Esistono cinque età del cervello umano: il culmine è intorno ai trent'anni
Nell'arco della vita il cervello attraversa cinque momenti cruciali in cui si riconfigura e
riorganizza le sue connessioni: ecco quando sono.
1 dicembre 2025 - Elisabetta Intini
Nel corso della vita attraversiamo alcuni momenti che segnano una profonda trasformazione: per il
cervello sono quattro, e delimitano cinque fasi diverse del nostro modo di crescere, maturare e
pensare. Gli scienziati dell'Università di Cambridge hanno individuato quattro punti di svolta
cruciali in cui il cervello si riconfigura, ridefinendo l'organizzazione delle sue connessioni
cerebrali. Secondo lo studio, pubblicato su Nature Communications, questi momenti di maturazione
avverrebbero attorno ai 9, 32, 66 e 83 anni.
Cervello bambino: da 0 a 9 anni
Gli scienziati hanno confrontato le scansioni cerebrali di oltre 3.800 persone tra gli 0 e i 90 anni
attingendo ai database delle risonanze magnetiche cerebrali, che mappano le connessioni neurali
osservando come le molecole d'acqua si spostano attraverso il tessuto cerebrale. A partire dalla
nascita, le connessioni cerebrali si sviluppano seguendo grosso modo lo stesso schema fino all'età
di 9 anni. In questa prima fase prevale un consolidamento della rete di connessioni, in cui le
sinapsi (connessioni tra neuroni) in eccesso si riducono attraverso il processo di sfoltimento o
pruning, mentre quelle più utili e attive sopravvivono.
Il cervello aumenta di volume, crescono la sostanza grigia (l'insieme dei corpi dei neuroni) e
bianca (l'insieme degli assoni, i prolungamenti, dei neuroni) e con esse lo spessore della corteccia
cerebrale. La corteccia, lo strato che presiede alle principali funzioni cognitive, raggiunge un
picco di spessore e le sue pieghe caratteristiche si stabilizzano.
L'adolescenza? Finisce a 32 anni
A 9 anni il cervello passa alla modalità organizzativa successiva, quella tipica dell'adolescenza: è
un momento delicato in cui le capacità cognitive si trasformano e aumenta il rischio di disturbi
mentali. In questa seconda fase la sostanza bianca, la parte del tessuto cerebrale che contiene le
fibre nervose, continua a svilupparsi, le reti di comunicazione tra neuroni si fanno sempre più
efficienti e raffinate anche all'interno di regioni specifiche, fino a un culmine collocabile
all'inizio dei 30 anni: il "punto di svolta più forte" dell'intero arco di vita, tra quelli
individuati dagli scienziati.
«Attorno ai 32 anni osserviamo i maggiori cambiamenti direzionali nel cablaggio», spiega Alexa
Mousley, la neuroscienziata che ha guidato la ricerca. «Basandoci esclusivamente sull'architettura
neurale, abbiamo scoperto che i cambiamenti nella struttura cerebrale tipici dell'adolescenza
terminano intorno ai trent'anni».
L'era più lunga
La fase dell'età adulta è caratterizzata da un'architettura cerebrale stabile, che rimane a lungo
senza grandi punti di svolta, nella quale intelligenza e personalità raggiungono la loro massima
espressione e in cui le regioni cerebrali iniziano a diventare più compartimentate. Questa graduale
riorganizzazione delle reti cerebrali arriva al culmine attorno ai 66 anni, quando inizia una
graduale diminuzione della connettività cerebrale dovuta alla degradazione della sostanza bianca.
Anche questo è un momento piuttosto delicato per il rischio di contrarre patologie che interessano
il cervello.
L'età più matura
Si apre la fase più avanzata di maturità del cervello, nella quale la connettività cerebrale si
riduce ulteriormente e passa a una dimensione più locale, che fa maggiormente affidamento a
determinate regioni.
Secondo gli autori dello studio, una migliore conoscenza del modo in cui il cervello è "cablato"
nelle varie fasi della vita aiuterà a comprendere meglio a quali condizioni siamo più vulnerabili
nelle diverse fasi della vita.
https://www.nature.com/articles/s41467-025-65974-8
da
focus.it