[Forum OGP] Finisce il terzo piano d'azione: è il caso di...

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Matteo Brunati

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May 15, 2018, 5:51:43 PM5/15/18
to Spaghetti Open Data
Ciao spaghettar*,
nel corso dell'ultima settimana sono successe un po' di cose che vorrei condividere in merito al Forum OGP (o Open Government Forum, come si voglia chiamarlo). 

Primo.
Venerdì scorso - 11 maggio - c'è stato un nuovo incontro in plenaria al DFP, il cui obiettivo era discutere la chiusura del terzo piano d'azione (che ufficialmente termina a giugno 2018) e lanciare l'avvio dei lavori sul quarto piano d'azione. Io non ho potuto partecipare, nemmeno da remoto: la realtà è che la partecipazione è stata davvero bassa. Ci sono un paio di tweet dove si può vedere anche la tempistica in merito al quarto piano d'azione - settembre 2018:giugno 2020.
Secondo.
Lo scorso weekend (quello del 5 e 6 maggio) sono riuscito a ritagliarmi del tempo per preparare un breve report che tirasse le fila sulla partecipazione al tavolo Open Data del Forum OGP e sull'impatto che abbiamo avuto nelle policy legate agli Open Data, se lo abbiamo avuto. Dico abbiamo, perché era una cosa rimasta sospesa dopo l'ultimo confronto che avevamo fatto tra diverse realtà attive al tavolo Open Data del Forum: oltre a SOD, parlo di SGI (Stati Generali dell'Innovazione, Ondata, Openpolis, Cittadini Reattivi). Si parla del seguito rispetto all'ultimo incontro del tavolo che si era tenuto il 30 novembre scorso[1].

Se non avete ancora letto il thread dove ho condiviso il rapporto di monitoraggio indipendente, vale la pena farlo[2]: più che altro è una premessa a quello che leggerete nel report. Il commento di Alberto è esattamente in linea con quello che emerge dal sentire condiviso degli attori che ho citato poco sopra: realtà con cui ho cercato di rendere più sostenibile nel tempo la partecipazione al tavolo e con cui abbiamo fatto fronte comune nei confronti del DFP nei due anni passati.

Il report abbozzato è qui: (in versione alpha)
Leggetelo: la parte finale è sottoscritta - almeno al momento - da noi (SOD) e da Openpolis, perché non tutte le realtà della società civile - citate qualche riga qui sopra - sono d'accordo dall'alzarsi dal tavolo. Io la ritengo un'azione rispettosa nei confronti del DFP (che sta lavorando al nuovo piano d'azione) e coerente rispetto all'approccio iniziale che avevamo adottato due anni fa[3]. Ho dato la disponibilità di metterci la faccia e di portare avanti un punto di vista sulla governance degli Open Data che aiutasse a farci sentire come comunità a livello istituzionale, con l'obiettivo di essere propositivi e critici nel cercare di migliorare lo stato delle cose. Sappiamo come è andata, tutto sommato: quel report lo racconta, almeno ad alto livello. Le discussioni in lista nel corso di questi due anni completano il quadro[4], non le riprendo e non mi ripeto. Il senso dello spostare la sedia e alzarci è quello di evidenziare che non abbiamo preso sonno al tavolo e non ce ne vogliamo andare sommessamente o di soppiatto. Vogliamo renderlo palese, spronare a riflettere su quello che si potrebbe migliorare e non rimanere presenti ufficialmente, magari senza partecipare: vuoi per stanchezza, per perdita di motivazione o, più semplicemente, perché non lo riteniamo più un luogo utile per rispondere alle nostre aspettative.

Io sono di parte e ho un punto di vista parziale sulla questione: queste sono le migliori risposte che riesco a darmi. Alberto ha ragione quando dice che abbiamo preteso troppo da un processo amministrativo che non ha poteri di sorta e che deve (anche per mancanza di risorse e di poteri adeguati) ragionare attraverso una griglia e incasellare la realtà al suo interno. Per maggior chiarezza, cito la risposta di Alberto dal thread di qualche giorno fa[2]:

Pensavo che forse abbiamo esagerato l'importanza del ruolo che la società civile gioca in questa roba dell'OGP. Le discussioni su SOD vengono sì citate, come dice Matt; e viene citata anche la nostra osservazione che non ci sono stati i tempi per consentire alla società civile di giocare un vero ruolo. Ma queste sono note a margine di un processo amministrativo, che più o meno cammina. Non sono cose importanti nell'economia di OGP.
Mi sto rendendo conto che OGP è una checklist. Hai fatto il forum? (sì/no) Si incontra regolarmente? (sì/no) Se hai risposto sì a entrambe le domande, complimenti: sei al 100% dell'obiettivo raggiunto. Le cose dette nel forum, la qualità dei contributi, l'impatto che hanno avuto: queste cose non sono misurabili, quindi non vengono misurate, quindi non ci sono incentivi a migliorarle. Probabilmente non ha senso prendersela, i processi amministrativi sono fatti così. Chi era alla scuola di tecnologie civiche mi ha sentito insistere sul fatto che i governi pensano in griglie, e nei casi peggiori usano il loro potere per adattare la realtà alla griglia invece che viceversa (nel frattempo ho messo in ordine le slides: http://www.cottica.net/download/the-black-briefing/). 

