Sono d'accordo che il glass ceilings sia un tema da affrontare a partire dai dati. E' emerso con grande prepotenza durante l'ODD18 a Bologna su donne e dati. Il fenomeno, infatti, non riguarda solo le "minoranze", ma anche delle metà (le donne) o delle intere fasce anagrafiche (under 30/under 40/under 25) o geografiche (abitante delle isole o delle zone montuose oltre al sempre grande divario tra le opportunità per chi vive nelle regioni del nord e chi in quelle del sud) di popolazione. Non è solo roba da "data science", ci sono centinaia di ricerche economiche e sociologiche su questi fenomeni e in generale sulle disuguaglianze. Queste ricerche avrebbero un gran bisogno di dati "buoni" e di dati forniti con continuità dal pubblico e dal privato.
Questo per dire che i dati sarebbero utili anche per discutere di temi economici e sociali abbandonando alcuni pregiudizi o false credenze. Primo tra tutti la falsa premessa che un fenomeno come il glass ceiling riguardi delle minoranze.
Non per essere polemica, ma per essere chiara e portare in questa discussione anche qualche contributo dalla ricerca accademica oltre che dal volontarismo civico, che troppo spesso non garantisce continuità e approfondimento :)
Se volete darci una mano per continuare con il lavoro iniziato a Bologna, ospitando per esempio qualche iniziativa su donne e dati, siete i benvenuti. Il lavoro presentato a merge-it è collegato alla presentazione di Torino perché entrambi gli interventi sono frutto della discussione che stiamo facendo sul diritto digitale alla città.
A presto
Vale