Ad esempio, TIM mi ha inviato una raccomandata per avvisarmi che il mio nome utente, password e perfino la carta di identità erano stati rubati perchè il loro database è stato violato. Poco dopo è arrivata la notifica di macOS di password compromessa per l’account di TIM. Per il nome utente e i documenti personali che ora si trovano sul dark web non posso farci nulla, ma la password l’ho cambiata.
Quindi non è un bug e se l’avviso appare spesso significa semplicemente che si hanno molti account e i relativi database dove erano registrati sono stati violati.
Il servizio che offre Apple non è una novità, esiste da tanti anni ed è offerto da sito have i been pwned dove si può verificare se un account (indirizzo email) è nell’elenco dei dati rubati, e se non lo è possibile essere avvisati lasciando al propria email nel caso un domani dovesse rientrare tra i dati rubati.
Naturalmente si tratta di un servizio per utenti avanzati, perchè bisogna sapere cos’è e come funziona (lo segnalato svariate volte sul blog), poi Apple ha deciso di renderlo disponibile per qualsiasi tipo di utente: i vari account che si creano su Mac e iOS vengono periodicamente controllati con il databese di have i been pwned e simili.
In sintesi, se ricevete un avviso di password compromessa e non cambiate la password è un po’ come perdere lo zaino con le chiavi di casa e i documenti e decidere di non cambiare la serratura.
Poi è irrilevante se l’avviso password compromessa è relativo a un account creato 20 anni fa o da una settimana, sempre è finito in mano ai pirati informatici che in qualunque momento potrebbero decidere di prendere il possesso di quell’account.
A Parigi dicono: un uomo avvisato ne vale due.
"L'unico problema di Microsoft è che non hanno gusto... Non hanno originalità... Creano prodotti di terza categoria" (Steve Jobs)