Come scrive il report di monitoraggio indipendente "L'Italia ha sviluppato il suo terzo Piano d’Azione OGP da maggio a settembre 2016, sotto la guida del Dipartimento della Funzione Pubblica (DFP). Il DFP non ha il mandato di imporre ad altre agenzie di adottare o attuare azioni specifiche". Abbiamo provato a forzarlo in modi diversi e non ci siamo riusciti, anzi. Pur avendo dichiarato più volte che le tempistiche adottate nella stesura del piano erano troppo strette e non permettevano una partecipazione consapevole della società civile, i tempi per lavorare al quarto piano d'azione sono gli stessi che abbiamo visto nell'estate del 2016. I-de-nti-ci. La griglia è attorno a noi :(
 
Ritengo una perdita di tempo riprovarci allo stesso modo: trovo molto più utile cambiare tattica e valorizzare altri luoghi, che hanno superato la dinamica (ingessata) di certi tavoli di lavoro come quello dell'Open Data nel Forum OGP. Penso ai canali del Team per la Trasformazione Digitale e al peso che potrebbero avere se usati maggiormente, per dirne una. Scegliere il terreno dove battersi per quello che si ritiene giusto è fondamentale con la situazione governativa che ci ritroviamo. 

Cosa mi aspetto: ci sono commenti?
Vogliamo pubblicare quel report nei siti delle rispettive associazioni/comunità e mi piacerebbe capire il vostro punto di vista. 
L'ideale è uscire tra giovedì o venerdì, al massimo (la prossima settimana c'è ForumPA e può essere un utile elemento di discussione che serve a smuovere un po' di acque).

Che ne dite?

matt

DFP = Dipartimento Funzione Pubblica

Paolo Di Pietro

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May 15, 2018, 6:52:23 PM5/15/18
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao a tutti,

Io sono stato completamente fuori da tutte queste cose per via di un tumore. Ora sono guarito e sto cercando di rimettermi in pista.

A leggervi, mi vengono in mente ricordi di situazioni assolutamente identiche a quella che descrivete.

Vi posso raccontare quello che ho vissuto io dal 2000 al 2010, ma se cambiaste gli anni non cambierebbe nulla.

Innanzitutto, questa storia della società civile è una cazzata. Però è anche opportuno dire chi non deve essere contato nell’insieme società civile:
- tutti i dipendenti pubblici che partecipano per mandato (ovvero che sono pagati per partecipare)
- più in generale chiunque ricavi un utile (economico, di lobby, di visibilità rispetto alla propria attività, etc)
Per fare qualche nome di amici che partecipano e contribuiscono, ma lo fanno per lavoro, ci metterei lo stesso Matteo Brunati, Flavia Marzano, Ernesto Belisario, etc. Etc. )

Chi è che non lo fa per lavoro? Secondo me il cittadino che fa un qualunque mestiere altro e che, ad esempio, si chiede se invece di leggere le targhe delle macchine per fare le multe non si possano leggere le buche davanti a casa sua, per poi ripararle.

INsomma, il civic ha king deve essere formato da persone normali, che vedono problemi da cittadini, non da specialisti piuttosto autoreferenziali.

Penso che se non si supera questo scoglio, tutto questo non serva a nulla, se non a fare una specie di ‘facimm’ammuina’ tanto caro al popolo italiano.

Il fatto che poi ci siano persone che campano una vita a fare e rifare le stesse cose, è a mio parere ancora peggio!

Rifare ogni 3 anni un piano triennale, copiandolo pari pari da quello del triennio precedente, è cosa che dovrebbe far evaporare dalla vergogna coloro che avevano la responsabilità di attuarlo. E invece no, se ne stanno lì, sulla loro bella poltrona, portandosi a casa i soldi che gli danno, evidentemente per non aver fatto niente.

Io penso che sarebbe necessario un golpe: gli organismi statali facciano quel che vogliono e che non sono comunque capaci di fare (si vedano i risultati di SPID, la Anagrafe Unica, l’emissione di tessere sanitarie con banda magnetica, la CIE in tutte le sue versioni, le varie carte dei servizi, insomma tutte le iniziative fatte dalle PA centrali e locali, che o non funzionano, o funzionano male.

Vorrei che i hacker civici si cimentino nel fare cose che funzionino per poi metterle a disposizione dei cittadini, magari con 7n approccio SAAS e pay per use.

Vorrei che si distruggesse il concetto di gara oggi in uso, con paletti inarrivabili che costringono i soliti noti a fare cose che magari non sono affatto in grado di fare, ma tanto nessuno chiederà mai loro conto.

Io, diversi anni fa, avevo proposto un approccio completamente differente, in grado, tra l’altro, di favorire la qualità e le piccole aziende.
Per chi è interessato, Lo potete trovare qui: 

INsomma, di spunti per cambiare c’è ne sarebbero molti: proviamo a fare qualche azione di rottura, altrimenti il piano ventennale 2030/2050 conterrà le stesse cose che contenute nei piani triennali degli anni scorsi.

