Palermo: accesi i motori della strategia condivisa dal basso sulla politica degli open data

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cirospat

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May 14, 2013, 5:47:46 AM5/14/13
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Palermo: accesi i motori della strategia condivisa dal basso sulla politica degli open data

Un articolo interessante di Andrea Borruso sugli open data di Palermo (Comune) a 2 mesi dall'apertura del portale ufficiale, e dalla giornata mondiale di fine febbraio,
ma anche una necessità del Comune di strutturarsi e organizzarsi per attuare una strategia efficace di Open Data.
Essere 7° nella classifica italiana www.dati.gov.it/content/infografica per pubblicazione di set di open data non basta, bisogna agire con una strategia condivisa. L'innovazione delle smart cities si costruisce solo insieme alle reti sociali locali.

Questa la base per cominciare a costruire un gruppo di lavoro interno (Comune) ed esterno (sviluppatori e addetti ai lavori) che scriva le regole per fare open data, fissi i requisiti minimi dei documenti da pubblicare, fissi le periodicità di aggiornamento, selezioni le modalità di interazione tra ente pubblico e comunità degli sviluppatori, individui le figure di riferimento alle quali rivolgersi per verificare/monitorare l'efficacia della politica degli open data di Palermo.

La cosa fondamentale è che sia dall'inizio un processo condiviso sia dal personale interno del Comune (dipendenti, dirigenti assessori), che dalle figure esterne che, con l'adeguata professionalità, contribuiscono a fare degli open data un servizio realmente utile alla collettività. Affinchè non resti un mero e sterile adempimento di legge sulla trasparenza.

Dopo il  20 maggio partono gli incontri sui quali si costruirà la road map operativa e condivisa della strategia sugli open data palermitani.
Saremo su Spaghetti Open Data, per testimoniare il lavoro in progress su Palermo, ma anche su #opendata Palermo per  l'organizzazione della logistica locale e dettagli della quotidianità.

Per il lavoro svolto sinora e per quello dei prossimi mesi, ringraziamenti a:
Andrea Borruso, Marco Alfano, Jesse Marsh, Francesco Passantino, Giuseppe Meli webmaster & suo staff, Ufficio Statistica (D'Anneo & suo staff), Ignazio Messina, B. Basile, Giulio Di Chiara, Michele Carella, Assessori all'Innovazione (Giuseppe Barbera) e al Decentramento e Partecipazione (Giusto Catania).
Ad altri che hanno collaborato durante la prima giornata mondiale open data a Palermo, di cui non ricordo il nome e me ne scuso.
E allo stimolante gruppo degli Spaghetti Open Data :)

Andrea Borruso

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May 14, 2013, 6:11:59 AM5/14/13
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Ciao Ciro,
bisogna aggiungere il tuo nome nei grazie!

Sono molto contento di avere contribuito a soffiare in questa direzione, e volevo condividerlo anche con voi di SOD che avete contribuito (e di molto) ad alzare il vento.

Ciro, solo per informazione, uscirà un qualche comunicato stampa ufficiale.

A presto,

Andrea


Andrea Borruso

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May 14, 2013, 6:14:31 AM5/14/13
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Era una domanda: Ciro, solo per informazione, uscirà un qualche comunicato stampa ufficiale?

Sorry

cirospat

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May 14, 2013, 10:02:33 AM5/14/13
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posso chiederlo all'Ass. Catania e Barbera, ma credo che non ci siano problemi per il comunicati stampa. Ne parlo con loro e faccio sapere.

Maurizio Napolitano

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May 19, 2013, 1:02:52 PM5/19/13
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> Questa la base per cominciare a costruire un gruppo di lavoro interno
> (Comune) ed esterno (sviluppatori e addetti ai lavori) che scriva le regole
> per fare open data, fissi i requisiti minimi dei documenti da pubblicare,
> fissi le periodicità di aggiornamento, selezioni le modalità di interazione
> tra ente pubblico e comunità degli sviluppatori, individui le figure di
> riferimento alle quali rivolgersi per verificare/monitorare l'efficacia
> della politica degli open data di Palermo.

