Azione OGP: Agenda Nazionale partecipata per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico

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Matteo Brunati

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Aug 3, 2016, 3:58:24 AM8/3/16
to Spaghetti Open Data

Ciao spaghettar],
riprendo quest'azione nel dettaglio[0]: non saprei nemmeno da che parte iniziare a commentarla, visto che è il macro tema della proposta condivisa che avevamo inviato come attori della società civile.[1]
Magari siamo stati poco chiari, capita eh :) Specie con i tempi messi a disposizione.
Anche perchè non vedo nessun cambiamento dichiarato sul tipo di processo attuato nell'Agenda del 2014: se non ha funzionato prima, cosa abbiamo cambiato per farlo funzionare stavolta?
Non vedo nulla di esplicito in tal senso.

Rilancio la descrizione che avevo inserito nell'articolo per forumpa.it, che chiarisce l'impianto che avevamo abbozzato:

Nella proposta abbiamo condiviso due macro azioni:

“Pilota sul processo di rilascio di Open Data, da usare come prototipo per la definizione del piano triennale di rilascio”
“Integrazioni tra scala locale e scala nazionale per la stesura del piano triennale di rilascio degli Open Data”
La prima azione è un prototipo “agile” (mi riferisco alla metodologia agile) per lavorare sui dati presenti nelle principali classifiche internazionali di rilascio degli Open Data (dati con copertura nazionale) e testare nel frattempo un processo, misurandolo e mettendolo a regime per ricreare una fiducia condivisa nella capacità delle istituzioni di rispondere ad un’agenda di rilascio.

Senza quindi mettersi a discutere nell’annoso problema: e da quali dati partiamo?

Anche perchè se si dimostra che un’agenda viene davvero mantenuta, si diventa ancora più credibili per le aziende, l’altro anello fondamentale per riusare il patrimonio informativo pubblico degli Open Data.

La seconda azione riprende i risultati e parte del lavoro fatto nella prima per costruire in maniera condivisa (non solo top-down) un programma triennale di rilascio di dati sia su scala nazionale che su quella locale, scalando il modello testato con la prima azione. La complessità aggiuntiva è gestire in maniera intelligente la domanda di dati abilitando processi di Open Government direttamente sulla scelta della priorità e sugli ambiti tematici da inserire, tutti temi quindi fortemente connessi agli altri tavoli di OGP Forum.

L'Agenda nazionale dovrebbe per forza avere un taglio ad alto livello, pur contaminandosi anche sul livello di enti locali: alcuni spunti poi li aveva aggiunti anche Vincenzo[3].

Immagino che sarà poi il tavolo di lavoro del Forum OGP (da settembre in poi) a discutere del COME gestire il processo partecipato sull'agenda.
In ogni caso quest'azione include degli impegni già in corso d'opera da parte di quel famoso comitato di pilotaggio OT11/OT2. (e per questo mi ha fatto molto arrabbiare, perchè non viene assolutamente citato in alcun modo questo lavoro in corso, quindi per un neofita inconsapevole sembra quasi qualcosa che nasca dall'ascolto della società civile, e invece assolutamente no...)

I tempi dichiarati mi lasciano molto perplesso.

Ovvero: da ottobre si discute internamente con il tavolo su quest'azione, e poi a febbraio (entro febbraio) si rilascia l'Agenda in versione finale? E la consultazione/co-creazione pubblica con scadenza a dicembre 2017 (un tempo folle in avanti) quando si fa davvero?
Abbiamo margini per imporla fin nella fase iniziale? (più come co-progettazione che come mera consultazione direi)

Vi è chiara l'impostazione dell'azione o sono il solo a essere perplesso?
In altri termini: se ci focalizziamo sui risultati, ovvero sui dati, quando si pubblicano i primi set di dati dichiarati nell'agenda?
Quelli che si dovrebbero pubblicare e che non dovrebbero essere oggetto di dubbi o discussioni (che sono oggetto di quei famosi benchmark internazionali come OD Barometer, etc...) li mettiamo in agenda per marzo 2017 o si va ancora avanti?