Un abbraccio a tutti

PDP
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Alberto Cottica

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May 15, 2018, 7:25:54 PM5/15/18
to spaghett...@googlegroups.com
Matt, intanto grazie e complimenti per il gran lavoro. Domani rileggo e reagisco. Se posso chiedere, sarebbe bello che più gente possibile in lista facesse altrettanto, la situazione richiede una posizione condivisa. 

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Francesco Piero Paolicelli

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May 16, 2018, 2:07:31 AM5/16/18
to spaghett...@googlegroups.com
grazie Matteo per il lavorone che hai fatto.
Mi metto a studiarlo :).
A caldo, accogliendo la sollecitazione di Alberto, vorrei dire peró solo 3 cose:
1) credo non sia metodologicamente corretto mettere assieme il Piano Triennale ICT e l’Action Plan (mi riferisco all’altro commento dell’amico che propone azioni da civic hacking)
2) Concordo di spingere su altri canali come quelli aperti dal Team IT
3) Action Plan segna le strategie ma senza un mandato forte alla Funzione Pubblica è difficile far sentire la pressione su altri dipartimenti non sincronizzati.
4) Non è opportuno un’interruzione del percorso di Agid e Team. Speriamo che il nuovo governo dia continuità. La direzione è giusta, vanno cambiati alcuni strumenti per rendere tutto più efficiente e efficace. 
5) la partecipazione costa fatica. (ma va?)

Infine concordo con Alberto. Per questo per il metodo “griglia” (che poi è anche la sostanza con cui si misura la PA al suo interno) non sarei negativo al 100%. Molte PA centrali hanno fatto un gran bel lavoro.
Sono deluso da OpenTrasporti e da ANNCSU ma è una mia fissazione. Aspettiamo e vediamo.
Quanto ad alzarsi dal tavolo io invece sarei per un cambio di approccio al tavolo. Fase due: incalziamo con checklist di cose non fatte e chiediamo tempi ancora più certi. Insomma aumentiamo la pressione usando i loro criteri di monitoraggio.
Uscire non aiuta i cambiamenti e non c’è ad oggi altro tavolo di interlocuzione strategico.
Il Team IT è a tempo ed è ormai focalizzato alla chiusura operativa di items già prestabiliti.

Piersoft
Inviato da iPhone
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Alberto

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May 16, 2018, 1:16:29 PM5/16/18
to Spaghetti Open Data
Ok, eccomi. Comincio con Paolo: bello che tu sia guarito! Bentornato, anche se purtroppo torni in un momento non proprio bellissimo per gli OD in Italia.

E venendo al tema: che dire, sono d'accordo con Matteo che è d'accordo con me. La faccenda dei tempi del quarto piano d'azione (che non sapevo) è un'indicazione abbastanza chiara.

Sono d'accordo con Matteo anche sul da farsi:

cambiare tattica e valorizzare altri luoghi, che hanno superato la dinamica (ingessata) di certi tavoli di lavoro come quello dell'Open Data nel Forum OGP. Penso ai canali del Team per la Trasformazione Digitale e al peso che potrebbero avere se usati maggiormente, per dirne una. Scegliere il terreno dove battersi per quello che si ritiene giusto è fondamentale con la situazione governativa che ci ritroviamo.

Chiarissimo. In Italia, ci sono due modi di fare open government. Uno funziona, l'altro è liturgia. Noi ci alziamo da quello che è liturgia,e portiamo quella posa energia che abbiamo all'altro. Non fa una grinza. Mi dispiace, proprio tanto, ma non si può mettere sullo stesso piano chi fa bene e chi fa male. Non è sano per nessuno. Propongo:
  • Il ritiro di SOD dall'Open Government Forum.
  • Un post molto pensato in cui spieghiamo il perché e il percome, ovviamente molto costruttivo: non vogliamo attaccare DFP, ma, come società civile, vogliamo ottimizzare i risultati della nostra partecipazione. Piena disponibilità a lavorare con Piacentini & co, che sta facendo bene, soprattutto siul versante openness.
  • Iscrizione in massa al Forum del Team.
Unica cosa che non mi torna è che il Team scade a settembre. Però possiamo sfangarla dicendo "il Team oggi, e chi domani ne raccoglierà l'eredità".

Curiosità: Ernesto, ci leggi? Sei ancora coinvolto in OGP? Tu come la vedi? Facciamo male a pensare che l'apertura di credito che ci hai chiesto due anni fa sia stata usata male?

Daniele Crespi

unread,
May 16, 2018, 4:47:26 PM5/16/18
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao a tutti, 
sono di parte , e sapete bene di che parte  :-)

ma dico lo stesso la mia come sempre, senza nascondermi

dopo 6 anni di duro lavoro quotidiano per far crescere dentro la PA la cultura OD
e per produrre almeno il risultato di pubblicare dati "utili" e di buona qualità
con processi che garantiscano la sostenibilità nel tempo .....

