OpenData Palermo: un aggiornamento dovuto

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Andrea Borruso

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Jul 3, 2013, 8:49:38 AM7/3/13
to spaghett...@googlegroups.com
Buon pomeriggio,
l'articolo di ieri di Matteo, ed un incontro di oggi mi hanno spinto a scrivervi un doveroso aggiornamento sul tema in oggetto.

Dopo l'effetto domino che avete contribuito a scatenare qui in lista, abbiamo avuto alcuni incontri con il webmaster del suo comune (ed i suo collaboratori) e sono stati creati due piccoli tavoli di lavoro (uno su linee guida di indirizzo ed uno più tecnico). I tavoli erano talmente piccoli, che in qualche modo li abbiamo riuniti in uno soltanto da 5 persone.
Stiamo provando a redarre un documento di linee guida che non sia soltanto di indirizzo "politico", che non contenga soltanto una visione, ma anche degli aspetti concreti in termini di tempi e modalità di implementazione. E' tutto molto difficile, perché le dinamiche di questi grossi enti pubblici sono una cosa un po' a noi sconosciuta, e alle volte tendiamo a dare per scontate troppe cose.
Per fortuna il dialogo con il Comune cresce in quantità e qualità e mi sembra di poter dire che ci sia un vero interesse a smuovere una situazione che è al momento è arenata sia in termini quantitativi che (soprattutto) qualitativi.

Oggi abbiamo incontrato l'assessore e il dirigente responsabili dell'azione OpenData del Comune. Gli abbiamo presentato il lavoro fatto in termini di linee guida, e abbiamo iniziato a definire i prossimi obiettivi. Il primo tra tutti, è quello di creare l'anagrafica dei dataset disponibili. Senza questo si rischierebbe ancora una volta di pubblicare dati di poco valore, da tutti i punti di vista. Nel frattempo il webmaster del sito si è reso disponile a modificare lo schema dei dataset pubblicati, in modo da raccogliere delle metainformazioni "migliori" rispetto a quelle pubblicate ad oggi. Dovremmo riuscire a chiudere presto la versione finale del documento di linee guida su cui stiamo lavorando, e la manderemo subito dopo ai vari dirigenti comunali in modo che possa essere revisionata, per poi essere approvato dalla giunta.

Tutto questo in supersintesi.

Probabilmente vi scriverò presto per chiedervi un po' d'aiuto (cose semplici).

Buona giornata,

a

Andrea Maurino

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Jul 4, 2013, 4:26:10 AM7/4/13
to spaghett...@googlegroups.com

Andrea, grazie delle informazioni molto utili! Ti chiedevo se fosse possibile (con le dovute autorizzazioni) avere le linee guida.  Con alcuni colleghi (all'università di milano bicocca) stiamo studiando le strategie di pubblicazione di open data e il loro allineamento con le politiche degli enti in cui vengono  pubblicate.
Mi sembra che il vostro approccio sia bottom up ovvero prima vediamo quello che abbiamo in casa e poi decidiamo cosa pubblicare e come. Altre pa hanno scelto altri approcci per esempio pubblico come od per primo quello che è gia pubblico sul sito web della pa. Volevo sapere se avevate pensato ad un approccio top down, ovvero decido che tipo di dati voglio pubblicare perché voglio aumentare la trasparenza oppure l'impatto economico e poi vedo se sono disponibili e come pubblicarli. Nel casp perché non l'avete perseguito ? (Non sto dicendo che un approccio è meglio di un altro sto solo cercando di capire)

Infine l'anagrafica dei dataset può essere un lavoro mostruoso per una grande realtà organizzativa ( come può esserlo il comune di Palermo)
Avete definito il livello di dettaglio delle informazioni che volete avere?

Grazie
Andrea

--
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Alberto

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Jul 4, 2013, 6:19:24 AM7/4/13
to spaghett...@googlegroups.com
Ottimo, Andrea! Spero davvero che riusciate. Sarebbe un ottimo segnale dal sud.

andy

unread,
Jul 4, 2013, 2:01:33 PM7/4/13
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao Andrea,

2013/7/4 Andrea Maurino <andrea....@gmail.com>

Andrea, grazie delle informazioni molto utili! Ti chiedevo se fosse possibile (con le dovute autorizzazioni) avere le linee guida.  Con alcuni colleghi (all'università di milano bicocca) stiamo studiando le strategie di pubblicazione di open data e il loro allineamento con le politiche degli enti in cui vengono  pubblicate.

te le invierò sicuramente. Vorrei però inviartene, d'accordo con gli altri autori, una versione migliore dell'attuale, ancora molto in bozza, con dentro tante cose ancora da rimuovere, e soprattutto una in cui si possa vedere meglio come ci stiamo muovendo insieme nel tavolo di lavoro.
Mi sono messo una stellina e non me lo dimentico. L'avrei comunque in questa lista, ma adesso non potrò fare senza ;)
 

Mi sembra che il vostro approccio sia bottom up ovvero prima vediamo quello che abbiamo in casa e poi decidiamo cosa pubblicare e come. Altre pa hanno scelto altri approcci per esempio pubblico come od per primo quello che è gia pubblico sul sito web della pa.

