Ad oggi bnon abbiamo elementi stiruici che ci 
dicano con CERTEZZA se Gesù sia vissuto o meno, quindi è un "atto di fede" 
credervi, o almeno credere totalmente nel racconto ufficiale.
In quell'epoca vi erano molti tumulti religiosi e 
personalità "messianiche" che cercavano di fondare nuove religione soddisfando 
il bisogno degli ebrei di trovare finalmente il loro messia (ne è una 
testimonianza la storia biblica di Simon Mago), soprattutto in un momento 
politicamente assai difficile x gli ebrei (Roma li aveva conquistati, e il loro 
popolo mal sopporta un gigo simile, difatti in pèratrica quando gli ebrei 
parlano di aver trovato la Terra Promessa in realtà descrivono di come hanno 
conquistato con aspre e spietate battaglie un territorio che era già abitato e 
che hanno dovuto espugnare distruggendolo villaggio  dopo villaggio e 
ammazzando o cacciando via i precedenti occupanti, un po' come fanno ancora oggi 
con i palestinesi).
 
Molti dati sulla vita e la cultura di Gesù sono 
plausibili storicamente, ma purtroppo non abbiamo dati non cattolici che ne 
confermino l'attività (negli archivi dell'Impero romano ad oggi non abbiamo 
ancora trovato tracceche lo menzionano: forse ci sono, ma x ora non le abbiamo 
trovate), e il gran numero di trascrizioni e tradizioni della Bibbia, sommato al 
fatto che essa fu scritta nella forma canonica solo molti decenni dopo 
la morte degli apostoli e redatta in una forma abbastanza simile all'attuale e 
con molti cambiamenti e omissioni (e si parla di omissioni di interi libri, + il 
meticciamento con le credenze religiose + comuni nell'impero romano di 
quell'epoca, ovvero Mithraismo, riti misterici Isidei e di altro tipo, tratti di 
Zooroastro e elementi di paganesimo Greco-romano ecc) solo dopo il 300 d.C. 
+ varie imprecisioni storico-culturali unite a elementi comuni a molti miti 
religiosi fanno capire come l'esistenza del personaggio chiamato Gesù se è un 
dato storico (cosa che pertsonalmente ritengo probabile ma assai dsiversa da 
come descritta nella bibbia, e cosa ad oggi non possoibile da provare 
storicamente), è stato ampiamente mistificato nella bibbia, che in effetti è un 
testo che sia nwell'antico che nmel nuovo testamwento unisce datoi storici a 
parabile morali e a miti e leggende diffuse all'epoca oltre a racconti di 
carattere prettamente iniziatico (non riconosciuti come tali visto che il 
cattolicesimo ha fatto di tutto x eliminare tale componente dal proprio credo, 
in modo da lasciare i prelati come unico "tramite" fra Dio e il Popolo con lo 
scopo probabilmente di centralizzare il potere sulla popolazione e aumentarlo, 
stesso motivo x cui il cattolicesimo ha combattuto in modo tanto disumano le + 
minuscole eresie e gli appartenenti a religioni non cattoliche, arrivando a 
eccessi perfino peggiori a quelli a cui venivano sottoposti i primi Cristiani 
nell'Impero Romano):
ad es il racconto della Morte e Resurrezione di 
Gesù potrebbe essere un racconto storico (ed è scientificamente polausibile, a 
parte varui particolari sulla crocifissione e altre incongruenze) almeno fino 
alla morte di Gesù...però tale racconto, sia se Gesù è esistito ed è ruasorto 
sia se è esistito è stato cricifisso ma non è risorto sia se non è esistito, 
appare a chiunque mastichi uh minimo di lingiaggio esoteroico cpome il tipico 
tracconto sulla Morte e Rinascita (rinascita in cui la persona è trasfigurata 
nel Divino).
 
