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noi in Regione Lombardia il problema ce lo siamo posto esattamente nei termini da te esposti e stiamo tentando una stradaqui trovi il nostro documentoa qualcuno piace a qualcuno no ...stiamo raccogliendo commenti
anche i tuoi sono benvenuticiaodaniele
Sul tema kml consiglio di dare un occhio alla definizione che c'è sulle linee guida agid visto che è molto precisa sul fatto che questo formato - se usato male - è simile al PDF
(non è scritto così ma il concetto è quello)
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Il 17/giu/2014 19:01 "ilmistra" <p.mist...@gmail.com> ha scritto:
>
> Il kml è certamente uno strano ibrido che può tenere insieme informazioni geografiche (bene proprio perchè sono geografiche e non riproiettate), informazioni di vestizione (male perchè non sono uno standard così diffuso né potente sotto l'aspetto grafico), e informazioni tabellari (malissimo perchè non c'è alcun concetto record/campo ne di eventuale oggetto Json da archiviare in qualche noSQL db.). Per non parlare di animazioni temporali, superoverlay e diavolerie che, concordo con Napo, lo fanno somigliare come complessità al Pdf.
>
> Ma allora e' proprio il caso di lasciarlo tra i "formati per i dati geografici" nelle linee guida ?
Se leggi bene è scritto nella definizione come dovrebbe essere usato
Mi sono letto le specifiche ed è possibile definire le strutture dati degli attributi e renderlo quindi un formato utile anche a trasportare dati oltre che visualizzarli
> Ma l'argomento del mio post è un altro ....
> Sfogliando il documento delle linee guida, ci trovo un elenco interminabile di standard, praticamente tutto lo scibile digitale. E mi chiedo il senso di tutto ciò. Se le "linee guida" indicano un percorso da seguire, bene. Ma se mi lasciano aperto "qualsiasi" tipo di scelta, fatico a trovare non solo la direzione. Ma anche il punto da cui partire.
In primis credo che linee guida vadano lette a capitoli
Detto questo da quello che ho inteso si tratta dei dizionari usati dai vari enti che hanno partecipato alla stesura e quindi usati nel loro ambito
Dovrebbero esserci anche i riferimenti specifici del caso
Poi sai che su queste cose mi metto ad ascoltare Bregovitch ;)
a me sembra un aspetto importante che i dati siano non solo aperti ma anche omogenei, o per usare un linguaggio informatico, dataset che trattano lo stesso argomento abbiano anche lo stesso tracciato record
+1 per Alfredo Serafini
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