A livello di riuso per calcolare l'impatto anche economico di tutta la filiera, ovviamente non ci siamo: sono tutte tempistiche troppo aleatorie e fumose.

Riprendo poi il commento di Alberto presente nella pagina dell'azione su open.gov.it:

@Alberto:
sulla possibilità di inserire una potenziale data di scadenza come metadato, io rilancio il tema della qualità del dato in toto. Abbiamo uno standard ISO[2] e [3] su come misurare la qualità di un dato, e mi piacerebbe che da un certo punto in poi si chiamassero Open Data SOLO quei dati completi di tutto quanto (perchè abbiamo snaturato completamente la definizione di OD negli anni, ed è il caso di riprendere a chiamare le cose come stanno, anche da parte nostra.)
Molti Open Data che oggi vengono chiamati tali, di certo non lo sono.

Credo sia uno dei vincoli da esplicitare in maniera più comprensibile/dettagliata/vincolante anche nelle linee guida e nelle ricette per pubblicare OD, oltre che a livello generale nell'Agenda nazionale.

Che ne dite?
Ho un punto di vista poco obiettivo secondo voi?

matt

[0] - http://open.gov.it/partecipa/consultazioni-attive/consultazione-terzo-nap/agenda-nazionale-partecipata-per-la-valorizzazione-del-patrimonio-informativo-pubblico/
[1] - https://drive.google.com/drive/folders/0B3LDLScNZCciQ1JNNk55V044VjQ con commento pubblico http://www.forumpa.it/pa-digitale/dati-open-government-forum-ecco-le-proposte-per-gli-open-data
[2] - http://www.uninfo.it/documenti/SC07/AttivitaNazionale/NataleUNI_3mar2016.pdf e http://www.agid.gov.it/sites/default/files/documenti_indirizzo/iso_25024_agid_misurazione_della_qualita_dei_dati.pdf (segnalato anche nella proposta condivisa)
[3] - http://www.forumpa.it/smart-city/dati-perche-abbiamo-bisogno-di-un-programma-open-data-nazionale

Alberto

unread,
Aug 4, 2016, 6:51:38 AM8/4/16
to Spaghetti Open Data
Matt e tutti, faccio un po' fatica a capire i termini del problema. Provo a semplificare.

Il Problema (con la maiuscola) è che abbiamo deciso di dare fiducia a un nuovo processo di collaborazione tra cittadini e stato sul rilascio di open data. Questo non ci fa stare tranquilli, perché siamo qui a chiedere la stessa roba che abbiamo chiesto altre volte in precedenza, e che non è mai arrivata. Perché questa volta dovrebbe essere diverso? La domanda è pertinente, ma ci siamo già risposti a giugno: vediamo più commitment politico, ci fidiamo di Ernesto, quindi ci proviamo, stando però molto attenti a concedere il minimo fino a che non vediamo passi concreti. Quindi, Matt, mi sa che ci tocca spingere sulle nostre cose per il momento, se abbiamo dubbi sulla capacità operativa del governo per ora ce li temiamo.

I tempi. Non mi ritrovo nella tua cronologia. Quello che Ernesto mi ha promesso è: "Arriviamo alla riunione regionale di OGP a dicembre con alcune azioni già fatte." Quella è la scadenza in cui, come società civile, sentiamo il polso al processo e alla sua credibilità. Secondo me si tratta ora di andare a trattare su cosa vuol dire "avere già fatto un'azione". Per esempio, per me stanziamenti di bilancio su azioni previste sono una cosa concreta: abbiamo deciso, ci abbiamo messo le risorse. Avere il tuo "prototipo agile" sarebbe ancora meglio. 

Per febbraio poi si vedrà. L'idea è che se il processo fallisce il checkpoint di dicembre, abbandoniamo il tavolo e buonanotte. 