Fra le incongruenze una di quelle che saltano + 
agli occhi sono i dati errati e assurdi riguardo alle tecniche romane di 
crocifissione (nessuno che aveva presenziati ad una crocifissione romana avrebbe 
fatto tali errori, quindi si caposce che la versione a noi pervenuta sia della 
crocidfissione di Gesù sia a maggior ragionme di quella di Pietro sono state 
scritte molto tempo dopo o comunque da qualcxuno che non aveva MAI visto una 
crocifissione e non conosceva nemmeno qualcuno che ne aveva vista una e potesse 
descriverla):
 
- la Croce Romana non è fatta come è raffigurata 
nei crocifissi (quello raffigurato nei crocifissi non è una croce romana ma un 
simbolo religioso-esotercop assai + antico e appartenente a molte culture del 
mondo e a molte epoche, che simboleggia sia i 4 punti cardinali sia il 
collegamento fra inferi e cielo che passa x la terra rappresentata dal braccio 
oriozzontale della croce, e ricordiamo ad es che molte culture sia mediterranee 
che molto + l0omntane usavano talvolta la croce come simbolo mistico e credevano 
che esistessero degli inferoi sotto terra e un "paradiso" in cielo), ma è 
composta da un palo piantato saldamente x terra che rimaneva fisso x essere 
usato x + esecusioni, e di un braccio orizzontale mobile che si incastrava alla 
sommità del palo formando NON una CROCE ma una T maiuscola, ed è solo il braccio 
orizzontale che forse veniva portato dal pringioniero sino al luogo in cui 
veniva crocifisso semplicemente issando lui attaccato con corde e chiodi (posti 
probabilmrnte nel polso e non nella mano che altrimenti si lacererebbe x il 
peso) x le braccia, e una volta issato se era fortunato avrebbero evitato di 
inchiodargli i piedi (non uno sopra l'altro con un chiodo ma ai lati del palo 
squadrato mettendo il chiodo nei polpacci così che il peso non laceri i piedi e 
che sia leso un nerevo principale in modo che ogni volta chwe il prigioniero 
faceva leva sui piedi x respirare sentiva fitte tremende) in modpo che l'assenza 
di appoggio e la poasizionwe lo facessero morire x asfissia relativamente in 
fretta, se sfigato gli venivano inchiodate le cavioglie così x reaspirare 
avrebbe fatto leva sui piedi e sui xchiodi prolungando di ore la propria agonia 
e procurandosi fitte lancinanti ad ogni respiro.
 
- Come detto sopra la vcroce romana re fatta da un 
supporto ad I sempre piantato nel terreno a cui si incastra alla sommità un 
braccio orizzontale a cui il pringioniero è ichiodato prima, in modo da formare 
una T maiuscola, e la morte da crocifiussione avviene x asfissia (+ o meno lenta 
a seconda che i piedi siano o no inchiodati x le caviglie, ma che comunque 
durava da molte ore a + di uno o 2 giorni; ed è x questo che i soldati romani x 
finire i prigionieri gli spaccavano le gambe, in modo che non potessero + fare 
forza sui chiodi alle caviglie e soffocassero + rapidamente) dovuta al fatto che 
essere appesi con le braccia aperte impedisce al diaframma di far espandere i 
polmoni e ci fa lentamenbte soffocare (x questo trirarsi su di qualche cm 
facendo leva sui chiodi delle caviglie poteva far prendere + ossigeno e 
prolungare di molto l'agonia aumentando anche il tormento in modo esponenziale). 
Q
 
 - Questo fa capire che una parte del racconto 
della crocifissione di Gesù è errata in molti particolari e quindi è stata 
scritta da chi non aveva idea di come si facessero queste esecuzioni mentre 
voleva inserire nel Cristianesimo il simbolo mistico-esoterico della croce 
(infatti una croce a T sarebbe stata al + il simbolo dell'unione fra gli inferi 
e il terreno senza contattp con i cieli e senza nemeno simbolegiare i punti 
cardinali, quindi era un simbolo inutilizzabile, mentre il simboli primitivo dei 
cristiani era il Pesce stilizzato sottroforma di Vescica Piscis, che venne poi 
abbandonato quando il cristianeasimo divenne legale, forse x òle sue 
implicazioni sessuali visto che il cristianesimo era molto saessuofobpo o forse 
perchè la vescica piuschis è anche esso un simbolo molto usato mentre la croce 
se fatta passare x strumento della passione e npon x simbolo esoterico poteva 
SEMBRARE un simbolo nuovo anche se in realtà era un simbolo assai antico tanto 
che pure gli egizi lo usavano a simboleggiare la rinascita e la vita eterna 
sottoforma di Anch che p una croce modioficata che sembra un po' un utero, da 
quin il senso di rigenerazione assorbito dalla croce crostiana che lo mondò del 
signifiucato sessuale e bvi aggiunse il soignificato riguardo ai peccati così 
tipicamente cattolico).
 