io penso che le energie della "società civile" sarebbero meglio impiegate non a pungolare
chi "dirige" dall'altro , spesso con linee guida incomprensibili e inapplicabili
senza dare il buon esempio (es. liberando dati critici a livello nazionale)  e senza "supportare"
con azioni realmente incisive (es. incentivi, finanziamenti) 

bensì

a sostenere chi "dal basso" si prodiga nel realizzare sul campo l'OpenData

e non dico con gli applausi, che non servono a nulla , ma con:
- stimolo a liberare nuovi dati (le PA sono ancora troppo poco demand driven)
- controllo e monitoraggio sulla qualità di ciò che viene pubblicato
- casi di riuso che portino reali benefici a qualcuno
- supporto alla "standardizzazione" laddove ci sono dati a competenza diffusa (e negli enti locali è sempre così )
- etc etc

le PA che ci stanno provando hanno bisogno di confronto e di stimolo, anche di critiche, per migliorare, fatevi avanti :-)

sul Team ed il progetto DAF ... per quello che ho capito mi sembra una risposta sbagliata al  problema,
ma sospendo il giudizio a quando verrà varato 

my 2 cents
daniele

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Matteo Brunati

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May 17, 2018, 2:56:39 AM5/17/18
to Spaghetti Open Data

E venendo al tema: che dire, sono d'accordo con Matteo che è d'accordo con me. La faccenda dei tempi del quarto piano d'azione (che non sapevo) è un'indicazione abbastanza chiara.


Integro la questione metodologica relativa ai tempi: martedì 15 maggio alle 17.41 è arrivata una mail del Team OGP, che diceva:

Cari tutti,
 
durante l’incontro dell’Open Government Forum dell’11 maggio, tenutosi a Palazzo Vidoni per l’avvio del processo di stesura del 4°Piano d’azione OGP, si è concordato che le  Organizzazioni del Forum presentino proposte per il nuovo Piano d’azione. Allegato potrete trovare un modulo a questo dedicato. Nel modulo sono richiesti anche dati per realizzare una mappatura delle associazioni presenti nel Forum in modo da comprendere le diverse competenze possedute e l’area geografica di riferimento. Le proposte  e i dati dovranno pervenire  entro venerdì 18 maggio all’indirizzo o...@governo.it .
 
                Cogliamo l’occasione per informavi che i Tavoli di lavoro per il confronto con le amministrazioni si riuniranno secondo il seguente calendario:
 
-              Tavolo  trasparenza e open data: giovedì 31 maggio dalle 9.30 alle 12.30
-              Tavolo partecipazione e accountability: giovedì 31 maggio dalle 14.30 alle 17.30
-              Tavolo cittadinanza digitale e innovazione: venerdì 1 giugno dalle 9.30 alle 12.30
 
Grazie per la collaborazione
 
OGP TEAM 


Proposte da inviare entro venerdì 18 maggio (è venerdì questo): ovvero 3 giorni pieni per poterle preparare, senza alcun materiale propedeutico che aiuti a capire lo stato delle cose come base per raccogliere proposte sensate. Il modulo l'ho allegato, se siete curiosi. 

Il resto lo riprendo dopo, 
matt



 
Modulo per Forum.odt

Alberto

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May 17, 2018, 11:18:47 AM5/17/18
to Spaghetti Open Data
io penso che le energie della "società civile" sarebbero meglio impiegate non a pungolare
chi "dirige" dall'alto

Daniele, questo è ingeneroso. Non è che noi stiamo lì tutto il giorno a pensare all'OGP. Ernesto Belisario, membro importante di questa comunità, ci chiese un'apertura di credito a OGP. Noi ci siamo impegnati, non senza qualche riflessione condivisa. Adesso quell'esperienza va chiusa, o rilanciata. Matteo dice chiusa, sbattendo la porta. Io sono d'accordo. Stai pure tranquillo che nei prossimi anni non passeremo molto tempo a pungolare il pubblico al rilascio – se non altro perché è quello che facciamo dal 2010, e sono stati più gli insuccessi che i successi.

Francesco Piero Paolicelli

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May 17, 2018, 12:27:31 PM5/17/18
to spaghett...@googlegroups.com
tra tutte le associazioni della società civile presenti nell’ogp, a parte SOD sappiamo chi si sta, eventualmente, alzando dal tavolo?

p

Piersoft
Inviato da iPhone
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Daniele Crespi

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May 17, 2018, 12:54:43 PM5/17/18
to spaghett...@googlegroups.com
lungi da me voler essere ingeneroso

la sintesi ahimè non aiuta

Scriverò meglio appena trovo le energie :-)

Daniele Crespi

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Matteo Brunati

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May 18, 2018, 1:46:19 AM5/18/18
to Spaghetti Open Data


Il giorno mercoledì 16 maggio 2018 00:52:23 UTC+2, Paolo Di Pietro ha scritto:
Ciao a tutti,

Io sono stato completamente fuori da tutte queste cose per via di un tumore. Ora sono guarito e sto cercando di rimettermi in pista.

Ciao Paolo,
che dire: mi spiace un sacco ed è bello che sei di nuovo qui a scrivere :) 

 

A leggervi, mi vengono in mente ricordi di situazioni assolutamente identiche a quella che descrivete.

Vi posso raccontare quello che ho vissuto io dal 2000 al 2010, ma se cambiaste gli anni non cambierebbe nulla.

