OT (ma neanche troppo) – La metà mancante della comunità open data

[Alberto]

Starete tutti studiando il look per domani sera e comprando spumante; in mailing list ci saranno solo i super-appassionati di open data. È il momento giusto per condividere una preoccupazione che ho da un po' di tempo: SOD cresce benissimo (oggi siamo a 365 iscritti, con oltre 800 thread e circa 6.500 messaggi postati). Ma – inutile negarlo – è una mailing list sostanzialmente maschile. Non ho la pazienza di ripassarmi tutti i 365 iscritti per fare una stima della distribuzione tra generi, ma considerate che i nomi femminili iscritti a #SOD sono 17 su 80 (http://stefanoduri.altervista.org/sod.html), e che tutti e dieci gli utenti più attivi sono maschi (https://groups.google.com/forum/#!aboutgroup/spaghettiopendata). 

So bene che un po' tutte le comunità hacker soffrono dello stesso problema. Ma perché? Oggi ho letto un post davvero inquietante di Asher Wolf, che ha fondato CryptoParty e se ne è andata sbattendo la porta. Lei ha le idee molto chiare: "le donne stanno ben lontane dagli hackerspaces, dalle conferenze e dalle iniziative tech a causa delle esperienze ripetute di misoginia, insulti, minacce, umiliazioni, approcci indesiderati, violenza." 

Non mi pare che si possa dire questo di SOD: noi ci scriviamo su una mailing list pubblica, io leggo più o meno tutto quello che scrivete e non ho mai trovato niente di peggio di un'opinione non ben documentata presentata come un fatto. Forse ereditiamo lo squilibrio di genere da una cattiva fama generale della comunità hacker (sebbene molti di noi, a partire da me, non siano affatto hackers)? Comunque sia, ce l'abbiamo, e non mi pare una buona cosa. 

Vorrei chiedere alle ragazze di SOD: vi sentite a vostro agio qui? Avete qualche idea per rendere la mailing list e #SOD13 più interessante e accogliente per altre donne?

[Luca]

Non sono super appassionato, ma staccato dal mondo in montagna e quindi in piena operazione relax. La mia impressione è che il mondo tech e informatico sia simile al mondo rurale: gli uomini arano i campi conducono le mandrie e le donne governano la casa, amministrano le spese. Per i maschietti è più facile delineare ruoli di seconda fila per le signore perché non riescono a fronteggiare il mix che ho sempre trovato nelle donne che programmano o ingegnere (ne ho sposata una, di ingegnere): riescono a mischiare logica ferrea con una sensibilità che non è emotiva ma intuitiva... non saprei spiegare, ma vorrei tanto che con SOD le signore trovassero un vero,luogo accogliente. ne guadagnerebbero i signori, ne guadagnerebbe SOD

buona fine e perfetto inizio Spaghettari!

luca

luca corsato

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[Flavia Marzano]

Grazie Alberto del post... mi piace...
Personalmente mi ci sento a casa e se partecipo poco (pochissimo) è solo perché ho altre priorità (a volte tocca guadagnarsi da vivere) o i temi trattati non sono sempre i mio interesse primario...

Ma seguo (sono tra i 90 dell'1-9-90) e leggo quasi tutto (tranne quando parte un thread da 30 mail al giorno) e sono molto interessata a restarci... posso forse provare a prendere un impegno per il 2013: partecipero' attivamente un po' di più :)

Buon anno a tutti voi e grazie per l'OpenAnno che abbiamo passato insieme.

F.

--
Flavia Marzano
Blog: http://daily.wired.it/blog/codice_aperto
http://www.statigeneralinnovazione.it
Skype: flavia.marzano
Mob. +39 348 5104754

Prima di stampare questa mail pensa all'ambiente.
Please consider the environmental impact before printing this e-mail

[Mara Cinquepalmi]

Ciao Alberto,
In effetti qualche giorno dopo essere entrata in sod13 mi sono resa conto di essere "in minoranza".
Non credo ci sia la ricetta per invitare le donne a partecipare più attivamente. I temi sono sempre molto interessanti e come Flavia talvolta anche io faccio fatica a seguire discussioni molto lunghe, ma non credo che questo sia o debba essere un problema di genere.
Nel mio piccolo sto promuovendo sod13 presso altre donne che come me sono interessate al tema.
E comunque se l'anno nuovo dovesse ispirarmi qualcosa per sod, mi precipiterò a scriverlo in lista.
Auguri a tutte e a tutti,
Mara

[Andrea Nelson Mauro]

e se si facesse qualcosa di specifico per SOD13? tipo un panel, uno speech o un aperitivo?

a bologna c'è un nutrito gruppo di Girl Geek Dinners che potrebbero essere coinvolte, non so... :) 

[Alberto]

Bellissima idea, Andrea. Se le ragazze di SOD sono d'accordo farei una cosa specifica scelta da loro stesse, tanto per dare concretezza alla posizione inclusiva della comunità. Mara, ti va di fare da punto di riferimento? Andrea, conosci le GGD bolognesi? 