Io, e i volontari che stanno collaborando in questa bella cosa, non siamo l'amministrazione. Non abbiamo e non possiamo decidere nulla. Stiamo provando a coprire dall'esterno, una parte che il Comune ha lasciato scoperto soprattutto in termini di visione e scelta politica. Non siamo ancora sicuri, come scrivevo ieri, di riuscire a concretizzare qualcosa, ma per ora ho le ragioni per essere ottimista.
Che cosa abbiamo proposto e perché?
Lo stato delle cose è (in parte) descritto nel post che avrai letto. La gran parte dei dataset sono come questo: aggregati e formattati per la stampa. Inoltre molti sono a mio avviso di scarsissimo interesse.
Perché ci sono questi dati? Perché volendo iniziare l'azione OpenData sembra che abbiano pensato di partire da un dato consolidato e per molti versi molto adeguato: un annuario statistico. L'idea di base a me pareva e pare buona, ma le modalità di pubblicazione non lo sono state. Ci volevano molti più dati grezzi. Invece essenzialmente si sono prese quelle tabelle del PDF e si sono pubblicate.
Analizzando il dataset sui siti turistici sono venuti fuori altri problemi. Allora ci siamo chiesti tra di noi e abbiamo chiesto al Comune: "ma non avete nulla di meglio?"

Ecco perché vogliamo partire da un'anagrafica, perché continuare nelle modalità attuali è secondo noi un modo per lasciare nell'oblio questa azione.
Il Comune ha quindi in un certo senso pubblicato quello che già era disponibile; per il futuro proponiamo di portare almeno a "tre stelle" l'intero archivio, e di pubblicare altri dataset di qualità e "utilità" superiore.
 

Volevo sapere se avevate pensato ad un approccio top down, ovvero decido che tipo di dati voglio pubblicare perché voglio aumentare la trasparenza oppure l'impatto economico e poi vedo se sono disponibili e come pubblicarli. Nel caso perché non l'avete perseguito ? (Non sto dicendo che un approccio è meglio di un altro sto solo cercando di capire).

Questo è ancora un approccio che potremmo integrare. Chiediamo da subito di pubblicare questi 10 dataset, e di iniziare in parallelo la creazione dell'anagrafica. Ci aiuti? Se penso a 10 dataset da pubblicare un po' vado in confusione, come davanti un menù troppo ricco. Qualche consiglio?
A me vengono in mente: lo stradario, i numeri civici, le linee dei bus pubblici e le fermate, l'elenco dei siti turistici, l'anagrafe delle scuole, l'anagrafe degli uffici pubblici, dati sulla criminalità, l'anagrafe sulle farmacie, ecc.. Ma sono quelli che hanno più impatto economico? Sono quelli che rendono il Comune più trasparente?
Non lo chiedo retoricamente, ma anzi cerco idee.
 

Infine l'anagrafica dei dataset può essere un lavoro mostruoso per una grande realtà organizzativa ( come può esserlo il comune di Palermo)
Avete definito il livello di dettaglio delle informazioni che volete avere?


Quello di definire la scheda per le informazioni è il lavoro che inizieremo la prossima settimana. Vorremmo partire con una cosa molto semplificata, in cui raccogliere essenzialmente un titolo, una descrizione, la data di aggiornamento, il responsabile ed il formato di archiviazione. Le schede segnalate da napo poco tempo fa sono meravigliose, ma qui hanno causato il terrore.
Lo so, è molto poco, ma lo consideriamo soltanto un punto di partenza, che consentirà al gruppo di lavoro di fare delle scelte e trasformarle in atti concreti. In questo gruppo di lavoro ci sarà il Comune e anche il gruppo di volontari che sta collaborando per fare partire la cosa.

Non so se ti ho risposto in modo adeguato. Non sono un esperto di opendata, sono soltanto un geomatico con la passione per i dati aperti, che vuole provare ad alzare l'onda e generare un effetto domino. Per fortuna però non sono da solo, e anche questa lista è una bella compagnia.