Riprendo questo annuncio per fare qualche considerazione personale.
Come sempre,qualsiasi azione di apertura dei dati, trova il mio appoggio.
Il comunicato pero' presentato secondo me, da un lato azzecca il problema
di creare maggior dialogo, dall'altro pero' restringe la questione agli soli
sviluppatori, come se, aprire dati, debba essere per forza un qualcosa che
interessa esclusivamente sviluppatori software e le hackathon siano l'unico
mezzo per creare questa partecipazione.

Non c'e' dubbio che semplifico molto la questione, pero', come ho gia' scritto
in diverse occasioni sia su blog [1] che in questa ML, penso che il percorso
sia molto piu' ampio e debba prendere in considerazione molte piu' categorie.

Prima di tutto serve avere un team affiatato[2], che condividano dei principi
fondamentali affinche' i dati prodotti siano di qualita'[3] e che sia questo il
punto di partenza[4] da cui cominciare a capire cosa si ha in casa [5]
Da qui si sviluppa poi una strategia che sia sempre piu' inclusiva[6] ma che
si basi sul fatto che l'azione va percepita come un vantaggio per chi genera
dati e non un problema [7]

Il rilascio dei dati non puo' essere una gara a comparire nella classifica
piu' alta di dati.gov.it, ma nel migliorare il sistema interno di produzione
dei dati puntando sulla qualità di cio' che si rilascia.

Non va dimenticato che i dati non servono solo a produrre servizi.
L'articolo di Tim Davies[8] presenta una bella tabella in cui mostra
i vari scenari:
data -> facts
data -> informations
data -> interface
data -> data
data -> service
... e quella dei servizi e' la percentuale piu' bassa di casi.

I geodati sono un ottimo punto di partenza [8] perche' sono in grado di
raggiungere qualsiasi categoria di utente ed hanno la caratteristica di
poter essere distribuiti con strumenti di interoperabilita' altissima, e
con anteprime capibili da chiunque.


[1]
http://www.chefuturo.it/2012/12/wasted-datafood/
[2]
http://www.slideshare.net/napo/open-government-data-some-hints-about-italy/34
[3]
http://project-open-data.github.io/principles/
[4]
http://de.straba.us/2012/08/02/gli-strumenti-usati-da-vienna-per-aprire-i-dati-della-p/
[5]
http://de.straba.us/wp-content/uploads/2012/08/ITA_ogd_monitor_kdz_v111.ods
[6]
http://www.slideshare.net/SFScon/open-data-strategie-der-stadt-wien
[7]
http://de.straba.us/wp-content/uploads/2012/08/barrieres_for_implementation_of_ogd.png
[8]
http://www.w3.org/2012/06/pmod/pmod2012_submission_5.pdf
[9]
http://www.slideshare.net/napo/i-dati-geografici-come-punto-di-partenza-per-una-strategia-open-data

Andrea Borruso

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May 19, 2013, 4:03:09 PM5/19/13
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Caro Napo,
per ora soltanto un grazie.

Spero di fare tesoro di alcuni dei tuoi bilioni di spunti per il prossimo incontro di venerdì.
Ho girato la tua email anche al gruppo OpenData di Palermo.

Dopo venerdì vi daremo un aggiornamento.