Sulla qualità del dato vs. scadenza di aggiornamento: non hai torto (ovviamente). La mia era una proposta minimale. Sappiamo che si rilasciano dataset ad minchiam perché magari c'è l'evento e la conferenza stampa (per i nuovi della lista: molti di noi, compreso Matteo e Ernesto stesso, hanno fatto la pessima esperienza di metterci la faccia a festeggiare il nuovo portale open data del Friuli Venezia Giulia, che aveva "ben" 13 dataset, e che poi nessuno ha più toccato per almeno 1 anno dopo quell'evento). Realisticamente, questo continuerà. Ma se le linee guida scrivono che per ogni dataset rilasciato devi indicare non solo la data di rilascio, ma anche la frequenza di aggiornamento, rilasciare un dataset equivale non solo a adempiere ad un impegno one-shot, ma a prendersi un impegno per il lungo termine. I fantastici civic hackers di SOD potrebbero poi scrivere un crawler che monitora i dati "scaduti", confrontando la data dell'ultimo rilascio con la data di scadenza. Questo a sua volta può generare classifiche delle amministrazioni che accumulano più o meno ritardo, mappe tematiche etc. 

Mi immagino che nella fase che comincia a settembre la domanda che dovremo porre sempre sarà: "Sì, ma come?" Come fai a garantire ciò che scrivi? Con che soldi fai il pilota, e quanti prevedi di spenderne? Come avviene il monitoraggio? Abbiamo chiaro perché il cronoprogramma delle linee guida AGID 2014 non è stato rispettato? Abbiamo chiaro come facciamo a garantire che questa volta le cose vadano bene? Etc.

Matteo Brunati

unread,
Aug 4, 2016, 4:20:29 PM8/4/16
to Spaghetti Open Data
Rispondo inline: l'oggetto del thread è "Azione OGP:" seguita dal titolo dell'azione che volevo discutere, forse non sono stato abbastanza chiaro, omettendo il numero. Volevo discutere solo della prima azione inserita nell'Action Plan, non di altro.
Il giorno giovedì 4 agosto 2016 12:51:38 UTC+2, Alberto ha scritto:
Matt e tutti, faccio un po' fatica a capire i termini del problema. Provo a semplificare.

Il Problema (con la maiuscola) è che abbiamo deciso di dare fiducia a un nuovo processo di collaborazione tra cittadini e stato sul rilascio di open data. Questo non ci fa stare tranquilli, perché siamo qui a chiedere la stessa roba che abbiamo chiesto altre volte in precedenza, e che non è mai arrivata. Perché questa volta dovrebbe essere diverso? La domanda è pertinente, ma ci siamo già risposti a giugno: vediamo più commitment politico, ci fidiamo di Ernesto, quindi ci proviamo, stando però molto attenti a concedere il minimo fino a che non vediamo passi concreti. Quindi, Matt, mi sa che ci tocca spingere sulle nostre cose per il momento, se abbiamo dubbi sulla capacità operativa del governo per ora ce li temiamo.

Certo, tutto vero. Ma Ernesto è solo un pezzetto, va tenuto d'occhio tutto l'impianto.
In questo caso volevo discutere del merito, ovvero di una singola azione, non del quadro di insieme.
 

I tempi. Non mi ritrovo nella tua cronologia. Quello che Ernesto mi ha promesso è: "Arriviamo alla riunione regionale di OGP a dicembre con alcune azioni già fatte." Quella è la scadenza in cui, come società civile, sentiamo il polso al processo e alla sua credibilità. Secondo me si tratta ora di andare a trattare su cosa vuol dire "avere già fatto un'azione". Per esempio, per me stanziamenti di bilancio su azioni previste sono una cosa concreta: abbiamo deciso, ci abbiamo messo le risorse. Avere il tuo "prototipo agile" sarebbe ancora meglio. 

Per febbraio poi si vedrà. L'idea è che se il processo fallisce il checkpoint di dicembre, abbandoniamo il tavolo e buonanotte.

