LA QUARESIMA NELLA STORIA

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CENTRO ANTI-BLASFEMIA

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Mar 7, 2011, 8:38:33 AM3/7/11
to STUDIO BIBLICO
LA QUARESIMA NELLA STORIA







L'anno liturgico è la celebrazione dell'opera di salvezza di Cristo
che viene realizzata mediante una commemorazione sacra (o memoriale)
in giorni determinati, nel corso dell'anno. La liturgia dilata, nel
tempo degli uomini, il mistero della salvezza. La Chiesa, quindi,
mediante la liturgia, continua ad attuare, nei suoi tempi e con i suoi
riti, le azioni di salvezza operate da Gesù.

L'anno liturgico non è dunque una serie di idee o di feste, ma è una
persona, Gesù Cristo, risorto, il cui dono di salvezza viene offerto e
comunicato nei diversi aspetti sacramentali che caratterizzano lo
svolgersi del calendario cristiano. L'amore di Dio per la salvezza
dell'uomo viene così reso attuale nell'oggi della Chiesa e
dell'umanità.

Centro e riferimento assoluto e indispensabile di tutto l'anno
liturgico è quindi il mistero pasquale della passione, morte,
risurrezione e ascensione del Signore Gesù.

I primi cristiani non conobbero altra festa liturgica che quella della
domenica: il giorno della celebrazione del Cristo vivo. Per questo
motivo la domenica è considerata la "festa primordiale". Solo dopo il
II secolo si riscontrano testimonianze riguardanti la speciale
celebrazione della risurrezione di Cristo in una Domenica prefissata.

Tutto l'anno liturgico ruota dunque intorno alla celebrazione pasquale
domenicale e annuale.

Pertanto la quaresima è quel tempo liturgico durante il quale il
cristiano si dispone, attraverso un cammino di conversione e
purificazione, a vivere in pienezza il mistero della risurrezione di
Cristo nella sua memoria annuale.



Non si sa con certezza dove, per mezzo di chi e come sia sorto questo
periodo di tempo che i cristiani dedicano per la preparazione alla
pasqua. Sappiamo soltanto che ha avuto uno sviluppo lento e
progressivo.
Per praticità espositiva possiamo distinguere in maniera sintetica sei
periodi corrispondenti ad altrettante prassi liturgiche.

Il digiuno del Venerdì e del Sabato santo (fino al II secolo)

Nella chiesa primitiva la celebrazione della pasqua era anticipata da
uno o due giorni di digiuno. Comunque tale digiuno sembra fosse
orientato non tanto alla celebrazione pasquale quanto
all’amministrazione del battesimo che pian piano veniva riservata alla
veglia pasquale. La prassi del digiuno era indirizzata innanzitutto ai
catecumeni e poi estesa al ministro del battesimo e a tutta la
comunità ecclesiale.
Tale digiuno non aveva scopo penitenziale ma ascetico-illuminativo.

Una settimana di preparazione (III secolo)

In questo periodo a Roma la Domenica precedente la pasqua era
denominata "Domenica di passione" e nel Venerdì e Mercoledì di questa
stessa settimana non si celebrava l’eucaristia. L’estensione del
digiuno per tutta la settimana precedente la pasqua è certa solamente
per la Chiesa di Alessandria.

Tre settimane di preparazione (IV secolo)

Di tale consuetudine è testimone uno storico del V secolo, Socrate.
Durante queste tre settimane si proclamava il vangelo di Giovanni. La
lettura di questo testo è giustificata dal fatto che esso è ricco di
brani che si riferiscono alla prossimità della pasqua e alla presenza
di Gesù a Gerusalemme.

Sei settimane di preparazione (verso la fine del IV secolo)

Questa preparazione prolungata fu motivata dalla prassi penitenziale.
Coloro che desideravano essere riconciliati con Dio e con la Chiesa
iniziavano il loro cammino di preparazione nella prima di queste
Domeniche (più tardi verrà anticipata al Mercoledì immediatamente
precedente) e veniva concluso la mattina del Giovedì santo, giorno in
cui ottenevano la riconciliazione. In tal modo i penitenti si
sottoponevano a un periodo di preparazione che durava quaranta giorni.
Da qui il termine latino Quadragesima.
I penitenti intraprendevano questo cammino attraverso l’imposizione
delle ceneri e l’utilizzazione di un abito di sacco in segno della
propria contrizione e del proprio impegno ascetico.

