Come comportarsi davanti a dati sprovvisti di licenze?

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Nico

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May 4, 2013, 6:34:14 AM5/4/13
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao,
ho un dubbio su questo argomento, nel caso ci si imbattesse in dati sprovvisti di licenze, come ci si comporta? so che per i dati generati dalle PA questi sono open secondo l'Open By Default (anche se quest'ultimo non definisce pienamente quanto open sono i dati), ma per dati di tutt'altro genere come per esempio quelli scientifici?

Alberto

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May 4, 2013, 1:59:00 PM5/4/13
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao Nico,

mi verrebbe da dire: se qualcuno li mette online si possono usare. Ma meglio che ti risponda qualcuno dei giuristi della mailing list.

Alessio 'Blaster' Biancalana

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May 4, 2013, 2:00:20 PM5/4/13
to spaghett...@googlegroups.com
In teoria se sono atti pubblici mi pare tu li possa usare senza particolari problemi di sorta.
Francesco? Morena?

Ale


2013/5/4 Alberto <alberto...@gmail.com>

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Maurizio Napolitano

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May 4, 2013, 2:25:33 PM5/4/13
to spaghett...@googlegroups.com

Se non c'è scritto nulla sono full copyright
Vale poi la questione che solleva Alberto: se sono online vuole anche dire che si vuole vengano usati
In ogni caso sempre meglio chiedere

Il giorno 04/mag/2013 12:34, "Nico" <ntrax...@gmail.com> ha scritto:
Ciao,
ho un dubbio su questo argomento, nel caso ci si imbattesse in dati sprovvisti di licenze, come ci si comporta? so che per i dati generati dalle PA questi sono open secondo l'Open By Default (anche se quest'ultimo non definisce pienamente quanto open sono i dati), ma per dati di tutt'altro genere come per esempio quelli scientifici?

--

Maurizio Napolitano

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May 4, 2013, 2:42:07 PM5/4/13
to spaghett...@googlegroups.com


Atti e documenti della pa italiana e straniera non ricadano sotto la legge sul diritto d'autore mentre i dati della pa italiana - dove non specificato - sono open data
la licenza di default non è specificata ma, parlando con chi ha scritto il documento, mi ha detto che siamo davanti ad una licenza di attribuzione (ma lascio parlare chi ne sa di più)
Il caso proposto non mi sembra parli di pa ma, piuttosto, di dati scientifici su questo bisogna capire prima di tutto di chi sono o come sono stati finanziati fatto questo bisogna poi dare un occhio all'elenco di enti a cui è stato spedito l'avviso dell'entrata in vigore delle modifiche al CAD

jenkin

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May 5, 2013, 2:44:08 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
Normalmente i dati riportati in una pubblicazione scientifica sono riutilizzabili citando la fonte. Difficilmente però vengono rilasciati i dataset raw, anche se ci sono iniziative per stimolare questa pratica. Ma nel caso di paper, la cosa più semplice è usare i dati scrivendo contestualmente una mail ai ricercatori e raccontando le proprie intenzioni: a un ricercatore non può che far piacere sapere che il proprio lavoro è stato utile (e lui è l'unico titolare dei contenuti del paper, indipendentemente dall'editore che lo pubblica). Lo dico sulla base di esperienza scientifica, non giuridica... :)

Francesco Minazzi

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May 5, 2013, 3:12:02 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
Nico, se linki la pagina ti dico se sono open by default (purché parliamo di una PA italiana).

@Napo: poi mi dici con chi hai parlato, ché ci voglio parlare anche io, se l'art. 68 CAD chi l'ha scritto ritiene rechi una licenza BY voglio proprio confrontarmici.

Andrea Nelson Mauro

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May 5, 2013, 5:17:14 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
my 2 cents
@Nico: secondo me incide molto anche l'uso che ne fai.

Se ci fai qualcosa di giornalistico data driven è un conto. 
Se ne fai un uso commerciale, invece è tutta un'altra storia

Maurizio Napolitano

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May 5, 2013, 5:27:28 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
2013/5/5 Andrea Nelson Mauro <andrea.ne...@gmail.com>:
non seguo:
se vengo pagato per il lavoro giornalistico, allora, ne ho
fatto uno sfruttamento commerciale.

... e cmq, se limita lo sfruttamento commerciale, non e' piu' open data.