 - Inoltre il racconto della Crocifissione di 
San Pietro (la PIETRA SU CUI SI FONDA LA CHIESA) fa capire ancor di + come o chi 
ha scrutto tali resoconti non avesse idea di come si facevano le crocifdissioni, 
o volesse inserire elementi simbolici nel raconto e x farlo abbia deciso di 
travisare moltoi9n particolari reali aggiungendone altri in apparenza 
realistrici ma in realtà spolo simbolici:
si narra che Pietro chiese ai Romani di 
crocifdiggerlo AL CONTRARIO perchè NON voleva essere crocifisso come Gesù in 
quanto si reputava inferiore al maestro..peccato che da iun lato9 sia prima che 
dopo Gesù centinaia o migliaia di criminali comuni siano stati croicifissi come 
lui (quindi l'azione di pietro ha poco senso); inoltre le croci erano fatte a T 
maiuscola con il supporto vertoicale già nel terreno e avente un solco x far 
incastrare il braccio orizzontale attaccato alle braccia del prigionieroi, 
quindi i Romani non avrebbero potuto crocifiggere Pioetreo al contrario a meno 
di non costruirgli una croce su misura con chiodi su misura (assai lunghi e che 
quindi rischiavano di cedere, poi i chiodi costavano all'epoca!!) e una 
procedura laboriosa e speciale x issarlo sulla croce, e la cosa NON é CREDIBILE 
in quanto i romani non avrebbero fatto tutto sto sbattimento x la richiesta dio 
un prigioniero risachiando pure che la croce così fatta si spoaccasse rendendo 
tutto vano..inoltre Pietro se crocifisso sottosopra NON SAREBBE MORTO, in quanto 
la posizione non avrebbe impedito ai polmoni di espandersi e quindi la morte non 
sarebbe sopraggiunta se non x sete o simili e i carnefici romani saprnendo 
questo si sarebbero rifiutati ancor + di fare una simile folliua, e poi se 
avessero attaccato pietrp come viene descritto con i piedi attraversati da un 
chiodo che sorregge gran parte del peso, beh egli sarebbe caduto giù dalla croce 
con i piedi lacerati in poco tempo, altrio ennesimo motivo x cui i romani non lo 
avrebbero MAI crocifissop in tal modo (poi è assurdo pensare che facciano un 
nuovo costoso complicato e inefficente ioltre che laborioso e a riaschio di 
rottura modello di croce solo perchè lui non vuole essere croicifiusso dritto 
come gli altri!!!). La cosa inquetante è che nell'esoterismo rovesiare un 
simbolo equivale a cambiarne la "polaritrà" quindi se la crovce crostiana 
dell'iconografia rappresemnta la morte e rinascita e come Gesù si sia 
sacrificato x ri nostri peccati...indovinate cosa può rappresentare Pietro, 
Padre della Chiesa che insiste oltre ogni ragiuonevolezza a farsi crocifiggere 
su una CROCE ROVESCIATA (forse che la Chiesa quando con Costantino divenne 
Religione di Stato si trasfigurò diventando uno strumento del male? una croce 
rovesciata NON collega inferi al paradiso passando x la terra ma fa iol 
contrario, facendo precièpirtare il paradiso negli Inferi attraverso la Terra: 
un aplogia Luciferiona quind, che spiegherebbe molti copmportamenti della storia 
della chiesa che, nonotante abbia anche atntissimi sacerditi in buona fede, ha 
troppo spesso predicato bene e razzolato in modo demoniaco)!!!
Comunque anche se la spiegazione del raccopnto 
della crocifissione al contrario di puetreo fosse diversa, attesterebbe comunque 
che chi ha critto il testo non ha mai visto una cricifiussione e ha scritto un 
raccontro + simbolico-morale che storico.
 
Era da tanto che volevo parlare della Crocifissione 
di Pietro e dei suoi siognificati: a me ha sempre inquietato la storia della 
crocifiussione al contrario del padre del'Istituzione chiesa (mentre Gesù è il 
padre della FEDE, non dell'istituzione: difatti si dice che disse che basta che 
2 uomini preghino in suo nome x formare una chiesa, e ciò può signifiucare un 
rifiuto alla costruzione di sfarzosi e costosi luoghi di culto tipo la chiesa 
placcata d'oro dei Gesuiti qui a Genova, e anche che non servono preti e 
gerarchie poichè se 2 persone pregano non importa dove e come, il messaggio 
arriva già a Dio).
Vorrei sapere cosa ne pensate delle mie 
riflessioni sulla crocifissione al cpontrario di pietro e i suoi possibili 
significati.
 