Ancora grazie

cirospat

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May 24, 2013, 3:01:53 AM5/24/13
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Napo, ciao
ti leggo solo ora.
D'accordissimo con te. Su tutto.
Stiamo cominciando ora a Palermo sugli opendata (febbraio 2013 con l'adesione a giornata mondiale open data = anno zero).
Ora a maggio cominciamo a incontrarci con sviluppatori (e non solo, perchè ci sono blogger e curiosi sulla materia) per costruire insieme strategia e quindi politica palermitana di open data.
Seguiranno incontri pubblici su open data (barcamp non solo rivolti a sviluppatori ma a qualsiasi cittadino), abbiamo giusto 2 giorni fa ricevuto un input da un noto incubatore di imprese locale (ARCA di Palermo) per organizzare un primo evento da loro per divulgare cultura open data anche ai non addetti ai lavori (momenti di confronto e ascolto e progettualità).
Siamo disponibili,  aperti, ascoltiamo. Non abbiamo limiti nell'accettare consigli input e suggerimenti.
Io, dipendente pubblico del Comune Palermo (Assessorato Ambiente Vivibilità e Innovazione),  mi sono iscritto volontariamente (non me lo ha prescitto il dottore) al gruppo di spaghetti open data perchè voglio aumentare le mie conoscenze in materia, perchè voglio creare contatti e reti, perchè mi voglio far contaminare dalle conoscenze altrui, perchè voglio condividere l'esperienza di Palermo e conoscere le esperienze di altre città, perchè voglio organizzare eventi e momenti di confronto  insieme a chi è sensibile al mondo degli open data, perchè ........... hai capito perchè!!!!

Quindi..... ogni input ben venga. Lo metabolizzo/iamo e lo faccio/iamo diventare parte integrante del nostro processo palermitano di strategia open data. Ancora siamo pochi che lavoriamo agli open data, perchè migliaia di dipendenti non lo sanno che cosa sono e quindi devi spiegarglielo (contaminazione interna), lo stiamo facendo con incontri interni con assessori e dirigenti, cominciando dalle figure apicali.
Andrea Borruso ha pubblicato un post sugli open data di Palermo e ha mosso critiche condivisibili. Dopo aver letto, il mio attegiamento è stato: vieni dentro gli uffici nei quali dipendenti pubblici da due mesi si son dati una mossa su open data e dacci i tuoi consigli, noi ascoltiamo, impariamo (perchè non abbiamo la scienza infusa degli open data) e cerchiamo di mettere in pratica ciò che puoi dirci per fare al meglio open data. Facciamolo insieme se ti va.
Questa la chiamo apertura e disponibilità alla partecipazione con soggetti esterni validi e sensibili alla galassia open data.
Stiamo imparando e nel frattempo che impariamo mettiamo in pratica ciò che abbiamo appena imparato.
Studieremo le best practises di altre città sugli open data, ... è un processo continuo di learning by doing.
Ci siamo a Palermo con gli open data, nel senso che la scintilla è partita (come in altre città), abbiamo iniziato il processo che deve essere perfezionato nel tempo, e proprio per questo ci piace confrontarci con chiunque.

Una domanda però la devo fare.
Quante sono le città piccole medie e grandi che in Italia nemmeno hanno iniziato a fare open data nei loro portali? Quante migliaia? I loro nomi? 
Scusa se mi permetto, ma possiamo osare di sentirci nel 2013 in Italia insieme a quelle elencate qui http://www.dati.gov.it/content/infografica le pubbliche amministrazioni pioniere sugli open data (anche se con strategie spesso da definire e affinare, come noi)! 
Questo ce lo puoi riconoscere? Non solo a Palermo ma a tutte le città ed enti pubblici elencati. Ho contato 31 tra sole città e provincie. E in Italia ce ne sono centinaia e centinaia di città e provincie piccole/medie. Non ci sono nemmeno tutte le città grandicelle.
Scusa il piccolo sfogo, ma è da 2 mesi che quotidianamente diffondo il verbo degli open data a colleghi, dirigenti e assessori, affinchè cominciamo a costruire una strategia e policy, e ora anche con il supporto di soggetti esterni sensibili e preparati sul cosmo open data. Per ogni processo innovativo c'è un tempo e delle circostanze precise per partire, sembra che per gli open data a Palermo questo sia il momento. E ne sono felice sia da dipendente (il ruolo col quale ci lavoro) che da cittadino (a parlarne con amici, blogger, associazioni, coworking, incubatori imprese, etc).
Scusami ancora. 
Sono sempre disponibile ad ascoltare e mettere in pratica tutti i consigli che vengono veicolati su questo splendido SOD. Non mi sforzo affatto, è nel mio dna culturale.
Ti auguro una serena giornata, e grazie per le tue osservazioni che mi hanno stimolato a scrivere.
ciro

Andrea Nelson Mauro

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May 24, 2013, 6:06:56 AM5/24/13
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ciroprat, in effetti sarebbe forse il caso di fare una mappa su chi fa open data e chi no (sempre che - come avviene sovente - non me la sia persa io)...

qualcuno ha visto mappe sugli od? la facciamo? 

