Non riuscire a dimenticare nulla: le stanze della memoria di chi è colpito da ipertimesia
Pochissime persone al mondo sono colpite da una condizione neurologica, per molti una dote, chiamata
ipertimesia, che consente di ricordare ogni dettaglio della vita in modo vivido.
28 settembre 2025 - Chiara Guzzonato
Chi è colpito da ipertimesia, o memoria autobiografica superiore, non ha bisogno di foto per
ricordare: la sua mente è come un supercomputer che conserva ogni dettaglio.
Riuscite a immaginare di rivivere il vostro primo giorno di scuola assaporandone ogni particolare,
ricordando lo sguardo di vostra madre che vi lascia sul cancello e il sorriso della maestra che vi
accoglie?
È quello che riesce a fare chi è affetto da una rarissima condizione neurologica chiamata
ipertimesia o ipermnesia autobiografica, la straordinaria abilità di ricordare ogni evento passato
della propria vita con dettagli vividi e riuscire a riviverlo come in un viaggio del tempo mentale.
Ora uno studio studio pubblicato su Neurocase ha analizzato il caso di TL, un'adolescente francese
di 17 anni colpita da ipertimesia.
LE STANZE DEI RICORDI. La struttura mentale della ragazza è a dir poco organizzata: i suoi ricordi
sono contenuti in ampie stanze bianche rettangolari con il soffitto basso, dove vengono suddivisi
tematicamente in diverse sezioni come vita di famiglia, vacanze, amici, giocattoli.
Ogni giocattolo, spiega la ragazza, ha un'etichetta in cui c'è scritto chi gliel'ha donato e quando.
L'aspetto interessante è che la mente di TL non si limita a ricordare i fatti, ma li arricchisce di
emozioni e dettagli percettivi vividi.
Al contrario, le conoscenze accademiche appartengono a una "memoria nera", un sistema separato non
organizzato nello spazio e privo di connotazioni emotive.
LE STANZE DELLE EMOZIONI. Oltre alle stanze dei ricordi, TL descrive tre ulteriori spazi, ognuno
connesso a diverse funzioni emotive:
una "stanza del ghiaccio", che la aiuta a calmarsi quando si arrabbia; una "stanza dei problemi"
vuota, un luogo dove rifugiarsi per camminare e riflettere; infine una "stanza militare", associata
all'assenza del padre in servizio militare e associata al senso di colpa.
METODI NON TRADIZIONALI. Nonostante un singolo caso studio non sia sufficiente a darci una visione
generale della condizione, questo esempio offre diversi spunti interessanti su cui riflettere e da
cui partire per approfondire la ricerca.
Tuttavia è importante sottolineare che i ricercatori non hanno utilizzato alcuni degli strumenti
tradizionali per diagnosticare l'ipertimesia, come verificare i dettagli di un ricordo di un evento
pubblico, o testare la precisione nel ricordare le date in diversi anni.
MEMORIA ED EMOZIONI. Infine, è interessante analizzare l'uso che TL fa di stanze immaginarie legate
alla regolazione delle emozioni:
questo aspetto aggiunge una nuova dimensione al modo in cui la memoria potrebbe interfacciarsi con
altri processi cognitivi, e suggerisce la possibilità che alcune persone sviluppino meccanismi
interni per gestire il peso emotivo dei propri ricordi o per strutturarli in modo da facilitarne il
recupero.
https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/13554794.2025.2537950
da
focus.it