Innanzitutto, questa storia della società civile è una cazzata. Però è anche opportuno dire chi non deve essere contato nell’insieme società civile:
- tutti i dipendenti pubblici che partecipano per mandato (ovvero che sono pagati per partecipare)
- più in generale chiunque ricavi un utile (economico, di lobby, di visibilità rispetto alla propria attività, etc)
Per fare qualche nome di amici che partecipano e contribuiscono, ma lo fanno per lavoro, ci metterei lo stesso Matteo Brunati, Flavia Marzano, Ernesto Belisario, etc. Etc. )

Chi è che non lo fa per lavoro? Secondo me il cittadino che fa un qualunque mestiere altro e che, ad esempio, si chiede se invece di leggere le targhe delle macchine per fare le multe non si possano leggere le buche davanti a casa sua, per poi ripararle.

INsomma, il civic ha king deve essere formato da persone normali, che vedono problemi da cittadini, non da specialisti piuttosto autoreferenziali.

Penso che se non si supera questo scoglio, tutto questo non serva a nulla, se non a fare una specie di ‘facimm’ammuina’ tanto caro al popolo italiano.


Gli interessi individuali che spingono a fare civic hacking rappresentano un tema che andrebbe analizzato maggiormente, assieme all'importanza di recuperare un minimo di senso civico condiviso. In più, non tutti fanno questo tipo di attività con il medesimo interesse alle spalle, naturalmente. Io non lo faccio certo per lavoro però :) (che è un altro, e tutto il resto è attivismo), anche se ho un determinato interesse nel farlo, immagino. In Italia fare civic hacking è molto più complicato che all'estero: viene riconosciuta (e sfruttata) soltanto la dimensione del volontariato o quella legata alla visibilità per la propria professione, ma non è un ambito che è considerato un settore di mercato dove lavorare (ovvero passare dalla dimensione del civic hacking a quella del civic tech, ne ho parlato recentemente qui http://www.dagoneye.it/blog/2018/04/20/civic-hacking-civic-tech-stessa-cosa/). La sostenibilità di questa dimensione di partecipazione civica non è certo la stessa che ha, ad esempio, Code for America - http://www.dagoneye.it/blog/2018/03/21/code-for-america-miti-da-sfatare/). Servirebbe fare un po' di ordine, no? 

Riuscire a coinvolgere uno spettro più ampio di cittadini è uno degli obiettivi più a lungo termine che si possano avere oggi: è assolutamente fondamentale, hai ragione. Essere cittadini attivi del Ventunesimo Secolo dovrebbe significare (anche) essere un po' civic hacker. Alla fine, la considero parte dell'educazione civica. O, almeno, dovrebbe esserlo.
 
matt

Matteo Brunati

unread,
May 18, 2018, 2:09:46 AM5/18/18
to Spaghetti Open Data


Il giorno mercoledì 16 maggio 2018 19:16:29 UTC+2, Alberto ha scritto:
Ok, eccomi. Comincio con Paolo: bello che tu sia guarito! Bentornato, anche se purtroppo torni in un momento non proprio bellissimo per gli OD in Italia.

E venendo al tema: che dire, sono d'accordo con Matteo che è d'accordo con me. La faccenda dei tempi del quarto piano d'azione (che non sapevo) è un'indicazione abbastanza chiara.

Sono d'accordo con Matteo anche sul da farsi:

cambiare tattica e valorizzare altri luoghi, che hanno superato la dinamica (ingessata) di certi tavoli di lavoro come quello dell'Open Data nel Forum OGP. Penso ai canali del Team per la Trasformazione Digitale e al peso che potrebbero avere se usati maggiormente, per dirne una. Scegliere il terreno dove battersi per quello che si ritiene giusto è fondamentale con la situazione governativa che ci ritroviamo.

Chiarissimo. In Italia, ci sono due modi di fare open government. Uno funziona, l'altro è liturgia. Noi ci alziamo da quello che è liturgia,e portiamo quella posa energia che abbiamo all'altro. Non fa una grinza. Mi dispiace, proprio tanto, ma non si può mettere sullo stesso piano chi fa bene e chi fa male. Non è sano per nessuno. Propongo:
  • Il ritiro di SOD dall'Open Government Forum.
Occhio, giusto una precisazione: ovviamente noi (come SOD) eravamo al tavolo Open Data e ci alziamo dal tavolo, per quei motivi presenti nel documento condiviso. Non posso dire nulla per tutta la dimensione del Forum degli altri tavoli di lavoro, che probabilmente hanno senso di esserci e, forse, hanno funzionato molto più degli Open Data. Ritengo il Forum OGP un'opportunità per altre tematiche e altre aspettative.
  • Un post molto pensato in cui spieghiamo il perché e il percome, ovviamente molto costruttivo: non vogliamo attaccare DFP, ma, come società civile, vogliamo ottimizzare i risultati della nostra partecipazione. Piena disponibilità a lavorare con Piacentini & co, che sta facendo bene, soprattutto siul versante openness.
:) Nella nostra testa (SGI, Openpolis, Ondata, Cittadini Reattivi) quel documento di cui parli è quello che ho condiviso: 
Al massimo, si può ampliare la parte finale, se si ritiene utile farlo. 
Non è abbastanza chiaro? Pensavo lo fosse, capperi.

