La scienza dell'attrazione
Una persona può essere universalmente attraente? No, l'attrazione si basa su vari fattori oltre
all'aspetto fisico, come il suono della voce, il movimento e l'odore.
11 ottobre 2025 - Chiara Guzzonato
L'attrazione non influenza solo le relazioni amorose, ma anche quelle di amicizia. Josep Suria
"La bellezza sta negli occhi di chi guarda", «Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace»:
tutti questi proverbi ricordano che la bellezza fisica è soggettiva, e che a determinare quanto è
(per noi) attraente una persona entrano in gioco molti fattori.
Uno studio pubblicato sul British Journal of Psychology ha reso scientifica questa antica
consapevolezza, analizzando l'insieme di tratti (fisici e non) che fanno sì che ci piaccia qualcuno
– non solo come possibile partner.
NON SOLO VISO. Finora gli studi sull'attrazione si erano focalizzati soprattutto sul viso,
identificando delle preferenze generali per caratteristiche quali la simmetria facciale o il
dimorfismo sessuale. In questo caso gli autori hanno invece analizzato diversi segnali non verbali –
come l'odore, il suono della voce o il movimento del corpo – per capire quali criteri fossero
universali e quali invece fossero più legati alla compatibilità personale.
LO STUDIO. Gli autori hanno coinvolto un totale di 132 giovani – 61 come "agenti non verbali", che
hanno solo fornito diversi stimoli sensoriali, e 71 come "percettori", che avevano il compito di
giudicare questi stimoli in laboratorio. I canali sensoriali analizzati sono stati quattro: vista
(foto e video delle persone da giudicare), udito (il suono della loro voce), movimento (video di
come si posizionavano nello spazio) e olfatto (odore del loro corpo). Ogni percettore ha valutato
l'attrattività di ciascuno stimolo dei 61 agenti, dando un punteggio da uno a sette.
MI PIACE SE TI MUOVI (E PARLI)! I risultati hanno evidenziato che gli stimoli presentati attraverso
più canali sensoriali contemporaneamente (video con audio sincronizzato) sono stati giudicati come
più attraenti, mentre l'odore del corpo è stato in media giudicato lo stimolo meno interessante. Il
volto, la voce e i video senza audio hanno ricevuto giudizi medi. In ogni caso, la variazione nel
punteggio è sempre stata minima: questo dimostra che nessun canale sensoriale determina da solo
l'attrattività di una persona.
PARTNER, MA ANCHE AMICI. Lo studio non ha analizzato solo l'attrazione tra persone di sesso opposto,
ma anche quella tra persone dello stesso sesso. È emerso che nel giudicare persone del nostro stesso
sesso siamo più influenzati da preferenze personali piuttosto che da tratti oggettivi o comunemente
apprezzati. Quanto scoperto ci fa capire che l'attrattività ha diverse funzioni e non influenza solo
la ricerca di un partner, ma anche le relazioni sociali come i vincoli di amicizia o la coesione tra
colleghi.
https://bpspsychub.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/bjop.12787
da
focus.it