[Alessio 'Blaster' Biancalana]

Se Andrea mancasse di contatti con le GGD Bologna, posso intervenire io. Fatemi sapere. :)

@Alberto grandissimo post, d'altronde come ogni comunità di stampo hacker che si rispetti la maggioranza maschile la fa un po' da padrona; progetti appositi per coinvolgere le donne possono starci, ma personalmente ho sempre visto qualsiasi cosa che sia più di una chiamata alle armi in senso generico, come una forzatura del quadro attuale delle cose.

Lasciamo che le donne vengano a noi :D

Ale

2012/12/31 Alberto <alberto...@gmail.com>

[Alberto]

@Alessio: visto che ti sei offerto, intervieni direttamente, così non scomodiamo @Andrea.

Hai ragione, non ha senso fare forzature. La vedo più come un piccolo investimento nella salute generale della comunità. Il mio ragionamento è questo: se riusciamo a attirare LE civic hackers, diventiamo semplicemente più efficaci nel condividere ciò che ciascuno di noi sa sugli open data. E ci divertiamo di più, perché siamo di più, quindi possiamo fare più cose etc. 

[Alessio 'Blaster' Biancalana]

Infatti in linea generale concordo con la tua riflessione, è bene continuare a guardare al mantenimento di una certa quota rosa all'interno della comunità per favorire anche opinioni dal genere femminile, le appartenenti al quale sono a volte nettamente più pratiche di noi uomini :)

Mi metto subito in contatto con chi di dovere. Vi do feedback appena disponibili.

Ale

2012/12/31 Alberto <alberto...@gmail.com>

[Mara Cinquepalmi]

@alberto per me ok. Alle Ggd avevo anticipato via mail di sod13, magari mercoledì le risento così possiamo mettere a punto qualcosa di specifico.

[Alessio 'Blaster' Biancalana]

Siamo già in contatto anche noi.
Se vengono dati segnali provvediamo a condividere :)

Ale
Inviato da Android

[Alberto]

@Mara, mi autorizzi a metterti in copia nello scambio Alessio – GGD?

[Flavia Marzano]

Posso chiedere che a contattare le GGD di BO sia una D? :)

F.

[Alessio 'Blaster' Biancalana]

Troppo tardi :) la guerriglia non conosce sesso :P

Ale
Inviato da Android

[Andrea Nelson Mauro]

ragazzi, vi stupirò: io alle GGD Bologna sono persino iscritto :D

ma visto che avete preso contatti, avanti voi! 

Auguri :)

[Alberto Cottica]

Aggiornamento:

• Alessio ha scritto
• Mara aveva già preso contatto di sua iniziativa
  
• e adesso Andrea è addirittura iscritto!

Ragazze/i, siete troppo avanti. Sono orgoglioso di voi. Avanti tutta, e buon 2013!

2013/1/1 Andrea Nelson Mauro <andrea.ne...@gmail.com>

[elisabetta tola]

ciao a tutti,

arrivo buona ultima ma siccome il tema mi è molto caro vorrei ringraziare Alberto per aver dato voce a questa preoccupazione e vorrei comunque dare un minimo di feedback anch'io.

seguo sod da due anni ed è una delle poche mailing list alla quale rimango fedelmente iscritta. per diversi motivi. visto che intervengo poco e immagino che la maggior parte degli iscritti non mi conosca affatto, ci tengo a specificare che sono una giornalista scientifica e che ultimamente mi dedico molto al data journalism. quindi la mia attenzione verso gli open data (ma anche e soprattutto verso i data ancora imprigionati, eh) è davvero fortissima. e qui, in questa lista, trovo sempre molti spunti e contributi di grande utilità.

dopodiché, è chiaro che il mio interesse principale è un pochino laterale rispetto al punto di vista di chi spinge, opera, preme e agisce dentro le varie PA e aziende per liberare i dati. io i dati li vorrei soprattutto per costruire poi delle storie e raccontare e descrivere fenomeni che penso essere di interesse pubblico, come è stato il lavoro che abbiamo fatto con guido romeo su Wired sulle #scuolesicure. e in questo, come in altri casi, l'apporto, le opinioni, l'aiuto e l'interesse di varie persone di questa lista (napo, lorenzo, aline, dimitri, cristiano tanto per citarne alcuni) è stato e continua ad essere davvero prezioso.

nel merito di quello che viene discusso qui, leggo davvero quasi tutto quello che scrivete. intervengo poco, è vero. perché a volte mi rendo conto di non riuscire sempre a capire gli aspetti più tecnici delle discussioni, mi sembra di non avere il linguaggio giusto e le competenze necessarie, ma questo forse ha più a che fare con il mio essere *solo* una giornalista, e non avere quindi così tanta dimestichezza con quello che c'è dietro lo sviluppo di strumenti, tools, interfacce e via dicendo. ma non mi sono mai sentita discriminata o trattata con sufficienza in quanto 'non smanettona' o incompetente da un punto di vista tecnico. ho sempre trovato grande disponibilità e pazienza, lo dico sinceramente.

