L 39;urlo Film

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Elly Ker

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Aug 3, 2024, 5:26:29 PM8/3/24
to sweetconriare

Una ragazza abbandona sull'altare il promesso sposo, rifuggendo cos il mondo borghese che lui rappresenta. Scappa con un altro uomo con cui conduce un'esistenza libertina, contornata dalle pi varie esperienze senza la bench minima inibizione.

Il film risale al 1968, tuttavia la sua distribuzione ha subito notevoli ritardi per via della censura ed stato proiettato nelle sale italiane soltanto a partire dal 1974 con il divieto per i minori di 18 anni.[2]

Martin Rome, un gangster evaso dal carcere, cerca disperatamente di fuggire dal paese. Sulle sue tracce si sta per muovendo il tenente Candella, amico d'infanzia e compagno di giochi a Little Italy. Dopo una caccia lunga ed estenuante i due si ritroveranno ad affrontarsi in un duello mortale, sul sagrato di una chiesa, dove sar la legge a vincere.

Martin, per quanto veramente ridotto male, riesce a rifiutare sdegnatamente. E, col passare del tempo, riesce a riprendersi. Niles, visto che a Martin verr comunque assai probabilmente comminata la pena di morte, insiste e minaccia, nel caso Martin non avesse fatto la confessione richiesta (ora rivelatasi come palesemente falsa) di far del male alla sua ragazza, Tina Ricante. Martin fa in modo di proteggere Tina, che viene presa in consegna dall'amica di lui Brenda, e portata in luogo sicuro.

Appena dopo l'evasione, resa possibile dalla connivenza di Orvy, un detenuto giunto quasi al termine della sua pena, Martin visita nel suo studio l'esterrefatto Niles, e scopre che l'avvocato stesso ha preso parte all'affare Di Grazia, ed in possesso della refurtiva. Quando Niles sta per afferrare il revolver, Martin lo accoltella a morte, e se ne va con i gioielli, non senza prima aver appreso di un'altra complice nel caso Di Grazia, Rose Givens.

Non difficile per Martin colpire il convalescente Candella, che si accascia sui gradini antistanti la chiesa. Mentre Martin si sta allontanando lungo la via, Candella, dopo avergli intimato "Fermo, in nome della legge!", poich Martin continua a camminare, gli spara, uccidendolo, rimanendo egli stesso a terra, estremamente debole. Accorrono agenti e curiosi attorno al cadavere di Martin. Solo Tony, di ritorno in quel momento, si avvede non soltanto del corpo di suo fratello, morto, ma anche di Candella bocconi sul selciato; gli racconta di non aver avuto il cuore di rapinare i genitori, come gli aveva intimato di fare il fratello, e lo soccorre. Il ragazzo sconvolto, e Candella, a sua volta, lo rincuora, pensando che forse sar possibile sottrarre Tony, che mostra finalmente un nucleo di sentimenti buoni, ad un triste avvenire nella malavita come quello toccato al fratello maggiore.

Il regista Robert Siodmak, che gir il film quasi del tutto in esterni nella Grande Mela, cerc di rendere pi realistica possibile la vicenda e di evitare una distinzione troppo netta fra bene e male. Cos il malavitoso davvero innamorato della sua giovane fidanzata (ruolo interpretato dall'esordiente Debra Paget) e non esita a rischiare in proprio pur di tenerla al sicuro, mentre il poliziotto un uomo ossessionato dal suo lavoro, e in alcune circostanze spietato nel dare la caccia alla sua preda.

Une jeune fille abandonne son fianc devant l'autel, fuyant le monde bourgeois qu'il reprsente. Elle s'enfuit avec un autre homme avec lequel elle mne une existence libertine, entoure des expriences les plus varies sans la moindre inhibition.

Le film est tourn de 1968, et il est projet au festival de Cannes 1970 et la Berlinale 1970 mais sa distribution italienne a t considrablement retarde par une dlivrance tardive du visa de censure. Il n'a t projet dans les cinmas italiens qu' partir de 1974 assorti d'une interdiction aux moins de 18 ans[2].

Four Flies Records presents the first ever release of the soundtrack to Leo Guerrasi's 1961 film L'urlo dei bolidi (The Roar of the Bolidi), a comedy about the tormented love story between a racing car mechanic and the daughter of a rich business man.

The 9 tracks in this album see Italian composer Aldo Piga, who wrote many film scores between the 50s and 60s, work in the vein of American-inspired jazz, with big band, swing and bebop influences and main themes entrusted to the brass section.

Ma la realt dei lager in Libia e persino il contesto geopolitico in quel paese vanno valutati per quello che sono, o almeno per quello che se ne riesce a capire in uno scenario disseminato di trappole dovute alla strategia del caos che ha seguito il rovesciamento di Gheddafi (un dato questo confermatoci da molti attivisti politici africani).

Sostituire agli snodi amari e pi rognosi della realt la narrazione unilaterale del mondo delle Ong non utile a nessuno, e forse una discussione aspra ma franca sarebbe stata immensamente meglio di una contestazione plateale di un docufilm che in fondo queste contraddizioni le ha segnalate. Decostruirle e contestarle nel merito a fine proiezione avrebbe ottenuto un risultato migliore.