  ----- Original Message ----- 
  
  
  Sent: Saturday, August 18, 2012 11:54 
  PM
  Subject: [Complottisti] [la scienza 
  marcia e la menzogna globale] Errori, incoerenze e altri misteri che si celano 
  dietro il processo e la crocifissione di Gesù
  
  
  
  Rileggendo 
  i vangeli canonici in maniera sincronica (ovvero confrontando per ogni 
  episodio le versioni dei diversi vangeli) si scoprono cose davvero 
  interessanti, ma soprattutto differenze e contraddizioni che lasciano pesanti 
  ombre di dubbio sulla veridicità di quei resoconti.
  
  Ad 
  esempio nei primi due vangeli (
Matteo 
  e 
Marco) 
  leggiamo che assieme a Gesù furono crocifisse altre due persone "che lo 
  insultarono", mentre nel 
Vangelo 
  secondo San Luca troviamo la storia (decisamente molto più bella e 
  poetica ma non per questo più vera) del pentimento del secondo "ladrone"; il 
  
vangelo 
  di Giovanni da parte sua non fa cenno alcuno alle parole degli altri 
  due condannati alla crocifissione.
 
  
  E 
  andando più indietro quando Pilato (secondo il resoconto evangelico) si fa 
  convincere (cedendo alle pressioni del sinedrio) a far giustiziare Gesù, 
  troviamo ancora Marco e Matteo concordi nell'affermare che Gesù fu da Pilato 
  affidato alle guardie. Nei Vangeli di Luca e Giovanni invece troviamo scritto 
  che Pilato affidò Gesù ai rappresentanti del popolo ebreo affinché ne 
  facessero ciò che volevano.
  
  Qualcuno 
  opinerà che si tratta di dettagli non sostanziali nell'economia complessiva 
  della storia della Redenzione, ma se questi due dettagli sono discordi vuol 
  dire che 2 vangeli su 4 sbagliano piuttosto spesso; quanti saranno i dettagli 
  errati o inventati?
  
  Come 
  se non bastasse c'è da chiedersi perché mai il sommo sacerdote ed il sinedrio 
  avessero bisogno del consenso di un rappresentante del'imperatore per sbrigare 
  quella che agli occhi dei romani doveva apparire una faccenda interna di cui 
  difficilmente si sarebbero immischiati: la stessa tradizione cristiana narra 
  di Stefano lapidato dagli ebrei poco dopo la morte di Gesù nello stesso 
  racconto evangelico si legge di un'adultera che è stata salvata da sicura 
  morte per lapidazione proprio dall'intervento di Gesù.
  
  Ponzio 
  Pilato nel racconto evangelico viene descritto come un uomo facilmente 
  condizionabile dagli umori degli ebrei sottomessi, cosa ben poco aderente alla 
  realtà dei fatti ed alle testimonianze dello storico Giuseppe Flavio. Tutta la 
  faccenda della liberazione di Barabba in cambio della condanna di Gesù 
  d'altronde, sembra ben poco coerente con le abitudini dei dominatori romani, 
  che non hanno mai concesso un'amnistia in occasione di una festività dei 
  popoli sottomessi. Dal momento che Barabba era verosimilmente un 
  rivoluzionario antiromano (arrestato durante un tumulto nel corso del quale 
  era morto un uomo, testimoniano i vangeli) il racconto evangelico appare 
  ancora più difficile da credere.
  
  Se 
  poi pensiamo che ladrones ("ladroni") è la parola utilizzata in latino per 
  indicare i ribelli (anche i fascisti in epoca più tarda usarono chiamare 
  "banditi" i partigiani che si ribellavano al regime) potrebbe finalmente avere 
  senso la crocifissione di tre ribelli che avevano intrapreso un'azione armata 
  contro i romani. Solo che a questo punto sembra ci sia stato, nella narrazione 
  evangelica, uno scambio di identità tra un leader spirituale ed un leader 
  nazionalista.
  
  In 
  effetti ci sono antiche versioni del vangelo ove si precisa che in seguito ad 
  un tumulto era stato arrestato un uomo famoso soprannominato Barabba e 
  chiamato Gesù, ed il nome Bar Abbà in aramaico significa figlio del 
  padre (come Barnaba significa figlio di Naba e come in altra lingua 
  Olafson significa figlio di Olaf). Gesù a sua volta nel vangelo viene 
  detto Figlio di Dio (secondo il vangelo quando Caifa chiede a Gesù "sei tu il 
  figlio di Dio?" egli  risponde "tu l'hai detto"), ma siccome gli ebrei 
  non possono nominare il nome di Dio sono costretti ad utilizzare altre 
  locuzioni, e ben sappiamo che Gesù si riferiva a Dio chiamandolo Padre: Gesù 
  era quindi identificabile con la locuzione Bar Abbà, figlio del 
  padre.
  
