Le licenze usate dalle PA italiane per pubblicare Open Data non sono troppe?

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Andrea Nelson Mauro

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Mar 2, 2014, 4:58:22 AM3/2/14
to spaghett...@googlegroups.com
ola spaghettopoli, 
stavo curisosando su dati.gov http://www.dati.gov.it/catalog/dataset?_license_id_limit=0

mi sono accorto (per ultimo forse) che nella colonna "licenze" c'è un fiorire di differenziazioni (che trovo in tutta franchezza senza alcun senso).

Mi chiedo: cara PA, non è che per caso stai burocratizzando anche gli OpenData? 


Maurizio Napolitano

unread,
Mar 2, 2014, 5:20:37 AM3/2/14
to Spaghetti Open Data
andrea e se ti dicessi "Benvenuto" :)
Il dibattito sulle licenze open data è stato uno dei primi punti di
discussione della comunità.
Dibattito che ha anche aiutato nel percorso di arrivare alla IODL 2.0
ma che comunque
rimane ancora aperto e in salita:
- ancora qualcuno pubblica con licenze ND e NC
(intollerabile per il termine open data e quindi da bannare su dati.gov.it)
- l'uso delle licenze SA non sempre è accompagnato da una analisi
- molte licenze di attribuzione chiedono di riportare dei testi che limitano
in parte il riuso
- si fa spesso un ragionamento dentro i confini italiani invece che ragionare
su scala mondaile
- diversi comunicati delle PA stesse hanno mostrato di non avere le idee
chiare

In ogni caso, se guardi bene, l'elenco delle licenze presente su dati.gov.it
è comunque accorpabile visto che una stessa licenza viene denominata
in modi diversi.
> --
> Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "Spaghetti Open
> Data" di Google Gruppi.
> Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più i suoi
> messaggi, invia un'email a spaghettiopend...@googlegroups.com.
> Visita questo gruppo all'indirizzo
> http://groups.google.com/group/spaghettiopendata.
> Per ulteriori opzioni, visita https://groups.google.com/groups/opt_out.



--
Maurizio "Napo" Napolitano
http://de.straba.us

Giovanni Battista Gallus

unread,
Mar 2, 2014, 6:04:09 AM3/2/14
to spaghett...@googlegroups.com
Il giorno 02 marzo 2014 11:20, Maurizio Napolitano <napo...@gmail.com> ha scritto:
andrea e se ti dicessi "Benvenuto" :)
Il dibattito sulle licenze open data è stato uno dei primi punti di
discussione della comunità.Hai ricevuto questo messaggio perché sei iscritto al gruppo "Spaghetti Open Data" di Google Gruppi.

Per annullare l'iscrizione a questo gruppo e non ricevere più i suoi messaggi, invia un'email a spaghettiopend...@googlegroups.com.
Visita questo gruppo all'indirizzo http://groups.google.com/group/spaghettiopendata.
Per ulteriori opzioni, visita https://groups.google.com/groups/opt_out.

Car* tutt*,

Io seguo questa ml da poco tempo, e magari queste mie riflessioni sono già state fatte più volte... ma più leggo mail come questa, più buona parte dei problemi della comunità open mi paiono dei deja vu, già vissuti dalla community del software libero/open source.

Non sto dicendo nulla di nuovo, anche perché molti di coloro che leggono questa lista sono attivi nelle varie communities f/oss, ma la panoramica delle problematiche è davvero sovrapponibile.

Dalla proliferazione di licenze, al dibattito su copyleft si/no, alle licenze permissive vs restrittive, ai profili legati alla applicazione e corretta gestione del flusso delle licenze.

Tra poco, magari, arriveremo ai profili legati ai marchi, che sono la new wave in tema di licenze sw e communities.

Perché non approfondiamo questo parallelismo, per esempio iniziando a prendere spunto dalle soluzioni adottate dalle communities più strutturate (come Debian), in modo da non dover reinventare la ruota tutte le volte?

Certo, i dati non sono software, e i problemi possono non essere esattamente uguali, ma si può sempre imparare dal passato...

GB Gallus

Andrea Nelson Mauro

unread,
Mar 2, 2014, 6:15:35 AM3/2/14
to spaghett...@googlegroups.com
@napo: yes, la mia è più una critica (garbata, per carità). Trovo illogico il modello e sul tema delle licenze dico: non è possibile che ciascuno faccia quello che vuole.