Maurizio Napolitano

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May 24, 2013, 6:11:17 AM5/24/13
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> qualcuno ha visto mappe sugli od? la facciamo?

http://www.dati.gov.it/content/infografica

Diego Valerio Camarda

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May 24, 2013, 6:27:34 AM5/24/13
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... l'infografica di dati gov secondo me ha un po' di problemi relativi al concetto di "dataset"... come definisci un dataset LOD? dbpedia è un dataset solo? le statistiche quantitative come le rappresenti?

la rappresentazione su mappa poi è un po' singolare (non per errore, è come da metodologia da loro stessi dichiarata)

ad esempio 

Regione Piemonte CC-by, CC0
http://www.dati.piemonte.it/ Regionale Piemonte ★★★★★ 45.05 7.6666667 430

quindi risulterebbe che i dataset sono "quattro stelle" ma ve ne sono in realtà solo tre (piccoli)

se immaginate qualche tipo di nuova visualizzazione io rifletterei pure su questo...

diego

Il giorno 24 maggio 2013 12:11, Maurizio Napolitano <napo...@gmail.com> ha scritto:
> qualcuno ha visto mappe sugli od? la facciamo?

http://www.dati.gov.it/content/infografica

--
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Maurizio Napolitano

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May 24, 2013, 6:40:12 AM5/24/13
to spaghett...@googlegroups.com
Concordo con te, e ci sarebbero altre cose da prendere in
considerazione (es. la "corsa" non puo' essere solo sul numero di
dataset pubblicati

In ogni caso con la mia risposta volevo far focalizzare l'infografica
di dati.gov.it sul fronte della mappa (richiesta che aveva fatto
andrea).



2013/5/24 Diego Valerio Camarda <dcam...@regesta.com>
--
Maurizio "Napo" Napolitano
http://de.straba.us

Diego Valerio Camarda

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May 24, 2013, 8:22:39 AM5/24/13
to spaghett...@googlegroups.com
:) non volevo insinuare nulla 

sarebbe carino però immaginare qualcosa di diverso... che ne dite? sarebbe un servizio utile al "paese"!

----------
Diego Valerio Camarda
dcam...@regesta.com - www.regesta.com

Maurizio Napolitano

unread,
May 24, 2013, 8:31:03 AM5/24/13
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2013/5/24 Diego Valerio Camarda <dcam...@regesta.com>:
> :) non volevo insinuare nulla

Urka ... ora che mi ci fai pensare temo di avere fatto la figura
dell'antipatico saccente polemico ...

> sarebbe carino però immaginare qualcosa di diverso... che ne dite? sarebbe
> un servizio utile al "paese"!

La butto li':
una mappa della copertura territoriale dei dataset divisa per macro categorie
filtrabile poi per dataprovider ed altri parametri

Andrea Nelson Mauro

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May 24, 2013, 11:59:52 AM5/24/13
to spaghett...@googlegroups.com
@napo: grande :-) 

io se c'è da dare una mano do volentieri un servizietto al paese.
@diego: avevi già in mettere qualcosa?