come fare allora per ridurre il gap? condivido quanto dice mara. penso che forse le cose cambieranno, lentamente, man mano che altre donne si interesseranno non solo ai temi qui discussi ma anche al voler mettere mano direttamente agli strumenti e alle possibilità di organizzazione e sviluppo degli stessi. per parte mia, nell'ultimo anno, dopo aver partecipato a vari raduni, camp, incontri e varie altre occasioni di confronto (in alcune di queste ho avuto anche modo di conoscere alcuni di voi direttamente) mi sono convinta che la strategia migliore sia quella (seguendo l'invito di qualcuno di voi) di farsi amico uno o più sviluppatori :)) non c'è nulla di più efficace per superare un gap di conoscenza che a volte diventa, per questioni forse meramente storiche e culturali, anche un gap di genere.

anche per questo, ho aderito con entusiasmo al movimento hacks/hackers e ho deciso di fondarne un gruppo a bologna assieme ad altri amici/colleghi. abbiamo fatto qualche incontro, poi non avevamo più una sede adeguata, adesso ne abbiamo trovata una e ricominciamo a trovarci. e in questo gruppo ci sono un sacco di donne, non so se la maggioranza, ma comunque tante. ecco, per dire, alla fine sono le occasioni pratiche secondo me che fanno la differenza. per questo sono anche molto contenta del raduno SOD a bologna.

dai, che le cose cambiano un po' alla volta.
eli

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[morena ragone]

Ciao a tutti,

ci sarebbero molte risposte, queste le prime che mi vengono in mente:

1. L'approccio - parlo ovviamente per la mia esperienza - troppo tecnico: delle mie amiche, che pur non sono delle fashion victims, credo che solo una sarebbe in grado di seguirci.. L'approccio femminile è più multidisciplinare, dovremmo assecondarlo.

2. Il numero dei messaggi: troppi, nonostante la mia opzione per un report giornaliero, per chi ha più gruppi e più associazioni recuperare tutto diventa difficile.

3. Tipologia di eventi: credo conti. Qualcosa che stimoli la naturale vocazione delle donne alla socialità credo aiuterebbe. Ottima idea quella dell'aperitivo, magari che diventi un appuntamento ricorrente...

4.Dei moderatori/animatori di lista...quanti sono donne? ;)

5. Non sottovalutate il carico di lavoro, che per una donna è sempre superiore a quello di un uomo: lo sforzo che facciamo per accettare noi stesse quando ci rendiamo conto di non poter essere quell'esemplare di perfezione che gli altri di aspettano da noi, è ancora oggi un peso per molte.

Premesso questo, evito di entrare sul discorso delle quote, che troppo spesso si confonde con la pari rappresentanza di genere, e parlo per me: io ci sono. Anche se a volte non interagisco...ed è anche meglio, perché su alcune questioni fate leva sulla mia vena polemica...:D

Ma quando avete bisogno (o avete chiesto in passato) uno sguardo giuridico, credo di non essermi mai tirata indietro.

Nonostante i punti da 1 a 5. ;)

Baci.

Morena

[Alberto]

E grazie anche a Elisabetta e a Morena. Cercheremo di migliorare su tutto, anche se devo dire che Morena mi ha messo un po' in difficoltà, perché l'approccio tecnico e il numero di messaggi alto per me sono invece un valore, perché il primo mi  permette di imparare (sono tutt'altro che un tecnico) e il secondo indica vivacità di discussione.

Sugli amministratori della ML: intanto ho aggiunto Morena stessa. Se qualcuno vuole essere amministratore, si faccia pure avanti (in questo momento siamo in quattro: Morena, Napo, Marco Scaloni e io). L'unico impegno che c'è è di approvare le nuove iscrizioni. 

Andiamo avanti con l'aperitivo, Mara si sta studiando la cosa, e credo che se qualcuna vuole darle una mano le farà piacere. Morena, io quasi quasi a te chiederei uno sforzo in più, che funziona bene con il tuo profilo giuridico: potresti scrivere una policy anti-harassment per #SOD13? C'è una risorsa online su come farne una sul wiki di Geek Feminism. Ovviamente loro hanno in mente conferenze alla Defcon, molto più strutturate di #SOD13, ma magari potresti farne una versione light, realistica anche per un evento così piccolo. Proprio perché non sembra che SOD sia particolarmente discriminatoria, io cercherei di giocarmi questa carta "in attacco" per rendere il nostro spazio esplicitamente accogliente nei confronti delle donne.

[Andrea Zanni]

Potrebbe servire, per esempio, "taggare" i thread in maniera da sapere se è un post tecnico, qualcosa di relativo alle PA, ai dati scientifici o altro? Non sono sicuro che sia una buona idea (anzi), propongo soltanto. 

Aubrey

 

2013/1/3 Alberto <alberto...@gmail.com>

[seralf]

si si sottoscrivo l'idea dei tag, o l'uso di parole chiave nel subject, come ha fatto napo tempo fa mettendo qualcosa come [post tecnico]

[Alberto]

Tecnicamente i tags sono abilitati già da almeno un anno:

https://groups.google.com/forum/#!tags/spaghettiopendata

Ma per approfittarne bisogna usare Google Groups dal web anziché dal client di posta elettronica (che poi per me funziona anche meglio).