Maurizio Napolitano

unread,
Mar 2, 2014, 6:40:47 AM3/2/14
to Spaghetti Open Data
> Car* tutt*,
>
> Io seguo questa ml da poco tempo, e magari queste mie riflessioni sono già
> state fatte più volte... ma più leggo mail come questa, più buona parte dei
> problemi della comunità open mi paiono dei deja vu, già vissuti dalla
> community del software libero/open source.

Ciao Giovanni, vedo che hai centrato la questione sia all'inzio del tuo
discorso che alla fine :)

In particolare questa frase

> Certo, i dati non sono software, e i problemi possono non essere esattamente
> uguali, ma si può sempre imparare dal passato...

Credo che alla base di tutto serve molta ma molta cultura del concetto di open
nell'era digitale.
Siamo qui per questo.

Devo anche ammettere però che spesso, le licenze sui dati, mi sembrano una
gran pugnetta mentale che rischiano di rallentare invece che amplificare.
I dati generano nuovi dati ad una velocità impressionante, e, le modalità di
"reverse engineering" non sono proprio così facili da applicare.
In ogni caso il dibattito ora è più sui veri aspetti pragmatici legati al riuso.

Semplifico ulteriormente:
un dato è aperto se chiunque è libero di usarlo, riusarlo, e redistribuirlo,
soggetto, al massimo, al vincolo di citare la fonte e/o condividere allo
stesso modo (cit. opendefinition.org )

Dal mio punto di vista la definizione è forte nel concetto di:
libertà di usare, riusare e ridistribuire

Espresso in altro modo io vedo questa sequenza:
1. - garantire l'accesso ai dati sul piano giuridico
E qui le casistiche sono pubblico dominio, attribuzione e condivisone
allo stesso modo, con tutte le questioni del caso dell'internazionalità
ed altro.
Nel tempo la comunità open data ha visto nel vincolo di share a like
un particolare di cui si deve fare molta attenzione che, nel caso della
PA, o sia da evitare o usare con attenzione.
Senza dimenticare poi le questioni in stile copyleft forte (cc-by-sa)
e debole (odbl)
2 - garantire la neutralità tecnologica
e qui l'argomento non è solo sul discorso dei formati ma anche dei
protocolli.
E cmq non va dimenticato che ci sono formati de facto (che non
mi piacciono, ma che esistono) che non possono essere sottovalutati.
La salsa che vedo quindi è:
formati aperti, formati diffusi (accompagnati solo da un formato
aperto), protocolli di interoperabilità standard e API per documentate
3 - documentazione
e qui non si tratta solo di metadati, ma di tutto il processo che è
fatto da documentazione anche per quello che riguarda la metodologia
di raccolta e che deve essere capibile da persone e da macchine.
Quello delle macchine lo vedo come ultimo stadio del percorso
(= linked data ad esempio).
4 - servizi di distribuzione
è importante che questi dati siano disponibili facilmente e, ancora,
sia a persone, che a macchine.
Le piattaforme di data catalog ne sono un esempio, e si portano
dietro ulteriori questioni (= la piattaforma deve distribuire tutti i
dati direttamente o meglio che esponga solo le risorse a file o
api?).
È importante avere una porta di ingresso da cui poi muoversi.

Ciascuno di questi 4 punti è un percorso culturale non indifferente.
Per ciascuno di questi si sviluppano problematiche importanti in
particolare sull'efficenza dei processi di produzione.

Sono d'accordo che è un tema che ricicla molto del lavoro fatto
in 30 anni di software libero, sono anche dell'idea che va rivisto
ma il grande vantaggio è che, essendo i dati alla base della
gerarchia della conoscenza, questo argomento si avvicina di
più alle persone.
Rimane comunque elitario, ma appare più capibile.
La comunità dell'open source ora può dare molto a patto che
non faccia come quel giapponese rimasto a difendere l'isola
credendo che ci sia ancora la guerra.

... chiaramente sono mie considerazioni personali, in gran
parte maturate dal mio percorso formativo.

