Lorenza, lasciò la casa dei Messina Denaro in cui aveva abitato con la madre. Solo dopo l'arresto del padre la ragazza e il padrino di Castelvetrano si sarebbero riavvicinati.
Quando l'infezione viene accertata, si impone il ricorso a prodotti insetticidi. In commercio esistono molti prodotti formulati come polveri aspergibili, shampoo, lozioni o spray. I principi attivi più utilizzati sono l'estratto di piretro o piretroidi di sintesi come la tretrametrina. Il pettine a denti fitti è un altro mezzo essenziale per eliminare le uova e i pidocchi uccisi dall'insetticida. In genere è necessaria una seconda applicazione di insetticida 7-10 giorni dopo la prima, per uccidere i pidocchi nati dalle uova schiuse dopo il primo trattamento. I prodotti da utilizzare sono gli stessi per le diverse specie di pidocchi: sarà il medico a decidere la posologia e le modalità di utilizzo. Ogni disinfestazione di tipo ambientale è da considerarsi inutile.
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