Spaghetti nonviolenti: la mia esperienza degli open data in salsa radicale

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Luca Nicotra, AgoraDigitale.org

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Nov 16, 2010, 2:55:26 PM11/16/10
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao a tutti,
Sono finalmente riuscito a leggere i messaggi che ho ricevuto da voi spaghettari in questi giorni e per prima cosa mi presento, perche' mi pare un'ottima regola. Ovviamente solo dopo aver ringraziato Marco Scaloni per avermi invitato ad iscrivermi a questo gruppo.
Sono Luca Nicotra, un dottorando di ricerca del Dipartimento di Informatica dell'Università di Pisa dove mi occupo di data mining e statistica applicata a dati strutturati. Inoltre sono segretario di Agorà Digitale, associazione di area radicale, in cui si cerca di comprendere l'impatto delle tecnologie digitali sulla società, lavorando per trovare soluzioni politiche e normative che abbiano come faro la tutela dei diritti civili e maggiori libertà individuali ed economiche. L'associazione ha poco più di un anno e nel suo direttivo oltre ad un po' di "esperti" conta tre deputati e un senatore, e a questa pagina trovate piu' o meno quanto siamo riusciti a mettere in campo in questi mesi http://www.agoradigitale.org/10motivi

Che centro io con gli open data e i linked open data? Da una parte nutro un certo interesse dal punto di vista di ricerca occupandomi tra le altre cose di tagging e modelli predittivi per dati strutturati. Ma per ora me ne sono occupato per lo piu' da una prospettiva politica. Ho letto che Nicola Mattina (non ti conosco di persona, ma confido di ovviare a Senigallia) sta cercando di far inserire l'obiettivo degli open data nel programma di un grande partito. Beh, lasciatemelo dire con una certa soddisfazione, noi, nel Lazio, alle scorse elezioni siamo riusciti a farlo, proprio all'interno del programma della coalizione di centro sinistra. In quell'occasione oltre a coordinare (assieme a Diego Galli, responsabile new media di Radio Radicale) la campagna online di Emma Bonino (purtroppo finita male come sappiamo) mi occupai della sezione "innovazione" del programma, e quando Diego propose di puntare sul tema degli open data non potemmo non innamorarci del movimento semplice ma "rivoluzionario" che stava acquisendo sempre piu' visibilità in particolare negli Stati Uniti. Tanto che riuscimmo a convincere l'intera coalizione non solo a mettere nel programma open data, partecipazione, trasparenza e diritti digitali, ma addirittura a dedicare a questi punti  le prime 3 pagine
(esclusa la copertina e la premessa :-) ).

Durante la stesura di quel programma ebbi la possibilità di conoscere Gianlugi Cogo e Titti Cimmino. Ernesto Belisario e Guido Scorza, che in questi giorni hanno lanciato il progetto datagov.it (su cui ho scritto un post  ieri), li conoscevo invece dalla fondazione di Agorà Digitale nel settembre 2009. Inoltre in questi mesi ho avuto la possibilità di conoscere o quantomeno di leggere diversi tra gli iscritti di questa lista.

A parte le regionali, sul fronte open data la nostra piu' grande risorsa e' stata la deputata Rita "Hacker" Bernardini, con la quale, Pannella permettendo, dovrei condividere il viaggio tra qualche giorno a Senigallia. È grazie alla sua testardaggine e alla sua lotta nonviolenta culminata in uno sciopero della fame se, qualche mese fa, sul nostro tavolo arrivò una pila di documenti cartacei con le informaioni sui contratti stipulati della Camera e che mai nessuno era riuscito a rendere pubblici (la vicenda è ricostruita qui). Ne parlammo anche con gli amici di Openpolis che pero' tra i mille progetti ebbero difficoltà a seguirci. Allora decidemmo di fare da soli. Diego mise in piedi un piccolo team che scannerizzò i documenti e armato di OCR e tanta pazienza trasformo' in formato excel e csv i dati mettendoli poi a disposizione sul web in un formato libero e aperto. Da questo nacque Open Camera che ancora potete consultare al  link

http://servizi.radicalparty.org/freshinstall/cameraspese/tutte

e che gli amici di Net7 hanno portato in RDF realizzando Linked Open Camera. Ma sono molte altre le iniziative di liberazione in corso grazie a Rita, una delle quali sarà presentata proprio da Openpolis a Senigallia.

Che altro? Mi sorprendo a ricordare che entrai per la prima volta nella sede del Partito Radicale a Roma il 13 settembre 2008, ad una riunione sull'Anagrafe Pubblica degli Eletti e dei Nominati. Sicuramente si trattava di dati aperti. Ma in quella proposta di delibera popolare su cui nei mesi successivi raccolsi molte firme a Pisa si parlava di formati XML. C'eravamo quasi insomma. Per il mondo radicale l'anagrafe è stata un importante strumento di analisi, direi quasi antropologica, del paese. Dalla Camera dei deputati, fino ai piu' piccoli comuni, passando da regione e provincie, oltre tre anni di campagne (volendo limitarci a quando si cominciò a convergere verso un'idea di open data) a tutti i livelli sono un importante patrimonio di conoscenza delle attitudini e del carattere politico amministratori nostrani. Dei sotterfugi, dei modi di accogliere e poi insabbiare, delle istanze ricevibili e quelle irricevibili. Un patrimonio da analizzare con pazienza, e subito dopo, senza attendere un secondo, da condividere con quanti vogliano davvero affrontare i nodi politici sottesi dagli open data.

Di questo, credo, parlerò anche nel mio intervento a Senigallia. Su questo stiamo organizzando un'evento il 30 novembre a Roma. La mattina sotto il cappello di Internet Governance Forum Italia. Il pomeriggio al diffuori. Perchè non solo di digitale e open data si dovrà parlare. Forse neppure principalmente. Il pomeriggio avrà la forma di un workshop e vedrà la nascita di un gruppo di lavoro.

Il titolo è

"Il digitale è politico: una nuova generazione di diritti di cittadinanza"

Il sito web dove a giorni troverete tutte le informazioni

http://www.agoradigitale.org/hackingthegov

Un caro saluto a tutti.
:-)

-luca-

_________________________________________
Luca Nicotra
Segretario dell'Associazione Agorà Digitale
Via di Torre Argentina 76
00186, Roma
Tel: (+39) 3403289238
www.lucanicotra.org
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