Maurizio Napolitano

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May 5, 2013, 5:37:25 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
2013/5/5 Francesco Minazzi <dott.france...@gmail.com>:
> Nico, se linki la pagina ti dico se sono open by default (purché parliamo di
> una PA italiana).

Leggendo fra le righe la tua risposta, mi sembra di capire che confermi quello
che ho detto:
se compare nella lista degli enti segnalati in questa nota
http://www.aginnovazione.gov.it/wp-content/uploads/2013/03/NotaProtocollataOpenDataart9.pdf
allora i dati diventano open data.

Di contro pero' rimane sempre aperto il tema: chi ha pagato cosa.
Nella ricerca spesso capita
che siano privati a finanziare la ricerca (e quindi anche la raccolta
dati), risolvendo spesso formule
del tipo "quanto prodotto lo puoi usare in ambito accademico ma per il
resto e' mio"
Quindi, anche se fossero dataset di un ente di ricerca che cade nel
CAD, rimane il fatto che non
e' detto che siano open data.
Chiaramente questo e' il mio pensiero frutto anche di prove sul campo.

> @Napo: poi mi dici con chi hai parlato, ché ci voglio parlare anche io, se
> l'art. 68 CAD chi l'ha scritto ritiene rechi una licenza BY voglio proprio
> confrontarmici.

Eravamo al bar :)
Intanto il ragionamento che mi e' stato fatto e' che basta la definizione
di open data del cad per capire a che licenza si fa riferimento.
Inoltre, mi ha fatto presente la solita questione che il diritto morale
e' un diritto a cui non si puo' rinunciare, e quindi non si puo' dichiarare
l'uso del pubblico dominio perche', questo, fa perdere ogni diritto,
ma quello morale te lo porti via fino alla tomba (e oltre?).

... sta di fatto che poi rispondo - da non giurista - dicendo che cmq
la legge italiana prevede il pubblico dominio proprio nell'articolo 5
della legge sul diritto d'autore.

Francesco Minazzi

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May 5, 2013, 6:40:54 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
Napo è un giurista quello che ti ha detto che basta la definizione del CAD? Perché secondo me quella definizione è ambigua. Il diritto morale è spesso un falso problema, sai bene che l'ostacolo peggiore è il sui generis: altrimenti non si potrebbe mai avere PD se il diritto morale fosse un impedimento insormobtabile, così non è.
Il fatto che una PA non sia indicata su quella lista dell'Agid non è determinante, non è che a una PA si applica una norma solo se le viene "notificata" (non di notifica trattasi, ma usiamola per comodità) da un'altra PA, la soggezione alla legge è generale e assoluta.
Quanto ai dati di ricerca, sono d'accordo con te, possono essere di privati, per questo chiedevo il link diretto ai dati che interessano a Nico, bisogna valutare caso a caso.


Dott. Francesco Minazzi
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Francesco Minazzi

unread,
May 5, 2013, 6:49:42 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
Aggiungo una cosa per chiarezza, anche da parte di Morena (che mi ha delegato), che nella mail precedente ho troppo sintetizzato: l'open by default, ma il principio è valido anche in caso di espressa attribuzione di licenza, si applica solo a dati di cui la PA pubblicante è titolare in via esclusiva, sui quali abbia ogni diritto e che non seguano l'eventuale diritto di altri titolari, come nel caso esemplificato da Maurizio di dati finanziati da privati.



Dott. Francesco Minazzi
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morena ragone

unread,
May 5, 2013, 8:04:52 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com

morena ragone

unread,
May 5, 2013, 8:38:00 AM5/5/13
to spaghett...@googlegroups.com
Scusate, la precedente risposta (da tablet) a quanto pare non si visualizza.

Dicevo che se l'ambito è l'art. 5 LdA non ne farei una questione di diritto morale: l'articolo evidenzia solo l'inesistenza di un diritto d'autore per gli atti ivi indicati, quindi... di che diritto morale parliamo?
In merito al 68 del CAD: a mio avviso, è possibile definire, a contrario, quali licenze NON rientrano nella definizione, ma non quale (singola licenza) vi rientri, dal momento che la stessa PSI - richiamata sia del 68 che dal 52 - non fa riferimento ad una singola licenza.

