Segnalazione su cosa sia possibile fare con Simile Exhibit e gli open data

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Matteo Brunati

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Oct 29, 2010, 3:42:20 AM10/29/10
to spaghett...@googlegroups.com

Un veloce spunto per provocare una riflessione sugli strumenti tecnici
adottati per il prototipo: non avendo molto tempo volevo inserire anche
una versione geolocale tipo ( usando un approccio di questo tipo, i datset
regionali ricondurli al capoluogo mentre quelli a copertura nazionale
ricondurli a Roma ) per mostrare la visione a mappa del framework Simile
Exhibit, TANTO ha sviluppato un gran bel proof of concept che supporta la
nostra decisione.

->
http://blog.spaziogis.it/2010/10/29/where-to-sleep-in-turin-un-esempio-d-uso-dei-raw-data-piemontesi-con-google-refine-e-simile-exhibit/

-> http://blog.spaziogis.it/static/where_to_sleep_in_turin/

Spiegazione e tecnica ineccepibile, compreso l'uso di faccette ad
intervalli e visualizzazioni disponbili in Exhibit ( oltre la visione
tabellare se ci son dati che motivano tale visualizzazione ovviamente ) .)
Interessante la numerosit� degli elementi, fantastico quanto scali.
E ovviamente ha un tetto d'uso: pi� di cos� come numerosit� � dura andare
usando tale strumento, si deve operare un filtro a lato server che riduca
gli elementi da caricare poi.

Questo � quello che vorrei trasmettere anche con il nostro prototipo, la
facilit� ed il non reinventare la ruota per un nuovo modo di pensare e
fare siti e dati...

Inserir� ( come ha accennato Federico ) nelle FAQ un cenno alla tecnologia
e al framework. Anche perch� noi siamo una provocazione: quei dati che
stiamo aggregando sono open data loro medesimi e verranno inseriti in tale
dimensione. Sia come esportazione diretta tramite l'iconcina a forma di
forbice, sia per il framework stesso, completamente personalizzabile come
viste e modalit� dal pubblico tecnico/smanettone.

Paolo se non erro ha contribuito, no?
Vuoi dirci qualcosa in merito?

Matt

Matteo Brunati

unread,
Oct 29, 2010, 4:20:05 AM10/29/10
to spaghett...@googlegroups.com

Aggiungo al volo un collegamento sul valore economico, visto che questo
esempio altro non � che un caso pratico di quello che avevo detto al
VeneziaCamp (
http://www.dagoneye.it/blog/2010/07/11/economia-ed-open-data-al-veneziacamp-2010-ospite-di-ecosistema-20/
), per cui lo possiamo usare per approfondire quello emerso ieri:

1. i dati grezzi sono per definizione grezzi: ergo trarne valore significa
anche fare un'operazione di pulizia e quella che in gergo tecnico si
chiama anche normalizzazione. Nel post di TANTO si cita il google refine (
ex freebase gridworks che avevo segnalato tempo fa agli inizi di SOD ) per
fare questa operazione. Il valore economico qui risiede nel tempo e nella
competenza nel padroneggiare lo strumento. Il valore di un'aggregazione
dati pulita rispetto ad una raw credo sia percepibile. Con tale strumento
questa cosa non viene remunerata.

2. licenze dei dati: nell'esempio qui a quanto pare il dataset o meglio la
pagina Exhibit viene rilasciata con licenza non commercial.( in alto a
destra nella pagina exhibit ). Ma non � chiaro se � la pagina che viene
rilasciata in questo modo, il dataset filtrato esportabile attraverso
l'iconcina a forbice o tutto assieme? In pi� per ora questa informazione
di licenza non � resa machine readable per cui serve un umano per
visionarla.
Domanda: se la licenza dei dati del piemonte � questa:
"Regione Piemonte autorizza la libera e gratuita consultazione,
estrazione, riproduzione e modifica dei dati in essa contenuti da parte di
chiunque vi abbia interesse per qualunque fine, ovvero secondo i termini
della licenza Creative Commons - CC0 1.0 Universal"
E' valido chiudere questa prima forma di cessione di diritti d'utilizzo
passando per una clausola "non commercial"? Si pensi alla questione della
GPL e della filiera relativa al codice sorgente e alla viralit� della
medesima per evitare che si perda il valore iniziale.
Dal mio punto di vista non � cos� chiaro: o meglio, chiarirlo significa
semplificare anche la comprensione delle relative dinamiche commerciali e
quindi economiche in questo passaggio.
Che credo sia chiave.

Ricordo che gli stessi creatori del Freebase Gridworks si sono trovati ad
affrontare questo dilemma: lo strumento che normalizza i dati � open, ma
la dinamica, il tempo e il valore di dati aggregati dotati di senso ha un
valore, chiaro e potenzialmente pure monetizzabile.
Come difendere e valorizzare il commons in questione?
Come crearlo questo commons? ( ne avevo accennato in casa di Gigi Cogo
mesi orsono
http://www.webeconoscenza.net/2010/06/10/economia-degli-open-data/ )

Se volete approfondire la fonte del MIT:
-> http://www.betaversion.org/~stefano/linotype/news/391/

Il fatto che mentre tutto questo accade, Google ha comprato la faccenda e
gli strumenti in questione ( o meglio li gestisce visto che una parte sono
open ), complica ulteriormente il quadro.

Matt


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