Grazie ancora Giovanni dello spunto :)

Maurizio Napolitano

unread,
Mar 2, 2014, 6:42:09 AM3/2/14
to Spaghetti Open Data
mmm ... secondo me ognuno fa quello che vuole con quello che ha.
Certo, se mi parli di PA sarebbe importante avere una visione unica.
Temo però che il dibattito sia ancora molto aperto :(

morena ragone

unread,
Mar 2, 2014, 7:59:18 AM3/2/14
to spaghett...@googlegroups.com
In realta, Andrea Nelson si riferiva a come le licenze vengono visualizzate su dati.gov.it.
E' nelle mie slide da un po' come esempio di entropia sui dati: le licenze sono le stesse (una decina, direi, non di più), ma scritte in forme differenti (tipo: IODL 2.0 e IODL v.2, solo per fare un esempio).
La citazione corretta della licenza dovrebbe essere patrimonio di chi la utilizza; in caso contrario, perchè dati.gov.it non fa comunque un lavoro di pulizia e di riorganizzazione delle stesse?
E' questo, al momento, il punto.
Ben vengano le altre riflessioni su quali sono licenze open data e quali no.

Morena

Giovanni Battista Gallus

unread,
Mar 2, 2014, 11:11:18 AM3/2/14
to spaghett...@googlegroups.com
Morena, io ho preso spunto dalla riflessione di Napo, che si riferiva sia alla non corretta individuazione delle licenze (chiamate in modi diversi), sia alla proliferazione.

E sono perfettamente d'accordo con lui quando sottolinea i rischi di fare come Onoda San: continuare a combattere la guerra quando gli altri hanno finito da un ventennio.

Per cui, proprio per evitare guerre di religione, dovremo imparare dagli errori e dalle rigidità che hanno caratterizzato le comunità di sviluppatori f/oss, ma contemporaneamente fare tesoro delle loro buone pratiche.

Buona domenica.

GB





--

morena ragone

unread,
Mar 3, 2014, 6:43:56 AM3/3/14
to spaghett...@googlegroups.com
Ma infatti, Gb, la mia risposta non era per te, ma per Andrea Nelson :)
Non entravo nel merito delle eredità lasciate dalle discussione dei pionieri del FOSS, ma mi limitavo alla constatazione dell'organizzazione delle licenze sul portale.
Sembrano decine, non lo sono.
Buon inizio settimana.

Morena

Alessio 'Blaster' Biancalana

unread,
Mar 3, 2014, 6:58:36 AM3/3/14
to spaghett...@googlegroups.com

Cc0 per tutti! (Non lo penso veramente, ma volevo far sbroccare Morena :D)

Ale
Inviato da Android

Maurizio Napolitano

unread,
Mar 3, 2014, 6:58:55 AM3/3/14
to Spaghetti Open Data
2014-03-03 12:43 GMT+01:00 morena ragone <mm.r...@gmail.com>:
> Ma infatti, Gb, la mia risposta non era per te, ma per Andrea Nelson :)
> Non entravo nel merito delle eredità lasciate dalle discussione dei pionieri
> del FOSS, ma mi limitavo alla constatazione dell'organizzazione delle
> licenze sul portale.
> Sembrano decine, non lo sono.
> Buon inizio settimana.

Concordo con Morena, aggiungo solo che il mio "sfogo" era anche ad
invitare a fare più ordine nei concetti.
Onestamente non tollero che su dati.gov.it ci sia un proliferare e di licenze
con lo stesso nome ma etichetta diversa ed anche licenze che non sono
open data.
Rimango comunque dell'idea che la questione licenze ha ancora bisogno
di tanta cultura e che, chi viene da ambiti dove se ne discute da sempre,
abbia il ruolo di portare esperienza ma di cambiare il punto di vista.

Alessio Dragoni

unread,
Mar 3, 2014, 2:01:38 PM3/3/14
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao SOD,
e grazie Morena per aver sollevato la questione

Le licenze sono in via di normalizzazione proprio adesso.
A breve su dati.gov.it compariranno aggregate.
ci auspichiamo che tutti coloro che pubblicano e mantengono cataloghi di dati aperti
sfruttino la fantasia non solo per coniare nuove etichette per le licenze  :)

se l'argomento vi preme, vi rammento che la guida per l'interoperabilita'
con dati.gov.it disponibile su http://goo.gl/xayoQg e' aperta ai vostri commenti

Nel documento si parla anche di licenze. In particolare, proprio per evitare il proliferare
di differenti etichette per indicare la stessa licenza viene descritto a pag. 9 il necessario
per formattare l'opportuno campo:

cito:

Il campo consiste in un codice conforme agli identificativi
di licenze disponibili su DATI.GOV.IT i quali sono resi
disponibili secondo le direttive della Open License Service API.

Il valore da utilizzare corrisponde al campo “id” di ciascuna licenza.

L'elenco dei metadati conformi alla Open License Service API e' disponibile
sullo stesso dati.gov.it con una API pubblica: http://www.dati.gov.it/catalog/api/action/license_list
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