2013/4/21 Andrea Nelson Mauro <
andrea.ne...@gmail.com>:
> considerando che domani si chiude la raccolta delle informazioni - se non ho
> capito male - più che un wiki ci voleva un hackathon.
Why?
> cmq secondo me l'unica cosa da dirgli è "Raw Data Now".
> possibilmente con licenza unica e uniformata agli standard internazionali.
mmm ... ni
E' vero che raw data now è la soluzione più spiccia e indolere per aprire
i dati, ma è anche vero che, prendendo questa scelta, bisogna aprirsi
al dialogo al fine di riuscire a fornire metadati più precisi.
Consiglio questo simpatico racconto di Andrea Borruso [1]
dove, guardando i nomi delle colonne di un dataset, si è trovato davanti
alla colonna "GIANCARLO".
Come ho ripetuto più volte è importante che vengano pubblicati dati
secondo una strategia e secondo dei parametri da rispettare.
E non sto parlando di privacy o segreto statistico o segreto militare o
flora e fauna protetta o ... ma sto parlando proprio di qualità:
dati tempestivi, aggiornati, documentati, in formati aperti, di cui si
detiene il copyright, calati in sinergia con le realtà di dominio ecc...
La griglia di valutazione - fatta dalla municipalità di Vienna, di cui
ho spesso raccontato [3] è un ottimo punto di partenza.
Molto spesso, lavorare indagando cosa si ha in casa, è un ottimo
modo per individuare i processi organizzativi di produzione dei
dati, individuare le carenze e migliorarle.
> (fermo restando che non ho capito perché ci vuole un'Agenzia per fare queste
> cose)
Ci sono molte domande che le istituzioni si fanno anche dopo aver
capito l'importanza dell'apertura dei dati.
Molto banalmente il già decidere come è strutturato un file .csv è una
operazione
"terribile", per non parlare poi della formattazione di date, separatori dei
decimali, proiezione geografiche scelte, codici vari ecc...
Si tratta solo di fare ordine, di offrire quindi delle linee guida.
Il dialogo con chi usa i dati e il tentativo di ridurre la complessità
nell'accesso,
sono il modo migliore per generare la cultura del dato, e quindi aumentare
la consapevolezza e capire perchè i dati sono una delle materie prime
fondamentali
in questo secolo.
[1]
http://blog.spaziogis.it/2013/04/03/raccogliamo-le-idee-per-i-geodati-liberi/
[2]
http://de.straba.us/wp-content/uploads/2012/08/ITA_ogd_monitor_kdz_v111.ods
[3]
http://de.straba.us/2012/08/02/gli-strumenti-usati-da-vienna-per-aprire-i-dati-della-p/