Alfredo Serafini

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May 25, 2013, 6:25:35 PM5/25/13
to spaghett...@googlegroups.com
se posso dire la mia -e poi taccio, che tanto sono sempre più per forza di cose in varie faccende affaccendato in questo periodo- l'idea di una piattaforma alla "answers" che serpeggiava in un altro thred mi sembra la chiave ottimale per avere metriche davvero "dal basso", ci si potrebbe lavorare su. Poi metriche oggettive si può cercare di derivarle con conteggi e statistiche varie, ma non credo possano cogliere e rappresentare lo spirito di fondo per cui una iniziativa è più o meno compresa o più o meno accettata, ad esempio. E credo che questo dovrebbe essere un punto sostanziale su cui concentrare l'azione riguardo gli open data in questo periodo, altrimenti diventa un poco utile esercizio di stile, per incentivarne l'uso.

Censire i dati, censire la comunità, chiedere alla comunità di esprimere pareri sui dati stessi, con piattaforme tali che ogni singolo parere possa trovare conferme o essere ritenuto poco appropriato: invece di ragionare in astratto su una materia sfuggente, proviamo ad essere inclusivi ancora di più e facciamoci dire da chi dovrebbe usarli, i dati, prima di tutto cosa se ne fa, cosa gli piace, se hanno senso insomma. E senza pre-giudizi sarei curioso di registrare i risultati e scoprire certamente cose che almeno in parte non mi aspetto.

(i miei due cents)

andy

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May 26, 2013, 5:00:15 AM5/26/13
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao Alfredo,

2013/5/26 Alfredo Serafini <ser...@gmail.com>

Censire i dati, censire la comunità, chiedere alla comunità di esprimere pareri sui dati stessi, con piattaforme tali che ogni singolo parere possa trovare conferme o essere ritenuto poco appropriato: invece di ragionare in astratto su una materia sfuggente, proviamo ad essere inclusivi ancora di più e facciamoci dire da chi dovrebbe usarli, i dati, prima di tutto cosa se ne fa, cosa gli piace, se hanno senso insomma. E senza pre-giudizi sarei curioso di registrare i risultati e scoprire certamente cose che almeno in parte non mi aspetto.

innanzitutto grazie. Mi sembra un'ottima idea, ed anche Napo in privato ce l'ha suggerita per Palermo.

In questa storia sono soltanto un "cittadino" (nel senso originale del termine) e devo riportarti delle sostanziali difficoltà. A Palermo al momento il motore OpenData è su base volontaria e ristretta. A me sembra che sia volontariato anche il lavoro dell'ufficio del webmaster che si spende (al momento) da solo sulla cosa e senza che esista in affiancamento un gruppo (anche piccolo piccolo) del Comune che si occupi di progettazione, programmazione, strategia, visione, ecc.. Sia in termini di funzioni che di responsabilità.
Il volontariato è qualcosa di bello, che illumina gli occhi, ma funziona meglio se può poggiare i piedi su una base robusta.

Tutto questo pistolotto per dire che, al momento, sembra che sia possibile andare soltanto per passi piccolissimi. Inizieremo da:
  • "adottare" pochissimi dataset (non più di tre), pulirli, arricchirli e pubblicarli, nelle modalità migliori che il piccolo gruppo di lavoro riuscirà ad elaborare
  • nel farlo, in parallelo, proveremo a definire dei criteri di qualità minimi (tecnici e di contenuto) verso i quali ogni dataset dovrà "tendere" per essere pubblicato
  • scrivere delle linee guida comunali
Con dei dataset ben pubblicati, con dei criteri di massima definiti per la loro pubblicazione, e con un bozza di linee guida, penso che arriveremo ad una crescita di consapevolezza che consentirà di andare in direzioni come quelle da te indicate.

Se ci fosse qui qualcuno che si potesse occupare dell'azione OpenData in modo più costante, definito ed ad ampio spettro, sarebbe diverso. Al momento non sembra possibile.

Buona domenica


--
Andrea Borruso
website: http://blog.spaziogis.it
GEO+ geomatica in Italia http://bit.ly/GEOplus 
38° 7' 48" N, 13° 21' 9" E, EPSG:4326
--

"cercare e saper riconoscere chi e cosa,
 in mezzo all’inferno, non è inferno, 
e farlo durare, e dargli spazio"

Italo Calvino
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