Condivido, a livello della partecipazione al Forum OGP hai ragione a ribadirlo.

I tempi e le domande aperte che ho indicato sopra sono relative agli impegni specifici e relativa timeline inseriti nell'azione 1 dell'Action Plan, non si riferiscono alla proposta generale nei confronti del Forum OGP. Si riferiscono a:
  1. Consultazione società civile e Open Government Forum. - Dicembre 2017
  2. Rilascio dell’Agenda Nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico 2017 - Febbraio 2017
  3. Monitoraggio dell’effettivo rilascio dei dataset segnalati nell’Agenda attraverso incontri periodici con le amministrazioni coinvolte - Maggio 2018

La mia interpretazione della timeline è "entro" dicembre 2017 per il punto 1, e via dicendo.



Sulla qualità del dato vs. scadenza di aggiornamento: non hai torto (ovviamente). La mia era una proposta minimale. Sappiamo che si rilasciano dataset ad minchiam perché magari c'è l'evento e la conferenza stampa (per i nuovi della lista: molti di noi, compreso Matteo e Ernesto stesso, hanno fatto la pessima esperienza di metterci la faccia a festeggiare il nuovo portale open data del Friuli Venezia Giulia, che aveva "ben" 13 dataset, e che poi nessuno ha più toccato per almeno 1 anno dopo quell'evento). Realisticamente, questo continuerà. Ma se le linee guida scrivono che per ogni dataset rilasciato devi indicare non solo la data di rilascio, ma anche la frequenza di aggiornamento, rilasciare un dataset equivale non solo a adempiere ad un impegno one-shot, ma a prendersi un impegno per il lungo termine. I fantastici civic hackers di SOD potrebbero poi scrivere un crawler che monitora i dati "scaduti", confrontando la data dell'ultimo rilascio con la data di scadenza. Questo a sua volta può generare classifiche delle amministrazioni che accumulano più o meno ritardo, mappe tematiche etc. 


Tutta vera la ricostruzione. La differenza nei risultati attesi è nell'approccio usato a monte: una strategia guidata dai processi, vs una guidata dalla markette del momento (e se manca l'attore politico di forza, o l'uomo che gira negli uffici e sprona le persone a fare Open Data, tutto si ferma).
Io non supporterò più azioni markette, e non solo. Non dovrebbe farlo nessuno di noi, anzi dovrebbe essere fatto del serio fact checking su questo ormai, come qualche volta è stato fatto effettivamente.

E' doveroso ridare i nomi alle cose, Open Data che non lo sono non devono essere più definiti tali. Siamo nel 2016 e non lo possiamo più permettere.
Il famoso discorso di Tom Steinberg già citato qualche thread fa ha più di qualche ragione d'essere.[1]
Durante la peer review dell'Open Data Barometer me ne sono accorto l'estate scorsa.
Se si elenca davvero, caso per caso, il livello di dati aperti su scala nazionale dal 2011 a oggi, allora la situazione non è certo simpatica.
Come dice anche Daniele Crespi, siamo ancora all'anno zero, l'approccio adottato fino ad ora deve cambiare.

E se nel 2016 ho ancora bisogno di un monitoraggio bottom-up costruito e tenuto aggiornato solo dalla gente di buona volontà che non può e non ha direttamente peso nell'agenda politica, allora serve cambiare tattica davvero. Sarà che sono uno di quelli che bazzica da anni in questi lidi, non so, ho molti dubbi sul tipo di scelta che dici. Da solo il lavoro collaborativo del civic hacker non basta più. Serve pressione, serve scala e serve forse altro, non so.
Mi piacerebbe capire dai nuovi in lista cosa ne pensano.
 
 
Mi immagino che nella fase che comincia a settembre la domanda che dovremo porre sempre sarà: "Sì, ma come?" Come fai a garantire ciò che scrivi? Con che soldi fai il pilota, e quanti prevedi di spenderne? Come avviene il monitoraggio? Abbiamo chiaro perché il cronoprogramma delle linee guida AGID 2014 non è stato rispettato? Abbiamo chiaro come facciamo a garantire che questa volta le cose vadano bene? Etc.

