Ciao Alberto e tutt*,
essersi visti con chi c'era a MERGE-it sabato scorso è stato molto bello: i temi toccati dalla nostra giornata sono stati tutti notevoli e c'è molto su cui lavorare.
Rivedersi è sempre un piacere :) E l'aiuto di Cesare Gerbino è stato fondamentale, ancor più con il senno di poi.
Lato negativo: eravamo tra 15 e 18 se contiamo il numero di partecipanti presenti all'evento ed iscritti alla lista, più o meno. Come mai eravamo eravamo così pochi? Nella peggiore ipotesi mi aspettavo di arrivare poco sopra 30, nella migliore di arrivare attorno ai 50. MERGE-it era un evento annunciato da tempo, un programma interessante - anche solo guardando la nostra giornata - ed eravamo a Torino. Certo, non è centrale come Bologna, ma se si voleva fare un salto, lo si faceva senza grosse difficoltà. Questo livello di partecipazione dovrebbe farci riflettere, molto: sono il solo a vederla così?
Fare un raduno costa, specie se si è in pochi. La logistica, i luoghi da trovare e la disponibilità a gestire il tutto dipende da chi si rende disponibile. Se la zona di Milano a settembre è in grado di organizzare, ben venga. Si può anche fare una giornata o il we, al posto delle tre giornate classiche. Se c'è il rischio di essere di nuovo 20-30 persone, ci si può gestire in altro modo. Raccogliendo prima le adesioni e organizzandosi direttamente in un co-working dividendosi la spesa, per dirne una. Stavolta non ho il tempo di supportare l'organizzazione come ho fatto negli ultimi tre eventi, da SOD16 in poi. Partecipo in lista e tutto quanto, ma oltre non riesco ad andare. I materiali su cosa serve fare si trovano, specie in GitHub[0].
Torno su MERGE-it: alla giornata di SOD c'erano facce nuove, anche tra i relatori. Chi più giovane, chi fuori dal solito giro di quelli più attivi in lista, chi ha seguito i lavori e partecipato dal pubblico. Tutto molto positivo, tranne che nel numero esiguo.
Esserci stati a MERGE-it ci ha fatti scoprire dalle altre realtà del mondo Open: ci hanno già invitato all'interno di altri due eventi estivi, l'Italian Hacker Camp[1] e l'End Summer Camp[2]. Mi hanno scritto in questi giorni. Anche questa è una bella cosa. Su questi inviti apro un thread a parte, perché serve rispondere a queste richieste entrando nel dettaglio di ogni evento, che ha le sue peculiarità.
Appena riesco scrivo un post dettagliato sulla sessione introduttiva del mattino di sabato scorso, dove ho accennato la storia di SOD e a molto altro[3], sfrutterò le pause tra un uovo di Pasqua e l'altro. Molte delle domande aperte che trovate in quelle slide hanno bisogno di alcuni dettagli a margine. A valle di quelle slide è nata una piccola discussione con un paio di rappresentanti della comunità
ninux.org che stavano ascoltando (non so chi fossero però) e abbiamo scoperto di avere diversi punti in comune (specie pensando alle criticità). Un'opportunità da cogliere, frutto della natura stessa di MERGE-it.
Anche il lavoro proposto da Alfredo Morresi sul community management aveva bisogno di più partecipanti di SOD per funzionare. Diciamo che è stato un test. Faremo qualcosa di simile a quello emerso nel workshop di sabato con i post-it (
https://twitter.com/azzurraragone/status/977524374789087232) dopo Pasqua: lanceremo una piccola survey e sarà l'occasione di scoprire alcuni elementi sulla comunità che oggi non si riescono a percepire.
La sessione sul monitoraggio civico ha già un thread separato, quindi ne parliamo là: vale pure per le altre sessioni del pomeriggio, dove ci sono i thread dedicati dove approfondire e ridurre il caos.
Vorrei soffermarmi un attimo sul DAF e sul dibattito che abbiamo fatto alla fine della mattina del 24/3, fuori programma. Del DAF ne abbiamo parlato diverse volte qui in lista, portando soprattutto un punto di vista critico, perché lo osservavamo dal punto di vista della governance[4]. Comunque la si pensi, si tratta di un bene comune digitale che sta emergendo dal lavoro del Team: non darci un'occhiata sarebbe un peccato. Devo ringraziare Maria Claudia Bodino, davvero di cuore: i pochi presenti alla fine del mattino di sabato lo sanno, ma è il caso di spiegare un po' di retroscena per tutti gli altri. Maria Claudia lavora - da gennaio se non erro - all'interno del Team per la Trasformazione Digitale (da qui in poi scrivo Team per brevità). Lavora nella squadra del DAF[5]. Io l'ho conosciuta alla scuola di tecnologie civiche di Napoli, a novembre 2016, si è iscritta proprio in quel periodo in lista SOD[6] e, proprio per questo, ho pensato che fosse l'occasione giusta per confrontarsi sul lavoro del Team in maniera diretta e costruttiva. Tra l'altro, il profilo con cui Maria Claudia si presenta all'interno del Team è molto bello ed azzeccato, tutto da leggere :)
L'obiettivo del dibattito con Maria Claudia era iniziare a rispondere a due temi che mi stanno molto a cuore (e che sono presenti nelle slide del mio intervento di inizio mattina). Uno è riflettere sul significato che diamo alla parola 'comunità', sia noi, quando dialoghiamo e ci confrontiamo all'interno dei luoghi presidiati dal Team, che il Team stesso. Siamo sicuri che stiamo parlando della stessa cosa? Sicuri che ci aspettiamo le stesse cose, gli uni dagli altri? Chiarirsi su questo è fondamentale.
L'altro tema è questo: il Team sta creando un bene comune (codice, competenze, pratiche, strumenti). Ci stiamo domandando (noi come comunità e loro come Team) cosa accadrà a questo patrimonio dopo settembre, quando termina il mandato? Quel lavoro è anche nostro, tutto sommato. La comunità può dare una mano ad andare oltre ai ruoli classici e a stimolare una riflessione sul valore del lungo termine di un bene comune del genere?
Il tweet dove si vede un momento del dibattito con Maria Claudia lo ha fatto Azzurra (grazie, la foto è davvero bella :) )
Con quella foto siamo finiti nel riquadro in alto a destra del recap di MERGE-it:
Direi un ottimo inizio. Ovviamente ringrazio Capitan Borruso, che ha dato una mano a tutto questo, in molti modi difficili da riassumere in qualche parola. Ci siamo confrontati (e confortati) diverse volte negli scorsi mesi, soprattutto per capire come mai fossimo in così pochi a dialogare e confrontarci nei luoghi del Team sui temi che ci stanno a cuore.
Chiudo questa sintesi che non sono riuscito a fare più breve di così e rilancio l'importanza di non dare mai per scontata una delle caratteristiche uniche di SOD come comunità, che abbiamo dimenticato in alcuni momenti di questi sette anni, e che mai come oggi dobbiamo riprendere: "La diversità è una forza, non una debolezza"[7].
Buona Pasqua!
matt