Morena

Il giorno domenica 5 maggio 2013 14:04:52 UTC+2, morena ragone ha scritto:

Andrea Nelson Mauro

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May 6, 2013, 1:11:18 AM5/6/13
to spaghett...@googlegroups.com

non seguo:
se vengo pagato per il lavoro giornalistico, allora, ne ho
fatto uno sfruttamento commerciale.

sì però in teoria puoi appellarti al diritto di cronaca, che conosce pochi limiti (privacy, segreto industriale...)
 
... e cmq, se limita lo sfruttamento commerciale, non e' piu' open data.

certo certo. Il mio era più un dubbio su:
la PA pubblica OD > qualcuno ci costruisce qualcosa attorno e realizza una revenue  
(e questo mi pare pacifico)

se però l'OD lo fa un'azienda privata, quell'azienda difficilmente comprenderà che qualcun altro sta facendo business con i suoi dati.
(esempio: la catena di supermercati 'Market" rilascia ogni mese i dati di vendita di tutti i supermercati)

fermo restando che - nel mio piccolo - anch'io credo che non andrebbe posti limiti all'uso di OD


Maurizio Napolitano

unread,
May 6, 2013, 1:42:55 AM5/6/13
to spaghett...@googlegroups.com

Se una azienda pubblica dato e monti ne permette lo sfruttamento commerciale allora non deve chiamarlì open data

--
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Nico

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May 23, 2013, 5:53:26 AM5/23/13
to spaghett...@googlegroups.com
Ciao,
scusatemi se rispondo solo ora ma sto trattando la tesi proprio sugli open data e alcune cose di sperimentazione mi hanno tenuto perecchio impegnato.

L'Open by Default è un idea interessante ma a conti fatti non esprime i gradi di libertà che ho con i dati delle PA... non mi dice con quale licenza potranno poi essere utilizzati questi...CC-BY?ODC-BY?IODL v2.0?

Il mio interesse sarebbe accedere a dati scientifici però come ha già espresso Jenki, accedere ai dati raw diventa problematico. Per esempio se qualche ricercatore ha già da tempo messo online dati raw io che uso posso farne? potrei scaricarli gratuitamente (magari dopo aver chiesto il permesso) ma mettiamo che da qui ne traggo un profitto, e l'autore dei dati rivendica non solo il nome ma anche il profitto, come ci si comporta? non c'è nessun vincolo legale, anche se l'autore mi ha concesso il permesso, questo che valore ha dal punto di vista legale?

morena ragone

unread,
May 23, 2013, 8:51:57 AM5/23/13
to spaghett...@googlegroups.com
A mio avviso è un falso problema: puoi utilizzarli nei limiti previsti dalla norma, ossia il massimo grado di libertà consentito dai parametri stabiliti.
Non mi pare sia possibile configurare un "autore dei dati", al massimo serve considerare il diritto sui generis previsto dall'art. 102-bis LdA per il costitutore di una banca dati (che è altro terreno, di confine rispetto al nostro).

Morena

Maurizio Napolitano

unread,
May 23, 2013, 8:59:45 AM5/23/13
to spaghett...@googlegroups.com

Oggi Aliprandi fa delle cobsiderazioni

http://www.apogeonline.com/webzine/2013/05/23/aperto-per-definizione

------
Maurizio 'napo' Napolitano
http://de.straba.us

Il giorno 04/mag/2013 12:34, "Nico" <ntrax...@gmail.com> ha scritto:
Ciao,
ho un dubbio su questo argomento, nel caso ci si imbattesse in dati sprovvisti di licenze, come ci si comporta? so che per i dati generati dalle PA questi sono open secondo l'Open By Default (anche se quest'ultimo non definisce pienamente quanto open sono i dati), ma per dati di tutt'altro genere come per esempio quelli scientifici?

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morena ragone

unread,
May 25, 2013, 10:37:09 AM5/25/13
to spaghett...@googlegroups.com
Come detto a Simone personalmente, non condivido alcune delle sue considerazioni.
L''art. 3 del decreto 33/2013, per esempio, non mi pare richiami il principio dell'open by default, ma il trattamento riservato a specifici documenti (quelli a pubblicazione obbligatoria).
Il nostro bellissimo art. 52, comma 2 del CAD è molto più ampio, e altrettanta ampiamente sottovalutato.

Morena


Il giorno sabato 4 maggio 2013 12:34:14 UTC+2, Nico ha scritto:
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