Buona cena,

a




--
Andrea Borruso
website: http://blog.spaziogis.it
GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus 
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326
--

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino

Andrea Maurino

unread,
Jul 5, 2013, 4:49:47 AM7/5/13
to spaghett...@googlegroups.com, Gianluigi Viscusi

Andrea
In molte realtà partire da dati statistici è comune (pensa solo al portale europeo che ha quaso solo dati di eurostat) perché non ci sono problemi di privacy ed i dirigenti di settore sono "abituati" a pubblicare i dati. Anche risposta pubblicare gli stessi dati già disponibili sul soto web e un modo per pubblicare subito molti dati senza che nessuno faccia storie (sono open by default)

Se ci pensi in molte realtà il progetto open data è in carico all'assessore che segue (anche ) le statistiche.

Cosa pubblicare è la domanda delle domande! La prima cosa che ti suggerisco è di vedere cosa fanno realtà comunali di pari dimensioni e imparare dagli altri.

Riguardo all'approccio top down credo che i 4 criteri generali possano essere
1) scelgo di pubblicare cio che e obbligatorio (ex art 18)
2) pubblico per aumentare la  trasparenza
3) pubblico per incrementare l'impatto economico
4) pubblico dati di interesse sociale

Lascio stare  primo punto ovvio
Sul secondo trasparenza può voler dire
- bilancio (e però servono visualizzaioni alla comune di Firenze)
- incarichi e appalti (in parte coperto da ex art 18)
- trasparenza sull'azione del comune (stile open parlamento)
- lotta alla criminalità
- orari uffici aperti al pubblico (ma se ci fosse anche per ogni giorno in numero di pratiche svolte si potrebbe siggerire quando c'è meno coda)

Sul punto 3) il comune può fare
- marketing territoriale ovvero pubblico non solo o punti vendita aperti ora ma anchr le domande per aprirne di nuovi (evito che uno apra un bar accanto a due esistenti e 5 nuovi)
- un indirizzario per migliorare le attività di postalizzazione nei sistemi di crm (ora di esclusiva di poste e in partr anche google maps)
- pgt
- informazioni sul traffico in tempo reale o quasi (farebbero la gioia dei vari tom tom)
- risultati della polizia municipale annonnaria (tu andresti in un ristorante chiuso per scarsa igene o perche non paga la tarsu)
- informazioni turistiche e ospitalità

Sull'ultimo punto ci sono dataset che sono legati alla qualità della vita per esempio
- Localizzazione esercizi di vicinato/cinema/farmacie con orari di apertura e chiusura (obbligo di comunicarli ai comuni)
- medie statistiche su situazioni si disagio sociale/ sussidi/... (questo è molto delicato)
- scuole e educazione
- palestre etc..

Per ogni tema si devono trovare gli interlocutori giusti in comune (dirigenti, po, assessori)  per capire se queste informazioni ci sono, come sono, i formati, le licenze...

Come vedi l'approccio top down parte da un obiettivo (voglio rendere piu trasparente l'operato della pa) lo traduce in sotto obiettivi (bilancio,  lotta alla criminalità) e poi cerca i dataset.

Per questo serve che il livello politico decida cosa fare (cosa bella teoricamente ma forse solo una illusione)

Spero che ti sia stato di un minimo aiuto...

andy

unread,
Jul 6, 2013, 6:03:13 AM7/6/13
to spaghett...@googlegroups.com, Gianluigi Viscusi
Ciao Andrea e Gianluigi,

2013/7/5 Andrea Maurino <andrea....@gmail.com>

Andrea
In molte realtà partire da dati statistici è comune (pensa solo al portale europeo che ha quaso solo dati di eurostat) perché non ci sono problemi di privacy ed i dirigenti di settore sono "abituati" a pubblicare i dati. Anche risposta pubblicare gli stessi dati già disponibili sul soto web e un modo per pubblicare subito molti dati senza che nessuno faccia storie (sono open by default)

Se ci pensi in molte realtà il progetto open data è in carico all'assessore che segue (anche ) le statistiche.


come ti dicevo in qualche modo questo da noi è stato fatto. Però i risultati hanno peso quasi esclusivamente quantitativo: un bel numero di dataset, ma di scarso valore. E' stato l'inizio, ed ha reso possibile la creazione della sezione OpenData e della sua infrastruttura tecnlogica, ma se non evolve (è ferma dal 23 febbraio da tutti i punti di vista) è pari a un nulla di fatto.
L'open by default è una bella cosa, e le sezioni trasparenza di molti Comuni sono piacere. Nel caso di Palermo non vorrei trovarmi con però soltanto con una sezione OpenData piena di PDF. Sarebbe un Open quanto meno "scomodo", ed in qualche modo mancherebbero i Data.
Per questo stiamo spingendo per ottenere che almeno “il dato sia disponibile in un formato strutturato che può essere interpretato da un software (per es. un foglio di calcolo al posto di un’immagine scansionata di una tabella) e pubblicato almeno in un formato non proprietario (ad esempio CSV)”.
 

