«Se la maggioranza avesse davvero voluto sostenere l’idea del riconoscimento dello Stato di Palestina, un gesto di civiltà e di valore universale - soprattutto in una città come Palermo - avrebbe potuto tranquillamente votare il nostro ordine del giorno. Invece ha scelto di bocciarlo, rifugiandosi in un’astensione immotivata, e di presentare poi un documento che ricalca le posizioni della premier Meloni e subordina il riconoscimento della Palestina alla liberazione degli ostaggi.
Questo atteggiamento ignora volutamente la forza dell’atto politico del riconoscimento e il messaggio chiaro nei confronti di Netanyahu: devono esistere due Stati! Dimostra inoltre due cose: da un lato l’appiattimento della maggioranza che sostiene Lagalla sulle posizioni di Fratelli d’Italia, dall’altro la subordinazione di una questione seria come quella palestinese alle logiche interne di coalizione.
La maggioranza deve fare pace con sé stessa. In Europa Forza Italia ha votato con noi. Non sfugge, quindi, che l’approvazione di quel testo potrà generare contraddizioni con i partiti di appartenenza a livello nazionale. Ma alle incoerenze di questa maggioranza siamo purtroppo abituati.
Ciò che non possiamo accettare è che si tenti di spacciare questa operazione per un sostegno al riconoscimento dello Stato di Palestina: sarebbe solo una finzione, che non inganna nessuno».
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Carmelo Miceli e Giaconia, e Franco Miceli.
Giovanni Gaudesi
Ufficio Stampa
Comune di Palermo