Comunque vada, a essere maltrattati, vessati, strumentalizzati e violentati sono sempre loro. I migranti. vero. Ormai sono diventati il carburante che fa andare la macchina. Come sempre accade, tanti sono animati da vera e autentica solidariet, altri ne approfittano. Qualcuno dovrebbe cominciare a sentire opinione dei migranti e considerare le loro volont. Non solo artisti e intellettuali, ma anche i governanti.

Un gruppo di cittadini ferraresi ha promosso il ritorno nella citt estense del film "L'urlo", opera cinematografica di Michelangelo Severgnini. La proiezione fissata per mercoled 22 novembre 2023, alle 18, al Cinepark Multisala Apollo di via del Carbone, 35, Ferrara. Seguir alle 20 un dibattito con il regista della pellicola. Sar possibile porre domande fino alla conclusione dell'iniziativa, programmata per le 21. L'ingresso al cinema a offerta libera e il ricavato servir a coprire le spese sostenute dagli organizzatori.

Sempre mercoled 22 novembre alle 10:30, (sede bar Roverella in Via Giovanni Boldini, 8), avr luogo una conferenza stampa aperta al pubblico di presentazione del docufilm in proiezione nel pomeriggio.

SCHEDA - "700 mila migranti - schiavi bloccati da anni in Libia, senza poter andare avanti, senza poter tornare indietro, se non poche migliaia di loro ogni anno. questo lo scenario raccontato dalle centinaia di persone in Libia con cui Michelangelo potuto entrare in contatto attraverso un metodo basato sulla geolocalizzazione, a partire dall'estate 2018. "L'Urlo" la storia di questa avventura, spesa tra il vano tentativo di rendere le voci dei migranti - schiavi in Libia protagoniste in Europa e il desiderio di svelare, centimetro dopo centimetro, i misteri libici. Ne esce un quadro sconvolgente: l'Europa appoggia e finanzia i governi illegittimi di Tripoli in cambio di petrolio libico trafugato sottobanco, 40% ogni anno. Un imponente saccheggio possibile grazie all'impunit di cui godono le milizie sul campo. Quelle stesse milizie che, con il miraggio dell'Europa, hanno attratto con l'inganno i cosiddetti "migranti" africani in Libia e ora, una volta convertiti in schiavi, ne dispongono a loro piacimento. Le immagini girate dai telefonini dei ragazzi in Libia e i loro messaggi vocali si alternano con il viaggio dell'autore, verso il confine tra Tunisia e Libia, alla ricerca di una liberazione che tarda ad arrivare, nel silenzio complice del mondo".

Aumont begins the film as a bride who runs away from the wedding and joins Proietti on a series of odd adventures. The sequences are sometimes in color and sometimes in black and white with stock footage inserted at certain points. There is a part where they end up in what appears to be a Foley studio and Aumont performs and it is a great scene. At one point they talk to a rock and have a row with a lion. There is a lot of music in the film and occasionally Proietti bursts into these funny little songs.

Today, Milanese director Tinto Brass tends to be either reviled as the man who made Caligula and Salon Kitty or appreciated by cultists who see him as Italy's answer to Russ Meyer, albeit with more posterior than anterior interests. However, there is a third Tinto Brass, the young maverick whose early work includes what might be classified as a 'Swinging London' trilogy. The American label Cult Epics is currently in the process of issuing these overlooked gems, all shot at least partly in London, starting with Deadly Sweet (1967), an inventive Pop Art giallo starring Jean-Louis Trintignant and Ewa Aulin, and recently continuing with The Howl (1968), a delirious underground newspaper of a movie featuring Tina Aumont and Gigi Proietti. The series will conclude later this year with Attraction (1970), known in Italy as Nerosubianco ('Blackonwhite') and given a brief US release under the frankly incredible title, The Artful Penetration of Barbara. Each of these films is a great sopping sponge of the cultural influences of their times, but also original enough to have influenced other film-makers. Deadly Sweet, for example, mimics Godard's Made in USA and Antonioni's Blowup, yet its arty approach to the Italian thriller now seems the direct link between those film-makers and Dario Argento's globally successful debut, The Bird with the Crystal Plumage.

The Howl, which takes its title from Allen Ginsberg's 1956 poem, shared with its namesake a streak of controversy and many charges of obscenity, one of which led to a four-year ban in Italy (not the eight proposed by Brass' commentary) and the suppression of a two-minute orgiastic sequence set inside the aforementioned hotel.

Cult Epics' DVD is sadly irregular in appearance, often looking as if it came from a washed-out tape source, but it does restore all of the previously hard-to-see footage, including insert shots of female genitalia and male masturbation just brief enough to feel pointedly rude. Brass provides a somewhat thickly spoken but accessible commentary, name-checking the likes of Rousseau, Rimbaud, Bosch and Mao Tse-tung along the way, and rather foolishly asserts that this obtuse film's political content was the real reason for its past suppression.

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