Ciao a tutti,
solo due righe per segnalarvi la prestazione maiuscola della community oggi a Pompei.
Contesto: riunione tra il progetto OpenPompei, a cui lavoro, e la soprintendenza. Obiettivo: concordare un workflow per il rilascio, in via sperimentale, di un dataset sugli interventi di manutenzione ordinaria fatti nell'area archeologica. Il problema ha una sua complessità, perché un intervento di manutenzione ordinaria ha un costo che è uno scalare, quindi facile da rappresentare; ma ha un risultato multidimensionale, e quindi difficile da rappresentare. Come si fa a capire cosa è stato fatto? Con un testo? Con fotografie prima e dopo? Con una tassonomia di interventi possibili (esempio: ripulitura)?
Partendo da un atteggiamento iniziale di sostanziale diffidenza, la persona che rappresentava la soprintendenza (il responsabile dell'ufficio tecnico) è venuta rilassandosi sempre di più. Si vedeva che si cominciava a capire il vantaggio degli open data: merito degli open archeologi Gabriele Gattiglia (
progetto Mappa) e Paola Buttiglione, di Luigi Reggi (portava la testimonianza di OpenCoesione) e di Napo, che ha fatto scintille con OpenStreetMap e la padronanza evidente dalla materia.
A mio modo di vedere, la loro presenza ha cambiato completamente l'architettura della riunione. Non più due amministrazioni con interessi in parte coincidenti e in parte no (noi, come emanazione del ministro per la coesione territoriale, avevamo interesse a fargli fare open data, mentre loro avevano già incassato il denaro del Grande Progetto Pompei e non era chiaro che open data fosse qualcosa di più di un fastidio, di lavoro extra da fare); a questo punto c'era una comunità, c'erano cittadini fisicamente presenti, che regalavano il loro tempo alla soprintendenza per incoraggiarla a un comportamento più trasparente. Questa è una storia fortissima, ed è molto difficile opporvisi.
Mi piacerebbe continuare a lavorare in asse con la comunità. In questo modo tutto è molto più veloce, si ottengono più risultati. Grazie all'idea della long list lo possiamo fare: tutte queste persone erano sulla
long list di esperti di OpenPompei, e quindi potevamo usare fondi europei per pagare i loro viaggi e rimborsi vari. Credo che faremo un'altra call per estendere la long list presto, quindi tenete conto che la porta è aperta!
Intanto grazie. Davvero. Sono sempre più convinto che se non approcciamo il problema così gli open data non riusciamo a farli.