Il Team sta facendo molto: la cosa che accennavo anche in merito a MERGE-it, se ricordi, è questa: andiamo oltre la griglia, oltre al fatto che sono, anche loro, una struttura amministrativa. C'è di buono che hanno messo in campo degli strumenti che potrebbero diventare un bene comune, se come comunità e come cittadini ce ne rendiamo conto. La metodologie di interazione e lo strumento per farlo (parlo del Forum su forum.italia.it, per esempio), ma anche tutto il software che stanno sviluppando come Team, integrando componenti Open Source. Ci sarebbe molto da dire e da approfondire, ma non è solo una questione di essere d'accordo o meno con quella decisione di creare il Team che ha fatto Renzi (una scelta politica), prendendo spunto dalle esperienze internazionali di quei Paesi che hanno creato un team di quella natura (Uk, USA e altri). 
Abbiamo un'opportunità: capire cosa vogliamo fare prima di settembre in merito al lascito del loro lavoro. Come cittadini, intendo. E farci sentire.
 
  • Iscrizione in massa al Forum del Team.
Unica cosa che non mi torna è che il Team scade a settembre. Però possiamo sfangarla dicendo "il Team oggi, e chi domani ne raccoglierà l'eredità".

Esatto: in ogni caso, è palese che all'interno delle amministrazioni ci sia lo scontro di ruoli. 
Sul tema Open Data, oggi: se devo chiedere un certo dataset, capire che fine ha fatto qualcosa che doveva essere pubblicato e simili, cosa conviene fare? Di nuovo, richiederlo attraverso tavoli di lavoro in cui si impiegano mesi per alcune risposte e l'iter è completamente nascosto dal pubblico o farlo, in maniera pubblica e condivisa (quindi, con una pressione sociale di altro tipo), in un luogo come forum.italia.it, dove ci può essere uno scambio diretto tra le parti? Rendicontabile, tra l'altro. Se vogliamo che da ottobre in poi quel canale venga presidiato, serve far capire che è un luogo importante anche per noi, oltre che per il Team. E con noi intendo noi cittadini.

Ti trovi? E Vi ritrovate?

matt

ps - a questo punto punterei a pubblicare il report lunedì. Per oggi, è impossibile :)

Matteo Brunati

unread,
May 18, 2018, 2:24:52 AM5/18/18
to Spaghetti Open Data


Il giorno giovedì 17 maggio 2018 18:27:31 UTC+2, Francesco Piero Paolicelli ha scritto:
tra tutte le associazioni della società civile presenti nell’ogp, a parte SOD sappiamo chi si sta, eventualmente, alzando dal tavolo?

p

Il grosso credo che, semplicemente, smetta di partecipare senza dire nulla. Quello che è successo al tavolo Open Data negli ultimi due anni è questo, almeno. Io vorrei farlo in maniera pubblica, con delle motivazioni chiare, costruttive: magari si genera una risposta dall'altra parte, una sorta di reazione. 

Dal tavolo Open Data si alza anche Openpolis, al momento, come indicato nella sezione finale del report (a firma nostra e di Openpolis). 

matt
 

Francesco Piero Paolicelli

unread,
May 18, 2018, 4:58:27 AM5/18/18
to spaghett...@googlegroups.com
grazie matt

Piersoft
Inviato da iPhone
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Matteo Brunati

unread,
May 21, 2018, 1:54:57 AM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Buondì, 
alla fine, giusto per rendere conto, venerdì mattino alle 11.31 è arrivata questa mail:

Carissimi,
abbiamo ricevuto diverse richieste di proroga dei termini di invio delle proposte: ci teniamo a precisare che l'obiettivo della nostra richiesta è stato quello di raccogliere iniziative e priorità che siano già definite dalla società civile in modo da preparare al meglio il confronto tra le parti.
Come sottolineato durante l'incontro della settimana scorsa, i tavoli di lavoro Forum-Pubbliche Amministrazioni programmati per la fine del mese saranno il vero momento di definizione delle Azioni.
Quello che vi chiediamo in questa prima fase è solo la segnalazione di contributi preparatori alla discussione vera e propria. A tale proposito  si prorogano i termini a mercoledì 23 maggio p.v. 

matt

Matteo Brunati

unread,
May 21, 2018, 7:29:26 AM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Buon pomeriggio spaghettar*,
stasera chiudiamo il report e domani si pubblica. 

Per cui, @alberto e tutti/e: se volete fare integrazioni sulla parte finale, dove ci si alza dal tavolo, ditemi pure cosa volevate aggiungere entro questa sera. Domani - primissimo mattino - vado online e lo segnalo anche alle altre realtà che hanno partecipato alla stesura. 

Ho avuto alcuni contatti con l'associazione Open Genova (via Enrico Alletto) e anche loro intendono alzarsi dal tavolo, sottoscrivendo il report (anche nella parte finale). 

matt

morena ragone

unread,
May 21, 2018, 8:23:47 AM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Grazie, Matt,
letto, condivido.
Spero di essere più partecipe nel prosieguo (ossia post #GDPR...).

Morena

Alberto

unread,
May 21, 2018, 8:27:06 AM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Ciao a tutti,

fatto qualche minima proposta di modifica al documento di Matt.

