Perché il tempo vola quando invecchiamo? Una nuova ipotesi
Più gli anni passano, più ci sembra che il tempo scorra veloce: uno studio ipotizza che la colpa sia
di un meccanismo che rende i nostri neuroni meno precisi nell'elaborare gli eventi.
18 novembre 2025 - Chiara Guzzonato
Se da giovani gli anni non passano mai, più invecchiamo più il tempo ci sembra sfuggire tra le dita:
a spiegare questa sensazione potrebbe essere in parte un meccanismo per cui, con l'età, il cervello
riesce a elaborare sempre meno eventi per unità di tempo, diminuendo la "risoluzione mentale" e
dando l'impressione che le giornate siano più brevi.
I risultati dello studio che parla di questo fenomeno neuroscientifico sono pubblicati su
Communications Biology.
CERVELLO MENO REATTIVO. Gli autori hanno esaminato i dati relativi a 577 persone tra i 18 e gli 88
anni, che sono state sottoposte a risonanza magnetica funzionale mentre guardavano un episodio di
otto minuti della serie tv Alfred Hitchcock presenta – Bang! You're Dead.
Dalle scansioni è emerso che, durante il video, il cervello dei partecipanti più anziani passava a
un nuovo stato di attività meno di frequente, e rimaneva nello stesso stato per più tempo rispetto a
quello dei partecipanti più giovani. In altre parole, la mente era meno "reattiva" agli eventi:
«Questo suggerisce che stati neurali più lunghi (e quindi meno numerosi) nello stesso intervallo di
tempo possano contribuire al fatto che gli anziani percepiscano il tempo come se scorresse più
rapidamente», spiegano gli autori.
NEURONI MENO PRECISI. I ricercatori attribuiscono quanto osservato a un fenomeno conosciuto come
de-differenziazione neurale legata all'età, un processo per il quale, con l'invecchiamento, le aree
del cervello diventano meno specializzate nelle loro funzioni.
Succede quando, per esempio, dei gruppi di neuroni specializzati nel riconoscere i volti si attivano
negli anziani anche in presenza di oggetti che non sono volti. Questa mancanza di precisione,
ipotizzano gli autori, potrebbe riguardare il funzionamento del cervello in generale, che potrebbe
quindi far più fatica a riconoscere quando finisce un evento e ne inizia un altro.
COME FERMARE IL TEMPO? Esiste un modo per far sì che il tempo corra meno veloce? Secondo Steve
Taylor, autore del libro Time Expansion Experiences, per contrastare la sensazione che il tempo
acceleri possiamo introdurre novità nella nostra vita (viaggiando, imparando nuovi hobby, conoscendo
nuove persone) oppure – ancora meglio – vivere con più consapevolezza, prestando attenzione alle
esperienze di ogni giorno.
«Entrambi i metodi aumentano la quantità di informazioni che la mente elabora e, di conseguenza,
ampliano la nostra percezione del tempo», conclude l'esperto.
https://www.nature.com/articles/s42003-025-08792-4
da
focus.it