  
    
    
        | 
    
      | Pagina 101 del Novum Testamentum Graece et 
        Latine (a cura di A. 
        Merk, Istituto Biblico Pontificio, Roma, 1933): Iesoûs 
        Barabbàs | 
  
  
    Dal rebus di Gesù e 
    Barabba non scaturisce invece una soluzione su chi siano state queste due 
    persone. Erano veramente due? Si tratta di una persona sola che ha subito 
    uno sdoppiamento, come tanti altri personaggi della narrazione evangelica? 
    Si tratta di due persone i cui nomi, titoli, ruoli e responsabilità sono 
    stati intrecciati e confusi negli interessi della contraffazione storica? 
    Sono forse i due aspiranti messia degli esseno-zeloti, quello di Israele (il 
    capo politico) e quello di Aronne (il capo spirituale)? Se Gesù Barabba è il 
    prigioniero che fu liberato, dobbiamo credere che Gesù non è mai stato 
    crocifisso, coerentemente con quanto sostenuto dalla tradizione coranica e 
    da altre tradizioni?  
  Per 
  meglio comprendere le incoerenze presenti nei testi dei vangeli canonici molto 
  probabilmente occorre pensare al fatto che l'ideologia cristiana originaria 
  (di matrice ebraica e fortemente antiromana) sia stata pian piano soppiantata 
  da una "revisione" ad opera di Paolo di Tarso, con successivi correttivi ad 
  opera della nascente chiesa cattolica.
  
  
  
    a - tradizioni risalenti al messianismo 
    ebraico;
b - tradizioni risalenti alle sette cosiddette giudeo-cristiane 
    (in cui possiamo collocare la testimonianza di alcuni seguaci diretti di 
    Gesù), che esistevano originariamente in forma orale o scritta nelle lingue 
    semitiche (aramaico ed ebraico);
c - tradizioni orali, prodotte 
    dall'insegnamento di San Paolo in contrasto con gli apostoli diretti di Gesù 
    (Simone e Giacomo);
d - tradizioni scritte, prodotte da seguaci di San 
    Paolo, che hanno operato in ambienti romani o ellenistici e che hanno 
    scritto in greco;
e - correzioni e aggiunte effettuate nel corso 
    dell'opera progressiva di canonizzazione da parte dei cosiddetti Padri della 
    Chiesa;
f - ulteriori correzioni e aggiunte conseguenti alle formulazioni 
    teologiche scaturite dal concilio di Nicea, voluto da Costantino nel quarto 
    secolo;
g - correzioni successive effettuate nel corso delle traduzione 
    dal greco antico alle versioni comunemente lette nelle lingue moderne (sono 
    state ritoccate alcune frasi e sono stati aggiunti titoli di paragrafi che 
    non esistono nelle versioni originali).
  Per 
  approfondimenti vedi:
  
  Che vuol dire 
  Nazareno? 
Gesù 
  e lo sciamanesimo 
  
  
  
  In quest'ultimo articolo si possono leggere la lunga 
  serie di Dei partoriti da madri vergini, morti e resuscitati, vedi ad 
  esempio:
 
   In 
    Grecia e in diverse località dell'Asia occidentale, specialmente in Siria, 
    si celebrava in primavera, all'incirca nel periodo che poi fu caratteristico 
    della Pasqua cristiana, la morte e la resurrezione di 
  Attis:
  
  
    "…nel 
    giorno del sangue, si piangeva per Attis, sulla sua effigie che veniva poi 
    sepolta… ma, al cader della notte, la mestizia dei fedeli si mutava in 
    allegrezza. Una luce brillava subitamente nelle tenebre, si apriva il 
    sepolcro, il dio era risorto dai morti… il mattino seguente, 25 marzo, 
    considerato l'equinozio di primavera, la divina resurrezione veniva 
    celebrata con esplosioni di gioia…" (J. G. Frazer, Il ramo d'oro, Newton 
    Compton, 1992).
--
Postato da corrado su 
  la 
  scienza marcia e la menzogna globale il 8/18/2012 11:54:00 p. 
  -- 
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