Cari tutti,
con molti di voi già ci conosciamo, con altri (mea culpa) no. Mi chiamo Andrea Raimondi, sono ricercatore alla EvoDevo e mi occupo da quasi due anni degli Opendata INPS insieme al funzionario interno Filippo D’Angelo. Con non poche difficoltà abbiamo pianificato il primo piano di rilascio, terminato per altro poco tempo fa. Ad oggi si contano circa 150 dataset (da CSV a XML) forniti con un primo modello metadati di riferimento. Stiamo coordinando le attività per l’aggiornamento del datastore, del nuovo modello metadati e dell’accesso (finalmente) API.
In termini precisi, il datastore contiene dati su tre principali aree ad oggi pubblicate:
1. Dati sul Lavoro – [Aziende/Attività commerciali-Lavorati autonomi/agricoli/domestici/dipendenti/parasubordinati]
2. Dati sulle Pensioni – [Prestazioni di Anzianità/invalidità/vecchiaia-Pensione Sociale/superstiti]
3. Dati sulle Prestazioni Assistenziali – [Assegno familiari/invalidità/disoccupazione-Cassa Integrazione Guadagni-Integrazione Sociale/Mobilità]
La diffusione e la comunicazione dei dati sulla realtà sociale e lavorativa del nostro paese può correre parallela alla diffusione dei dati più politici, protagonisti indiscussi di questi mesi di campagna elettorale e di attenzione spasmodica social-media. Se è dal lavoro che dobbiamo ricominciare, allora non possiamo permetterci di non fare trasparenza sul mondo lavorativo e sulle azioni che lo Stato avvia per ammortizzare quelle situazioni critiche che, dal mondo dell’impiego, si riversano nella vita personale e sociale dei cittadini. Abbiamo deciso quindi di rivolgerci a tutti voi per una call for ideas che ha un duplice obbiettivo: migliorare la comunicazione dei dati e cominciare a canalizzarne la liberazione verso quelle aree informative di più alto interesse. Cosa ci fareste con i dati INPS? Quali soluzioni comunicative sviluppereste a partire da quanto disponibile? Cosa non va e cosa vorreste vedere asap?
1. Storyfying data Migliorare la comunicazione - I dati INPS si rivolgono ad una serie di procedimenti e prestazioni che coinvolgono il cittadino nella sua sfera sociale e lavorativa. Tuttavia avere un panorama completo di come queste prestazioni funzionano effettivamente e si evolvono nel tempo sul territorio non è cosa semplice. Chiediamo quindi a chiunque fosse interessato, o si occupasse di dataviz e data journalism, di darci un contributo per migliorare la diffusione delle informazioni, aumentare la consapevolezza dei cittadini e generare nuova domanda e interesse.
2. Analysing data Canalizzare la liberazione – I dataset ad oggi liberati sono il sasso sulla punta dell’iceberg. Abbiamo appena grattato la superficie e da scavare c’è moltissimo. Ovviamente i dati sono in mano all’istituto, ma le recenti normative di riordino trasparenza offrono strumenti interni all’amministrazione per una più efficace richiesta ai vari dipartimenti. Dal momento che quello in cui dobbiamo scavare sono big big big data, l’approccio “dataset libera tutti” rischia di indurre una pianificazione lenta e poco mirata rispetto a quanto già aperto. Chiediamo quindi, a chi fosse più interessato a lavorare sulla produzione del dato, di darci un contributo per quanto riguarda: format dei dati (ovvero, “sarebbe utile avere un dataset così e cosà”), formato dei dati (quali altri? E quali prima?), tipi di dati (carenza, mancanza, o incompletezza nelle informazioni di un’area di pubblicazione).
Grazie a tutti e buona giornata.
Andrea
--
Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "Spaghetti Open Data" di Google Gruppi.
Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più i suoi messaggi, invia un'email a spaghettiopend...@googlegroups.com.
Visita questo gruppo all'indirizzo http://groups.google.com/group/spaghettiopendata?hl=it.
Per ulteriori opzioni, visita https://groups.google.com/groups/opt_out.