Ulteriore prolungamento: il Mercoledì delle ceneri (verso la fine del
V secolo)

Verso la fine del V secolo, ha inizio la celebrazione del Mercoledì e
del Venerdì precedenti la Quaresima come se ne facessero parte. Si
giunge a imporre le ceneri ai penitenti il Mercoledì di questa
settimana antecedente la prima Domenica di quaresima, rito che verrà
poi esteso a tutti i cristiani.
A partire da questa fase incominciano a delinearsi anche le antiche
tappe del catecumenato, che preparava al battesimo pasquale nella
solenne veglia del Sabato santo; infatti questo tempo battesimale si
integrava con il tempo di preparazione dei penitenti alla
riconciliazione del Giovedì santo. Fu così che anche i semplici fedeli
- ovvero quanti non erano catecumeni né pubblici penitenti - vennero
associati a questo intenso cammino di ascesi e di penitenza per poter
giungere alle celebrazioni pasquali con l'animo disposto a una più
autentica partecipazione.

Sette settimane di preparazione (VI secolo)

Nel corso del VI secolo, tutta la settimana che precede la prima
Domenica di quaresima è dedicata alla celebrazione pasquale La
Domenica con cui ha inizio viene chiamata Quinquagesima perché è il
cinquantesimo giorno prima di pasqua. Tra il VI e il VII secolo si
costituì un ulteriore prolungamento con altre due Domeniche. La
tendenza ad anticipare il tempo forte della quaresima ne svigorisce in
qualche modo la peculiarità.

In sintesi: allo sviluppo della quaresima ha contribuito la disciplina
penitenziale per la riconciliazione dei peccatori che avveniva la
mattina del giovedì santo e le esigenze sempre crescenti del
catecumenato con la preparazione immediata al battesimo, celebrato
nella notte di Pasqua.



L'evoluzione progressiva della quaresima, definita da alcuni studiosi
"selvaggia", richiedeva un radicale rinnovamento. Fu così che il
Concilio Vaticano II ha semplificato la struttura di questo tempo
liturgico sovraccaricato dalle aggiunte pre-quaresimali.

La Costituzione conciliare sulla liturgia, Sacrosanctum Concilium, al
n. 109 afferma:

Il duplice carattere del tempo quaresimale che, soprattutto mediante
il ricordo o la preparazione del battesimo e mediante la penitenza,
dispone i fedeli alla celebrazione del mistero pasquale con l'ascolto
più frequente della parola di Dio e con più intensa preghiera, sia
posto in maggiore evidenza tanto nella liturgia quanto nella catechesi
liturgica. Perciò:
a) si utilizzino più abbondantemente gli elementi battesimali propri
della liturgia quaresimale e, se opportuno, se ne riprendano alcuni
dalla tradizione antica;

b) lo stesso si dica degli elementi penitenziali. Quanto alla
catechesi poi si imprima nell'animo dei fedeli , insieme con le
conseguenze sociali del peccato, quell'aspetto proprio della penitenza
che detesta il peccato in quanto è offesa a Dio; né si dimentichi la
parte della chiesa nell'azione penitenziale e si solleciti la
preghiera per i peccatori.

A tale dettato conciliare si è ispirato il rinnovamento del lezionario
e del messale in riferimento alle celebrazioni quaresimali. Fedele a
questo indirizzo, la riforma ha ridato alla quaresima prima di tutto
il suo orientamento pasquale-battesimale; ne ha fissato il tempo con
decorrenza dal Mercoledì delle ceneri fino alla messa "in Coena
Domini" esclusa; per conservare l'unità interna ha ridotto il tempo
della passione: solo la VI Domenica, la quale dà inizio alla settimana
santa, viene chiamata "Domenica delle palme", "de passione Domini". In
tal senso la settimana santa conclude la quaresima ed ha come scopo la
venerazione della passione di Cristo a partire dal suo ingresso
messianico a Gerusalemme.

Oltre alla ricchezza dei testi eucologici (colletta, orazione sulle
offerte, prefazio, orazione dopo la comunione), nei formulari
quaresimali riformati abbiamo una abbondanza di testi biblici. La
celebrazione liturgica quaresimale, anche sotto il punto di vista
tematico, pone l'accento principale sulla Domenica. Nelle cinque
Domeniche precedenti la Domenica delle palme, il lezionario offre la
possibilità di tre itinerari diversi e insieme complementari.

(da Alleluja.net)



http://www.lachiesa.it/liturgia/ml_quaresimastoria.html
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