Mi sono anche andato a rivedere le cose che dicevamo nel 2016, e in particolare le proposte di metodo per OGF avanzate come Wikitalia. Contenevano l'idea del Dead Man Switch:

Se sarà tutto fermo, ci ritireremo pubblicamente dal Forum. La nostra partecipazione segue la logica del dead man switch usato dai macchinisti dei treni (https://it.wikipedia.org/wiki/Dispositivo_vigilante ); se il percorso non procede, se gli impegni presi non vengono rispettati, la partecipazione si ferma automaticamente.

Quindi, sono ancora più convinto della linea.

Ho scritto a Ernesto, magari questo thread gli è sfuggito e mi piacerebbe capire come la vede lui.

andy

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May 21, 2018, 9:00:10 AM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Buongiorno,
sono d'accordo nel giudizio sull'attività del FORUM Ogp descritto nel documento. Ed è importante che ne venga dato riscontro.

Ho soltanto qualche dubbio sull'alzarsi dal tavolo. Io coglierei quest'occasione per dare comunicazione del giudizio e nel sottolineare di come sembra mancare una progettazione con una regia che tenga conto di tutti gli attori di alto livello coinvolti in questo processo.

Quindi concludere con una sorta di "perché giudichiamo negativamente i lavori" e che quel tavolo non sarà uno spazio che frequenteremo con meno intensità e interesse.

Non ci sono molti altri spazi "goverativi" in cui poter provare a stare sul tema, e alzarsi potrebbe essere un piccola occasione persa.
Ma esprimendosi in modo chiaro, come si fa in questo documento.

Grazie a tutti, sopratutto e Matteo e scusatemi se sono arrivato lungo.


--
___________________

Andrea Borruso
website: https://medium.com/tantotanto
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326
___________________

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino

Matteo Fortini

unread,
May 21, 2018, 1:09:50 PM5/21/18
to spaghett...@googlegroups.com
Mi inserisco anch'io al volo per dire che se capisco le critiche e le motivazioni contro la partecipazione al forum OGP, non sono così allineato sul passare in massa a votarsi al team digitale.

Non perché non siano competenti, finanziati (finora) e strategicamente posizionati (finora), ma perché purtroppo per inserire dei cambiamenti nel processo amministrativo bisogna tradurli in un linguaggio che la macchina capisca ed esegua.

Un esempio nel mio piccolo: nel mio Comune potrei mettermi, per la durata del mio mandato, a caricare qualche dataset anche interessante sul portale regionale, a fare consultazioni con readthedocs e a caricare software su github, dati su OSM, etc. Peccato che non sia necessaria la fine del mandato, ma siano sufficienti qualche settimana di vacanza, per lasciare orfano il processo, senza nessuno che se ne preoccupi.
Altro esempio concreto: ho caricato tutti i defibrillatori del mio Comune su OSM. Peccato che il 118 dell'Emilia-Romagna abbia deciso di creare una propria app e non ritenga importante OSM.
Un risultato che magari è infinitesimo, ma amministrativamente cambia qualcosa, è stato inserire nel regolamento dell'albo pretorio l'opzione di esporre un feed RSS.

In sintesi: ok scrivere chiarissimo che il lavoro dei cittadini vale almeno quanto quello di chi è parte dell'amministrazione, forse di più perché fatto nel tempo libero. Bellissima la lista che evidenzia i due approcci che sono stati seguiti e che non sono andati a convergere, da manuale. Se però vogliamo indurre un cambiamento, penso che sia sempre importante non dimenticarsi di cercare interlocutori che possano rispondere alle nostre domande, e anche continuare a chiedere, chiedere, chiedere, con competenza e fermezza (la crisi della domanda della società civile, e occhio che non sto parlando delle opposizioni politiche, ma dei cittadini, in alcuni ambiti è desolante).

Detto questo, il documento va benissimo anche quando parla di futuro: non indica con chi parleremo, ma fa degli esempi sul modo in cui ci piacerebbe farlo.

Anch'io non posso che ringraziarvi per quello che state facendo e scusarmi per questo commento in extremis.

Matteo
--
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Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più le sue email, invia un'email a spaghettiopend...@googlegroups.com.
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Alberto

unread,
May 21, 2018, 1:15:50 PM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Andrea, non ho capito:

Quindi concludere con una sorta di "perché giudichiamo negativamente i lavori" e che quel tavolo non sarà uno spazio che frequenteremo con meno intensità e interesse.

Quel "non" è in più, giusto?

Matteo F, chiarissimo e +1. Qualche commento più su mi preoccupavo del Team digitale che è a ridosso della scadenza. Però, come dici tu, il documento sul Team sta leggero, e – come è giusto – si concentra su OGF. Hai ragione, ritiro la proposta di iscriversi in massa al forum del Team.

andy

unread,
May 21, 2018, 1:27:37 PM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Ciao Alberto,

On Mon, 21 May 2018 at 19:15, Alberto <alberto...@gmail.com> wrote:
Andrea, non ho capito:

Quindi concludere con una sorta di "perché giudichiamo negativamente i lavori" e che quel tavolo non sarà uno spazio che frequenteremo con meno intensità e interesse.

Quel "non" è in più, giusto?

sì, sì, sorry.