Cosa pubblicare è la domanda delle domande! La prima cosa che ti suggerisco è di vedere cosa fanno realtà comunali di pari dimensioni e imparare dagli altri.

L'elenco che ti facevo nella precedente nasceva anche dal tipo di analisi che hai suggerito. Sono andato a guardarmi i dataset più visti e/o scaricati di realtà simili. 

Riguardo all'approccio top down credo che i 4 criteri generali possano essere

1) scelgo di pubblicare ciò che e obbligatorio (ex art 18)


2) pubblico per aumentare la  trasparenza
3) pubblico per incrementare l'impatto economico
4) pubblico dati di interesse sociale

Lascio stare  primo punto ovvio
Sul secondo trasparenza può voler dire

- bilancio (e però servono visualizzazioni alla comune di Firenze)

E' tra i nostri punti "fermi". Aspettiamo di avere qualche dato con cui poterlo fare :( 

- incarichi e appalti (in parte coperto da ex art 18)

Ottima idea e su questo il terreno dovrebbe essere molto fertile. La sezione trasparenza del Comune su questo punto è avanti. La rilancio e ti faccio sapere. 

- trasparenza sull'azione del comune (stile open parlamento)

Al momento non ci sono i presupposti per realizzarlo, ma anche questa mi piace!

- lotta alla criminalità
- orari uffici aperti al pubblico (ma se ci fosse anche per ogni giorno in numero di pratiche svolte si potrebbe suggerire quando c'è meno coda)

Vediamo se questi dati esistono. L'incrocio tra pratiche svolte e orari è mitico, ma vedendo i dati ad oggi, non sono ottimista nella imminente possibilità di avere a disposizione la serie temporale necessaria per rendere la tua proposta realizzabile :(
 

Sul punto 3) il comune può fare
- marketing territoriale ovvero pubblico non solo o punti vendita aperti ora ma anchr le domande per aprirne di nuovi (evito che uno apra un bar accanto a due esistenti e 5 nuovi)
- un indirizzario per migliorare le attività di postalizzazione nei sistemi di crm (ora di esclusiva di poste e in partr anche google maps)
- pgt
- informazioni sul traffico in tempo reale o quasi (farebbero la gioia dei vari tom tom)
- risultati della polizia municipale annonnaria (tu andresti in un ristorante chiuso per scarsa igene o perche non paga la tarsu)
- informazioni turistiche e ospitalità

Sull'ultimo punto ci sono dataset che sono legati alla qualità della vita per esempio
- Localizzazione esercizi di vicinato/cinema/farmacie con orari di apertura e chiusura (obbligo di comunicarli ai comuni)
- medie statistiche su situazioni si disagio sociale/ sussidi/... (questo è molto delicato)
- scuole e educazione
- palestre etc..


Ci sono alcuni dei layer che ti scrivevo ieri e ancora una volta mi fai venire forte l'esigenza di sapere se questi dati sono disponibili, di avere davanti un'anagrafica. In ogni caso è un elenco utilissimo che proveremo a proporre tout court al Comune.
 

Per ogni tema si devono trovare gli interlocutori giusti in comune (dirigenti, po, assessori)  per capire se queste informazioni ci sono, come sono, i formati, le licenze...

Come vedi l'approccio top down parte da un obiettivo (voglio rendere piu trasparente l'operato della pa) lo traduce in sotto obiettivi (bilancio,  lotta alla criminalità) e poi cerca i dataset.

Mi stai convincendo, però penso che contino molto anche le condizioni ambientali, l'interlocutore del momento. Che ne pensi di un approccio ibrido: provare a fissare degli obiettivi e in parallelo capire quali sono i dataset a disposizione?
 

Per questo serve che il livello politico decida cosa fare (cosa bella teoricamente ma forse solo una illusione)

Dalla prima riunione cerchiamo in tutti modi di dire che fare OpenData è fare (concretamente) politica. Il cammino è lungo, ma mi sembra iniziato. 

Spero che ti sia stato di un minimo aiuto...


Tanto, e penso che ti disturberò ancora.

Grazie,

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