Ok questo è meglio discuterlo sull'altro thread[2]: in ogni caso parte di queste domande le abbiamo già poste e non ci hanno certo risposto. Noi continueremo a chiederle di certo, vedremo se troverannno delle risposte ufficiali. Almeno giocheremo la nostra a livello mediatico.

matt

[1] - https://groups.google.com/d/msg/spaghettiopendata/B-q_8MXA9rc/nIoWrrmmEQAJ
[2] - https://groups.google.com/forum/#!topic/spaghettiopendata/9WZG6Mq_uVI

Claudio Cesarano

unread,
Aug 5, 2016, 8:38:58 AM8/5/16
to Spaghetti Open Data
Carissimi,

vi segnalo che oggi è uscito l'articolo di presentazione dell'Azione 1 a forma Agid

http://open.gov.it/2016/08/05/agenda-nazionale-open-data/

Spero possa essere d'aiuto nella discussione e nella formulazione dell'intervento

Claudio
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Daniele Crespi

unread,
Aug 5, 2016, 12:17:57 PM8/5/16
to spaghett...@googlegroups.com
Beh, che dire ... proprio un bell'articolo !

sono curioso dei commenti ....

ciao
daniele

PS.  Alla ripresa noi qui dalla Lombardia avremo un po di belle sorprese ..

intanto guardate qua la Delibera dell'altro giorno 


a parte un po di "imprecisioni" ... la sostanza è che si collabora con due Università e si stanziano 450.000€ per progetti "in accordo" su OpenData 

e questi sono fatti ... a Settembre lanceremo altre attività ..

RI-ciao

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Matteo Brunati

unread,
Aug 10, 2016, 1:39:38 AM8/10/16
to Spaghetti Open Data
Grazie Claudio,
la cosa davvero interessante è che il 7/8 l'articolo è stato aggiornato e cambiato.

Ho recuperato la versione originale dalla cache di Google: è stato cambiato il primo paragrafo, ovvero:

Questo:

L’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico verrà aggiornata nel 2017 dopo 3 anni di stallo e sarà un’occasione per implementare la raccolta di dati aperti strategici all’interno delle pubbliche amministrazioni su tutto il territorio nazionale. L’Agenda fissa i principi cardine della strategia italiana e tre ambiti d’intervento (basi dati d’interesse nazionale, convenzioni aperte tra pubbliche amministrazioni, dati di tipo aperto). Per ognuno degli ambiti individuati sono presentati: lo scenario normativo attuale, l’impegno previsto per l’anno in corso e soprattutto gli obiettivi da raggiungere.

è diventato


Considerato il quadro di indirizzo strategico e l’attuale contesto normativo, l’Agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, quale documento di pianificazione e definizione di una strategia di settore, viene inevitabilmente inglobata nel “Piano triennale per l’ICT della Pubblica Amministrazione” dove si prevedono, tra le altre, azioni specifiche attinenti in tema di i) Basi dati di interesse nazionale, ii) Condivisione dei dati tra pubbliche amministrazioni e iii) Riutilizzo dei dati pubblici (Open data). In particolare, lo strumento di riferimento per gli Open data sarà rappresentato dal “Paniere dinamico di dataset” (aggiornabile di anno in anno) attraverso il quale sono individuate le basi di dati che le amministrazioni intendono rendere disponibili a partire dal 2016 in poi.
Tale paniere indirizzerà quindi l’azione delle amministrazioni per la pianificazione e l’effettiva apertura dei dataset tenendo altresì conto degli obiettivi e dei dataset individuati o concordati nel contesto dell’OGP. Conseguentemente, il Paniere sarà anche la base di riferimento per le diverse azioni di monitoraggio previste nel contesto dell’accordo di partenariato, dell’articolo 52 del CAD e della Direttiva PSI.

matt
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