Grazie

Maurizio Napolitano

unread,
May 21, 2018, 3:31:37 PM5/21/18
to Spaghetti Open Data
Arrivo adesso e arrivo tardi.
Condivido in toto il documento.
Sul discorso di lasciare il tavolo concordo, ma questo non vuol dire che
abbiamo mollato la presa.
L'impegno continua, ma su un campo di gara più incisivo.

Matteo Brunati

unread,
May 21, 2018, 4:46:51 PM5/21/18
to Spaghetti Open Data


Il giorno lunedì 21 maggio 2018 15:00:10 UTC+2, Andrea Borruso ha scritto:
Buongiorno,
sono d'accordo nel giudizio sull'attività del FORUM Ogp descritto nel documento. Ed è importante che ne venga dato riscontro.

Ho soltanto qualche dubbio sull'alzarsi dal tavolo. Io coglierei quest'occasione per dare comunicazione del giudizio e nel sottolineare di come sembra mancare una progettazione con una regia che tenga conto di tutti gli attori di alto livello coinvolti in questo processo.
Quindi concludere con una sorta di "perché giudichiamo negativamente i lavori" e che quel tavolo non sarà uno spazio che frequenteremo con meno intensità e interesse.
Non ci sono molti altri spazi "goverativi" in cui poter provare a stare sul tema, e alzarsi potrebbe essere un piccola occasione persa.
Ma esprimendosi in modo chiaro, come si fa in questo documento.
Grazie a tutti, sopratutto e Matteo e scusatemi se sono arrivato lungo.


Caro Andrea, 
ci siamo sentiti prima di cena per darci alcuni chiarimenti: condivido il grosso di quello che ricordo a vantaggio di tutti. 

Il rapporto costi/benefici dell'essere seduti al tavolo è qualcosa che dipende molto da chi partecipa, da chi è a Roma e chi no, e da chi riesce a tenere le fila del lavoro, più o meno facilmente. Come SOD - considerando la regola di ingaggio che ci siamo dati fin all'inizio - il gioco non vale la candela. Anzi, alzarsi è un gesto che - spero - possa aiutare a chiarire e a stimolare il lavoro in corso nel quarto piano d'azione. Gli "spazi" di cui parli forse ci sono, sono tempo e risorse (le nostre) che vanno focalizzate per non disperdere le energie. 
Restare seduti al tavolo significa anche ritenerlo capace di trattare l'argomento che ci sta a cuore, in qualche modo. Ad oggi, non mi risulta che sia così. La pressione costruttiva che possiamo avere nell'aggiungere un'azione sugli Open Data (già in corso d'opera da parte della PA) nel piano d'azione l'abbiamo vista. L'opportunità di cambiare strategia mi sembra tutta da cogliere. 
Per questo non la porrei come una questione di giudizio, ma di aspettative disattese: la colpa è anche nostra, partecipare ha aiutato a renderci maggiormente conto delle possibilità che avevamo a disposizione di quel tavolo, in quel preciso contesto. Ecco perché alzarsi. Non la considero un'occasione persa, però. Il vantaggio è sfruttarla, senza rimanere invischiati nel labirintico mondo della PA. Non siamo abbastanza :) 

Ultima cosa: alzarsi significa rendere evidente che non riteniamo sufficiente la metodologia adottata, considerato quel famoso costi/benefici iniziale. Magari funziona da stimolo per ulteriori riflessioni, anche per il lavoro sul quarto piano d'azione.

Resteremo sul tema in altri modi, è una promessa eh.

Grazie a te, Capitano!

matt
 

Matteo Brunati

unread,
May 23, 2018, 3:53:49 PM5/23/18
to Spaghetti Open Data
Ciao spaghettar*,
ieri sera ho pubblicato il report ed un breve post introduttivo nel sito di spaghettiopendata:
Ho segnalato al team di OGP Italy il report, precisando con attenzione le realtà che hanno deciso di sottoscrivere anche l'ultima parte del documento. Vedremo se ci saranno reazioni e quali saranno.

Ora serve pensare al resto, partendo dagli stimoli che hanno lanciato Matteo Fortini e Daniele Crespi, che riprendo appena riesco. 

Facciamolo girare: da domani vale la pena far girare il report. Come ho già detto alle realtà che lo hanno sottoscritto, quel report è la base di un discorso comune, che ognuno può integrare e approfondire a parte, mentre ne parla e lo pubblica nei siti web che gestisce. La diversità è sempre una forza, non una debolezza :)

matt

ps - un saluto a chi sarà domani (ed è stato in questi giorni) a ForumPA. Domani consiglio la sessione "Quale ruolo per il cittadino del XXI Secolo? Una nuova concezione di cittadinanza attiva". Si parlerà anche del Forum OGP, ma nella sua dimensione più ampia, non solo dei tavoli di lavoro.

andy

unread,
May 29, 2018, 9:52:08 AM5/29/18
to Spaghetti Open Data
Ciao,

On Wed, 16 May 2018 at 19:16, Alberto <alberto...@gmail.com> wrote:
  • Iscrizione in massa al Forum del Team.
a proposito di questo e a proposito del dataset di cui ha scritto napo, stamattina ho scritto nel Forum del Team (con Daniele Crespi)  https://forum.italia.it/t/la-licenza-della-banca-dati-del-ministero-delle-politiche-agricole-alimentari-e-forestali/3464?u=aborruso

Saluti
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